![]() |
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Io vorrei la stessa vita di ora con un giro di amici più ampio e magari con anche un giro di amiche. La situazione ideale è quella di molti durante il periodo delle superiori, soprattutto nei cartoni o nei telefilm.
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Il proprio equilibrio dentro se stessi esatto..
|
Esattamente in quale periodo storico si poteva vivere facendo affidamento sul prossimo?
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quote:
Ovvero dato per scontato che nessuna salvo mie "inferiori" (sono un caso umano borderline, brutto e indesiderabile) mi si prenderebbe, e farebbe benissimo a cercare di meglio, preferisco un rapporto chiaro fin dall'inizio in cui lo scambio è altrettanto trasparente, senza schermi fatti di convincimento di importare qualcosa a qualcuno. Ti do del denaro e tu se fisicamente non ce la faccio, mi aiuti a fare la spesa, ti occupi degli spostamenti ed eventuale assistenza che non richieda competenza infermieristica e tanto altro. Quindi per me il problema della compagnia si pone in termini di denaro, che appunto non ho. Ed è questa la mia unica preoccupazione sul fronte "solitudine". Vedo l'amore come la stessa cosa solo che entrano in campo l'attrazione fisica, l'incapacità di ammettere che è un contratto e quindi dover evitare di guardare in faccia le cose e via così; quindi è come una specie di spessa tenda, ciascuno intravede qualcosa della situazione. Ma siccome non si sopporterebbe, nessuno sopporterebbe, la vista (parlo sempre per metafore), se si è abbastanza attraenti fisicamente e si hanno il resto delle qualità per formare una coppia, allora si ha anche la possibilità di chiamare amore quello che è un contratto. Ripeto, è solo il risultato del mio vissuto; non guardo certo dall'alto in basso chi sa (e per me "crede") che l'amore esiste. E' anzi possibilissimo che esista davvero ma se esiste, per me è una sfera emozionale a cui non può accedere chi non ha determinati requisiti. |
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Una società di solitari esatto
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quote:
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quote:
Insomma, se guardiamo la sopravvivenza del gruppo in tutti i suoi elementi, sorge il sospetto che le cose non fossero troppo diverse da oggi. Anzi lo sostengo sempre che dal punto di vista della selezione sessuale non è cambiato niente da chi sa quante centinaia di migliaia di anni. |
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quote:
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quello che desidererei sarebbe un lavoro serio retribuito il giusto e una ragazza con cui stare bene, condividere bei momenti ma anche quelli brutti (perché purtroppo non su possono evitare) e permettermi di fare più viaggi.
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
La normalità comunemente intesa oggi mi fa orrore, forse perché ne conosco le insidie e le brutture. In passato ho faticato per vederne solo stralci, ora quello che vedo mi fa voltare dall'altra parte, tanta fatica per passare da un malessere all'altro, a che scopo? Non c'è nessun sistema di ricompensa nella mia mente che mi spinga ad investire verso qualcosa o qualcuno, alla fine del viaggio vedo comunque distese desolate e vuote.
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quote:
Non ho nessun merito a uscire vivo da una roulette russa. È troppo facile agire se non pensi. Anche perché poi che piacere c'è nel fare bella figura per una forma di non pensiero? |
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quote:
Quello che rende difficile capire l'evoluzione è che gli attribuiamo una sorta di finalismo e nell'ambito di questo argomento anche una dimensione morale. Ma in realtà la selezione opera sulla base di mutazioni casuali. Per esempio una scimmionessa grazie a una mutazione potrebbe aver preferito il maschio più peloso del gruppo mentre le altre del gruppo no, si sono accontentate del "primo che si buttava". Che è successo? Che i figli di queste ultime coppie non erano tanto robusti, morivano prima del figlio generato dalla coppia con la scimmiessa mutata quindi facevano meno figli; mentre la prima coppia con la scimmionessa selettiva ha potuto trasmettere la stessa predisposizione genetica alla scelta, alle generazioni successive. Ora raccontata così ha sicuramente punti deboli e non sono un biologo né so molto di scienze naturali. Ma grossomodo è così che funziona. Per quanto ne sappiamo questi meccanismi sono antichissimi, erano antichissimi quando abbiamo inziato a essere quello che siamo. Poi si sono evoluti i sentimenti, siamo certamente diventati qualcosa di diverso rispetto al resto del regno animale. Ma le nostre radici non si sono cancellate per questo. La mia visione soggettiva si innesta qui: ovvero, abbiamo realmente qualcosa di assimilabile all'anima o qualsiasi cosa sia che non è il risultato dell'evoluzione? Oppure anche i sentimenti che a noi appaiono qualcosa di diverso e non-animale, sono il risultato della pressione selettiva? Per esempio il senso di cooperazione ed empatia è probabile che sia una adattamento evolutivo che col premio dell'intima soddisfazione di aver avuto cura degli altri funziona 'sotto il cofano' appunto come elemento di conservazione della specie. Non abbiamo la risposta, ma secondo me è più spostata verso una spiegazione fisica e razionale di quello che a noi sembra una frattura profonda tra noi e tutti gli animali. Ovvero inclino a pensare che le sensazioni umane, etica, morale, e tanto altro siano un effetto dei meccanismi selettivi. |
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quote:
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
se proprio non dovessi mai riuscire ad avere una relazione almeno vorrei vivere con serenità la vita da single, pechè la solitudine e la carenza di affetto si fanno sentire sempre di più, giorno dopo giorno...
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Il super uomo del 2022 vede l'accoppiamento e il figliare in due tronconi diversi. Da una parte la resa della proprio individualità alla tirannia del tempo, dall'altro la conquista di uno status duramente raggiunto dopo un cammino di lavoro, scalate sociali e sopraffazione di altri a proprio beneficio.
In entrambi i casi è tutto sbagliato e contro natura, artificiosamente creato dal capitalismo. Me ne tiro fuori e preferisco morire senza averci mai provato, spero che in remoto futuro qualcosa faccia crollare definitivamente questo sistema raccapricciate e si torni ad un evolversi più naturale. |
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quote:
E' possibile questa cosa? :interrogativo: La "morte" dell'ambiente è una sorta di catastrofe, potrebbe innescarsi velocemente, così la specie che si era adattata a replicarsi in un certo ambiente finirebbe col morire insieme alla catastrofe che ha causato la sua stessa replicazione (molto efficiente nell'ambiente). La replicazione risulta incapace e cieca nel prevedere queste cose e potrebbe modificare bruscamente l'ambiente circostante rendendo le sue caratteristiche improvvisamente disadattive. Mi viene in mente un esempio con delle biglie su una lastra, una la regge, due le regge, tre le regge, ma arrivati ad un certo punto.la lastra si spacca le biglie cadono e si rompono tutte, è stata la replicazione adattiva stessa delle biglie che ha modificato bruscamente le condizioni ambientali decretandone la fine. |
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quote:
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
Quanto siete belli quando discutete così convintamente di come sia fatto il mondo 🥰
|
Re: Quale sarebbe la normalità che vorreste?
normalità = noia , chi vuole una certa normalità è già morto dentro fuori e nelle periferie
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 00:16. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.