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Re: Siate sinceri: ci avete davvero mai provato?
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Re: Siate sinceri: ci avete davvero mai provato?
Quell'espediente fu roba di qualche mese,e son passati vent'anni. Credeteci o meno,eppure in quel periodo ero rispettato. Noi profondi,noi elevati,neppure consideriamo lontanamente certi valori apparenti da cui tante persone comuni,e superficiali,si lascian sedurre.
Da domani rispolvero il fazzoletto,ma non per quel miraggio. Voglio vedere se l'atteggiamento delle persone cambia in meglio. E con la sensibilità che ci appartiene,come voi immaginate,capirlo sarà un attimo!(È come per le donne belle o eleganti. ) |
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In situazioni del genere l'onore non puoi salvarlo di certo. Poi in cosa ti sei autosabotato nella prima situazione? Cos'hai fatto che non andava fatto e che volontariamente hai fatto? Il fatto che non avessi patente e auto? Potevi fare diversamente? E' stata una scelta? (sei stato anche piuttosto scaltro nell'aggirare il problema) Conversazione da vecchie comari? Ma saresti stato capace di parlare di altro e diversamente? Anche se è andata così (hai fatto qualcosa che non andava fatta così), saresti stato capace di non farla in quel modo, di non agire così? Altrove sai comportarti diversamente? Tieni conversazioni brillanti da qualche parte e solo là, quando sei con una donna, decidi irrazionalmente di fare altro? Se non sai fare qualcosa (guidare o tenere una conversazione brillante o raccontare barzellette) non è che ti stai autosabotando a causa di chissà quali meccanismi inconsci, non sai fare una certa cosa, è ben diversa la questione. Per quante volte ci provi se non impari a fare questa cosa il problema si ripresenta e non è il numero di tentativi o la mancanza di insistenza che produce quel che chiami autosabotaggio. Se la pizza andava in porto poi magari si ripresentavano gli stessi problemi: non sei automunito, non sei disposto ad offrire aperitivi e cose del genere, non sai tenere una conversazione brillante. Avresti poi contato anche questa situazione ipotetica qua come un non tentativo se fosse andata male. Potresi fare così centinaia di tentativi contandoli come nulli o non tentativi e affermare lo stesso poi che non ci hai mai provato. Dietro a questa cosa poi si piazza il pensiero fallace "basta che ci provo più spesso o che divento più insistente e si risolve tutto" mentre poi qua in realtà conta più il "Come si prova" non il fatto che si prova spesso o l'insistenza. Ma il "come" dipende da un mucchio di fattori, capacità, personalità, stato socio-economico e così via, non soltanto da una tua scelta. Iscriversi al sito di incontri, pagare l'abbonamento e bombardare di mail le utenti non rappresenta un non tentativo per me, si fanno male i conti, il non tentativo equivale a non far nulla. Son tentativi consoni a quel che sai fare e mettere in pratica. Se sei fatto così adesso fallisci soprattutto perché sei fatto così ed il contesto è quello che è e risponde anche in base a questo, non perché non ci provi abbastanza spesso (così come puoi provarci tu). La cosa richiede una forma di adattamento che va ben oltre la scelta di aumentare il numero di tentativi o di diventare insistenti. Non so se poi convenga diventare così, dipende, può fare anche troppo male stravolgersi. Per me le difficoltà stanno nel trovare una donna compatibile che ci apprezzi, non sono sicuro che equivalga ad usare questa strategia qua, ho paura che sia anche controproducente in certe situazioni, magari ti forzi a provarci anche con le poche che magari poi ci provano loro con te (quando non ci provi) e togli di mezzo anche queste possibilità qua perché mostri un atteggiamento non in linea con la tua personalità. Dici di non averci provato ma in fin dei conti ci hai provato e come e nel primo caso hai ricevuto un rifiuto esplicito che non è nemmeno negoziabile con un corteggiamento più serrato come succede in altre situazioni in cui ci sono molti segnali non verbali di interesse (quest'ultima situazione è quella in cui il "no" non va interpretato come "no", ma poi è l'altra persona che ti resta intorno per fartelo capire). |
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Un invito di altro genere può essere ripetuto, nessuna su è mai lamentata. Certo non centinaia di volte... |
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Se una donna dice no ad un approccio fisico, quello è un no. Ci si ferma, non c’è nessuno scollamento fra slogan e realtà Poi magari in pochissime situazioni può essere temporaneo. Tipo la moglie che è incazzata e quel giorno non ne ha voglia, ma magari il giorno dopo sì Ma anche per la legge il marito che non si ferma davanti a un no e pretende il rapporto sessuale commette reato |
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A me al liceo certe persone mi trattavano un po' come una persona 'speciale'. Si vedeva proprio che c'era una differenza di trattamento.
Parlo comunque di persone che mi usavano solo per fargli qualche favore |
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Nel primo caso: Ci vediamo per un aperitivo, lei beve come una spugna, mi costa un botto. Non ci prendiamo per nulla, lei mi fa presente che non sembro quello della foto A me sembra che basti e avanzi per capire che "non ce n'è". Non vedo che altro ci sia da insistere. Tranquillo che quella ha capito che ci stavi provando, non credo avesse bisogno di altri input. Nel secondo caso l'invito a uscire lo hai fatto e lei ha rifiutato, a mio parere avrebbe potuto anche prendere l'iniziativa lei la seconda volta, se davvero fosse stata interessata (vedi sotto). Quote:
Se al primo invito ricevuto lei dice di no, sarebbe opportuno che fosse lei a farne uno nuovo, qualora si liberasse o cambiasse idea, non credi? O siamo ancora alla storia che l'uomo deve "provarci ma non troppo", indovinare il numero giusto di volte per ripetere un invito a cena, ecc. ecc., a fronte di un atteggiamento quantomeno sibillino dell'altra persona? |
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L’altro o l’altra potrebbe non esserlo all’inizio per mille motivi anche suoi personali e magari in un momento seguente aver voglia di accettare |
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Non sempre c’è il colpo di fulmine da entrambe le parti, può essere che uno dei due sia innamorato e l’altro no. Non ci vedo nulla di male nel farsi conoscere, far capire che c’è un interesse reale, aspettare che l’altro sia ricettivo e riprovarci Poi non è nemmeno obbligatorio Si può vivere aspettando che il secondo invito lo faccia l’altra persona |
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Quindi, anche quando l'altra persona diventa "ricettiva", è utopistico o molto difficile aspettarsi che si faccia avanti lei. Quindi deve farsi avanti sempre la stessa persona (non si sa bene quante volte, tanto per creare ulteriori equivoci e fraintendimenti). Tutto molto bello (cit.) Ma non dicevi che adesso si fanno avanti anche le donne? Se c'è la stessa probabilità che una persona si faccia avanti indipendentemente dal sesso, perché bisognerebbe aspettare "una vita" che chi ha rifiutato un primo invito possa poi riproporlo in prima persona, quando sia diventato/a disponibile? |
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Io lo faccio. Non mi va di aspettare una vita che lo faccia il lui di turno perché la vita è una sola. A volte ho preso porte in faccia, a volte è andata bene |
Re: Siate sinceri: ci avete davvero mai provato?
Diciamo che fino alle scuole superiori non sono mai stato troppo interessato a trovarmi una ragazza, anzi in certi casi evitavo proprio perchè l'idea mi metteva ansia per la paura di non essere in grado di gestire tutte le ovvie conseguenze che una relazione comporta. Le cose sono abbastanza cambiate negli ultimi 2 anni più o meno.
Finite le scuole ho conosciuto una ragazza ad un corso ed eravamo diventati abbastanza amici, parlavamo spesso e in un paio di occasioni eravamo anche usciti insieme a pranzo. Lei mi era piaciuta fin da subito e piano piano ho capito che mi stavo davvero innamorando, così dopo circa un mese e mezzo tra mille dubbi e paranoie, le ho detto chiaramente che mi piaceva. Peccato che in tutto quel tempo lei si era come dire, scordata di dirmi che era già fidanzata:testata:. Da quel giorno lei diventa sempre più fredda e distaccata nei miei confronti, io cerco di salvaguardare almeno il rapporto di amicizia ma alla fine, di fronte al suo comportamento capisco che mi sto facendo del male da solo e decido di lasciarla perdere. L'estate scorsa dopo aver messaggiato un po' con la figlia di una collega di mia madre (alla quale so di interessare almeno un minimo), accetto un suo invito a uscire una sera ma capisco fin da subito che non abbiamo molto in comune, non sento scattare niente e anche lì decido di lasciar perdere. Poi siamo usciti ancora un paio di volte e ogni tanto capita di sentirsi per messaggio ma nulla di che Quest' inverno avevo iniziato a frequentare un po' la compagnia di un mio amico e avevo conosciuto una sua amica che fin da subito mi aveva interessato molto. Dopo essermi assicurato che non fosse già impegnata (l'esperienza insegna) una sera mi offro di accompagnarla a casa in auto e ne approfitto per chiederle se le va di uscire. Lei mi dice di sì e ci scambiamo i numeri di cell. Peccato che una settimana dopo mi dice di averci riflettuto e di non sentirsela perchè ancora presa dalla storia con l'ex; in seguito ci siamo chiariti e la sua risposta è stata in pratica 'amici sì ma nulla di più':miodio: L'ultima occasione mi è capitata al compleanno di un mio amico; lì conosco una sua ex compagna di classe e quella sera parliamo un po' e capisco che magari potrebbe nascere qualcosa, così chiedo al mio amico se può organizzare una serata alla quale ci sia anche lei per provare a chiederle di uscire. Ma prima di riuscirci vengo a sapere che nel frattempo lei ha già cominciato a sentirsi con un altro, e io avendola vista una volta sola decido di tirarmi indietro. Ora come ora non sto messo bene da questo punto di vista, anche perchè il lavoro che faccio non mi aiuta molto a conoscere delle persone mie coetanee e i pochi amici che frequento non hanno nemmeno loro grandi compagnie. Per cui diciamo che la voglia di mettersi in gioco ci sarebbe anche, sono le occasioni che mancano, se solo potessi tornare ai tempi delle superiori...:mannaggia: |
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Ma sono d'accordo con te: "ognuno farà quello che si sente di fare" personalmente lo trovo anche meglio. L'importante è che, posto questo, se dopo il primo rifiuto uno decide che non è il caso di insistere, non se ne esca fuori poi qualcun altroo con: "Eh, ma non ci hai provato davvero, Tizio e Caio hanno tampinato le loro mogli per mesi", "Eh, se aspetti che ti contatti lei/lui dopo che ha cambiato idea stai fresco", e altre modalità di pressione psicologica per inculcare in giro l'idea del provarci fino allo sfinimento. |
Re: Siate sinceri: ci avete davvero mai provato?
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chi è sfortunato deve valutare tutte le opzioni |
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Detto questo, ricordo che sul provarci fino allo sfinimento l'ho sempre pensata in questo modo anche quando ero single. E in questo caso mi sto solo limitando a contestare l'idea che per poter dire di averci "provato davvero" uno debba per forza tampinare il prossimo per mesi, altrimenti di che ti lamenti ecc. Quote:
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È un pulpito molto comodo da cui predicare e moralizzare |
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Vediamo se al prossimo giro arriva qualche argomentazione nel merito dei fatti o siamo ancora al livello di quelle dei seguaci della Felpa che danno del radical chic con l'attico a New York a chiunque non la pensi come il loro Capitano (Findus). |
Re: Siate sinceri: ci avete davvero mai provato?
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Bisogna tener presente anche che diverse persone potrebbero non saper leggere bene i segnali non verbali. In genere così capita, c'è il no femminile che è no e quello che lascia aperta la possibilità di certe forme di corteggiamento. Ora se una persona non è capace di rilevare queste differenze non è una colpa. Ingenuamente si crede che dipende soltanto dall'insistenza il riuscire, ma non è così, la porta deve averla lasciata aperta l'altra persona, a questo punto si entra in un'altra stanza e il gioco continua. Se qualcuno non è capace di interpretare queste dinamiche è meglio che questo qualcuno non insista troppo dopo un no, perché si potrebbe incappare anche nei casi dove il no è no (dato che li si conta tutti come potenziali casi dove risulta opportuno insistere) ma così facendo spesso si diventa molesti. |
Re: Siate sinceri: ci avete davvero mai provato?
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Re: Siate sinceri: ci avete davvero mai provato?
Io ho smosso mari e monti senza ottenere nulla, non permetto che donne e uomini che hanno ottenuta tutto stando a braccia conserte facciano le prediche
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