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cancellato16573 23-10-2016 19:49

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Al mio secondo ricovero (3 giorni), entrò un paziente furioso. Alto più di un metro e 80. 100 chili, una massa di muscoli e di rabbia. Faceva terrore. Certo che a quel tipaccio lo imbottivano di farmaci. E nonostante questo, restava aggressivo. Si può rischiare che strangoli qualcuno?

onisco 23-10-2016 19:57

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1811624)
Come ho già scritto, le fasce per la legatura si possono usare solo per pochi minuti: il tempo necessario perché faccia effetto il sedativo. Poi la persona si addormenta e a che servirebbero?
Poi, se ci sono abusi, vabbé . Ma ci possono essere ovunque.

Superpippo stai facendo tu stesso della mitologia. Guarda per esempio questo parere del comitato nazionale per la bioetica, in particolare a pagina 14 e 15. Nelle conclusioni dicono poi che:

Quote:

la ricerca disponibile, seppure insufficiente, evidenzia che l’orientamento e la cultura dei servizi influiscono sulla scelta di adottare o meno la contenzione più dei comportamenti e delle caratteristiche dei pazienti. Ciò dimostra che si può fare a meno di legare le persone, e la presenza di reparti dove non esistono neppure gli strumenti della contenzione testimonia in questo senso.
Quote:

Originariamente inviata da Phoenix (Messaggio 1812449)
Ricordo che la psichiatria è la stessa "medicina" che fino a qualche anno fa prescriveva gli ellettroshocks come terapia.

Forse in Italia non lo si pratica più, non lo so, ma in altri paesi occidentali (come gli USA) non hanno mai smesso.

onisco 23-10-2016 20:02

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Wrong (Messaggio 1812425)
Sarei curiosa di sentire le alternative agli psicofarmaci per le gravi patologie mentali da chi è così contrario alla psichiatria.

Se ti interessa e leggi l'inglese ho una copia di questo libro intitolato "Alternatives beyond psychiatry". Mi interessa l'argomento, purtroppo non sono ancora riuscito a leggerlo. Basta chiedere e vi passo il file.

Wrong 23-10-2016 20:13

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Phoenix (Messaggio 1812449)
Di certo non molecole il cui funzionamento esatto non si conosce .

Ricordo che la psichiatria è la stessa "medicina" che fino a qualche anno fa prescriveva gli ellettroshocks come terapia. E prima ancora (ed ancora oggi anche se hanno cambiato nome ) rinchiudeva i "pazzi" nei manicomi.

Ma soprattutto, ritornando al primo punto, qualcuno degli eminenti dottori qui sopra, ma anche un vero medico se è in ascolto, mi spieghi perchè si "cura" la depressione andando ad alterare un equilibrio chimico ,dei neurotrasmettitori, quando i pazienti "affetti" da depressione non presentano nessun deficit di questi.

Attendo risposta.

Mi rendo conto che non parliamo della stessa cosa.
Tu parli di depressione, io di disturbi mentali gravi che ti portano ad avere allucinazioni, pensieri ossessivi, crisi che ti portano a fare male a te o agli altri: cosa proponi per questi casi se non gli psicofarmaci o il ricovero?

Wrong 23-10-2016 20:17

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da onisco (Messaggio 1812484)
Forse in Italia non lo si pratica più, non lo so, ma in altri paesi occidentali (come gli USA) non hanno mai smesso.

In Germania lo praticano ma non pensare a "Qualcuno volò sul nido del cuculo" Ho letto testimonianze (anche di gente famosa) che è soddisfatta di questo trattamento.

dotrue 23-10-2016 20:32

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Scusa ma la depressione è grave. Il problema è che al giorno d'oggi ha perso dignità xchè basta che uno abbia la luna storta una settimana ed è depresso anche lui e poi viene a farti la morale di come lui ne sia uscito facilmente ecc. Come con gli attacchi di panico: 'ce li hanno anche le persone famose e con una curetta ne sono usciti'...peccato che nn si tiene conto di quelli che nn guariranno mai e faranno fatica ad uscire di casa x tutta la vita. Nn è x gli effetti che dà una malattia ad indicare quanto è grave,ma la disabilità che provoca

Noriko 23-10-2016 20:41

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Beh avendo avuto esperienze in passato piuttosto devastanti capisco molto bene ndm ..(certi passaggi però non li condivido perchè metti tutto in negativo senza discriminare)... ma ora la psichiatria ha fatto qualche passo in più e psichiatri che fanno nefandezze se ne trovano meno fortunatamente e aggiungo che in ospedale ci sono più medici che controllano la situazione, non se ne stanno a braccia incrociate.

Wrong 23-10-2016 20:42

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1812502)
Scusa ma la depressione è grave. Il problema è che al giorno d'oggi ha perso dignità xchè basta che uno abbia la luna storta una settimana ed è depresso anche lui e poi viene a farti la morale di come lui ne sia uscito facilmente ecc.

Sì, hai ragione, ho usato la parola "depressione" in modo errato, un pò come fa certa gente quando dice "sono tanto depresso, sono ingrassato di un kg!"
Probabilmente perché ci sono certe malattie mentali più gravi che mi fanno più paura, comunque non voglio assolutamente sottovalutare la depressione.

onisco 23-10-2016 20:51

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Wrong (Messaggio 1812498)
In Germania lo praticano ma non pensare a "Qualcuno volò sul nido del cuculo" Ho letto testimonianze (anche di gente famosa) che è soddisfatta di questo trattamento.

Anche se scoprissi che lo applicano sempre e con tutti in modo consensuale (non solo formalmente) e che è una soluzione più o meno efficace per la depressione, non riesco a non pensare dentro di me... "ma che davero??" Per me ha una brutalità intrinseca, se non verso la persona, verso il proprio cervello. Mi viene in mente la scena di un film in cui due tizi si tirano pallonate in testa per raggiungere uno stato mentale particolare.


cancellato16573 23-10-2016 21:02

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da icek (Messaggio 1812469)
una cosa che mi darebbe parecchio fastidio è che ti fanno in vena piuttosto che compresse :mad:

In vena si può fare ( e neanche sempre ) al ricovero. Dopo no.

Wrong 23-10-2016 21:05

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da onisco (Messaggio 1812512)
Anche se scoprissi che lo applicano sempre e con tutti in modo consensuale (non solo formalmente) e che è una soluzione più o meno efficace per la depressione, non riesco a non pensare dentro di me... "ma che davero??" Per me ha una brutalità intrinseca, se non verso la persona, verso il proprio cervello.

Eh vabé allora anche le operazioni per rimuovere un tumore sono una violenza al corpo?

cancellato2824 23-10-2016 21:12

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

In vena si può fare ( e neanche sempre ) al ricovero. Dopo no.
la fanno se non si fidano che prenderesti i farmaci e reputano tu DEBBA prenderli, con quella son sicuri
vai li' una volta al mese e "ti togli il pensiero" (come han detto a me gli psichiatri)

piu' che altro il problema e' che la dose e' particolarmente alta perche' deve durare (man mano l'efficacia del farmaco si dimezza)
e se insorgono effetti collaterali ormai ce l'hai in corpo per cui si puo' fare poco

ribellione mia e sostegno dei genitori son scampata a sta cosa, ognitanto prendo farmaci all'occorrenza se no sarebbe piu' di 10 anni a farmi sistematicamente la puntura e non so come sarei ridotta

cancellato16573 23-10-2016 21:15

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Phoenix (Messaggio 1812461)

Nel caso di disturbi psichici, etichettati ad ogni giro di DSM in modo diverso, e di cui non si conosce quasi niente dell'eziologia, mi spieghi come la "cura" può essere efficace ?
È chiaro che sono faramaci designati per migliorare i sintomi, almeno in teoria, e quasi sempre trascurando o sottovalutando gli effetti collaterali, soprattutto a lungo termine

Tutti i farmaci hanno effetti collaterali. Ma se serve li prendiamo. Per il resto, direi che in reparto si ottengono delle condizioni importanti: primo il riposo, secondo la protezione del paziente dalle sollecitazioni e stress ambientali (è dura dirla, ma l'ambiente familiare spesso fa peggio); terzo assumere regolarmente i farmaci. Tutto questo ha uno scopo: poter instaurare il colloquio. I farmaci da soli non bastano: bisogna parlare, cosa che , al momento del ricovero, è impossibile.

onisco 23-10-2016 21:16

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
No, mi ricorda di più il defibrillatore. Però usato senza sapere bene perché. :pensando: Questa però è una mia impressione. Il fatto l'ho riportato sopra, cioè fa ancora parte della cassetta degli attrezzi della psichiatria moderna. Ciascuno poi ne può trarre le conclusioni che preferisce e hai fatto bene a sottolineare che non è per forza come descritto in alcuni film.

cancellato16573 23-10-2016 21:37

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Ila,

è giunto il momento di ragionare. Se esiste un farmaco a rilascio di un mese, è perché alcuni ne hanno bisogno. Adesso la vera domanda è: " perché ne ho bisogno?" Da qui posso capire cosa è meglio che io faccia per me!
Io non è che prendo il litio perché sono uno smartphone! Ma perché sono bipolare e ho imparato negli anni a capire cosa è meglio fare o non fare. Io non affido la mia stabilità interamente al farmaco, ma anche alle mie scelte. Negare la malattia non serve; come non serve dare la colpa ai medici come fai tu, che se devi portare gli occhiali, dai la colpa all'oculista e all'ottico.

Hai una malattia: allora informati su cos'è, su come funziona. Fatti una cultura, scambia informazioni con altri che hanno la stessa malattia. Sii padrona del tuo destino, senza perdere tempo a piangere sugli effetti collaterali.
Sii seria. Basta chiacchiere.
Se no mi arrabbio, sai?

icek 23-10-2016 21:50

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da ila82 (Messaggio 1812521)
la fanno se non si fidano che prenderesti i farmaci e reputano tu DEBBA prenderli, con quella son sicuri
vai li' una volta al mese e "ti togli il pensiero" (come han detto a me gli psichiatri)

piu' che altro il problema e' che la dose e' particolarmente alta perche' deve durare (man mano l'efficacia del farmaco si dimezza)
e se insorgono effetti collaterali ormai ce l'hai in corpo per cui si puo' fare poco

ribellione mia e sostegno dei genitori son scampata a sta cosa, ognitanto prendo farmaci all'occorrenza se no sarebbe piu' di 10 anni a farmi sistematicamente la puntura e non so come sarei ridotta

e nn mi ripeterò mai di ripeterlo,usano farmaci obsoleti,che se ti viene un effetto collaterale grave son cazzi..

ndm 23-10-2016 22:05

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1812470)
Non è vero: io sono entrato che assumevo il litio e mi hanno solo aggiunto lo xanax per dormire ( che ormai tanti lo prendono come l'aspirina). Non ho visto niente di quello che dici, salvo un paziente forte e molto violento.

Ma ora cerchiamo di chiarire una buona volta le cose. E cerca di capire: le cose peggiori che si possono vedere in psichiatria, dipendono dalla malattia, non dalle terapie. Mettiamocelo in testa e per favore, evitiamo di lanciare allarmi falsi e spaventare la gente! Per capirci una buona volta: se vai in ortopedia, vedi la gente tutta spezzata. Bisogna essere cretini per pensare che in ortopedia fracassano le ossa alla gente!

Evidentemente hai visto un brutto reparto, perché c'era gente combinata peggio
Fai il bravino, su!

No, ho abbastanza esperienza in psichiatria, sia da ricoverato sia da paziente a casa che prende i farmaci (sia con regolarità che con abuso).. Tu certo hai avuto una patologia lieve quindi mi pare il minimo che al di là del litio o xanax non ti davano altro, ma basta anche che tu abbia un LEGGERISSIMO disturbo della personalità o chissa quali altri diagnosi che loro ti fanno, e via di bombe sul cervello. Non ho nulla contro i farmaci/sostanze, anzi. Ma bisogna capire che

1) Non curano niente, sono come una toppa che metti sui pantaloni, e dopo un po' va via e bisogna metterne un'altra o comunque NON ripara i pantaloni come se fossero nuovi, sono solo una soluzione temporanea.
2) Bisogna capirli, essendo sostanzialmente come già detto delle molecole che alterano la chimica, e producono assuefazione e dipendenza, e i dottori ci passano molte volte sopra su questo aspetto, considerandolo una cosa normale o addirittura negandolo e ignorandolo del tutto, quando facevo domande (apposta) al mio psichiatra, per sentire le sue stupide risposte, mi diceva "ma no è impossibile che tu sia dipendente da un farmaco, ma no è impossibile che ti causi disfuzione sessuale...", quando basta che googli 2 minuti il farmaco e vedi che agisce sugli stessi recettori dell'eccitazione, quindi è normale che tu ti senta "piatto" per colpa del farmaco. Solo che non te lo dicono.

Uno schizofrenico con eccesso di dopamina gli danno un cosidetto "stabilizzatore d'umore", che preferisco chiamarlo antipsicotico che rende più l'idea (oltre ad essere il termine corretto)..e in sostanza questo tizio viene calmato, come se gli mettessi delle catene. Ma non è che l'hai curato, lo stai solo tenendo a bada.

Non cerco di fare terrore o disinformazione, ma molta gente crede che la "MEDICINA" (che io preferisco chiamare droga) sia miracolosa, e si butta nelle mani dei medici che poi li rovinano per sempre con mille dipendenze e altre patologie che si aggiungono con il protrarsi dell'assunzione di molteplici farmaci.

La cosa migliore da fare è documentarsi su gli effetti positivi e negativi di ogni sostanza prima di prenderla, capire come agisce, e valutare se e quano prenderla. Mai ascoltare il medico, perchè può pure avere mille lauree ma di sicuro non passa le giornate a testare sostanze e anche se fosse, ogni persona risponde diversamente, quindi non c'è una regola, e loro vanno a tentoni, con la vostra salute, bisogna capirlo. Ho visto gente rimbalzata per più di 20 anni tra comunità e psichiatria, avanti e indietro, e ancora brancolano nel buio per tentare di fargli fare una vita "normale" (e magari ci marciano pure sopra alcuni)

A me (così come ad altri che conosco) hanno solo raccontato la storia dell'orso, o ci hanno girato attorno, ma la verità la sanno i pazienti.. A me dissero che le BDZ erano "tranquille", ma vi assicuro che in confronto ad altre sostanze/droghe, possono essere un inferno. Quindi se riuscite a liberarvi del vostro psichiatra e volete "curarvi" con qualcosa, fatelo con la testa, ma non affidatevi mai alla cieca a loro e prendere tutto alla lettera solo perchè hanno un camice bianco e un diploma appeso alla parete, la vostra esperienza valle mille volte la loro istruzione.

cancellato2824 23-10-2016 22:08

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1812531)
Ila,

è giunto il momento di ragionare. Se esiste un farmaco a rilascio di un mese, è perché alcuni ne hanno bisogno. Adesso la vera domanda è: " perché ne ho bisogno?" Da qui posso capire cosa è meglio che io faccia per me!
Io non è che prendo il litio perché sono uno smartphone! Ma perché sono bipolare e ho imparato negli anni a capire cosa è meglio fare o non fare. Io non affido la mia stabilità interamente al farmaco, ma anche alle mie scelte. Negare la malattia non serve; come non serve dare la colpa ai medici come fai tu, che se devi portare gli occhiali, dai la colpa all'oculista e all'ottico.

Hai una malattia: allora informati su cos'è, su come funziona. Fatti una cultura, scambia informazioni con altri che hanno la stessa malattia. Sii padrona del tuo destino, senza perdere tempo a piangere sugli effetti collaterali.
Sii seria. Basta chiacchiere.
Se no mi arrabbio, sai?

ma ovvio
sono seguita da uno psichiatra attualmente
ci vado una volta al mese
e finalmente ho trovato uno che non mi obbliga a prendere farmaci
nel pubblico
va da se' che all'evenienza devo e sono io stessa a regolarmi
chiaramente lui e' uno psichiatra, dice se e' necessario, fa i ricoveri, fa i tso

non e' che io non leggo
leggo tanto, anzi
a modo mio
e spero adesso di aver trovato un modo mio per evitare prossime crisi, vedremo (non lo dico perche' vi sembrerebbe ridicolo, comunque sono seguita, non sono una pazza furiosa in fuga e ricercata)

cancellato16573 23-10-2016 23:46

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Bene, Ila, tieniti informata sulla tua malattia. Io so a cosa serve il litio, cosa cura bene e cosa meno bene. So che tende a fare ingrassare, ma ho preso pochi chili ( ma tutti sulla panza, mannaggia!). Pazienza, ma sto bene.

Ma il punto importante è che ho imparato a curarmi a casa i lievi, ma ugualmente pericolosi, episodi maniacali: trasformo , per un giorno o due, casa mia in una clinica psichiatrica. Chiudo i contatti col mondo. Niente TV, computer e smartphone. Praticamente una rottura di palle imposta, come in psichiatria. Questo non me lo ha detto il medico, lo faccio io. Se non faccio così, rischio di perdere amici e lavoro.
Pensa che sono invidiato per essere calmo, che per un bipolare è un complimento stratosferico.

Altro esempio: faccio di tutto per evitare i conflitti sociali. Piuttosto a volte passo per fesso. Non mi rovino la piazza, perché in quella piazza ci devo tornare.
Sono strategie che funzionano, perché da molti anni non vado più in pronto soccorso e non ci sono più ricoveri.
Sono scelte consapevoli. Fai anche tu le tue e starai meglio. La malattia non ce la siamo scelta, ma la possiamo amministrare, in modo che faccia meno male possibile.
Dai retta a me, che sono vecchio e non alle intemperanze giovanili.

cancellato16573 24-10-2016 15:13

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Adesso sono le 15.00 e sono in una crisi ansio-depressiva. Ma più ansio. Adesso devo fare lo psichiatra di me stesso. Mi sembra che alcune cose siano andate storte e sono in allarme. Bisogna che sappia pormi in una condizione di quiete, prima di darmi delle risposte.
Ma trovare la quiete non è facile. Purtroppo non basta mettersi a letto. Bisogna che resti in camera, ad annoiarmi.

cancellato16573 25-10-2016 08:43

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
L'ospedale è difficile da accettare, perché è difficile da riconoscere e accettare la malattia psichica, che è invisibile.
La si riesce a vedere da fuori, ma non da dentro. Da dentro fa male sì, ma appare legata a dei problemi sui quali si rimugina. Si pensa che, risolvendo quei problemi, si ritroverà la salute. Ma è proprio questo processo insistente ad essere patologico.

Se mi fa male un ginocchio per una settimana, penso: sono malato.
Se penso solo ai guai per una settimana, penso: sono inguaiato. Non vado mai a pensare di essere malato.

dotrue 25-10-2016 09:00

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1813467)
Da dentro fa male sì, ma appare legata a dei problemi sui quali si rimugina. Si pensa che, risolvendo quei problemi, si ritroverà la salute. Ma è proprio questo processo insistente ad essere patologico.

Già, perchè purtroppo molte volte nn sono i problemi a creare la depressione, ma è essa stessa il problema che a sua volta ne causa altri di reali o immaginari

cancellato16573 25-10-2016 10:07

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Proprio così...

DownwardSpiral2 25-10-2016 10:08

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Non vi sembra di essere un po' troppo a senso unico riguardo alla considerazione che avete di ospedali e farmaci? Non nego che ci siano molti casi in cui è necessario ma di storie di gente che ne è uscita devastata (=peggio di prima) è pieno..

cancellato16573 25-10-2016 10:24

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Down,

c'è gente che fa la chemioterapia e ne esce devastata e poi muore. Ma non possiamo dire che è colpa della chemio...

Le malattie psichiatriche sono potenzialmente invalidanti. Se alcune persone restano invalide, è colpa della malattia, non dei farmaci. Conosco delle persone ormai inabili al lavoro, che in effetti non lavorano. Ma non prendono neanche più i farmaci. Come ce lo spieghiamo?

Noriko 25-10-2016 10:39

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Non è totalmente così, sono cure importanti ed è importante che i medici ne sono consapevoli e all'altezza.

DownwardSpiral2 25-10-2016 10:40

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1813497)
Down,

c'è gente che fa la chemioterapia e ne esce devastata e poi muore. Ma non possiamo dire che è colpa della chemio...

Le malattie psichiatriche sono potenzialmente invalidanti. Se alcune persone restano invalide, è colpa della malattia, non dei farmaci. Conosco delle persone ormai inabili al lavoro, che in effetti non lavorano. Ma non prendono neanche più i farmaci. Come ce lo spieghiamo?

Secondo me (e non solo) non si può far coincidere in questo modo la malattia fisica a quella psichica, che è appunto "invisibile" ( a parte nei suoi effetti invalidanti chiaramente), questa però è la base del tuo assunto, secondo cui la malattia è portata necessariamente a degenerare analogamente al caso di un tumore,e quindi intervenire in un modo anche drastico non può danneggiare ulteriormente il paziente, invece è più verosimile che in certi casi sia così e che in altri il rimedio sia stato peggiore del male e si sarebbero potute tentare altre strade.

cancellato16573 25-10-2016 10:54

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
E' proprio così, invece: una distimia non curata, diventa depressione maggiore; un bipolarismo non curato, porta a guai molto seri (rischio d'incolumità fisica, sperpero di tutti i risparmi, e altro ancora). Poi, se vogliamo fare i fighetti sulla chimica...

Comunque, di una cosa sono certo: fino a che non mi sono curato regolarmente, sono finito nei casini: perdita del lavoro, di amici. Oggi non sono in paradiso, ma vivo meglio.

Io devo mantenermi da solo: devo essere in condizioni di lavorare, altrimenti finisco sotto i ponti. Se per lavorare devo ingurgitare la roba chimica, lo faccio senza far storie.

Noriko 25-10-2016 11:10

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Ben vengono i farmaci e che sono indispensabili ma non neghiamo anche il loro aspetto collaterale soprattutto quando vengono maneggiati maldestramente.

DownwardSpiral2 25-10-2016 11:17

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1813512)
E' proprio così, invece: una distimia non curata, diventa depressione maggiore; un bipolarismo non curato, porta a guai molto seri (rischio d'incolumità fisica, sperpero di tutti i risparmi, e altro ancora). Poi, se vogliamo fare i fighetti sulla chimica...

Comunque, di una cosa sono certo: fino a che non mi sono curato regolarmente, sono finito nei casini: perdita del lavoro, di amici. Oggi non sono in paradiso, ma vivo meglio.

Io devo mantenermi da solo: devo essere in condizioni di lavorare, altrimenti finisco sotto i ponti. Se per lavorare devo ingurgitare la roba chimica, lo faccio senza far storie.

Capisco, per curare i problemi fisici sono il primo a non lesinare sui farmaci, ma anche in quel caso quello che va bene per te ( o per me) non è detto che vada bene per tutti, a maggior ragione nel campo della psiche. A parità di diagnosi possono esserci casi di gravità molto diversi affrontabili in modi diversi e considerando il grado di approssimazione con cui si somministrano i farmaci (e spesso anche con cui si arriva a un diagnosi non molto definita.. o viviamo nel migliore dei mondi possibili?) non mi sembra impossibile che una cura sbagliata possa peggiorare la situazione.

cancellato16573 25-10-2016 11:47

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Si, ma se partiamo dal presupposto che la chimica fa solo peggio, non si cura nessuno. Anzi, la cura fa più paura della maltattia.

Poi, se una terapia non dà i risultati sperati, si può sempre cambiare. La mia terapia è stata definita e non più cambiata dal 2002. Per capire che è quella giusta, guardo la qualità della vita.
Dal 1993 al 2002, ho provato diversi farmaci, che non sempre mi hanno protetto abbastanza.
Siccome non sono speciale, questo iter vale un po' per tutti: il medico non sa per certo un risultato. Quello che conta è la "risposta" del paziente. Se per esempio si prescrive un sonnifero, il farmaco giusto non è quello che dice il medico, ma solo quello che fa dormire.

cancellato16573 25-10-2016 12:11

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Che poi, queste affermazioni: "io non credo nei farmaci" , come se fosse una questione di fede religiosa; come se tutti gli altri farmaci non fossero chimici.

Invece quello che è naturale, va sempre bene. Peccato che depressione, bipolarismo, schizofrenia, DOC, DAP, ansia generalizzata, sono assolutamente naturali...

DownwardSpiral2 25-10-2016 12:43

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Mai sostenuto queste posizioni.

Oblomov 25-10-2016 12:57

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1813557)
Invece quello che è naturale, va sempre bene.

Questa infatti è la più grande fesseria che si possa affermare. basta bere un infuso alla cicuta per rendersene conto.

dotrue 25-10-2016 13:34

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Come dico sempre, il punto più importante è trovare uno psichiatra che usa la testa prima di penna e ricettario...purtroppo è molto difficile.
Cmq io nn ho mai sentito di persone che stanno 3-4 settimane in ricovero e che poi escono peggiorati e con danni permanenti a causa dei farmaci. Nemmeno le droghe peggiori causano danni fisici/psichici permanenti in poche settimane se nn la dipendenza che se presa subito è superabile, e i farmaci, al contrario di quello che scrivono certi qui, NON NE DANNO (tranne le benzo). Se escono peggiorati significa che il medico assegnatogli nn è stato in grado e allora basta provare a cambiarlo.

cancellato16573 25-10-2016 14:33

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Come funzionano gli psicofarmaci? Non lo so.
A cosa servono? Questo lo so.

Non sono i farmaci che rimbecilliscono, ma la vita. Che è piena di ostacoli, di tensioni, di problemi. I "normali" incassano i colpi, ma vanno avanti. Chi invece ha una fragilità, non ci riesce: diventa autodistruttivo e dà risposte via via più inadeguate alle necessità che la vita impone. Da questo deriva un aumento del disagio e la complicazione del quadro ambientale.
Il farmaco (e il riposo, se necessario) interrompe questo circolo vizioso e rimette la persona in condizione di risolvere i suoi problemi. Da queste soluzioni può venire la felicità, non dal farmaco.

cancellato16573 25-10-2016 14:39

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Oh, si ragiona!

Come funzionano gli psicofarmaci? Non lo so.
A cosa servono? Questo lo so.

Non sono i farmaci che rimbecilliscono, ma la vita. Che è piena di ostacoli, di tensioni, di problemi. I "normali" incassano i colpi, ma vanno avanti. Chi invece ha una fragilità, non ci riesce: diventa autodistruttivo e dà risposte via via più inadeguate alle necessità che la vita impone. Da questo deriva un aumento del disagio e la complicazione del quadro ambientale, che ricade quindi ancor più aggravato sul paziente.
Il farmaco (e il riposo, se necessario) interrompe questo circolo vizioso e rimette la persona in condizione di risolvere i suoi problemi. Da queste soluzioni può venire la felicità, non dal farmaco.

cancellato16573 25-10-2016 14:48

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
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Originariamente inviata da zucchina (Messaggio 1813653)
io di danni persistenti per anni (permanenti?) causati da psicofarmaci ne ho sentiti anche derivanti dall'assunzione di poche dosi, specie nei casi di reazione avversa ai farmaci

Hai sentito...
Ma sei sicuro che chi te l'ha detto, non ti ha raccontato una frottola? Magari il tipo s'è bevuto l'ammoniaca per fatti suoi.
Devi verificare.

dotrue 25-10-2016 15:16

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
Quote:

Originariamente inviata da zucchina (Messaggio 1813653)
io di danni persistenti per anni (permanenti?) causati da psicofarmaci ne ho sentiti anche derivanti dall'assunzione di poche dosi, specie nei casi di reazione avversa ai farmaci

Hai ragione, ma ciò nn riguarda gli psicofarmaci, ma i farmaci in generale. Qualunque può dare effetti collaterali gravi

cancellato16573 25-10-2016 16:53

Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
 
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Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1813683)
Hai ragione, ma ciò nn riguarda gli psicofarmaci, ma i farmaci in generale. Qualunque può dare effetti collaterali gravi

si, ma se esiste un'allergia a a un singolo componente. Ma questo vale anche per qualsiasi farmaco o alimento.

Conosco una persona che soffre di attacchi di tosse convulsa, che la può portare fino vomitare. Una volta gli ho offerto una Saila menta, che ha dentro la liquirizia. Lui m'ha chiesto se per caso ci fosse il ripieno di liquirizia, perché, mi ha avvisato : "non posso mangiare la liquirizia, altrimenti la tosse aumenta e arrivo a vomitare". E quindi ha sputato la mentina.

Qualcuno è morto per la sola inalazione di lattosio. Che facciamo, togliamo latte e derivati dai banchi del supermercato?


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