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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Si dice ciò per infondere autostima nella persona e lo si può dire credendoci. Poi, un apprezzamento del genere serve per spronare nell'approccio. Quote:
L'essere una persona fobica non è necessariamente un problema per attrarre, lo è nella mia esperienza nello stare insieme per una questione d'intransigenza ed instabilità. Quote:
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Per quanto riguarda l'introversione e ancor di più la fobia, resto dell'idea che per un uomo soprattutto sia una condizione che riduce fortissimamente le possiblità di avere partner occasionali o duraturi, a meno di non avere altre qulità che compensino, tipo forte bellezza o grande ricchezza, visto che va a colpire proprio l'extra di cui parlavi prima, quindi le altre qulità che in condizioni normali sarebbero un valore aggiunto, in caso di fobia o forte introversione tendono ad sparire o ad esser abbagliate dalla fobia... |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Si possono limitare un pochino i messaggi sugli approcci?Chiedo,eh.
Senò mi ritiro in buon ordine |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Io odio quando mi dicono...potresti fare anche un caffè eh
:o:male: |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Comunque volevo precisare che non mi è stato detto nel senso di"sei figa sei bravissima hai i superpoteri",era una constatazione sulla mia vita di adesso.Era(tipo)"sei in vacanza,non stai su un letto d'ospedale dunque puoi dedicarti a mille attività, io al posto tuo farei questo questo e questo,quando sono stato/a nelle tue condizioni ho fatto cose".
Non so se si è capito. Per me è umiliantissimo. Alla fine si pensa sempre che uno non fa perché non vuole. Per me questa frase è la conferma che lo schifo che faccio si vede da fuori anche se mi espongo meno possibile, e che anche se ti dicono "ma non è vero",poi invece lo pensano che come sei non va bene. E il fatto che non sanno/sanno e non capiscono/non hanno provato poco importa.Fatto sta che se ti guardano vedono quello che manca. |
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Secondo me l'intelligenza sta appunto nel riconoscere e distinguere ciò che di noi possiamo cambiare e quindi ciò che potenzialmente potremmo fare, da ciò che invece costituisce nostro limite immodificabile e invalicabile, accettando appunto serenamente l'idea di avere dei limiti. E' umano.
Ciò ovviamente richiede onestà intellettuale e grande conoscenza di se stessi. Purtroppo la cultura capitalistica-liberista ha inculcato nell'uomo l'idea che si possa gareggiare tutti allo stesso livello sul mercato, considerando banalmente e superficialmente che tutti partano dalle stesse condizioni di partenza, quando così non è. Ci sono netti svantaggi da parte di alcuni soggetti, quindi pensare ad esempio che il contadino indio messicano possa competere coi suoi prodotti agricoli sul mercato alla stessa stregua di un grande proprietario terriero ladinos ,è la cosa più ipocrita e più ingiusta che ci possa essere. Traslando questo discorso sul piano psicologico, sarebbe bene riconoscere che appunto non siamo tutti uguali, vuoi per condizioni socio-economiche e culturali, vuoi per patrimonio genetico, che ci fa rispondere all'ambiente in un determinato modo. Riconoscere questo significa anche riconoscere la specificità di ognuno di noi, le sue particolarità, senza questo appiattimento che porta a pensare che tutti siano uguali per indole, attitudini e capacità. La vera democrazia è riconoscere pari dignità e pari diritti a tutti, nella coscienza dell'intrinseca diversità di ognuno e questa diversità comporta anche l'idea che c'è chi sarà portato per la musica e chi per la matematica, chi per le cose che richiedono un'intelligenza linguistica o numerica. Riconoscere la propria specificità con annessi limiti e potenzialità è qualcosa di importantissimo, perchè evita di far cadere l'individuo in uno stato di frustrazione, derivante dall'idea assurda di credere di poter aspirare a qualsiasi cosa, scontrandosi però coi limiti della realtà che lo mettono di fronte all'evidenza che quelle cose non si riesce ad ottenerle. Riconoscendo invece che non tutti possiamo tutto, ci aiuta a direzionare i nostri stimoli e le nostre capacità verso altro, a valorizzare noi stessi anche facendo leva sul limite, abbassando la soglia dell'ansia derivante dall'irrealistica aspirazione a poter primeggiare in tutto. In fondo, anche la scuola attuale si sta sempre più orientando su una didattica di tipo individuale, riconoscendo la specificità di ogni singolo alunno, i vari tipi di intelligenze (Gardner e le sue intelligenze multiple), i diversi stili di apprendimento (visivo, uditivo, cinestetico ecc) ecc. Insomma, riconoscere anche il limite, che non tutto possiamo, ci aiuta a concentrarci di più nell'operazione di riscoperta delle proprie specificità e qualità da potenziare, abbassando la soglia dell'ansia e delle aspettative, nella consapevolezza che non tutto possiamo. Da qui si evita un atteggiamento di competizione portato all'estremo che sfocia solo in frustrazione e senso di fallimento. In merito a ciò consiglio la lettura di questo bell'articolo dello psicoterapeuta Ghezzani, che oltre ad occuparsi di timidezza si è anche occupato di un discorso simile: VALORIZZARE I PROPRI LIMITI Decenni di ideologia liberale ci hanno indotto a pensare che ciascuno di noi nascesse con le stesse opportunità di chiunque altro di "competere" per la felicità. Tutti i media hanno insistito nell'impartire la "verità" che, quali che fossero le nostre origini – i genitori, la classe, la lingua, la cultura, il momento storico, l'appartenenza – tutto sarebbe stato superato dallo slancio della nostra energia in quel campo libero e neutro chiamato ora "mercato" ora "mondo globale". Ma, in alcuni decenni, ci si è resi conto che si è trattato di un inganno o, al meglio, di un'illusione. I "vincoli" (condizioni di nascita, classe, momento storico, appartenenza...) sono rimasti vincoli e quindi limiti e, anzi, ciascuno si è sentito frustrato di non riuscire a superarli, come se superarli fosse un obbligo, un'opportunità offerta a tutti, e non riuscire a farlo una vergogna e una colpa. In quest'ottica, il bambino di una famiglia umile e incolta doveva competere con successo con bambini ricchi e acculturati e se non riusciva a farlo adeguatamente era colpa sua. Ma anche per chi è riuscito ad affacciarsi sul mercato globale e ha potuto collocare un'alta professionalità (architetti, chimici, biologi, stilisti, chef, medici, ingegneri ecc.) ha poi scoperto che c'era sempre qualcuno appartenente ad una cultura dominante che era collocato un po più avanti rispetto a lui. Ha scoperto che il mercato non dà affatto regole egualitarie e che il successo, quando arriva, spesso è un non-senso, perché svincola da affetti, etica, significati, partecipazione, mondi pieni di senso. Ha scoperto che la globalizzazione impoverisce, riduce a individui anonimi, se si perdono i vincoli di partenza. La ciclicità patologica più diffusa, che prima oscillava dall'entusiasmo (la "mania") alla depressione, ha quindi virato nella ciclicità degli attacchi di rabbia da un lato e, dall'altro, della depressione. Non a caso, i fenomeni di trasgressione, perversione, mafia, terrorismo, violenza gratuita (collegati a un sentimento di drammatica solitudine "risolto" grazie alla violenza) si sono moltiplicati in modo esponenziale. Secondo le psicoterapie che (senza chiudersi nello psicologismo) hanno saputo studiare i fenomeni sociali, il percorso da fare è in realtà l'opposto: usicre dal mito delle pari opportunità e della libertà incondizonata (il cosidddetto "narcisismo") e vivere i propri limiti (i vincoli nei quali siamo nati) come i migliori strumenti per dare un senso alla vita: le origini, la lingua, la cultura, il genere, i tratti caratteriali, la personalità, il radicamento affettivo, sociale, culturale e politico più profondo possibile. Dovunque si sia andati a vivere, anche nel paese più "straniero", adoperare i propri tratti originari per riconoscersi è sempre un valore aggiunto e un successo esistenziale. |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Insomma questa frase è uno schiaffo ai miei rimpianti, ecco.
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Io potrei fare quasi qualsiasi cosa, se avessi i soldi.
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Sicuro una frase del genere mi farebbe scattare un pesante rimuginio su tutto quello che poteva essere e non è stato.
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Non venivo sul forum da un pò, devo dire che mi siete mancati.
Comunque secondo me liuk sta dicendo delle cose abbastanza giuste (al di là del fatto che si è finiti a parlare solo di relazioni, il che peraltro mi pare fisiologico dato che, parliamoci chiaro, il problema dell'80% degli utenti è quello). Io sono abbastanza permaloso, in linea generale, però questa frase non mi infastidisce, sono tra quelli che la legge come un attestato di stima. Considerando che spesso è vera (inutile negarlo). Però capisco anche quelli che non la sopportano, perchè non è il sentire quella frase che spinge ad agire chi ha problemi, quindo può essere vista come abbastanza inutile, del tipo "si ok hai ragione, però sticazzi". Quelli che dicono "non è vera" invece spesso stanno probabilmente mentendo (senza generalizzare, dovrei conoscere le reali condizioni di tutti), tranne in casi estremi nessuno è inpossibilitato a fare le cose (su un piano teorico si intende, il che legittima perfettamente la frase oggetto del topic). |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Potrei anche ammazzarmi ma non ho i coglioni.
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Per non parlare del fatto che in sé è una costrizione ed è ben diverso dal decidere di starsene a casuccia nel lettino... |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Secondo me invece sono poche le persone che possiedono tutte queste qualità contemporaneamente (in più simpatia e bellezza sono soggettive, e chi possiede queste qualità per Tizio magari risulta una brutta arpia per Caio). Ecco perché ho sempre pensato che queste qualità potessero bastare e avanzare per iniziare una relazione e non ho mai capito che altro cacchio andasse cercando certa gente. Quote:
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Ma dai, è evidente che si tratta di indoramento della pillola, ed è grave perché si pensa di avere di fronte un bambino da fare stare buono con vaghe promesse. |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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E in ogni caso anche liuk ha detto che certe affermazioni possono servire a spronare all'approccio. E permetti che se uno si sente spronato possa venirgli in mente di approcciare proprio la persona che gli ha detto di trovarlo carino, simpatico e attraente? E che un minimo di onestà intellettuale imporrebbe non dico di accettare, ma di non cadere dal pero quando si verifica l'approccio? |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Ho aperto il topic per sfogo sul momento, e per ragionare sul perché certi giudizi mi facciano star male.
Non era mia intenzione parlar male di chi ha pronunciato la frase, non ne ricavo nulla. A me interessa analizzare me. Puntualmente qui c'è sempre qualcuno che entra nei topic per dire ma guarda che quella sbagliata sei tu, ma guarda che hai dei problemi , gli altri possono dire quello che vogliono, e io posso scriverti quello che mi pare perché è la mia opinione. Io vorrei dire a queste persone di nuovo , che non traggo alcun aiuto dalle loro affermazioni dal momento che mi dicono cose che so già.Che ho dei problemi lo so.Non è che se me lo ripeti mi passa. Poi se a qualcuno aiuta questo atteggiamento di "aiuto e counselling" fatto di ripetizione degli stessi concetti triti e ritriti, per carità. A me no. Se la tecnica ha sortito effetti fatemelo sapere, che allora il prossimo anno se ho un alunno dislessico, invece di scervellarmi a trovargli strumenti compensativi e strategie di intervento, gli ripeto tante volte che è dislessico e che io invece no, so leggere bene, e che essere dislessici è una merda e io al suo posto mi ammazzerei ma non lo sono,ma non offenderti perché è la mia opinione . |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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E comunque le cose potrebbero almeno essere più chiare se poste nella maniera in cui hai scritto questo post. Ma spesso capitano affermazioni come "sei carino, hai tante qualità, come mai non hai/hai avuto una ragazza?" e stop, ovvero complimenti diretti, non ipotesi relative a terze persone. Mica ti dicono "guarda a me non piaci ma hai le potenzialità per piacere ad altre persone". Certi furbacchioni evidentemente sanno che di solito questo genere di affermazioni non è il massimo degli incoraggiamenti... ^^ Ricordo inoltre che ogni tot su questo forum, specialmente da te, si leggono inviti agli uomini (le donne possono rimanere a fare le principesse sul pisello, così vuole la Vulgata) a non aspettare chissà che segnali, a non richiedere il certificato in carta bollata (cit.) prima di convincersi che una è attratta da te o prima di approcciare. E se una ti dice che sei carino e tu sei attratto da lei, non vedo perché non pensare che ci possano essere buone probabilità di manifestarle il tuo interesse con successo. |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Vuoi analizzare te.. ma l'unico modo per farlo è capire cosa non va e poi risalire pian piano Che tipo di risposte ti aiuterebbero? |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Altre vanno bene, o anche se non vanno bene per me,mi fa piacere che possano servire a qualcun altro, il topic è roba collettiva e se i ragionamenti che ci si fanno dentro sono d'aiuto ad altri ben venga. Non pretendo di censurare nessuno, nè di monopolizzare i miei topic, volevo solo precisare che se qualcuno scrive quel che scrive nell'intento di aiutare me, può risparmiarsi la fatica |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
E' una puttanata epica
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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- ma io sono carino simpatico e intelligente!! :o eh no non basta mica.... :mannaggia: |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Per il resto nessun regolamento viene infranto da chi esprime le sue preferenze ferendo magari la nostra sensibilità mediante un rifiuto. Finché ci sarà libertà di fare le proprie scelte, ci sarà sempre l'eventualità di incappare in un "non mi piaci". Nulla di male viene fatto, mi pare. |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Comunque di solito si vede abbastanza bene quando si piace!
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
Secondo me bisogna analizzare caso per caso, ci sono cose che si riescono fare, altre che non si riescono a fare. A volte i limiti sono psicologici, a volte sono pratici, a volte entrambi, a volte non ci rendiamo conto che quello che desideriamo fare in realtà non ci interessa. Se dovessi vivere secondo il condizionamento che ho subito dalla famiglia e dalla società oggi sarei triste per il fatto di non avere figli, invece sono contento di non volerne e fiero di aver ragionato con la mia testa. Cerco di sradicare il più possibile le cose che il mondo vuole da me e cerco di fare solo quello che io sento, anche se il più delle volte non ci riesco.
Per quanto mi riguarda la maggior parte dei miei limiti sono materiali più che psicologici, e le mie frustrazioni e il senso di inadeguatezza erano e sono dovuti alle mie frustrazioni materiali, perché psicologicamente sono quasi a posto. Mi deprime molto che su questo forum ci sia gente con i soldi e infelice, io non lo sarei, ma io sono diverso da loro, non migliore o peggiore, solo diverso. Per il resto ci sono cose che non mi interessa fare e per quelle non mi pongo il problema. Se abbandonassi anche quel poco che rimane delle mie ambizioni di vita sarei sereno e ascetico, forse. |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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E comunque il mio discorso era incentrato sugli apprezzamenti diretti, non su quelli "delegati" a terze persone. Quote:
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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E comunque, ripeto, di fronte a una che ti dice che sei carino e ti attrae, non vedo perché non tentare un approccio (se uno se la sente). Come fai sbagli: se approcci dopo che ti hanno rivolto un apprezzamento e ti respingono schifate "Eh, ma di solito si capisce quando uno piace" (come a dire, non te ne eri accorto prima che non le interessavi?), se invece non approcci anche dopo che ti hanno detto che sei carino "Eh, ma allora che vuoi, la dichiarazione in carta da bollo? Aspetta pure, ma poi non lamentarti (cit.) se resti da solo". |
Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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Re: "potresti fare qualsiasi cosa"
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E comunque la cosa che disprezzo è la faciloneria con cui sometimes la Vulgata viene fatta passare per LA via interpretativa "funzionale" della realtà. Quote:
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