Re: Come accettare che si sarà soli a vita
 

Le donne giapponesi sono donne giapponesi.. non giapponesine.. non sono animali da compagnia.. ._.

Re: Come accettare che si sarà soli a vita
 

ma magari a stare soli veramente , autosufficenti pero' ..... nn devi niente a nessuno , nn devi soddisfare le aspettative altrui , puoi anche ammalarti e non sentirti in colpa perche fai soffrire gli altri .... fondamentalmente uno vive una vita senza sensi di colpa per qualsiasi cosa fa , cosa che nn ho mai provato ...... e'il paradiso

Re: Come accettare che si sarà soli a vita
 

Va be' ma si dice....ho conosciuto una bella francesina....mi sono innamorato di una bella inglesina....sono vezzeggiativi, sono usati senza malizia (di solito).

Re: Come accettare che si sarà soli a vita
 

In che senso? Vivi con qualcuno? La fidanzata?

Re: Come accettare che si sarà soli a vita
 

Nella maggioranza dei casi viene usato per indicare le donne asiatiche.. è una cosa abbastanza razzista..

Re: Come accettare che si sarà soli a vita
 

C'è anche italianina? O italianotta? :pensando:

Purtroppo non si può accettare mai ed ora ti incollo la frase di un libro che avevo iniziato a leggere per farti capire il perché:

Per ragioni evoluzionistiche legate alla
sopravvivenza, gli esseri umani tendono a
ricercare apprezzamento e accettazione, e
temono di essere rifiutati e allontanati. La
ragione alla base di questi comportamenti è che, all’epoca dei nostri
antenati, vivere in gruppo era essenziale per aiutarsi reciprocamente a
cacciare, a procurarsi il cibo, a crescere i figli e a difendersi dai pericoli: in
altri termini, condividere e cooperare con gli altri membri del gruppo
significava sopravvivere. Per lo stesso motivo, finire per essere esclusi e
allontanati costituiva un rischio concreto per la propria sopravvivenza. Il
nostro cervello si è perciò evoluto identificando come una grave minaccia
l’eventualità di essere respinti, emarginati, dimenticati. Il fatto di stare con gli altri e creare connessioni per scongiurare l’esclusione ha quindi
acquisito un’importanza vitale: l’uomo deve essere capace di creare
relazioni, di far parte di un gruppo e non deve subire un allontanamento.
Sebbene durante le fasi iniziali della nostra vita cure e protezione vengano
elargite, almeno nella maggioranza dei casi, in modo incondizionato dai
familiari, quando si cresce e si iniziano a costruire nuovi legami si impara
che accettazione, premura e interesse non vengono concessi senza riserve:
occorre guadagnarseli, ovvero competere per essere attraenti, presenti nella
mente degli altri e per attirare la loro attenzione.
La voglia e la necessità di impressionare l’altro, da un lato, e la paura di
essere rifiutati e allontanati, dall’altro, hanno fatto sì che l’uomo si
adoperasse per vivere in gruppo, garantendo la sopravvivenza e
l’evoluzione della specie umana. Risulta quindi normale che ognuno di noi
sperimenti tali percezioni nel proprio vissuto e che queste acquistino,
talvolta, una grande importanza nella quotidianità.

Re: Come accettare che si sarà soli a vita
 

coi genitori , ma il punto nn e'con chi vivi , perche pure se vivevo lontano era uguale , se nn soddisfi le aspettative di qualcuno che ti vuole bene , che sia genitore fidanzata o qualsiasi essere vivente che tiene a te e tu tieni a loro , fai stare male la gente , sei castrato , e in piu ti senti in colpa perche cmq vuoi bene a sta gente ... nn vivrai mai realmente come vorresti

Re: Come accettare che si sarà soli a vita
 

Vorrei almeno essere solo con soldi, lo so sono fissato