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Persino io per uno stipendio dai 1000 in su probabilmente lavorerei, a patto ovviamente che non siano 14 ore al giorno... |
Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
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Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
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Ho già sentito pareri simili ai vostri anche dal vivo e sinceramente sono stufo. Spero solo che, qualora malauguratamente vi capiti di trovarvi in difficoltà economiche, abbiate a disposizione tutto l'aiuto che può arrivare da strumenti simili e di non incontrare persone che la pensano come voi. |
Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
Se i cittadini italiani riservassero all'evasione fiscale la stessa acredine che mostrano contro le politiche di sostegno del reddito , saremmo un popolo civile
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Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
Anni fa sentivo di "lavori che gli italiani non vogliono fare", riferendosi a tutti quei lavori non qualificati, come agricoltore, operaio, muratore, stagionale, etc.
I poveri datori di lavoro erano "costretti" a impiegare mano d'opera straniera (leggi migranti) perche' gli italiani sarebbero troppo capricciosi. I migranti si accontentavano di meno, anche senza contratto, senza garanzie, sfruttati all'osso, e poi anche accusati di "rubare il lavoro agli italiani" https://www.openpolis.it/i-lavorator...-sfruttamento/ https://www.openpolis.it/numeri/in-a...atori-in-nero/ https://www.integrazionemigranti.gov...F.aspx?id=1475 Probabilmente grazie a queste dinamiche, si e' diffusa l'opinione che il lavoro non qualificato puo' essere pagato una miseria, basta un "contratto verbale", senza contributi, ferie, garanzie, assicurazioni, etc. Poi si e' passato ad offrire queste condizioni anche agli italiani Ora i datori di lavoro devono trovare una scusa per giustificare queste aberrazioni. Quale miglior capro espiatorio del reddito di cittadinanza? |
Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
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Io credo tornerò a lavorare solo per qualcosa di idoneo al mio carattere,perché facevo un lavoro in solitaria e ho un curriculum scarno,poi se mi trovano un lavoro attraverso liste speciali redditi cit,e categorie protette,lo valuterò,come anche se fare un concorso per invalidi..ma per ora data la condizione mia e del paese in generale,per il tipo di vita che faccio oggi va bene quello che prendo,tralasciando la tendinite al momento che ancora non si è capito quanto e grave,per cui non potrei lavorare...
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Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
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Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
i sussidi economici per le persone in difficoltà/senza lavoro ci son in tanti stati, anche in inghilterra ( dove sono anche molto diversificati per le diverse situazioni ).
In uno stato civile è giusto che ci siano. Anche perchè son pagati con le tasse ( e quelle italiane, ricordiamolo sempre, son tra le più alte ). I furbetti ci saranno sempre, come ci saranno in ogni nazione. Il luogo comune dell'italiano sfaticato che non vuole lavorare ( ma poi fa due lavori in nero, decidetevi, o è sfaticato o lavora tanto ), che evade le tasse e che vuole ingannare il prossimo è ormai abbastanza stantio da sentire. |
Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
Siamo al primo posto per evasione fiscale, ma la nostra pressione fiscale non è la più alta, tanto luogo comune non è.
É alta sì, ma abbiamo anche tanto in confronto, sanità in primis. Chiaramente la causa non sono i lavoratori dipendenti o i percettori di sussidi, i quali non possono decidere di tenersi i lordi. Se lavorano in nero è perché c'è chi assume in nero. |
Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
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Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
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Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
va abolito... il suo vero nome è "reddito dei furbi"...
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Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
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Fai controlli seri e metti quelli che percepiscono il RDC a lavare le strade, a raccogliere la spazzatura, a dipingere i muri, anche fargli contare quante foglie ci sono in un albero, qualsiasi roba per qualche ora al giorno, così tanti furbetti rinuncerebbero. |
Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
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Ma io onestamente data la mia situazione,ci sono anche patologie non ho la certezza neanche in futuro,cioè credo di essere idoneo per lavorare,ma ho più del 74 di invalidità,quindi ho potuto usufruire di questo sussidio nonostante vincoli stringenti e di famiglia di ceto medio,e me lo sono preso..e mi sta dando una mano,ma tra 2 anni vorrei tornare a lavorare..ma la situazione italiana e molto complessa,con contagi in aumento,uno stato che non può permettersi più chiusure..ci sono 11 milioni di italiani sotto la soglia di povertà,5 milioni di invalidi,e almeno metà che oggi dovrebbero percepire il rdc,perché la povertà aumenta....e lampante,poi e chiaro gli evasori fiscali,in Italia ci sono da sempre,e vanno combattuti,come quelli con la mercedes che prendono il rdc..ma toglierlo in questo momento del paese sarebbe deleterio..a me hanno detto che per 18 mesi sarà in automatico poi si vedrà,in questo tempo devo mettere più denaro di lato possibile se ci riesco,poi possono anche toglierlo,ma spero di aver trovato altro..
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2/3 dei percettori del rdc non è impiegabile, che poi non si capisca cosa sia questa impiegabilità è un altro conto…sono tutti invalidi? Oppure troppo vecchi? Uno come vikingo è impiegabile o no?…
Ci sono tante cose che non si spiegano, io penso che il 90% dei percettori del rdc non verrebbe manco assunto dagli imprenditori. Serve gente formata non manovalanza, anche per lavorare nei ristoranti non mettono in cucina o a servire uno che ha fatto tutt’altro. La pandemia ha cambiato le carte in tavola, ci saranno lavori che verranno evitati, è un equilibrio tra domanda e offerta. Alzando il salario qualcuno troverai, andando a scaricare la differenza sul consumatore finale purtroppo, fanno sempre così . Però se nessuno vuole andare a fare il cameriere è giusto così, si pagherà 1 euro in più al piatto o si starà a casa |
Re: Reddito di cittadinanza: che fare?
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Una cosa bella dell'URSS è che a quel tempo lavoravano tutti e non c'era lo stress del dover per forza generare profitto. Aziende di stato, tranquillità per tutti. L'idea era buona ma non poteva reggere in un mercato globale competitivo. Andrebbe rivista una cosa del genere in chiave moderna. La gente non deve fare due lavori ne troppi straordinari. Bisogna far lavorare tutti e di meno. Più lavoro alle donne e ai giovani. |
Io ho 5 anni di contributi ma con p iva versati,mai lavorato in ufficio,o fatto lavori stagionali,ma non ho neanche il curriculum o esperienza,non mi assumerebbero,perché vogliono gente che a 35 anni ha esperienza in quel settore..però guarito dalla tendinite,se mi dicessero,vikingo ti facciamo fare un corso di formazione per qualsiasi cosa e ti diamo 1300 1400 dopo averti assunto lo faresti..certo che lo farei anche di corsa..il rdc sono 500 non 1500,e rinuncerei anche ai 300 di invalidità,perché non mi servono e vanno dati a chi non può lavorare..poi non so come funziona se sei invalido come funziona coi certificati,perché sono schedato come Asperger bipolare,dovrei essere tenuto alla privacy,il datore deve sapere solo che sono invalido no la patologia,altresì sarebbe ancora più limitante forse..anche se io credo oggi di poter gestire molto bene il mio disturbo grazie a questa psicologa che mi sta aiutando molto..detto questo io oggi credo sia più facile per me lavorare in nero,o vincere un concorso senza esperienza a 34 anni non ti assumono,o sfruttare le categorie protette..non esistono altre strade..il negozio andava chiuso senza aiuti statali non era più sostenibili con 4 ristori che hanno dato..
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Io proporrei formazione gratuita a fini lavorativi garantita dallo Stato a coloro che ne hanno bisogno. Ma in genere la formazione vera te la fai nell'azienda in cui lavori e i privati non vorrebbero metterci risorse a disposizione, a parte che per casi ritenuti particolarmente promettenti. Quindi probabilmente sarebbe lo Stato che dovrebbe finanziare le aziende private per un periodo di formazione ai potenziali nuovi dipendenti. Ma resterebbe il problema della selezione dei lavoratori ovvero: chi decide chi viene a fare il corso, e specialmente se deve essere assunto o meno dopo la formazione, presso la mia azienda? Penserebbe l'imprenditore...
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