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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
Che poi pure la si mena per Gilmour,voglio vedere quanti sanno tenere i suoi bending(anche sull'acustica) ma cosa più importante,se senti la sua chitarra sai che è lui(e non mi pare poco).
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Glamour e c. hanno dato tanto ma i loro ultimi album a mio avviso hanno davvero poco da dire. Che poi alla fine nulla di male, rientra tutto nella parabola stilistica di ogni artista, con i suoi punti massimi e i suoi down e l'inesorabile discesa verso la normalità ed il 'già sentito' . Ritenere i PF sopravvalutati pare più una provocazione che altro. |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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In ogni caso non penso si possa parlare di soldi -> qualità della musica per decretare la bellezza di un qualcosa, altrimenti dovremmo rivalutare tutti i fenomeni della pop music. E il ragionamento "ma loro sono un fenomeno commerciale!" non regge. Cioè, sono un fenomeno commerciale, ma da qui potremmo dire che anche i Pink floyd lo erano, e dove distinguere la commercialità -> soldi dei primi dall'ipotetica valore -> soldi dei secondi? Esiste una bellezza oggettiva? Io non credo nella bellezza oggettiva, la bellezza è quanto più di soggettivo esista al mondo. Esistono dei canoni oggettivi al periodo storico in cui si vive ma che possono essere interpretati a seconda della propria crescita, della propria attitudine, della propria personalità e da lì più o meno assimiliati o rigettati. Loro saranno pieni di soldi e io morirò solo e triste, amen, d'altro canto non ci butto neppure sangue, sono i miei gusti e non mi permetto di offendere le opinioni degli altri proprio perchè opinioni, ognuno faccia quel che vuole, il mondo si sa come va. In ogni caso, i miei principali interessi restano la musica classica, in particolare barocca, rinascimentale e moderna (serialismo, spettralismo, stocastica ecc.), l'EAI e la musica elettronica ballabile con particolare riguardo per la (dub, industrial) techno e la (outsider, deep) house. Ecco il rock che amo: Les rallizes denudes, Smiths, Sun city girls, Stereolab, Yo la tengo, Twa toots, Velvet underground, Residents, Flaming lips, Sonic youth, Silver apples, Suicide, Swans, Talk talk, Panda bear, Minor threat, My bloody valentine, Neu!, New order, My bloody valentine, Slapp happy, Henry cow, Cocteau twins, Dna, Faust, Galaxie 500, God is my co-pilot, Beach house, Beat happening, Boredoms, Can, Broadcast e cento altri. |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
@Ananke Non condivido alcune tue valutazioni sui gruppi,ma si può essere in disaccordo e parlare pacatamente,come hai fatto.
Plauso per i Galaxie, conosciuti pochi giorni fa,meno male c'è Internet:) |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
Un po' di sano "bashing" da critico snob con la puzza sotto il naso, non può che far bene in tempi come questi.
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Con la mia roba sono ipercritico, se la faccio ascoltare a certuni è solo perchè so che gli altri non sono ipercritici quanto me e non vedono i difetti che vedo io (al massimo li vedono nei timbri, perchè scrivo in digitale e conosco certi assurdi puristi dell'analogico...ma che ci vuoi fà, studio elettronica al conservatorio e noi nerdoni smanettiamo con Max/MSP e Ableton) Comunque, ecco un gruppo sottovalutatissimo: gli Slapp Happy. Aka, un progetto nato dalla cantante degli Henry Cow (gruppo RIO, rock in opposition, e avant-rock, per chi non li conoscesse). Questo pezzo, quando l'ho scoperto, l'ho subito riascoltato per 15-20 volte. Cheapeau. Colpisce appieno le mie "corde". Amo incondizionatamente le melodie di questo pezzo. |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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In lista avrei messo anche i Black Label Society non fosse che alcuni loro dischi vengono, giustamente, cassati alla grande. Il mio problema con gruppi come AC/DC (e mi viene da dire anche Iron Maiden, Manowar, Motorhead e altri autoricicloni senza ritegno, tutti gruppi che ho ascoltato e apprezzato in passato) è che li trovo veramente privi di inventiva, anche se tutto il resto c'è e si sente. Passione, stoffa, grinta, energia, c'è tutto. Va bene sentirseli sotto effetto di alcolici e altro, senza la piattezza di idee diventa presto palese. Ma sono band istituzionalizzate e se le critichi sei uno stronzo. Punto, senza diritto di replica. |
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indignazzione |
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Minun è come un'oasi di pace per noi novellini della musica:D
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La critica indie di certo non vedrà di buon occhio i Guns'n'roses, e viceversa. Quote:
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Comunque, se qualcuno di voi fosse iscritto su rateyourmusic me lo faccia sapere, mi piace stalkerare i gusti della gente
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Suicida,fatti un giro :) P.S. quello che faccio e come sto non son fatti tuoi. |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Questo lo dici tu,a parte che sei pieno di livore e offensivo come nessuno,ma vabbe' adios,contento te. |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Il problema è che quando oltre a quella musicale hai parecchie altre passioni, seguire contemporaneamente e con la stessa efficacia tutti gli ambiti diventa impossibile, quindi qualche dritta per rimettersi in carreggiata quando si sia costretti ad accantonarne una per qualche tempo, per dedicarsi approfonditamente ad un'altra, è sempre bene accetta.:) |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Ovviamente quando si chiama in causa un argomento che in questo periodo mi preme tantissimo (gestione del tempo) vengo convocato a cena dai miei genitori. :testata: Ma la risposta mi bolle in gola, dal momento che mi trovo pressappoco di fronte all'alternativa che hai risolto in questo modo. Vado e torno! :D |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
io sui VG vado a periodi, ho abbandonato il multiplayer online da una vita, alla fine ripropone gli stessi schemi che odio nell'agonismo IRL, si creano i circoli dei supervincitori, ci sono le seghe snobbate da tutti, con il disvalore aggiunto dei troll che giovano solo per sfottere e rompere i cosiddetti a chiunque.
Però continuo ad essere sedotto dai giochi single player molto complessi a livello di trama, ogni tanto mi ci perdo ancora. The Last of Us è stata la mia rivelazione del 2014 :riverenza: |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
Restare dietro ai videogiochi in maniera soddisfacente, considerando la mole della produzione odierna, è praticamente impossibile anche qualora ci si dedichi soltanto ad essi e non si lavori, figuriamoci negli altri casi. Quindi sì, da un punto di vista meramente culturale verrebbe quasi spontaneo sfancularli, un po' perché a livello contenutistico si tratta comunque di prodotti "semplici", e poi perché con le quaranta ore che richiede un rpg di media durata per esser completato ti ci leggi dieci libri, guardi una quindicina di film e così via. Il fatto è che un videogioco veramente ben fatto offre qualcosa che nessun altro prodotto può garantire, e cioè una immersività del tutto particolare legata all'interattività dell'esperienza. Quindi se per esempio una volta letto un signor fumetto potrò anche fare a meno di buttarmi subito su un libro, perché con tutte le limitazioni del caso avrò parzialmente appagato l'esigenza letteraria del momento, un discorso analogo non potrò farlo per un videogioco. Però ecco, con tutto il tempo che portano via i videogiochi possono essere davvero limitanti, soprattutto per chi voglia spaziare ed avere una cultura non superficiale a 360 °.
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
Errata corrige
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
Mi ero dimenticato di un altro grande mistero inconcepibile per me: i Gun Club cos'hanno (avevano) di speciale? Perché piacciono così tanto?
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
Non mi risulta siano stati in molti ad aver contaminato la new wave con il blues del delta, o sbaglio?
Per me padri della scena lo-fi/garage punk fine '80 e '90. (Cheater Slicks, Oblivians, Bassholes, ecc.). Ma di fondo deve piacervi il blues, proprio perchè di fondo Pierce era una bluesman. |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
in questi giorni sto ascoltando tutti i lavori dei flaming lips, a parte zaireeka e tal proposito mi chiedevo se fosse possibile riprodurlo su quattro programmi contemporaneamente (tipo foobar, aimp, ecc.).. farò un tentativo, tanto per.. comunque dicevo che mi sto sparando tutti i lips e sinceramente a volte ho l'impressione che coyne non abbia idea di cosa cazzo stia facendo.. a parte le composizioni d'una banalità eclatante (giri armonici che manco allo zecchino d'oro), mi pare che tenda a volerci distrarre da questi, con quell'accozzaglia di suoni buttati un pò così.. sono io o c'è qualcosa di vero? è vagamente un cane di songwriter o sbaglio? lasciando perdere i primi lavori di garage psichedelico, che manco il gruppetto di ragazzini locale saprebbe fare di peggio, c'è questo forzare la mano sull'elettronica e un certo soft-noise che m'infastidisce non poco.. per carità, non tutti devono essere necessariamente dei geni per certa musica, e un disco come "clouds taste metallic" non è da buttare.. quando ancora altalenava tra l'alternative e la neo-psichedelia.. ma il seguito è a tratti ridicolo.. non so cosa ne dica la critica, probabilmente han gridato al genio più d'una volta.. beato lui e chi ci crede..
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
I muse e i motley crue. Osannati da critica e pubblico, ma onestamente mi sfugge proprio il motivo..
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
Poison, duran duran e guns'n'roses
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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A posto. |
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
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Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
dai, siamo onesti, gli oasis sono obiettivamente una piaga del rock, responsabili di aver diffuso il genere tra teste di cazzo tutto figa, risse e calcio, una piaga altrettanto grave direi.. non solo sono sopravvalutati, visto e considerato che non hanno fatto altro che prendere del power pop e centrifugarlo con la psichedelia contemporanea*, ottenendo davvero pessimi risultati, soddisfacenti o addirittura gratificanti solo per le masse assuefatte da radio e tv, imbottiti di puttanate come tacchini al forno, ma andrebbero proprio banditi dal genere e relegati in territori piu vicini alla discoteca e alle piazzette notturne dei weekend stracolme di ignoranza, tra i loro simili.
*cosa già diffusa abbondantemente e in tutte le salse nell'underground da decenni |
Re: I gruppi più sopravvalutati (dalla critica)
Springsteen, U2
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