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Warlordmaniac 08-10-2014 19:11

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Al One (Messaggio 1378653)
E chissà quanti potenziali pedofili si nascondono dietro quei cinquanta e più likes.

Credo nessuno. Sono tutti anticlericali, che hanno campo libero per sfogarsi, tanto il regime lo permette.

tersite 08-10-2014 19:41

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1378624)
“L'AIDS è la giusta ricompensa per una cattiva condotta sessuale impropria.”(madre tersa di calcutta )

http://www.diredonna.it/andre-joseph...-gay-2125.html

"L'attività omosessuale, da distinguersi dalla tendenza omosessuale, è moralmente malvagia. "( papa giovanni XXIII )

giusto facendo una ricerca di due minuti

madre Teresa di Calcutta è sopravvalutata secondo me, ho letto cose terribili su di lei..
mentre per papa Giovanni bisogna tenere conto dell'epoca fine anni '50
oggi la posizione di Bergoglio è ben diversa

rosadiserra 09-10-2014 00:29

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1378633)
vabbè spari frasi a caso e poi non sapendo come ribattere spari altre frasi a caso.
Ok.

:miscompiscio:

Questa me la sono persa oggi

zoe666 09-10-2014 12:18

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1378674)
madre Teresa di Calcutta è sopravvalutata secondo me, ho letto cose terribili su di lei..
mentre per papa Giovanni bisogna tenere conto dell'epoca fine anni '50
oggi la posizione di Bergoglio è ben diversa

tersite grazie per avermi quotato, mi son resa conto che non era papa giovanni 23esimo ma woitila ( o come si scrive ) :mrgreen:
Madre tersa di calcutta ho letto anche io cose orribili, sulla posizione di bergoglio, mmm, è solo più bravo a dissimulare l'odio che i preti hanno verso i gay ( preferivo ratzinger che li odiava, da perfetta velata quale era, e lo diceva ad ogni discorso :mrgreen:)

Moonwatcher 09-10-2014 12:52

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1378615)

Che faccette adorabili e che sorrisetti deliziosi, specie quello a sinistra. :)

Mi danno l'impressione di due gran libertini, magari sotto son vestiti in latex :ridacchiare:

passenger 09-10-2014 14:42

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1378637)
Vuoi negare che ci sono categorie, oggi, che è più trendy sfanculare e altre categorie che se le critichi sei visto male? Quindi secondo te siamo tutti uguali nell'essere rispettati?
Stando in questo forum non ti sei accorta che i sociofobici e gli introversi hanno un "sindacato" molto più debole di altre personalità e che possono essere denigrati senza che altri del gruppo intervengano?

Caro Warlordmaniac,

il ragionamento "oggi va di moda difendere i gay" mi fa parecchio sorridere, poiché quando andava di moda denigrarli nessuno - né noi gay né gli altri - si sarebbe mai sognato di sostenere che fosse "di moda" denigrarli. Oppure che fosse "di moda" elevare la morale cattolica a suprema morale da seguire e in base alla quale giudicare i comportamenti e le persone.

La storia ha i suoi corsi e i suoi ricorsi, i tempi cambiano, il progresso procede nonostante chi tenta di opporvisi e personalmente credo che sia sempre meglio essere consapevoli di quello che avviene intorno a noi, piuttosto che crearsi realtà illusorie del tipo "è una moda": realtà illusorie che scattano in automatismo e che possono servire ad esempio a proteggere da una delusione, da qualcosa che si vorrebbe diverso e che invece non è. Ma che alla lunga si rivelano controproducenti per i propri scopi.

L'opinione pubblica su questo argomento è cambiata radicalmente negli ultimi anni, non è una questione di mode o simili. Fatevene una ragione. Prendetene atto. Lo so che per voi è difficile accettarlo.

Riguardo il fatto di essere criticati: l'utopia per la quale nessuno dovrebbe essere criticato/giudicato/visto male per le sue idee è, appunto, un'utopia. Non è così che funziona la libertà di espressione. Esprimersi significa sempre rischiare: rischiare di essere fraintesi; rischiare di essere mal visti; rischiare di essere esclusi da un gruppo; rischiare di essere aggrediti, a volte. Per questo motivo, chi si esprime non solo dovrebbe essere in grado di prendersi la responsabilità di quello che esprime, ma anche di affermarsi, se vuole essere convincente nei confronti del mondo esterno. Se io, gay, vengo allo scoperto come gay ma non appena qualcuno mi denigra mi ritiro nella mia tana piagnucolando e dicendo che non mi viene permesso di esprimermi, non sarò molto convincente nell'affermare me stesso, le mie idee, la mia visione della vita e del mondo. Lo stesso identico discorso vale per un conservatore o per un cattolico, così come vale anche per un sociofobico o un introverso, visto che hai tirato in ballo questa categoria.

Svers0 09-10-2014 15:49

Re: Sentinelle in piedi.
 
Matrimoni gay o no l'umanità è spacciata lo stesso.

Moonwatcher 09-10-2014 15:52

Re: Sentinelle in piedi.
 
L’umanita’ si trova oggi ad un bivio. Una via conduce alla disperazione, l’altra all’estinzione totale. Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene.

:sisi:

Warlordmaniac 09-10-2014 16:19

Re: Sentinelle in piedi.
 
Dove è uscito fuori questo post? Non l'avevo visto.

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1378623)
Anche gli estremisti "di sinistra" hanno posizioni particolari.

E chi lo nega?
Infatti se mi metto a sparlare del capitalismo, a dire che padroni e lavoratori sono irrisolvibilmente in opposizione, che bisogna diminuire l'orario di lavoro per tutti, all'interno di un partito di estrema sinistra avrò delle reazioni, che saranno diverse se teniamo conto di un ambiente più allargato e non definito come il quello di un partito ideologico.

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1378623)
Ripeto che non vedo motivi per dire che la violenza e l'estremismo appartengano più a un orientamento politico che a un altro.

Dipende dal regime. Per dire "tutto è simmetrico" devo capirne prima il perché.
Lo puoi vedere tranquillamente nelle questioni di genere che cosa significa "regime"; oggi, essere per la parità sessuale, non è sinonimo di misoginia? Prova a dire qualcosa contro le quote rosa, contro il disinteresse della politica per le minori aspettative di vita dell'uomo, contro gli anticostituzionali incentivi all'imprenditoria femminile, ti verrà detta questa frase: "Ma perché ce l'hai con le donne? Che cosa ti hanno fatto?"
Perché c'è un regime, cioè una scentratura. Quindi la simmetria manca totalmente.

E' possibilissimo quindi che ci sia una scentratura anche in politica. Infatti, essendoci stato in Italia già un regime fascista e non uno comunista, è ancora in vigore la Legge Mancino, antifascista e non anticomunista. In molti stati dell'est europa è invece proibito creare un partito comunista, proprio perché lì c'è stato lo stalinismo, una dittatura con etichetta rossa.

Veramente io non avevo parlato di politica e non volevo confrontare estrema destra e estrema sinistra, bensì due entità i cui nomi cambiano, proprio in virtù della rivoluzione copernicana del bigottismo, ed è difficile pure definirle.

Warlordmaniac 09-10-2014 16:32

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da passenger (Messaggio 1379051)
Caro Warlordmaniac,

il ragionamento "oggi va di moda difendere i gay" mi fa parecchio sorridere, poiché quando andava di moda denigrarli nessuno - né noi gay né gli altri - si sarebbe mai sognato di sostenere che fosse "di moda" denigrarli. Oppure che fosse "di moda" elevare la morale cattolica a suprema morale da seguire e in base alla quale giudicare i comportamenti e le persone.

La storia ha i suoi corsi e i suoi ricorsi, i tempi cambiano, il progresso procede nonostante chi tenta di opporvisi e personalmente credo che sia sempre meglio essere consapevoli di quello che avviene intorno a noi, piuttosto che crearsi realtà illusorie del tipo "è una moda": realtà illusorie che scattano in automatismo e che possono servire ad esempio a proteggere da una delusione, da qualcosa che si vorrebbe diverso e che invece non è. Ma che alla lunga si rivelano controproducenti per i propri scopi.

L'opinione pubblica su questo argomento è cambiata radicalmente negli ultimi anni, non è una questione di mode o simili. Fatevene una ragione. Prendetene atto. Lo so che per voi è difficile accettarlo.

Ti concentri un po' troppo sul termine "moda" che neanche ricordo di averlo usato.
Forse dai per scontata la mia posizione, non sono a favore delle sentinelle in piedi, io sono tendenzialmente anarchico, contro il sistema, contro il regime, contro chiunque mi voglia mettere delle catene; ho passato anche dei momenti di anticlericalismo, ma il fatto che oggi gli autoproclamati-progressisti mi fanno più paura dei filo-cattolici è proprio perché percepisco un regime, quello tu chiami "cambio radicale dell'opinione pubblica".
Reputo gli omosessuali una categoria che non ha scelto di essere tale, allo stesso modo degli eterosessuali, dei pedofili, dei gerofili, dei necrofili e degli zoofili. Tutta questa gente ha diritto di professare i loro gusti sessuali, ben diverso sarebbe il discorso sul soddisfarli.


Quote:

Originariamente inviata da passenger (Messaggio 1379051)
Riguardo il fatto di essere criticati: l'utopia per la quale nessuno dovrebbe essere criticato/giudicato/visto male per le sue idee è, appunto, un'utopia. Non è così che funziona la libertà di espressione. Esprimersi significa sempre rischiare: rischiare di essere fraintesi; rischiare di essere mal visti; rischiare di essere esclusi da un gruppo; rischiare di essere aggrediti, a volte. Per questo motivo, chi si esprime non solo dovrebbe essere in grado di prendersi la responsabilità di quello che esprime, ma anche di affermarsi, se vuole essere convincente nei confronti del mondo esterno. Se io, gay, vengo allo scoperto come gay ma non appena qualcuno mi denigra mi ritiro nella mia tana piagnucolando e dicendo che non mi viene permesso di esprimermi, non sarò molto convincente nell'affermare me stesso, le mie idee, la mia visione della vita e del mondo. Lo stesso identico discorso vale per un conservatore o per un cattolico, così come vale anche per un sociofobico o un introverso, visto che hai tirato in ballo questa categoria.

Se vuoi ti cerco qualche mio scritto dove esprimo le stesse cose che dici tu. Non sarà facile trovarlo.

Warlordmaniac 09-10-2014 16:41

Re: Sentinelle in piedi.
 
Ecco, il finale: http://www.fobiasociale.com/la-teori...si#post1263043

Siamo diversi, quindi che fare? Occorre tenere conto di questa differenza, non perdere energie a odiarsi e cercare di modificare l'altro, gestire la differenza vedendola come una caratteristica dell'altro non mutabile.

passenger 09-10-2014 17:42

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1379103)
il fatto che oggi gli autoproclamati-progressisti mi fanno più paura dei filo-cattolici è proprio perché percepisco un regime, quello tu chiami "cambio radicale dell'opinione pubblica".

Quando si fa parte di una minoranza (e i filo-cattolici sono avviati ad essere sempre più una minoranza) è facile percepire la maggioranza come monoliticamente coesa contro di sé (e spesso oltre che una percezione, si tratta di una realtà), tuttavia io non utilizzerei il termine "regime", che per me indica una cosa diversa. Quando nella mia infanzia ho vissuto da gay represso in una società che, ancora, decisamente non mi accettava, non mi è mai passata per la testa l'idea di vivere in un "regime", né lo penso oggi riguardando al passato. Ho pensato, e penso, di aver vissuto in una società ingiusta, ma è una cosa un tantino diversa.

In che cosa si estrinsecherebbe, poi, di fatto, questo "regime"? Nel fatto che non ci si possa dire contrari ai matrimoni e alle adozioni gay? A me sembra invece che si possa eccome dirlo, solo che per un Barilla che si dichiara per la famiglia tradizionale (e quindi contro i diritti gay), ci saranno centinaia di altre persone che si esprimeranno in modo opposto a lui. Questo vuol dire vivere in un regime? Per me no, significa vivere in un mondo che è cambiato, senza rendersi conto che è cambiato (o meglio, senza accettarlo). "Regime" per me sarebbe una società nella quale un giornalista venisse licenziato da un giornale dopo essersi dichiarato contro i diritti gay; ma non una società nella quale un giornalista si dichiarasse contro i diritti gay e, a questa sua presa di posizione, seguissero le prese di posizione - in perfetta antitesi - di centinaia di altri giornalisti. Quest'ultimo caso non rappresenta affatto per me un regime, ma soltanto il fatto che quel giornalista non sa vivere il suo tempo ed assume delle posizioni anacronistiche su di un determinato argomento. Esattamente come sarebbe per uno scienziato che affermasse oggi che il Sole ruota attorno alla Terra e venisse immediatamente contraddetto da tutto il resto della comunità scientifica; definire ciò un "regime" suonerebbe quantomeno buffo.

albertoc 09-10-2014 18:22

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Orto d'Osso (Messaggio 1379188)

Ossia: è giusto che partiti che non concepiscono il progresso in modo assoluto e totale come noi, ma solo in modo parziale, possano prendere parte liberamente al processo democratico e presentarsi alle elezioni?

ovvio che si

Moonwatcher 09-10-2014 18:40

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Orto d'Osso (Messaggio 1379188)
Poiché il voto è molto più potente di una semplice manifestazione, e dato che i partiti che si pongono contro le unioni gay (ossia: destra, estrema destra, cattolici) possono agire in modo attivo per impedire la legge -ed è quello che fanno- e quindi risultano molto più pericolosi, io proporrei di riformulare la domanda in questo modo:

E' giusto permettere il voto (per quanto totalmente democratico) verso partiti che chiedono apertamente di non dare diritti a parte di una popolazione?

Ossia: è giusto che partiti che non concepiscono il progresso in modo assoluto e totale come noi, ma solo in modo parziale, possano prendere parte liberamente al processo democratico e presentarsi alle elezioni?

Da un punto di vista giuridico ti direi che la risposta è: sì, possono, finché il non voler dare diritti ad una parte della popolazione non sia contrario alla legislazione.

Per l'appunto, non voler dare il diritto di unirsi in matrimonio ai gay non è illegale semplicemente perché non esiste alcuna normativa al riguardo, c'è un vuoto, per la legge neppure esistono; mentre sarebbe anticostituzionale un partito che promuovesse una disparità di diritti tra uomo e donna, o sulla base della razza, della lingua, della religione, ecc. in quanto in antitesi con l'art. 3 della Costituzione.

tersite 09-10-2014 20:29

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Orto d'Osso (Messaggio 1379188)
Poiché il voto è molto più potente di una semplice manifestazione, e dato che i partiti che si pongono contro le unioni gay (ossia: destra, estrema destra, cattolici) possono agire in modo attivo per impedire la legge -ed è quello che fanno- e quindi risultano molto più pericolosi, io proporrei di riformulare la domanda in questo modo:

E' giusto permettere il voto (per quanto totalmente democratico) verso partiti che chiedono apertamente di non dare diritti a parte di una popolazione?

Ossia: è giusto che partiti che non concepiscono il progresso in modo assoluto e totale come noi, ma solo in modo parziale, possano prendere parte liberamente al processo democratico e presentarsi alle elezioni?

questa poi !
il matrimonio gay non esiste e non è mai esistito nella legislazione italiana
tanto è vero che il min dell'Interno ha annullato i matrimoni registrati all'estero , è perfettamente legittimo avere idee diverse a parte ceh ho dei dubbi se considerarli dei 'diritti' la estensione del concetto di matrimonio ad una parte di popolazione che ha altri orientamenti sessuali diciamo così...
detto ciò pur considerando leggittimo un comportamento del genere io sono favorevole al riconoscimento delle unioni civili anche omosex , purchè non lo si chiami matrimonio , o famiglia c'è una sola famiglia ed è quella formato da un uomo e una donna amen :pregare:

Moonwatcher 09-10-2014 21:02

Re: Sentinelle in piedi.
 
In realtà Alfano non ha annullato un bel nulla, e non ha neanche i poteri per farlo, perché l'interpretazione delle leggi non spetta al governo ma all'organo giudiziario; ha solo inviato una circolare ai prefetti chiedendo di invitare i sindaci a fare dietrofront. I quali se ne sono bellamente infischiati ed hanno anzi continuato a trascrivere. :sisi:

Alfano dovrebbe preoccuparsi di fare un decreto, visto che è al governo, non di risolvere la cosa con la burocrazia. :miodio:

Per quanto riguarda la famiglia: neppure una donna sola e i suoi figli possono ambire ad essere considerati una famiglia? Perché?

Warlordmaniac 10-10-2014 15:53

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da passenger (Messaggio 1379158)
Quando si fa parte di una minoranza (e i filo-cattolici sono avviati ad essere sempre più una minoranza) è facile percepire la maggioranza come monoliticamente coesa contro di sé (e spesso oltre che una percezione, si tratta di una realtà), tuttavia io non utilizzerei il termine "regime", che per me indica una cosa diversa. Quando nella mia infanzia ho vissuto da gay represso in una società che, ancora, decisamente non mi accettava, non mi è mai passata per la testa l'idea di vivere in un "regime", né lo penso oggi riguardando al passato. Ho pensato, e penso, di aver vissuto in una società ingiusta, ma è una cosa un tantino diversa.

In che cosa si estrinsecherebbe, poi, di fatto, questo "regime"? Nel fatto che non ci si possa dire contrari ai matrimoni e alle adozioni gay? A me sembra invece che si possa eccome dirlo, solo che per un Barilla che si dichiara per la famiglia tradizionale (e quindi contro i diritti gay), ci saranno centinaia di altre persone che si esprimeranno in modo opposto a lui. Questo vuol dire vivere in un regime? Per me no, significa vivere in un mondo che è cambiato, senza rendersi conto che è cambiato (o meglio, senza accettarlo). "Regime" per me sarebbe una società nella quale un giornalista venisse licenziato da un giornale dopo essersi dichiarato contro i diritti gay; ma non una società nella quale un giornalista si dichiarasse contro i diritti gay e, a questa sua presa di posizione, seguissero le prese di posizione - in perfetta antitesi - di centinaia di altri giornalisti. Quest'ultimo caso non rappresenta affatto per me un regime, ma soltanto il fatto che quel giornalista non sa vivere il suo tempo ed assume delle posizioni anacronistiche su di un determinato argomento. Esattamente come sarebbe per uno scienziato che affermasse oggi che il Sole ruota attorno alla Terra e venisse immediatamente contraddetto da tutto il resto della comunità scientifica; definire ciò un "regime" suonerebbe quantomeno buffo.

Non sono d'accordo con gli esempi che fai. Anch'io parlo di rivoluzione copernicana quando devo definire il progressismo e il conservatorismo, ma non mi sembra che a livello di omosessualità siano stati fatte delle scoperte scientifiche rivoluzionarie che hanno causato il passaggio da uno stato di colpevolezza ad uno di innocenza; men che meno non c'è stato nessuna scoperta di benefici nell'adozione da parte di due tutori dello stesso sesso.

Poi dobbiamo distinguere tra battute in privato, dove magari l'omosessuale può facilmente venire considerato la peggior feccia e può non esservi nessuna forma di reazione, e tra battute pubbliche, dove giustamente tiri fuori il signor Barilla, senza però dire nulla sulle reazioni che ha dovuto subire l'imprenditore, per il semplice fatto di voler un target preciso per i suoi spot televisivi.
E' vero che letteralmente si può dire, cioè che se lo dico subisco delle reazioni, ma comunque non mi ammazzano, però questo è un discorso che faccio sempre pure io quando mi si dice "gna gna gna ma perché una donna non può fare quello che pare e piace? Noi donne abbiamo il diritto...gna gna gna".
Però sono le conseguenze quelle che dobbiamo pesare. Io posso dire di no ad una donna, però la gente mi considerare poco uomo; una donna può dire di no ad un uomo e la sua reputazione non avrà ripercussione. Non è una questione di poter fare una cosa o non poterla fare.

Moonwatcher 10-10-2014 17:26

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1379814)
Non sono d'accordo con gli esempi che fai. Anch'io parlo di rivoluzione copernicana quando devo definire il progressismo e il conservatorismo, ma non mi sembra che a livello di omosessualità siano stati fatte delle scoperte scientifiche rivoluzionarie che hanno causato il passaggio da uno stato di colpevolezza ad uno di innocenza; men che meno non c'è stato nessuna scoperta di benefici nell'adozione da parte di due tutori dello stesso sesso.

Credo che rivoluzione copernicana vada inteso in senso di rivoluzione nel modo di pensare, non di scoperta scientifica. Le relazioni umane e i relativi diritti difficilmente sono regolati da leggi scientifiche, o forse quando è stato introdotto il divorzio si era fatta qualche scoperta al riguardo?

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1379814)
senza però dire nulla sulle reazioni che ha dovuto subire l'imprenditore, per il semplice fatto di voler un target preciso per i suoi spot televisivi

Perché usi il termine "subire"? Entrambe le parti si sono espresse. Io uso "subire" quando intendo qualcosa di ingiusto, c'è forse stata un'ingiustizia in questo caso da una delle due parti? Non sono d'accordo sul "semplice fatto di voler un target preciso", perché Barilla nell'intervista è andato un po' oltre, e che un imprenditore attacchi un certo target affermando, tanto per fare un esempio: "gli omosessuali hanno diritto di fare quello che vogliono senza disturbare gli altri", a me sembra sufficiente affinché quel certo target lo boicotti e magari lo attacchi a sua volta. Ma anche se avesse "solo" dichiarato di aver un target preciso, penso che commercialmente sarebbe stata una mossa molto stupida, pensa se ad esempio avesse detto: "se le persone che si chiamano Warlordmaniac non sono d'accordo possono mangiare la pasta di qualcun altro". Non è una semplice scelta commerciale dai, non cerchiamo di farla passare per tale, nessun imprenditore farebbe una cosa del genere, il target lo sceglie, ma non lo va a sbandierare.

passenger 11-10-2014 13:18

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1379814)
Non sono d'accordo con gli esempi che fai. Anch'io parlo di rivoluzione copernicana quando devo definire il progressismo e il conservatorismo, ma non mi sembra che a livello di omosessualità siano stati fatte delle scoperte scientifiche rivoluzionarie che hanno causato il passaggio da uno stato di colpevolezza ad uno di innocenza; men che meno non c'è stato nessuna scoperta di benefici nell'adozione da parte di due tutori dello stesso sesso.

Di quali scoperte scientifiche si necessita in merito all'omosessualità? La colpevolezza o l'innocenza sono legate ad una morale e quindi a un giudizio, cosa c'entra in questo la scienza? E anche a livello di morale, non vedo cosa cambierebbe se l'omosessualità (come anche l'eterosessualità) fosse innata o, al contrario, acquisita nell'ambiente in cui si cresce o, ancora, una combinazione delle due cose. Il punto è: è immorale essere omosessuali o compiere atti omosessuali? La Chiesa, almeno rispetto alla seconda questione, ancora oggi dà una risposta positiva a questa domanda, mentre l'opinione pubblica no. E non credo che questa sia una domanda cui debba rispondere la scienza, né la cui risposta debba basarsi su risultati scientifici. Esistono forse prove scientifiche a supporto della tesi che ammazzare una persona è immorale?

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1379814)
Poi dobbiamo distinguere tra battute in privato, dove magari l'omosessuale può facilmente venire considerato la peggior feccia e può non esservi nessuna forma di reazione, e tra battute pubbliche, dove giustamente tiri fuori il signor Barilla, senza però dire nulla sulle reazioni che ha dovuto subire l'imprenditore, per il semplice fatto di voler un target preciso per i suoi spot televisivi.

Caro Warlordmaniac, ti ricordo che un imprenditore in un libero mercato è libero di pubblicizzare i propri prodotti come crede (e Barilla è sempre stato liberissimo di farlo e lo è tuttora), però penso anche che non ci sia bisogno di aver studiato Marketing alla Bocconi per capire che qualsiasi cosa legata a un'azienda o ai suoi prodotti o al modo in cui questi vengono presentati può influenzare i consumatori nelle loro scelte. Secondo te perché Barilla si è visto costretto a fare un passo indietro? Per le lobby gay cattive che premevano e lo volevano imbavagliare? No, semplicemente perché il signor Barilla si è reso conto che, in seguito alle sue dichiarazioni, la sua azienda stava avendo un calo di immagine mostruoso a livello internazionale. Il che direi che fa parte delle regole del marketing: c'è la libertà di pubblicizzare i propri prodotti come si crede, di fare tutte le dichiarazioni pubbliche che si vuole, ma i consumatori sono altrettanto liberi di sentirsi orientati da tutto ciò, in positivo ma anche in negativo. Insomma, la libertà di espressione - ripeto - comporta sempre una responsabilità: e non volersela prendere non significa certo battersi per la libertà di espressione.

Probabilmente - anzi, sicuramente - se cinquant'anni fa (tanto per esagerare) un'azienda se ne fosse uscita con dichiarazioni a favore dei diritti gay o con una pubblicità gay, avrebbe avuto in men che non si dica un calo di immagine analogo a quello della Barilla, ma dubito che qualcuno si sarebbe sognato di dire che a questo imprenditore fosse negata la libertà di espressione. L'espressione poteva esserci allora come può esserci oggi, è l'opinione pubblica però quello che fa la differenza.

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1379814)
E' vero che letteralmente si può dire, cioè che se lo dico subisco delle reazioni, ma comunque non mi ammazzano, però questo è un discorso che faccio sempre pure io quando mi si dice "gna gna gna ma perché una donna non può fare quello che pare e piace? Noi donne abbiamo il diritto...gna gna gna".
Però sono le conseguenze quelle che dobbiamo pesare. Io posso dire di no ad una donna, però la gente mi considerare poco uomo; una donna può dire di no ad un uomo e la sua reputazione non avrà ripercussione. Non è una questione di poter fare una cosa o non poterla fare.

Appunto, è una questione di opinione pubblica, di cosa pensa la gente in una determinata epoca. Vedo che alla fine ci sei arrivato anche tu. Tuttavia, la soluzione che proponi tu è pesare le conseguenze ("Però sono le conseguenze quelle che dobbiamo pesare"), nel senso che pretendi che gli altri non ti giudichino per le tue idee, opinioni, modalità di espressione, o che ti giudichino in un certo modo - il che è assimilabile alla prima opzione. Questo tuo punto di vista scarica tutte le responsabilità sugli altri, ed esula te stesso da qualsiasi presa di responsabilità. Che puoi fare tu per esprimerti liberamente senza avvertire come schiacciante il peso del giudizio altrui? Da quello che scrivi, mi arriva che ti esprimi ma, nel momento in cui dal campo ti arrivano poi dei segnali negativi che quanto stai esprimendo non va bene ("Io posso dire di no ad una donna, però la gente mi considerare poco uomo"), non riesci a reggere il peso del giudizio altrui e, anziché affermare te stesso, retrofletti. E questo riguarda gli altri (la società) o piuttosto te?

super unknown 11-10-2014 13:21

Re: Sentinelle in piedi.
 
Si saran seduti ormai :pensando:

Ansiaboy 11-10-2014 13:27

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da super unknown (Messaggio 1377964)
Non esageriamo! Il reato di omofobia è allucinante, esempio, se litigo col mio vicino di casa e questo è omosessuale e per ripicca mi denuncia per omofobia quando il motivo del litigio era un altro? voi volete armare la mano dell'estrema destra... e di sti tempi tra emigrazione e malcontenti vari hanno voto facile... stateve accuort , "baffetto" sta dietro l'angolo.

sta cosa mi sembra una cavolata immensa.

se tu litighi con una persona che importa se è gay o no ? se lui ti accusa di omofobia quando non è vero beh allora ha mentito e penso che questo sia condannabile.. sarebbe come inventarsi le accuse correggetemi se sbaglio

tra l'altro il reato di omofobia non servirebbe a difendere solo i gay ma in generale per qualsiasi accusa a stampo discriminatorio omofobo e diciamoci la verità: quanti etero sono stati offesi, insultati perche accusati di essere gay ? tantissimi.. quindi il reato di omofobia potrebbe essere utile anche agli etero

Ansiaboy 11-10-2014 13:29

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Wrong (Messaggio 1378004)
Incredibili, solo in Italia possono esserci cose del genere... A difesa della famiglia tradizionale e contro i diritti gay??? Ma perché, hanno diritti i gay in Italia?

in realtà confrontando le più ampie e numerose regioni del mondo (circa 205 stati globali) l'italia complessivamente è tra i paesi "messi meglio"

Ansiaboy 11-10-2014 13:33

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 1378008)
Penso che non c'hanno un cazzo da fa:D

anche io :sisi:

ma cosa vuoi che glie ne freghi.. si facessero i cavali loro e sprecassero il fiato in altre cose più importanti e utili che i matrimini/adozioni/leggi anti-omofobia non fanno del male a nessuno

Ansiaboy 11-10-2014 13:48

Re: Sentinelle in piedi.
 
poi per me non ha senso parlare di "etero" e "gay"

tante coppie omosex sono formate da almeno un membro bisex o non gay totale e tante coppie etero sono formate almeno da un membro bisex o non etero totale

mettiamo il caso (anche se remoto) che voi scopriste di non essere del tutto etero (e penso sapete che possa avvenira anche in tarda età visto che parecchi scoprono di non essere del tutto etero anche in tarda età e prima di allora magari la pensavano come voi) e vi innamorate di una persona del vostro stesso sesso tant'è che desidereste con lui/lei di sposarvi dei bimbi.. non vi darebbe fastidio che delle leggi vi impedscono a priori di poter abbracciare l'idea ?

a me sinceramente comunque non me ne frega nulla almeno per ora però trovo comunque dscriminante che solo le coppie formate da due persone di sesso diverso possono sposarsi

super unknown 11-10-2014 14:04

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1380409)
sta cosa mi sembra una cavolata immensa.

se tu litighi con una persona che importa se è gay o no ? se lui ti accusa di omofobia quando non è vero beh allora ha mentito e penso che questo sia condannabile.. sarebbe come inventarsi le accuse correggetemi se sbaglio


E già, se ti inventi un accusa poi dio ti fulmina... (i tribunali sono pieni di processi "farsa") , niente iper protezione per una categoria, toglitelo dalla testa!! potrebbero introdurre il reato di bullismo e discriminazione, dove verebbero difese più categorie.

Ansiaboy 11-10-2014 14:12

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da super unknown (Messaggio 1380431)
E già, se ti inventi un accusa poi dio ti fulmina... (i tribunali sono pieni di processi "farsa") , niente iper protezione per una categoria, toglitelo dalla testa!! potrebbero introdurre il reato di bullismo e discriminazione, dove verebbero difese più categorie.

è il paradosso (si dice cosi ?) delle leggi anti discriminatorie.
ma comunque il discorso varrebbe in generale e non solo per il reato di omofobia.. e in ogni caso con tutte le accuse, gli insulti etc. etc. riguardo i gay beh mica si può nascondere che l'omofobia non esista.....

io sono del parere che le leggi per aggravanti devono esserci. cosi una persona ci pensa due volte cosi una persona ci penserebbe due volte prima di attacar una persona perche la si ritiene/è gay

super unknown 11-10-2014 14:26

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1380434)
è il paradosso (si dice cosi ?) delle leggi anti discriminatorie.
ma comunque il discorso varrebbe in generale e non solo per il reato di omofobia.. e in ogni caso con tutte le accuse, gli insulti etc. etc. riguardo i gay beh mica si può nascondere che l'omofobia non esista.....

io sono del parere che le leggi per aggravanti devono esserci. cosi una persona ci pensa due volte cosi una persona ci penserebbe due volte prima di attacar una persona perche la si ritiene/è gay

gli introversi i timidi chi ha qualche kilo in più (vedi il ragazzino di14anni campano), etc, etc, sono trattati anche peggio, essere offesi per un tratto del carattere o fisico e uguale se nn anche peggio, se sei gay lo puoi anche tenere nascosto, mica si vede, a me non piace che una categoria cospiqua della popolazione debba essere iperprotetta, non siete una minoranza come ce la vogliono sviolinare, gay ve ne sono molti di più di quello che la gente vuole credere, gay = malato mentale, e l'equazione che fa spesso la gente + o - , mentre spesso è genetica, chi nasce etero e chi gay, amen.

Ansiaboy 11-10-2014 14:52

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da super unknown (Messaggio 1380437)
gli introversi i timidi chi ha qualche kilo in più (vedi il ragazzino di14anni campano), etc, etc, sono trattati anche peggio, essere offesi per un tratto del carattere o fisico e uguale se nn anche peggio, se sei gay lo puoi anche tenere nascosto, mica si vede, a me non piace che una categoria cospiqua della popolazione debba essere iperprotetta, non siete una minoranza come ce la vogliono sviolinare, gay ve ne sono molti di più di quello che la gente vuole credere, gay = malato mentale, e l'equazione che fa spesso la gente + o - , mentre spesso è genetica, chi nasce etero e chi gay, amen.


e allora perche non fare leggi contro aggressioni perche obeso o altre caratteristiche della persona ?


sono e rimango dell'idea che le leggi con aggravante causa discriminatoria ci devono essere
e questo non significa che una tale categoria sia "iperprotetta" -.-

Warlordmaniac 11-10-2014 16:29

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da passenger (Messaggio 1380399)
Di quali scoperte scientifiche si necessita in merito all'omosessualità? La colpevolezza o l'innocenza sono legate ad una morale e quindi a un giudizio, cosa c'entra in questo la scienza?

Guarda che l'esempo scientifico l'hai tirato fuori tu èh?
"Quest'ultimo caso non rappresenta affatto per me un regime, ma soltanto il fatto che quel giornalista non sa vivere il suo tempo ed assume delle posizioni anacronistiche su di un determinato argomento. Esattamente come sarebbe per uno scienziato che affermasse oggi che il Sole ruota attorno alla Terra e venisse immediatamente contraddetto da tutto il resto della comunità scientifica"


Il concetto di "non sapere vivere il suo tempo" mi sembra una forzatura conformistica. Come forma mentis non sono solito a elevare il pensiero conformista.


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Originariamente inviata da passenger (Messaggio 1380399)
E anche a livello di morale, non vedo cosa cambierebbe se l'omosessualità (come anche l'eterosessualità) fosse innata o, al contrario, acquisita nell'ambiente in cui si cresce o, ancora, una combinazione delle due cose. Il punto è: è immorale essere omosessuali o compiere atti omosessuali? La Chiesa, almeno rispetto alla seconda questione, ancora oggi dà una risposta positiva a questa domanda, mentre l'opinione pubblica no. E non credo che questa sia una domanda cui debba rispondere la scienza, né la cui risposta debba basarsi su risultati scientifici. Esistono forse prove scientifiche a supporto della tesi che ammazzare una persona è immorale?

La butti sul concetto di morale e quindi siamo in pieno discorso filosofico. Io non sono un filosofo, ma io credo in istinti anticonformistici, che se non gestiti posso portare a scontri e a screzi. Sto sviluppando una nuova forma di sensibilità e sto prendendo sempre più coscienza che tra un conforme e un difforme (distinguibili unicamente per criteri statistici), al difforme spetta il ruolo di fratello maggiore, cioè di colui che deve essere più paziente e più portato a tollerare il prossimo. Lo dico da persona che ha nell'eterosessualità una delle poche caratteristiche in comune con la maggior parte della popolazione.


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Originariamente inviata da passenger (Messaggio 1380399)
Caro Warlordmaniac, ti ricordo che un imprenditore in un libero mercato è libero di pubblicizzare i propri prodotti come crede (e Barilla è sempre stato liberissimo di farlo e lo è tuttora), però penso anche che non ci sia bisogno di aver studiato Marketing alla Bocconi per capire che qualsiasi cosa legata a un'azienda o ai suoi prodotti o al modo in cui questi vengono presentati può influenzare i consumatori nelle loro scelte. Secondo te perché Barilla si è visto costretto a fare un passo indietro? Per le lobby gay cattive che premevano e lo volevano imbavagliare? No, semplicemente perché il signor Barilla si è reso conto che, in seguito alle sue dichiarazioni, la sua azienda stava avendo un calo di immagine mostruoso a livello internazionale. Il che direi che fa parte delle regole del marketing: c'è la libertà di pubblicizzare i propri prodotti come si crede, di fare tutte le dichiarazioni pubbliche che si vuole, ma i consumatori sono altrettanto liberi di sentirsi orientati da tutto ciò, in positivo ma anche in negativo. Insomma, la libertà di espressione - ripeto - comporta sempre una responsabilità: e non volersela prendere non significa certo battersi per la libertà di espressione.

Probabilmente - anzi, sicuramente - se cinquant'anni fa (tanto per esagerare) un'azienda se ne fosse uscita con dichiarazioni a favore dei diritti gay o con una pubblicità gay, avrebbe avuto in men che non si dica un calo di immagine analogo a quello della Barilla, ma dubito che qualcuno si sarebbe sognato di dire che a questo imprenditore fosse negata la libertà di espressione. L'espressione poteva esserci allora come può esserci oggi, è l'opinione pubblica però quello che fa la differenza.

Mi sfugge il motivo per cui stiamo discutendo. Probabilmente perché questo stesso concetto, che condividiamo, per te è OK, per me è incoerente e non mi piace.
Io lo vedo come un limite e anche come un'ingiustizia che a distanza di 50 anni le reazioni sociali sono diverse a parità di stimolo. Per me la coerenza è un valore.


Quote:

Originariamente inviata da passenger (Messaggio 1380399)
Appunto, è una questione di opinione pubblica, di cosa pensa la gente in una determinata epoca. Vedo che alla fine ci sei arrivato anche tu. Tuttavia, la soluzione che proponi tu è pesare le conseguenze ("Però sono le conseguenze quelle che dobbiamo pesare"), nel senso che pretendi che gli altri non ti giudichino per le tue idee, opinioni, modalità di espressione, o che ti giudichino in un certo modo - il che è assimilabile alla prima opzione. Questo tuo punto di vista scarica tutte le responsabilità sugli altri, ed esula te stesso da qualsiasi presa di responsabilità. Che puoi fare tu per esprimerti liberamente senza avvertire come schiacciante il peso del giudizio altrui? Da quello che scrivi, mi arriva che ti esprimi ma, nel momento in cui dal campo ti arrivano poi dei segnali negativi che quanto stai esprimendo non va bene ("Io posso dire di no ad una donna, però la gente mi considerare poco uomo"), non riesci a reggere il peso del giudizio altrui e, anziché affermare te stesso, retrofletti. E questo riguarda gli altri (la società) o piuttosto te?

"Considererà" volevo dire.
Comunque, boh, io non riesco a leggere nelle mie parole una particolare autoderesponsabilizzazione; anzi, se ci hai fatto caso, ultimamente mi sono molto più spostato, rispetto al passato, all'accettazione di sé e delle proprie caratteristiche, collegato a un concetto che descrivo da parecchio tempo, e cioè la critica alla sessocrazia.
Forse non coglierai i nessi: facendo 1+1, lo scopo è quello di eliminare lo stress da risultato e da necessità di consenso. L'accettazione del no quindi è forte. E' ovvio che un po' di rancore verso chi mi schifa è fisiologico, è anche probabile che se fossi gay non avrei fatto ancora coming out (l'introverso considera un valore il fatto che le persone non possono leggere nel pensiero), ma non mi reputo prootagonista dei miei esempi.

Warlordmaniac 11-10-2014 16:44

Re: Sentinelle in piedi.
 
1 allegato(i)
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Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 1379867)
Credo che rivoluzione copernicana vada inteso in senso di rivoluzione nel modo di pensare, non di scoperta scientifica. Le relazioni umane e i relativi diritti difficilmente sono regolati da leggi scientifiche, o forse quando è stato introdotto il divorzio si era fatta qualche scoperta al riguardo?

No, appunto. Nella mia gerarchia i cambiamenti del sentire comune sono in fondo per importanza. E' la mia forma mentis. La coerenza per me è un valore, vale per il fattore tempo, ma anche per il fattore luogo, infatti se ti ricordi sono credo l'unico in Italia ad aver osato criticare la tradizione della balneazione, in quanto schizofrenico secondo me che in spiaggia sono un cretino se non giro in costume e qualche metro verso l'interno sono un cretino se giro in costume.


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Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 1379867)
Perché usi il termine "subire"? Entrambe le parti si sono espresse. Io uso "subire" quando intendo qualcosa di ingiusto, c'è forse stata un'ingiustizia in questo caso da una delle due parti? Non sono d'accordo sul "semplice fatto di voler un target preciso", perché Barilla nell'intervista è andato un po' oltre, e che un imprenditore attacchi un certo target affermando, tanto per fare un esempio: "gli omosessuali hanno diritto di fare quello che vogliono senza disturbare gli altri", a me sembra sufficiente affinché quel certo target lo boicotti e magari lo attacchi a sua volta. Ma anche se avesse "solo" dichiarato di aver un target preciso, penso che commercialmente sarebbe stata una mossa molto stupida, pensa se ad esempio avesse detto: "se le persone che si chiamano Warlordmaniac non sono d'accordo possono mangiare la pasta di qualcun altro". Non è una semplice scelta commerciale dai, non cerchiamo di farla passare per tale, nessun imprenditore farebbe una cosa del genere, il target lo sceglie, ma non lo va a sbandierare.

Ti chiedo solo una cosa: se invece di parlare della famiglia tradizionale avesse parlato di donne e se invece degli omosessuali avesse discriminato gli uomini?

Io non sono intervenuto per fare il paladino della famiglia etero: per me etero e omo sono uguali; sono intervenuto per dire che ci sono bersagli che se li colpisci ti scotti e altri che se li colpisci non succede nulla; e questo lo reputo ingiusto.
Sicuramente non reputo l'ingenuo Barilla peggiore di Oliviero Toscani:

super unknown 11-10-2014 17:15

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1380448)
e allora perche non fare leggi contro aggressioni perche obeso o altre caratteristiche della persona ?


sono e rimango dell'idea che le leggi con aggravante causa discriminatoria ci devono essere
e questo non significa che una tale categoria sia "iperprotetta" -.-

Ne basterebbe una per tutti, discriminazione offensiva.

rosadiserra 11-10-2014 17:28

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1380505)


non sono solito a elevare il pensiero conformista.

Non sei solito elevare il tuo pensiero punto

Ansiaboy 11-10-2014 17:42

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da super unknown (Messaggio 1380536)
Ne basterebbe una per tutti, discriminazione offensiva.

e allora perche non la fanno ? :nonso:

passenger 11-10-2014 18:27

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1380505)
Guarda che l'esempo scientifico l'hai tirato fuori tu èh?
"Quest'ultimo caso non rappresenta affatto per me un regime, ma soltanto il fatto che quel giornalista non sa vivere il suo tempo ed assume delle posizioni anacronistiche su di un determinato argomento. Esattamente come sarebbe per uno scienziato che affermasse oggi che il Sole ruota attorno alla Terra e venisse immediatamente contraddetto da tutto il resto della comunità scientifica"

Sì, però il modo in cui ti ci sei attaccato tu rappresenta un argumentum ad hominem.

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1380505)
Il concetto di "non sapere vivere il suo tempo" mi sembra una forzatura conformistica. Come forma mentis non sono solito a elevare il pensiero conformista.

Su questo hai ragione, però ripeto: l'anticonformista non può pretendere di fare l'anticonformista senza opporsi a una morale dominante, con tutte le conseguenze che ciò comporta, altrimenti che anticonformista sarebbe? :)

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1380505)
Sto sviluppando una nuova forma di sensibilità e sto prendendo sempre più coscienza che tra un conforme e un difforme (distinguibili unicamente per criteri statistici), al difforme spetta il ruolo di fratello maggiore, cioè di colui che deve essere più paziente e più portato a tollerare il prossimo. Lo dico da persona che ha nell'eterosessualità una delle poche caratteristiche in comune con la maggior parte della popolazione.

Questo lo dici tu, per me non esiste alcuna regola di questo tipo che io debba rispettare in quanto gay. Si tratta di un tipico ragionamento ricattatorio: tu, gay, che sei minoranza e richiedi rispetto da parte della maggioranza, devi ingollare qualsiasi atteggiamento altrui, altrimenti sei tu il primo a non essere tollerante.

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1380505)
Mi sfugge il motivo per cui stiamo discutendo. Probabilmente perché questo stesso concetto, che condividiamo, per te è OK, per me è incoerente e non mi piace.
Io lo vedo come un limite e anche come un'ingiustizia che a distanza di 50 anni le reazioni sociali sono diverse a parità di stimolo. Per me la coerenza è un valore.

Ah bene, quindi i neri erano neri ieri e continuano ad essere neri oggi, ed il fatto che non siano più schiavi rappresenta un'incoerenza... :pensando:

Warlordmaniac 11-10-2014 19:18

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da rosadiserra (Messaggio 1380543)
Non sei solito elevare il tuo pensiero punto

Ci conosciamo?

rosadiserra 11-10-2014 19:24

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1380612)
Ci conosciamo?

Non sei solito esercitare la capacità mnemonica

Moonwatcher 11-10-2014 19:24

Re: Sentinelle in piedi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1380517)
Ti chiedo solo una cosa: se invece di parlare della famiglia tradizionale avesse parlato di donne e se invece degli omosessuali avesse discriminato gli uomini?

Io non sono intervenuto per fare il paladino della famiglia etero: per me etero e omo sono uguali; sono intervenuto per dire che ci sono bersagli che se li colpisci ti scotti e altri che se li colpisci non succede nulla; e questo lo reputo ingiusto.
Sicuramente non reputo l'ingenuo Barilla peggiore di Oliviero Toscani:

Su questo mi trovi d'accordo, che ci sia più difficoltà a riconoscere un'ingiustizia o una generalizzazione fuori luogo (come quella di Toscani) verso chi nell'opinione comune non è discriminato, è palese.

Warlordmaniac 11-10-2014 19:33

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da passenger (Messaggio 1380583)
Sì, però il modo in cui ti ci sei attaccato tu rappresenta un argumentum ad hominem.



Su questo hai ragione, però ripeto: l'anticonformista non può pretendere di fare l'anticonformista senza opporsi a una morale dominante, con tutte le conseguenze che ciò comporta, altrimenti che anticonformista sarebbe? :)



Questo lo dici tu, per me non esiste alcuna regola di questo tipo che io debba rispettare in quanto gay. Si tratta di un tipico ragionamento ricattatorio: tu, gay, che sei minoranza e richiedi rispetto da parte della maggioranza, devi ingollare qualsiasi atteggiamento altrui, altrimenti sei tu il primo a non essere tollerante.



Ah bene, quindi i neri erano neri ieri e continuano ad essere neri oggi, ed il fatto che non siano più schiavi rappresenta un'incoerenza... :pensando:

Riguardo gli ultimi due paragrafi (i primi sono troppi difficili per me):

3) no, la mia posizione non è così netta; la regola è dovuta a due fatti: razionale, una minoranza è emancipata, la maggioranza è rilassata e pigra e quindi un'eccessiva passività della minoranza si conclude quasi logicamente, al di là di quel che è giusto o sbagliato (ho fatto migliaia di post dicendo che non voglio fare troppi passi verso l'altro perché comunque il rapporto diventerebbe sbilanciato), con un nulla di fatto; autobiografica: io, fuori dal comune, sono stanco di aspettare che altri facciano cose fuori dal comune, come dei passi verso di me;

4) No, affatto, io sto parlando di idee e opinioni, come prima tu, peraltro. Non sto dicendo che tutto deve rimanere immutabile. Ad esempio ci sono persone che pensano che la religione cattolica dovrebbe diventare commerciale, modificando i propri principi per essere condivisa da una fetta più grande della popolazione. Sono per i valori, non per il mercato.

Warlordmaniac 11-10-2014 19:35

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da rosadiserra (Messaggio 1380613)
Non sei solito esercitare la capacità mnemonica

Infatti oltre al fatto di starti sulle balle, non ricordo molto altro. Spero che non cadrai in depressione per questo.

super unknown 11-10-2014 20:13

Re: Sentinelle in piedi.
 
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Originariamente inviata da Ansiaboy (Messaggio 1380551)
e allora perche non la fanno ? :nonso:

Organi di distrazione di massa, mentre la gente perde tempo a discuisire le propie opinioni in materia di omofobia, il paese va allegramente a puttane... se te noti, qusti argomenti sull'omofobia e co. Triti e ritriti, li scodellano nei momenti più difficili della società e della politica,ma poi alla fine non fanno mai niente, ma è probabile che se l'Italia è messa male, a sto giro andranno in porto... giusto per scatenare ulteriori distrazioni, tengono buono il popolino ad argomentare del nulla.


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