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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Ora per giustificare questa cosa che si fa? Mi si dichiara malato, così loro possono sostenere che operano per il mio benessere nel fare queste cose anche quando io ho espresso chiaramente d'esser contrario, ma siccome anche le mie intenzioni vengono considerate espressione della malattia vengono liquidate così. E' questo che non si prende sul serio, quando un malato dice che non si vuol "curare" e non riconosce la cura come una cura che si fa? E qua in ambito psichiatrico diventa discutibile questa cosa. Qua a ben vedere non si tratta di curare qualcuno, ma di educarlo, è roba simile al carcere questa, non cure! Se io sono nemico di un tizio e questo vuole farmi del male, il tizio non opera per il mio benessere, qua è chiara la cosa e non è espressione di alcuna malattia il mio rifiuto e il non riconoscere che il tizio mi sta aiutando. Non è che mi cura facendo queste cose, sta curando i suoi e altri interessi sociali, non certo i miei. Che poi abbiano un mandato tipo polizia e roba simile mi è chiarissimo, è ad altri che la cosa non è chiara. Poi io sto dicendo che esprimere un bisogno che non ha alcuno spazio sociale e non ce l'avrà probabilmente mai, va preso sul serio smettendo di assumere che sia l'espressione di una malattia o di un disturbo da curare, questo significa prendere sul serio il bisogno espresso da quell'individuo. Invece che si fa? lo si interpreta, si suppone che la persona non abbia bisogno di quel che esprime e chiede, ma di altro, perché altri in fin dei conti stanno bene comunque senza, quindi è lui ad essere sbagliato e a doversi curare è lui che non sa davvero quello di cui ha bisogno lo sanno loro. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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E stanno facendo anche i tuoi interessi, perché se tu nel pieno della patologia minacci il suicidio o di uccidere qualcuno, potresti compiere delle azioni di cui, quando sei lucido e non in preda alla follia della malattia, potresti pentirti anche tu stesso. Una persona che dichiara di avere intenzioni suicide o di uccidere qualcuno, in ambito psichiatrico, non può essere mai assecondata. Non può esistere una cosa del genere. Se cerchi qualcuno che ti assecondi su idee del genere non cerchi qualcuno che ti curi. Stai cercando un complice. È proprio tutto il discorso a monte che non ha senso. Un dottore che ti cura a livello psichiatrico non può esaudire le tue volontà se sono frutto di un delirio momentaneo. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Io non sono completamente sicura che la volontà suicida possa essere sempre considerata esclusivamente frutto di una malattia mentale però. Ci possono essere condizioni di vita che sono oggettivamente una merda e in cui le speranze di migliorare sono effettivamente basse o nulle.
Il fatto che a prescindere in caso di tentato suicidio ti imbottiscano di farmaci senza fare nulla per tirarti fuori da situazioni di sofferenza oggettiva lo trovo molto discutibile. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Per farti un esempio; se sei introverso, resti introverso, per quanto tu possa sviluppare degli aspetti più estroversi. Stessa cosa se sei una persona dal temperamento freddo e poco empatico; non potrai di certo aspirare ad essere una persona super empatica e sensibile, se non rientra nel tuo tratto di personalità. Oppure, se sei una persona tendenzialmente lassista, che fa le cose alla buona e accetta di non essere perfetto, tranquillo che non diventi scrupoloso solo perchè sei andato dallo psicologo. Ciò che è possibile fare è ampliare i propri modi di pensare, comportarsi ecc... cercando di essere flessibili; è questo il tipo di cambiamento che si può ottenere dalla psicoterapia, ma non nella personalità in sè. Ciò che sei, te lo tieni. Mi dispiace che non ti sei sentito compreso dalle figure professionali con cui hai parlato. Però ecco, se quel che cerchi è solo qualcuno che ti ascolti ecc, senza voler valutare (ATTENZIONE: valutare, proporre, suggerire, NON obbligare) di assumere un punto di vista differente della tua situazione, giusto per capire se c'è modo di darti sostegno, allora non intraprendere un percorso di psicoterapia. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Qualsiasi tipo di dottore (eccetto quelli che praticano l'eutanasia, ma quello è tutto un altro discorso che non stiamo affrontando qui) non potrà mai considerare sana, da un punto di vista psichiatrico e psicologico, la volontà di uccidere sé stessi, o altre persone.
Deve cercare di impedire a tutti i costi queste azioni. Poi la persona che riferisce questi pensieri può avere tutte le ragioni di questo mondo per pensare (o tentare di fare) queste cose. Comprensibile. Arrivano a imbottire di farmaci e a ricoveri forzati quando vedono che attraverso il trattamento diciamo "normale" un paziente non risponde alle cure e non c'è verso di farlo ragionare. Ma la volontà di uccidersi non la potranno mai assecondare, è assurdo. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Quelli sono casi un pò diversi da quelli a cui stavo pensando io. In quel caso lì credo che, in teoria, dovrebbero entrare in gioco anche i servizi sociali. Che dovrebbero, sempre in teoria, trovare una sistemazione e un lavoro alla persona in difficoltà. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Alla fine anche quando due persone si intendono bene si dice che c'è complicità. Se qualcuno cura i miei interessi e mi aiuta a curarli sto meglio, se ci va contro sto peggio. Ora una persona non vuole aiutarmi, bene, ma non dica che lo sta facendo comunque anche quando non lo fa, questo a me fa incavolare. Anche questo tuo discorso contiene la solita retorica che mi fa innervosire, perché già è a monte che per questo punto di vista io non posso avere interesse a fare cose simili. Io per questo non posso riconoscere 'sta roba come un qualcosa che cura la mia persona, della mia persona 'sta gente se ne sbatte, mi vogliono modellare come un pupazzetto di plastilina. Ripeto che qualcuno abbia a cuore i miei interessi lo desidero, ma persone che non vogliono diventare complici in tal senso non possono stare davvero dalla mia parte, questo è tutto, questo metto in evidenza. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Però qui l'argomento è recarsi da uno psichiatra o uno psicologo. Una persona che si reca da queste figure è, per definizione, in cura. Quindi se esprime un desiderio come quello di uccidersi bisogna approfondire perché, vuole uccidersi. Se è la conseguenza di un malessere o di eventi, che l'hanno portata ad avere quel desiderio. Il senso di andare in cura da uno psichiatra non è quello che deve esaudire, sempre e comunque, i tuoi desideri. Se ti vuoi togliere la vita e basta, perché non vuoi più vivere, ma non cerchi nemmeno un sistema o una soluzione per voler continuare a vivere, non ha senso che tu ti rechi da uno psichiatra. Uno psichiatra non è la figura giusta per te in questo caso, devi andare in strutture dove praticano il suicidio assistito. Ma non ci deve nessun'altra figura oltre a te stesso che deve spingerti in questa direzione. Un medico non può aiutarti in questo, perché rischia di commettere il reato di istigazione al suicidio. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Che si capisce perché un tizio voglia fare una cosa non è mica detto che faccia sparire questa volontà. Lo si vede anche con le guerre in atto, si capisce perché delle persone vogliono fare certe cose, ma seguitano a farle. Per me non è che sia più irrazionale metter su famiglia o mettere una bomba che ammazza cento persone, alla fine sono cose assurde o non assurde entrambe. Uno che vuol metter su famiglia si cerca di spronarlo a fare certe cose per riuscirci, non gli si chiede perché vuole per spingerlo a fare altro, uno che vuol far saltare in aria cento persone gli si chiede perché vuole farlo per demotivarlo. Io faccio esempi estremi, ma alla fine qua io vedo che ci sono delle persone che hanno bisogni fuori norma, è questo che capita, e si cerca di normalizzarle e farli sparire questi bisogni fuori norma. E' una cura? Non lo so, io la vedo come una forma di rieducazione perché per queste cavolo di persone-formine non c'è spazio e continuano a spingere per sfasciare il tessuto sociale perché alla fine la loro esistenza non può che andarci contro questo tessuto. Si può chiedere davvero ad una zanzara di integrarsi senza succhiare il sangue? Secondo me no, che questo bisogno noi non lo riconosciamo perché non siamo vampiri non elimina quello che ha la zanzara. Non sono un dinamitardo, non ho queste intenzioni, però altri potrebbero averle. Uno che ruba magari ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a non farsi beccare e non certo uno che lo convinca a fare altri lavori, magari non li vuol fare, non è questo il problema. Ma a questa cosa non ci arrivano i ben pensanti. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Cosa dovrebbe fare, secondo te, in concreto? Uno psichiatra non ha la bacchetta magica che mette tutte le cose a posto come le vuoi tu, magicamente. Uno psichiatra cura il cervello, questo fa. |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
Che bello, finalmente una mia discussione che non muore nell'arco di un'ora.
Continuate...continuate... |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Ho capito. Ma anche in questo, cosa c'entra la psichiatria? Cosa vorresti che facesse uno psichiatra? Vorresti che ti desse una mano per andare a rubare? |
Re: Litigi con psicologi e psichiatri
I veri porblemi .. quelli seri non ne puoi parlare ne col prete né con psichiatri psicologi medici compagnia cantante
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Re: Litigi con psicologi e psichiatri
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Io posso anche essere contro il ladro, ma il punto è che io non è che favorisco il benessere di quella persona nel far questo, difendo i miei interessi e valori, a me è chiaro questo, a loro mi sa che non è chiaro oppure fanno finta di non capire. A un tizio che vuol morire e poi si ammazza con sistemi dolorosi dopo che ha chiesto e richiesto una forma di eutanasia secondo te lo hanno aiutato a ridurre il malessere? Io penso proprio di no, hanno solo rivendicato certi loro valori contro il povero cristo che poi è morto soffrendo e poi dopo che è successa una cosa simile hanno pure la faccia da culo di dire "eh ma nessuno poteva fare niente se una persona vuole questo", ma quando mai. Che siano onesti fino in fondo e tolgano di mezzo questi discorsi del cazzo relativi al benessere di chi "non vuole essere aiutato", sono solo discorsi ipocriti per me, se qualcuno è morto male o peggio è perché l'aiuto adatto a quella persona semplicemente non c'era e si continua a cercare di impedire che possa esserci. Siamo tutti contro tutti, quindi bisogna vedere chi sta dalla parte di chi, soprattutto nel favorire il benessere individuale di chiunque. In natura ci sono parassiti e quant'altro, quindi il benessere di un individuo va spesso a discapito di altri organismi e bisogna poi decidere il benessere di chi bisogna aumentare. Ora dite che i miei discorsi sono deliranti e frutto della mia malattia, così si liquidano 'ste cose. Che in pratica se io non ottengo, che so, una forma di successo letterario 'sta roba si sosterrà che è frutto di una malattia, non ha alcuna dignità di esistere, non è un punto di vista di una persona, ma solo espressione di una patologia del cazzo. Voi minimizzate 'sta cosa, ma per me è una cosa gravissima. Che rapporto ho con psichiatri psicologi e simili? Un rapporto parassitario, perché solo questo mi offrono e sfrutto 'sta roba a modo mio non condividendo davvero i loro scopi. Se mi danno soldi e altro glielo dico pure che so' malato, ma non è che poi ne sarò convinto davvero di queste stronzate. |
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