Re: Come stai, maschio?
 

"Servire" in termini utilitaristici no, non servono più. Non è più un bisogno materiale (a parte il sesso "materiale"), è un desiderio (anche solo di amicizia), come quando nei film dicono "Io posso vivere senza di te, è che non voglio vivere senza di te". Io personalmente potrei vivere senza gli uomini, non mi "servono", ma appunto non voglio vivere senza. Nella mia esperienza ho trovato molti più ragazzi simpatici che ragazze, hanno un modo di fare umorismo che adoro (e che non ho trovato uguale nelle ragazze). E ovviamente desidero continuare ad amare e a ricevere l'amore di quell' "animaletto". Quindi a me ""serve"".

Re: Come stai, maschio?
 

GioPizzi non ha detto che oggi c'è il patriarcato (sarebbe ridicolo affermarlo), ha detto che c'è il retaggio patriarcale. Se certe cose che abbiamo in testa (comportamenti, convinzioni ecc.) derivano dal patriarcato (dalla cultura patriarcale), è chiaro che lui utilizzi quella parola, non vedo perché dovrebbe usarne un'altra. I ruoli di genere attuali (per carità, oggi diluiti rispetto a prima) derivano da lì, usare un'altra parola sarebbe diciamo ridicolo.

Re: Come stai, maschio?
 

Si ma gli uomini normali ti servono solo come amici, mentre l'amore e il piacere carnale lo cerchi solo dai bellocci. E questo vale per tutte le donne.

Re: Come stai, maschio?
 

E ovviamente ti sei iscritta perché ti "serve" il maschio, come conclamato nel topic sul gossip che aveva aperto ortica.

Re: Come stai, maschio?
 

ovvero?

Re: Come stai, maschio?
 

Casting, finché non ha trovato quello adatto a lei.

Re: Come stai, maschio?
 

Casting per cosa

Re: Come stai, maschio?
 

Sono sopraffatta dalle tue capacità di comprensione del testo.

Re: Come stai, maschio?
 

Ma non vi siete ancora stancati?

Poi proprio tu che nell'altro topic hai detto di essere un recluso senza amici/vita sociale, e pensi di sapere tutto...

Re: Come stai, maschio?
 

E hai anche detto di avere avuto una ragazza anni fa.
Quindi stando al tuo ragionamento sei belloccio...

Re: Come stai, maschio?
 

Vivo da recluso proprio perché consapevole di tali dinamiche che minano la mia autostima.
La storia che ho avuto é stata un colpo di fortuna, lei era anche più grande di me di 10 anni ed evidentemente voleva sentirsi ancora giovane.

Re: Come stai, maschio?
 

Per lei lo ero, me lo disse chiaramente

Re: Come stai, maschio?
 

Io ho segnalato direttamente.

Re: Come stai, maschio?
 

"Per lei". Ma quindi la bellezza è oggettiva oppure no? Non si capisce.

Re: Come stai, maschio?
 

Bè non esageriamo... poi chi spala la neve?

Re: Come stai, maschio?
 

Non esistono le macchine spala-neve? Chiedo, non lo so. Ora che ci penso esiste il cartello stradale con raffigurata quella macchina (se non ricordo male).

Re: Come stai, maschio?
 

Dipende...
Tu però non hai risposto alla mia domanda

Re: Come stai, maschio?
 

La pura tecnica sfocia inevitabilmente nel cinismo, nell’opportunismo, nei «discorsi a contrasto» che delegittimano moralmente gli esperti, visti come camerieri delle élite. Koskenniemi non condivide la spiegazione riduttiva e rassicurante del populismo sovranista come «richiesta di inclusione» nei benefici della globalizzazione da parte di coloro che sono «rimasti indietro»; a suo avviso è la richiesta «reazionaria» dei maschi bianchi, «deprivati del loro status», di «riprendere il controllo delle loro vite», tornando agli anni Sessanta, «quando gay, donne e filantropi ebrei come George Soros non dicevano loro cosa dovessero fare».
La reazione populista è però tardiva e perdente. Ai maschi bianchi etero non resta che la compassione di Koskenniemi, come la mia per i lazzari napoletani che, esortati dal proclama di Ferdinando IV, si fecero invano massacrare per difendere «il viver libero» contro la «liberté» prescrittiva dei giacobini. La svolta tecnocratica dell’internazionalismo giuridico è solo un dettaglio necessario della nascita, in parte anche caotica, di un nuovo sistema mondiale, non più internazionale ma neppure sovranazionale, prodotto da una globalizzazione che reclama l’impero. Arma et leges fondavano quello romano. Oggi i due elementi sono fusi nella panoplia occidentale, nelle quali figura al primo posto il lawfare [21]. Non sorprendentemente non sono gli economisti, ma gli avvocati, a comprendere la guerra economica. Essi infatti non si preoccupano dei princìpi astratti, come il dogma della pace liberale che fa velo agli economisti, ma della realtà. E sanno quel che già tre secoli fa capivano i legislatori di Utrecht, e cioè che la guerra al commercio è in primo luogo guerra ai neutrali e vincolo di coalizione.
E chi pensa che le leggi siano pezzi di carta, come rispose Matteo Salvini a Giulia Bongiorno, impari l’aureo brocardo «Gioacchino facette ’a legge e Gioacchino fuje ’mpiso».*

dal libro che sto leggendo ora "il potere del mito" limes

Re: Come stai, maschio?
 

Argomento interessante,
mi son sempre chiesto perchè ci son cosi' poche donne nelle facolta' scientifiche...
E' anche curioso il fatto che nei Paesi poveri o in via di sviluppo come India, Cina ma anche Russia, si vedono moltissime piu' donne seguire carriere STEM ( e quindi paradossalmente ci sia meno gender-gap li). Secondo me nei Paesi poveri molte le scelgono per necessità, per uscire dalla fame, Invece in Occidente dove le donne hanno piu' libertà di scelta, preferiscono fare altri tipi di studi (in genere piu' umanistici perchè le STEM non le interessano)

(è solo una mia teoria eh... )

Re: Come stai, maschio?
 

Quale?