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Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
@Genesis visto come mi tratti sul forum... cmq non credo che interessi la ns. diatriba
se vuoi vieni sul mio forumino e parliamone accetto il confronto con civiltà |
Re: Un morto a Milano
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Ma manco morto mi iscriverò in un forum moderato e amministrato da te, io sono un utente di questo forum e se vuoi discutere con me puoi scrivere benissimo qua. |
Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
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Se io ti offendo gratuitamente Genesis e tu mi rispondi offendendomi, scendi al mio livello. Fare le stesse cose di un bullo, fa scendere al suo livello. Si scendere, a meno che il loro comportamenti non sia ritenuto superiore. E' inutile dire che molti si sentono il diritto di criticare fortemente rasentando l'offesa perchè "esclusi dalla società/vittime di bullismo/ecc" perchè questi soggetti "bulli e società" sono stati coloro che hanno rovinato la loro vita. Inutile negarlo, si legge nei vari post e thread, molti sarebbero contenti di rovinare le vite altrui, specie ai bulli. A proposito di questo, faccio notare di come anche qui si sia tentato di allontanare soggetti scomodi per cose altrove, attivandosi appunto per cercare di eliminare la persona prendendola con le mani nel sacco altrove perchè qui seguiva le regole. Cosa che è stata prontamente risolta dai mod e interrotta poco dopo. |
Re: Un morto a Milano
Due paroline per chiarire alcune cose, poi non interverrò più in questo topic finché non ci saranno novità giudiziarie:
1- Ricordo che il PRIMO intervento di liuk è stato questo: "Spero anche che, qualora fosse accertata la colpa o il dolo di terzi, non si parta con le facili conclusioni di bullismo, magari dalle tinte melodrammatiche." Affermazione ripresa immediatamente da Genesis a cui ha risposto così: "Sicuramente. Però il mio timore è che la discussione prenda la piega forcaiola e giustizialista solo sulla base dell'impatto emotivo suscitato dalla parola bullismo." Non so se comprendete la gravità di queste affermazioni, ve la parafraso: Secondo liuk, A PRESCINDERE dall'accertamento dei fatti non si devono tirare "facili conclusioni di bullismo", cioè in sostanza, come gli avevo già fatto notare, ha chiuso ogni possibilità di discussione: non si può ipotizzare niente perché ancora niente è stato provato, non ci si può lasciare andare a supposizioni di parte perché sono opinioni "forcaiole e giustizialiste" delegittimate dal rancore, in sostanza non si può dire niente che non vada bene a lui altrimenti arriva come il grillo parlante a "correggerti", cioè si comporta come un MODERATORE DEL CONTENUTO DELLA DISCUSSIONE, ruolo che sarebbe il caso qualcuno gli ricordasse NON ESISTE visto che non è il moderatore di niente qui dentro. Questo è un atteggiamento meramente PROVOCATORIO, in particolare su questo forum,dove chi è stato vittima di episodi di bullismo rappresenta probabilmente la maggioranza dell'utenza. Cioè in sostanza l'unico margine di discussione che ha portato avanti IMPERTERRITO DALL'INIZIO ALLA FINE è stato di aprire la possibilità a scenari improbabili in ognuno dei quali GIUSTIFICA/DERESPONSABILIZZA/DERUBRICA A SCHERZO la responsabilità di terzi nell'accaduto, anzi insinuando più volte che magari sia stato il ragazzo a cercarsela. Il tutto seguendo SEMPRE lo STESSO MODUS OPERANDI che ha fatto deragliare in stupide diatribe INNUMEREVOLI discussioni e non da oggi. E sarei io a non rispettare l'opinione altrui? Esattamente dove non ho rispettato la opinione altrui? Non ho rispettato il disonesto travisamento delle mie affermazioni (kody),o l'atteggiamento tracotante con cui, nascondendosi dietro un dito, delegittimava in TOTO e a PRESCINDERE, la condanna di un probabilissimo atto di bullismo (o scherzo goliardico, visto che è "il bullismo è soggettivo") trovatemi UN SOLO POST IN CUI NON ACCETTO L'OPINIONE ALTRUI (a parte quelli sulla definizione di bullismo). Ultima cosa: solo chi NON HA MAI SUBITO BULLISMO può mettere sullo stesso piano un'affermazione violenta di condanna e un VERO gesto di violenza o di bullismo, questa cosa mi rammarica profondamente e mi fa anche un pò schifo, mi dà veramente la NAUSEA che chi se ne esca con queste affermazioni mostruose trovi anche del supporto all'interno di questo forum, è INCONCEPIBILE che siano accettate in questa comunità, ma anche questa come tutto il resto, è la mia opinione personale. |
Re: Un morto a Milano
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Siamo al punto in cui l'emotività acceca completamente l'uso della ragione, e la sensibilità personale degli utenti (di alcuni utenti) diventa il metro di giudizio tra ciò di cui sarebbe lecito discutere o meno. Non la ragione o il buon senso. |
Re: Un morto a Milano
Forse è meglio ricordare che io ho aperto il thread per parlare della difesa ad oltranza dei compagni del defunto, fatta dalla preside di quella scuola http://www.fobiasociale.com/picture....pictureid=1004
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Re: Un morto a Milano
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Ragione o buon senso? Mi vuoi fare veramente ridere? |
Re: Un morto a Milano
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2)Non si mette sullo stesso piano una affermazione con un fatto di violenza. Si mette sullo stesso piano la seguente cosa: Tu, persona generica, hai subito bullismo, ti hanno preso la merenda. Se tu vai da questi bulli E prendi la LORO merenda il giorno dopo o li picchi, fai la loro stessa cosa. Molti invece credono che sia giusto perchè è una sorta di vendetta, di giustizia personale. Allo stesso modo per bullismo psicologico dove si sfotte, si offende. Chi ribatte offendendo o sfottendo, si abbassa al livello dell'altra persona. Anche sul forum spesso i ban per offese coinvolgono entrambe le persone. Non si sta a guardare chi ha iniziato per primo e si banna solo lui perchè il secondo "aveva tutto il diritto di offenderlo". Questo è da mettere sullo stesso piano, giustamente. Molti invece pensano di avere il diritto di offendere quella categoria che ritengono sia stata la rovina, autrice dei loro problemi. Prendendo ad esempio il forum, esistono diversi thread in cui si parla di vicini fastidiosi, di amici falsi e alla richiesta dell'autore "che cosa devo fare?", qualche risposta è stata del tipo "rigagli la macchina/picchiali tutti così imparano". Quando vedo certe risposte mi vien da pensare. |
Re: Un morto a Milano
Una mia fonte interna e personale molto vicina a me, ha confermato il ritrovamento di guttalax dall'autopsia e la relativa confessione da parte dei ragazzi.E' stato appurato quindi che lo scenario è stato quello delineato da Josef K.(lo stesso che credevo anch'io). Lo saprete dai giornali nei prossimi giorni oppure non lo saprete mai perché non è da escludere che la scuola si sia mossa di concerto con la stampa per far sfumare o mettere a tacere la cosa, così da non rovinare la "nomea" della scuola, che confermo essere quella dichiarata dalla preside: "i figli della migliore borghesia".
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Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
Mi ricorda il clima che si respirava nel terrificante liceo che ho frequentato e le sue cricche di rotaryiani...
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Re: Un morto a Milano
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Non credo proprio sia un errore del giornalista. O erano stranieri questi inservienti e non sapevano come dirlo, o erano scioccati e non riuscivano a dirlo, altrimenti che senso ha fare la foto? O forse non erano sicuri che fosse un loro studente e gliel'hanno fatta vedere in modo da poterlo riconoscere. Propendo per quest'ultima ipotesi. |
Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
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Tralascio il resto, se non ti piace il mio tono, che era molto più schifato che aggressivo, te lo garantisco.. .... mi dispiace ma quello é; le tue risposte successive riguardo ad altri utenti hanno cmmq dato l'idea del perché abbia usato quel tono ;) Quote:
.... ma sei sicuro di quel che dici ?? Per me hai preso una cantonata colossale ;) |
Re: Un morto a Milano
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Riferendomi alla parte in grassetto, se ti trovassi in una situazione in cui una persona ti sfotte o ti offende pesantemente, cosa proveresti a fare per risolvere la faccenda? Senza arrivare ad abbassarsi al livello dell'altra persona, come tu hai sottolineato. |
Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
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E la conclusione del post è l'ennesima interpretazione di quanto sia moralmente riprovevole aver subito bullismo e continuare a pagarne lo scotto, sentimenti che non può capire chi non li ha vissuti sulla propria pelle, altrimenti non andrebbe a far sentire in colpa chi li prova tentando addirittura di metterli allo stesso livello (se non peggio) dei bulli che gli hanno rovinato la vita. |
Re: Un morto a Milano
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Se qualcuno vuole proseguire, è più sensato aprire una nuova discussione. Riguardo al discorso generico d'impedire il pensiero del prossimo... E' falso. Tizio può dire A così come io posso dire B. Se si tratta di mero sfogo non entro nemmeno in discussione. Se invece la discussione vuole essere RAZIONALE, per me non conta nulla che Tizio sia fobico, non fobico, introverso, estroverso, timido, depresso, ecc. Io discorro sull'oggetto della discussione stessa senza viziarla dalla condizione dell'interlocutore. Tizio vuole essere incontestabile se io non condivido A? Non lo trovo corretto per me stesso. Il mio approccio su questo forum è sempre stato quello di contestare, civilmente, il pensiero A, se non lo condivido, e non ritengo che nessuno, me incluso, abbia il diritto di richiedere che ci si astenga dalle contestazioni. Trovo anche che sia un tenere in ostaggio la persona pretendere di anteporre un atteggiamento empatico alla forza delle idee. Faccio eccezione solo nella sezione diari personali. Contestare A, per me, non significa maturare sentimenti negativi nei confronti di Tizio o prenderlo di mira. Contesto sempre il pensiero e non la persona, a meno che quest'ultima non mi attacchi in modo gratuito o faccia maturare in me sentimenti di antipatia nei suoi confronti. Comunque cerco di tenere fuori da qui le questioni di antipatia. Inoltre non nego, né voglio denigrare la sofferenza interiore del prossimo. Per me rimane fuori dalla discussione. Se si parla di bullismo su terzi per me rimane fuori il fatto che Tizio abbia subito atti di bullismo così come rispetto la sua sofferenza e mi dispiace che abbia subito ciò. Se Tizio continua a difendere A, io difendo B fino a che non interviene la moderazione oppure fino a quando mi rendo conto che la discussione viene soffocata, sfocia troppo nell'OT, ritengo che sia finita in un vicolo cieco, ecc. Non m'interessa alimentare flame. La mia posizione su tutta la querelle è la seguente. Non approvo il bullismo mentre invece tollero, entro certi limiti, lo scherzo goliardico. Bullismo per me implica comportamenti continui e reiterai nei confronti di una persona e di particolare gravità. Somministrare lassativo, ammesso che sia vero, in una birra è uno scherzo stupido ma, per me, non è bullismo. Se una persona, in preda agli effetti di un lassativo, impossibilitata ad usare un bagno, in una camera d'albergo decide VOLONTARIAMENTE di defecare seduto su una finestra, questa persona è incosciente ed è, opinione personale, l'unica responsabile degli esiti infausti. Una persona intelligente, in una situazione del genere, defeca sul pavimento, nei vestiti, in un sacchetto, insomma... Si pone in una condizione di SICUREZZA. Non è responsabile della morte di un individuo, in uno scenario ipotetico come quello sopraindicato, chi ha somministrato il lassativo. E' una persona sciocca, stupida ma non è un omicida. Lo sarebbe se la morte derivasse da reazione avversa alla somministrazione del lassativo o se questa persona costringesse con la forza la persona a mettersi a cavalcioni sulla finestra. Quindi, SE le cose fossero andate così, io non ci sto alla tesi della morte causata da un episodio di bullismo. Per me è stata l'incoscienza della persona, a causa FORTEMENTE indiretta di uno scherzo stupido ed idiota. Vogliamo invece criticare chi ha somministrato il lassativo? Io sono dalla parte di chi critica. Una persona è scossa emotivamente da ciò? Non entro nel merito, umanamente legittimo le emozioni che prova. In virtù di episodi di bullismo passati, una persona vorrebbe emettere una condanna e punire, magari con pene e modalità superiori a quelle dell'attuale codice penale? No, contrasterò sempre questo atteggiamento. Detto ciò, cercherò di starmene fuori da questa discussione, a meno che qualcuno non usi argomenti tali da farmi ritenere opportuno "difendermi" ulteriormente. |
Re: Un morto a Milano
Stando alle dinamiche che ho visto io nella mia ex scuola di ''figli della miglior borghesia''...nessuno si permetterebbe di fare uno scherzo simile a qualcuno che non è già la vittima. Scherzi così pesanti e umilianti non sono un fatto isolato. E se quello è cascato x sto motivo sarà stato stupido quello che vi pare ma quelli erano delle merde.Punto. Se poi le cose sono andate in un altro modo boh, dico solo che gli scherzi goliardici sono un'altra cosa, chi lo definisce goliardico non credo che reagirebbe bene...:miodio:
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Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
Dico solo che se avessi chiarito la tua posizione sulla querelle 2 giorni fa avremmo ristretto la discussione ai punti da te esposti e ci saremmo risparmiati un bel po di polemiche (e non puoi dire che non ci fossero gli elementi per poter discutere).
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Re: Un morto a Milano
Genesis, per me rimane quel che ti ho già detto ...
ne più, ne meno. Tanto dovevo ;) |
Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
Ti stai riferendo alle dichiarazioni della preside?
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Re: Un morto a Milano
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apparte singoli casi i bulli se la prendono con persone già deboli, insicure, problematiche etc. (probabilmente cosi a causa della famiglia) |
Re: Un morto a Milano
Ho trovato molto interessante questa intervista ad un ragazzo di un'altra classe della scuola della vittima: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/05/17/news/una-colossale-bevuta-finita-in-tragedia-la-verita-degli-amici-
Dalla quale: .... Domenico veniva vessato dai compagni? «Provate a ragionare. Domenico aveva la fidanzata (compagna di classe) ormai da tre anni. Questo significa che a 15 anni ha intrapreso una relazione con l’altro sesso. Secondo voi una ragazzina di quell’età sceglie di stare insieme con lo zimbello della classe? Era un ragazzo modello.». Ora si vedrà dalle analisi se c'era veramente del lassativo oppure no... E anche quello sarà un punto per capire se c'è stato uno scherzo o no... (Ricordo qualche anno fa una mia compagna di classe che bevve moltissimo senza aver mangiato e finì in un serio coma etilico, e rischiò anche di morire.. Ma non fu costretta a bere o vittima di uno scherzo, lo fece assieme ad altri....) |
Re: Un morto a Milano
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curioso che l'intervistato è un probabile socialone che conosce parecchia gente della scuola. dice anche che nel suo istituto il bullismo non esiste o quasi. :miodio: ma poi che c'entra esser un ragazzo che andava bene a scuola con l'essere preso di mira? parecchi che andavano bene a scuola erono anche presi di mira sembra evidente che il ragazzo non capisce un caz.. e cerca di omettere la verità.. addirittura parla dei prof che piangono :miodio: |
Re: Un morto a Milano
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Gli elementi però rimangono pochi per dire cosa sia realmente successo. Una cosa certa è che le gite di istruttivo hanno ben poco, e il più delle volte sono occasione per bere, drogarsi, far sesso, ecc. .. E il pericolo che possano accadere cose poco belle è sempre alto. |
Re: Un morto a Milano
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Anche in questa discussione ci sono toni di presa in giro verso di me, come in altri. Di solito ignoro perchè non ritengo che la persona, che tenta di offendermi, sia degna di una mia risposta. In casi in cui proprio qualcuno insista all'infinito, passerei alle mani, ma è un evento rarissimo, di solito i bulletti si annoiano prima, quando vedono che non riescono ad intaccare il tuo stato interiori e ad ottenere la tua attenzione/rabbia. Se ti mettono le mani addosso, lì reagirei per difesa, per quanto svantaggiato fisicamente. Mai pero' farei come dicono molti qui: ovvero per una battuta che "forse è offensiva", li picchierei. Oppure subirei una serata di battute per poi andare il giorno dopo a picchiarlo o a rompergli qualcosa a casa. Queste per me sono ripicche e vendette da persone che lì per lì hanno paura di difendersi e preferiscono agire dopo, magari alle spalle della persona e non di fronte. Quote:
Questi commenti che fai sono frecciatine alla stregua di quelle che mi facevano i bulletti alle medie. :miodio: |
Re: Un morto a Milano
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Re: Un morto a Milano
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se vi criticano ignorate, se non potete ignorarla sormontatela , se non potete sormontarla ridetene e se non potete riderne è che probabilmente la meritate [cit. di un americano non ricordo il nome] |
Re: Un morto a Milano
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Che se il regolamento dice "niente flame o offese", se un fobico puro scatena un flame o offende, io da admin prendo le dovute decisioni. Se lo fa un utente più estro, stessa cosa. Attualmente la cosa è leggermente più tendente a "capire il fobico puro" ma leggermente più intransigente verso l'utente più "estro". Un po' come sul forum dei brutti che se sei brutto ti fanno anche bestemmiare, se sei donna o bello, ti bannano così per partito preso. Ecco, io non guarderei lo "status" dell'utente. Io, se il regolamento lo avesse permesso, avrei preso decisioni verso chi, in questo thread, ha offeso categorie di persone. Se vige tolleranza verso le offese, allora devono essere applicate anche verso gli utenti più sbloccati. Ricordiamoci di un tempo, nemmeno lontano, quando certi PM di moderazione sono arrivati a certe persone scomode di cui non faccio nome [una sorta di selezione], o come di quando i poteri di admin si sono voluti estendere a campi esterni al forum. La moderazione è stata poi ottima nel riportare l'ordine. Quote:
Se io devo fare l'admin devo essere imparziale e valutare i fatti, non gli attori. |
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