Re: Sapere cosa pensano su di voi
 

Si ma il punto di vista suo quello è, non è che me lo invento io

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Dove dove? Dov'è? :o

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Scappo da questo forum, mi sento sotto una lente :D

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Volersi bene e pensare bene di sé stessi è la peggiore delle condanne, siano benedetti i sensi di colpa anche se sbagliati, dove c'è colpa si può pensare di rimediare o farsi una ragione di essersela cercata. C'è anche gente ( non poca) che si compiace delle proprie mancanze e scelte sbagliate, e non se ne sente in colpa per niente, perché si sente forte nell'avere responsabilità anziché essere vittima degli eventi. Come si dice, la responsabilità é pur sempre il coltello dalla parte del manico.
Da quando ho perso i sensi di colpa e l'odio per me stessa sto molto peggio di prima, anche se erano sbagliati.
Chiederei cosa ne pensa lo psicologo dell'università dei Navigli Muttley ma butterebbe una trollata.

Chiedo a Fiammetta allora. Fiammetta dai vieni a curare me...ti pago solo a risultati ottenuti però, non come le altre che si sono prese i miei soldi e sto peggio di prima.

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di cosa dovrei sentirmi in colpa, o in cosa dovrei rimediare, se tizio mi giudica male per partito preso/opinione personale, e io non gli ho fatto nulla?

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Boh che ne so io :D le critiche si accolgono se si ritengono costruttive altrimenti si lasciano perdere.
Si parlava dell'opinione di sé, io ho argomentato sul fatto che avere una buona opinione di sé stessi non è sempre migliorativo, anzi.

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non ci terrei. Ho sempre pensato che la telepatia sia uno dei poteri più pericolosi e malevoli da possedere, scelgo la persuasione e il teletrasporto, grazie.

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Ah ok.
Avere una buona opinione di sé stessi vuol dire avere autostima.
Ma avere autostima non vuol dire non riconoscere, o non voler risolvere, le proprie mancanze/difficoltà/difetti.

Re: Sapere cosa pensano su di voi
 

se è senza filtri e senza poter scegliere quando usarlo si, nel senso, anche solo camminare in mezzo a una folla rischia di diventare una tortura per il fatto di sentire tutti i pensieri degli altri in contemporanea. ma se si potesse scegliere quando esercitarlo o quando mantenere questo poter ''off'' sarebbe davvero comodo.
che ne so, sospetti che il compagn* ti tradisca ? puoi dire addio a ogni dubbio ed evitare di perdere tempo. non sai se pincopallo del sito di incontri abbia intenzioni serie o voglia solo trombare? hai il dubbio che xx servizio possa essere una truffa/un'inculata ma non sei certo? e via di seguito. sarebbe un potere comodissimo.
persuasione magica degli altri sarebbe ancora meglio, ma teletrasporto perchè?

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anche con l'on ed off, verrebbe da usarlo di continuo. Il compagno pensi ti tradisca, invadigli la testa e cerca. Ti sembra ti nasconda qualcosa o pensi abbia un problema e non voglia parlartene, cerca col potere invece di rispettare i suoi pensieri.
La commessa ti squadra e ti viene l'ansia che ti stia giudicando? entragli in testa, magari vedi che il giorno prima ha picchiato un gattino.
E' un pozzo senza fine dove avrei paura ad entrare.

perchè è il potere migliore del mondo, vai ovunque senza perder tempo, entri dove non potresti, col teletrasporto potresti passare ogni giorno della tua vita in un posto diverso senza spendere mai un euro.

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Secondo me l'autostima conscia va distinta da quella inconscia. Uno razionalmente può riconoscersi come persona valida e a posto, ma interiormente sentirsi una merdaccia e quindi avere reazioni di vergogna e senso di inferiorità e disvalore. Perché è una cosa radicata sulla base di traumi, infanzia ecc e sulla quale poco razionalmente e da soli ci si può fare.
Ma anche il contrario, c'è chi dichiara spesso il proprio essere una merdaccia o comunque sa perfettamente di essere un poco di buono ( si pensi ad alcuni criminalini, condannati, rei confessi, su cui c'è poco da eccepire) ma poi dentro di loro sono "a posto", sicuri e spavaldi senza timidezze vergogne ,sensi di inferiorità o problemi psicologici. Perché l'autostima, quella interiore, é a posto.

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Qualcosa si può fare.
Le psicoterapie cognitivo comportamentali anche a questo servono, a rimuovere alcune convinzioni errate su noi stessi che si sono strutturate in seguito a esperienze negative.
Però sui criminalini sono d'accordo fino ad un certo punto, sul fatto che non abbiano problemi psicologici: una persona che ha volontà di uccidere qualcuno o di commettere un reato potrebbe farlo proprio perché ha delle convinzioni errate in testa:
-Tipo che qualcuno gli ha fatto del male, che la società lo odia.
-Oppure al contrario, che lui è "l'essere perfetto" e gli altri si meritano di soffrire.
-Oppure vuole far rivivere le stesse sofferenze che ha vissuto lui alle altre persone.
Ecc...ecc...

Re: Sapere cosa pensano su di voi
 

la penso esattamente come te, anche a me da l'impressione che qui dentro troppi siano sicuri di sè convinti del fatto nel poter leggere il linguaggio del corpo altrui, peccato che chi ha poca esperienza sociale in generale non può assolutamente essere nemmeno alla pari delle persone normali. Certo, chi ti disprezza platealmente è facilmente individuabile, ma le persone che si comportano normalmente no, possono anche parlarti per ore e offrirti la colazione ma alla fine hanno comunque un giudizio negativo verso di noi.

Re: Sapere cosa pensano su di voi
 

Si certo ci sono criminali disturbati.
L'esempio era sull'autostima, ma non è che sempre i criminali hanno l'autostima al suo posto. A volte non presentano problemi di bassa autostima, anzi. Magari si sentono Dio in terra.
Per l'autostima credo sia il meno valido l'approccio tcc perché non va alle radici del problema, rispetto ad altri che vanno a caccia di traumi e cose profonde, però boh non mi addentro.A me non ha funzionato nessun approccio :nonso: comunque sì che si può lavorare sull'autostima in terapia, io dicevo che può non essere sufficiente fare da soli, dicendosi che si è delle brave persone perché il razionale e l'irrazionale stanno su livelli diversi.

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Le persone che si comportano così non sono sincere.
Semplicemente.
Non dobbiamo sentirci in colpa noi, se qualcuno si comporta in questo modo con noi.

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Mi sento un po' chiamato in causa e dato che l'argomento non è stupido vorrei precisare una cosa.

Forse non ho abbastanza chiarito (anche se penso proprio di averlo fatto) che non parlavo di un'abilità appresa. Peraltro questa esiste; ho trovato sull'argomento uno di questi libri demmerda (scusate il francese) destinato a un pubblico analfabeta, per capirci quelli che pensano di diventare Adler leggendo un libro scritto coi piedi. Ebbene, non credo possa essere tutto così assolutamente sbagliato, e ci sono un sacco di dettagli descritti e come decodificarli. L'ho buttato perché ho sbagliato acquisto, speravo in qualcosa di più scientifico, ma è stato interessante sfogliarlo. Probabilmente il linguaggio a-verbale viene studiato a fondo in contesti particolari come lo spionaggio o la tecnica della mediazione ad alto livello o anche solo aziendale.

Ecco, io non mi riferivo proprio a una lettura cosciente ma a quella che io penso abbiamo innata, chiunque ha questa capacità. Per quanto uno possa essere completamente privo di skills sociali, questo linguaggio è probabilmente "codificato in hardware" e si è evoluto per permettere la conservazione della specie. Basta sfogliare un qualsiasi libro di etologia per trovare tonnellate di esempi nel mondo degli animali, soprattutto quelli superiori. Dovremmo pensare che lo apprendano verbalmente da mamma e papà scimpanzè o delfini? Ho qualche dubbio. Così come ho dei dubbi sul fatto che proprio e solo l'homo sapiens non abbia un linguaggio non verbale.

Re: Sapere cosa pensano su di voi
 

A me incuriosirebbe sapere che qualcuno si fa un'idea di me totalmente diversa dal reale, ma dovrebbe conoscermi proprio pochissimo, e quindi diventa irrilevante...chi mi conosce anche se non sa tutto ma solo quello che é evidente o che dichiaro , che idea si potrebbe mai fare di così distante dal vero? Il "grosso" è quello che è, c'è poco da farsi idee. La mia situazione è questa:nonso:
Poi c'è chi sparla, chi prende per il culo, chi pensa che sono brutta, che puzzo, che sono antipatica...quello si sa, ok. Sono "opinioni" superficiali che preferisco non sapere, a che mi servono? I legami stretti si basano sulla fiducia e non dovrebbe esserci bisogno dei superporteri e dell'investigatore privato per sapere se un amico o un partner è fidato o ti parla alle spalle e ti inganna. Se hai il sospetto che l'altro sia scorretto nei tuoi confronti manca la fiducia, e ciao.

Re: Sapere cosa pensano su di voi
 

Cmq se bastano anche solo pochi minuti per accorgersi non solo del carattere ma anche di quello che facciamo nella vita privata è veramente finitissima :mrgreen:

Re: Sapere cosa pensano su di voi
 

Questo non credo proprio. Probabilmente è possibilissimo formarsi idee di massima ma non leggere nella mente del prossimo.

Re: Sapere cosa pensano su di voi
 

ma la fiducia mica è un fatto granitico o incontrovertibile che o c'è fin da subito e per sempre o non c'è e non ci sarà mai. cioè ad esempio se prova un'interesse verso una persona che si conosce da poco, non si può avere una certezza totale che la fiducia meriti di esserci /sia ben riposta. è una cosa che si scopre con il tempo, e poter scoprire subito almeno alcune cose aiuterebbe a non perdere tempo e non ricevere delusioni o robe peggiori.