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Re: Tango argentino e nuova vita sociale
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Le illusioni sono abbastanza comuni ed io per primo ho preso un mucchio di cantonate. Venivo da una situazione di vuoto totale e la vicinanza fisica mi ha permesso di sviluppare a poco a poco quelle capacità di comunicazione non verbale, la cui mancanza mi aveva ossessionato per anni. “Come faccio a capire se le piaccio?, Cosa vorrà mai dire quel particolare sguardo?, Gradisce il mio comportamento?, Le piace avermi vicino?”. E’ chiaro che queste “abilità sociali” non sono assolutamente insegnabili: pretendere di acquisirle in teoria e poi applicarle in pratica è assurdo come cercare di imparare a nuotare leggendo un manuale. La grande utilità di quest’approccio è quella di poter stare entrare in contatto con un grande numero di donne, su base regolare, in tempi piuttosto ristretti, e soprattutto in un contesto non competitivo, dove cioè non c’è una posta in palio che occorre disputarsi con altri uomini, magari più agguerriti. La ballerina sta li, e per diversi mesi non solo non scapperà, ma addirittura ci si aiuterà l’uno con l’altro. Piuttosto rassicurante, no? In questo modo apparentemente si impara solo a ballare, ma dentro maturano qualità utilissime: si affinano così un poco alla volta capacità di giudizio, senso critico, valutazione ad istinto delle situazioni, decodifica dei messaggi non verbali, e si hanno dei feedback molto precisi sulle proprie azioni. Ovvero, tutte le cose di cui si è sempre sentita una disperata mancanza. Ovvio che si parte da zero o quasi, e che tutto questo prevede un meccanismo di apprendimento per prove ed errori, dunque è inevitabile prendere abbagli. Ma non c’è altra via ed è stupido cercare di evitarli, tanto irrazionale quando pretendere di imparare ad andare in bicicletta senza mai sbucciarsi le ginocchia. E’ ovvio che c’è una differenza enorme tra le due condizioni, e che l’una è soltanto la premessa necessaria e non sufficiente all’altra. Ma ballare assieme è la base per sperimentare emozioni condivise di tipo positivo e vivificante, un fattore che molti ritengono alla base dell’innamoramento e della seduzione. Anch’io avevo ben in testa le stesse tue paure, ma una volta che la terapia aveva cominciato a scrostare le prime inibizioni potevo fortunatamente vedere la situazione con molto buon senso, perché la parte ansiogena era ormai "disinnescata" dal lavoro fatto fino ad allora. Anche se non succede nulla, è meglio ridere, scherzare assieme, divertirsi in compagnia di altre donne mie coetanee o strare a casa a pensare quanto si è sfortunati? |
Re: Tango argentino e nuova vita sociale
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Possiedi, presumibilmente, due gambe tutte intere. Tanto ti basta. Le capacità che ti serviranno per affrontare le prime lezioni non sono differenti da quelle necessarie per mettere un piede davanti all’altro. Inoltre, le persone che iniziano sono tutte nelle tue stesse condizioni, altrimenti non si troverebbero li. |
Re: Tango argentino e nuova vita sociale
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Ovverosia, io finirò per essere il ballerino con cui nessuna vorrà ballare, l'ultimo del corso da affibbiare a quelle che si iscriveranno man mano. E non è una paranoia, conosco i miei limiti. |
Re: Tango argentino e nuova vita sociale
Ho cambiato idea: sto CK non fa parte dell'associazione psicologi ma dell'associazione scuole di ballo! :D
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Re: Tango argentino e nuova vita sociale
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Re: Tango argentino e nuova vita sociale
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Re: Tango argentino e nuova vita sociale
a gennaio creod provero' col nuovo corso di rpincipianti,e forse convinco pure un amico...
ribadisco non cho niente d aperdere tanto.. |
Re: Tango argentino e nuova vita sociale
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