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Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Non ce l'ho direttamente con te, ci mancherebbe, mi spiace se ti ho dato questa impressione. Il tema è molto sensibile e io mi sento molto coinvolto, in quanto frequento stranieri fin da "tempi non sospetti". Ma al di là di ciò, so anche io che una immigrazione incontrollata non giova a nessuno, per diversi motivi, tuttavia ritengo che certe briglie burocratiche delle leggi sull'immigrazione italiana siano troppo strette e penalizzanti verso i migranti onesti, e per migliorarle mi batto. |
Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Secondo me l'immigrazione clandestina va assolutamente bloccata.
Ci sono delle regole che stabiliscono come devono funzionare gli spostamenti delle persone da una nazione all'altra, e queste regole vanno rispettate. Se io tento di entrare in un Paese extraeuropeo senza passaporto né visto mi viene giustamente impedito l'ingresso e vengo rimandato indietro. Non capisco per quale motivo secondo alcuni (che stanno a sinistra) l'Italia debba invece diventare una fogna multietnica e si debba consentire l'ingresso di personaggi che non hanno alcun diritto di stare qui, non c'entrano niente con la nostra cultura, non vogliono integrarsi e spesso finiscono per delinquere e creare problemi alle persone perbene... L'unica immigrazione ammissibile, a mio parere, è quella regolare, nel senso che se uno straniero ha i documenti in regola può entrare e cercare un lavoro. Ma se dopo alcuni mesi il lavoro non lo trova andrebbe rimandato indietro nella sua nazione di origine, dato che evidentemente qui non c'è posto per lui |
Re: L'immigrazione NON è una risorsa
Raggiunte le 500mila firme per il referendum sulla cittadinanza, siamo la Repubblica delle banane
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Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Il primo riguarda il fatto che l'immigrazione danneggerebbe economicamente i paesi da cui gli immigrati provengono, perché "noi" toglieremmo manodopera qualificata a questi paese. Eppure io so che la maggior parte di chi emigra non è spesso qualificato, si tratta di persone prive di una grande istruzione e particolari skills. Inoltre, stando ai dati della Banca mondiale, 6 dei 10 paesi che cresceranno di più al mondo nel 2024 saranno africani: Niger, Senegal, Costa d'Avorio, Ruanda, Repubblica Democratica del Congo ed Etiopia...tra questi figurano anche i principali paesi "esportatori" di immigrati, soprattutto Senegal e Costa D' Avorio. Quindi il punto primo è proprio "cannato" in pieno, oltre ad essere un'affermazione presentata in maniera apodittica, cioè autoevidente, come se bastasse l'enunciato in sé, senza fornire alcun dato. Il secondo punto è l'equiparazione tirata per i capelli tra schiavismo e immigrazione. Lo schiavismo è esportazione forzata di manodopera da un paese all'altro, l'immigrazione sarebbe la stessa cosa. Praticamente sostiene che l'immigrazione non sarebbe un complesso intreccio di fattori volontari (come accade almeno per quella legale) e/o fattori più loschi (come accade per quella clandestina), ma sarebbe la longa manus del capitale che, come ai tempi del colonialismo, sottrae in maniera coatta intere fette di popolazione per fini mercantili. E' un'interpretazione non solo forzata, ma anche sbagliata nell'impostazione. Non è il capitalismo a forzare la mano suoi processi sociali, semmai il capitalismo stesso trae vantaggio da fenomeni che sono la risultanti di situazioni altamente intricate e multifattoriali. Il capitalismo del resto riesce sempre a ricavare profitti dai mutamenti sociali: quando la società era incentrata sulla famiglia aveva più forza lavoro, ora che sono tutti single impone alla gente di lavorare più ore perché sfrutta la loro maggiore libertà da vincoli famigliari. Il capitale cade sempre in piedi. Il terzo punto è che l'immigrazione creerebbe automaticamente flessioni salariali. Questo accade in un sistema privo di protezioni e tutele. L'intero dibattito sul salario minimo è stato affossato, e non parliamo di come una certa retorica dell'esaltazione della piccola impresa e dell'evasione fiscale siano portati avanti proprio da coloro che poi a parole disprezzano l'immigrazione. E' chiaro che in un sistema privo di tutele possano avvenire determinati fenomeni (diminuzione dei salari) ma questo accade appunto se il sistema è sprovvisto di forme ammortizzanti e di adeguate policy atte a preservare il valore del salario. Il quarto punto è dove sostiene che l'immigrazione legale contribuisce per 2 miliardi di euro alle casse dell'erario, ma tali contributi sono superati dai costi di gestione delle procedure di accoglimento e di contenimento dai danni provocati dall'immigrazione illegale. Anche qui viene da chiedersi dove abbia preso il dato oltre a non fornire alcuna cifra suoi costi. Io personalmente sono in possesso di altri dati https://www.avvenire.it/attualita/pa...lo-che-costano |
Re: L'immigrazione NON è una risorsa
Ma chi sostiene che l'immigrazione non e' una risorsa, distingue tra immigrazione regolare composta da manodopera qualificata e l'immigrazione clandestina composta da manodopera non qualificata? (Ho fatto una inevitabile semplificazione)
Dall'altra parte, gli antirazzisti sarebbero d'accordo nel dividere il problema in due, accettare la prima forma e rigettare la seconda? |
Re: L'immigrazione NON è una risorsa
Aggiungo anche che la popolazione italiana sarebbe in grave calo da tempo senza l'apporto degli immigrati, e questo avrebbe conseguenze economiche pesanti. E se non lo e' stato, e' solo per il contributo degli immigrati. Ma da un paio di anni comincia ad essere in calo anche CON l'apporto degli immigrati: cioe' per la prima volta nella nostra storia credo, la popolazione italiana in valore assoluto diminuisce e neppure il contributo immigrato la puo' salvare. Per cui l'immigrazione compensa le nostre mancanze. Il problema dell'immigrazione mi sembra legato a quello demografico.
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Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Schlein approved |
Re: L'immigrazione NON è una risorsa
Gaucho perché ti interessi alla politica se poi il tuo livello di approfondimento non dico che si ferma alla superficie ma addirittura levita nell'esosfera...
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Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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trovando la risposta a questa domanda, capiremmo un punto fondamentale |
Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Comunque molte investigazioni mostrano una correlazione significativa tra condizioni socio-economiche e propensione al reato, in qualsiasi campione, indipendentemente dal luogo di nascita. |
Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Bisogna capire cosa porta una parte degli immigrati a iniziare a percorrere la strada che li porta verso una vitaccia... |
Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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se invece si parla della situazione socio-economica relativa al preciso momento dell'approdo in Italia... allora mi chiedo: se avessero una situazione socio-economica decente, allora perché mai lasciare il proprio Paese? |
Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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Altro caso: il permesso ti viene dato dopo tre anni, ma già sei mesi dopo il tuo arrivo ti ritrovi a vivere in strada. Non puoi lavorare perchè non hai ancora il permesso. O trovi un lavoro in nero ipersottopagato con cui assicurarti un posto letto in una topaia o fai altro. Fai altro cosa? Magari conosci un italiano, magari calabrese, che ti offre di lavorare per lui. Ti metti a un angolo del centro storico e sputi palline di bamba da 20 euro. Di quei 20 euro, 4 sono tuoi. Questo è un esempio banale. E le variabili sono infinite. Ciò che dici tu, "a distanza di tempo", ecco quella distanza può essere anche un mesetto, non ti credere. Anche solo il CPSA o il CARA in cui ti mandano pochi giorni dopo l'arrivo può fare un'enorme differenza. |
Re: L'immigrazione NON è una risorsa
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