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Re: 100K che ci fareste?
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Poi stai all'aria aperta e ti fai le mani callose che piace tanto alle femmine! |
Re: 100K che ci fareste?
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Guarda, comprendo il tuo pensiero, anche se non sono d'accordo. Il rischio in realtà gioca un ruolo veramente minimo, vuoi perché la diversificazione temporale gioca un ruolo fondamentale, vuoi perché i momenti d'ingresso e di uscita dal mercato sono ben studiati e analizzati. Infine esiste lo strumento dello stop loss che ti consente di far chiudere in automatico una posizione nel caso in cui il valore di un titolo dovesse scendere al di sotto di quella che è una perdita accettabile. Poi è chiaro, il rischio è qualcosa di soggettivo, ciò che per me non è rischioso per qualcuno magari potrebbe esserlo. Viviamo in Italia, voglio dire, qui qualsiasi altro strumento finanziario diverso da un conto bancario è sinonimo di rischio, e intanto le banche elargiscono dividendi del 10-12% :mrgreen: Per me dover sopportare un rischio equiparabile al rischio d'impresa di un qualsiasi imprenditore italiano(anzi, in realtà è anche inferiore), non è assolutamente rischioso, soprattutto se scelgo aziende solide finanziariamente ed economicamente o che hanno prospettive di crescita evidenti. Leggerò il libro che mi hai consigliato, però ti assicuro che il 30% di cui ho parlato non è frutto di una giornata a guardare video su youtube ma di anni di studio. Son d'accordo con te invece sul non dover basare il proprio futuro su quello e ti ringrazio per il consiglio. Al prossimo scambio di vedute :) Quote:
Sulla correzione , beh, quasi tutti quei titoli hanno subito una correzione già a febbraio, e da allora sono ancora ben distanti dai massimi, il che onestamente cambia poco, il mio obiettivo è investire nell'azienda, non speculare o investire in Wall street. Quote:
Sull'importanza del fattore psicologico sono totalmente d'accordo, ma in tutta sincerità, se qualcuno riesce a perdere anche solo il 20% in un anno probabilmente deve prendere in considerazione l'ipotesi di delegare ad altri la gestione del proprio capitale. |
Re: 100K che ci fareste?
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Banche che garantiscono cedole da 10-12%? non so a cosa tu ti stia riferendo, le banche o ti fanno investire su ciarpame che rendono al di sotto dello standard di mercato (il famoso 7%) oppure ti danno conti depositi da 1% scarso. Quote:
Ovviamente non è così, gente che spende 500-1000€ all'anno per un consulente finanziario, di solito fa meno del famoso 7% (parlo sempre in media e nel lungo periodo). Se tu davvero riuscissi a fare 30% all'anno in maniera consistente, saresti la persona più ricca al mondo e non grazie ai tuoi investimenti, ma grazie ai miliardari che ti assumerebbero per farli diventare ancora più ricchi. Perché il punto se vogliamo è questo: la borsa è trascinata dai ricchi investitori, che possono permettersi le migliori analisi del mercato, e che hanno a disposizione informazioni che noi comuni mortali non abbiamo o avremo solo in un secondo momento. Questi signori globalmente raramente battono l'indice del mercato (proprio da questa osservazione sono nate le strategie di investimento a fondo passivo). Stiamo parlando di gente che ha PhD in economia, fanno questo di mestiere da 30 anni e hanno tantissimi agganci. Ritieni plausibile che tu riesca a fare meglio di loro? |
Re: 100K che ci fareste?
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Re: 100K che ci fareste?
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Il punto è proprio questo, mi pare abbiate una visione del mondo finanziario che si limita alla parodia che risulta da qualche film o serie tv. La realtà però non è mica così... Voglio dire, i prezzi delle azioni non scendono o salgono perché la gente scommette su questo o su quel titolo in modo randomico. I prezzi delle azioni delle singole società, soprattutto di quelle che hanno capitalizzazioni di tutto, rispetto riflettono una situazione oggettiva che risulta dai dati che trimestralmente pubblicano, dai tassi d'interessi, dal valore del dollaro e delle altre valute, dalla possibilità di crescita nel breve e nel medio-lungo periodo, dalle scelte di politica economica del Paese di appartenenza e altri mille fattori. -I conti bancari non sono a rischio, tranne nel caso in cui si decide di servirsi di banche che presentano situazioni finanziarie e patrimoniali disastrate che si protraggono da anni. Anche le banche, però, per motivi di trasparenza e correttezza hanno l'obbligo di depositare sia trimestralmente che annualmente tutti i documenti necessari a chiunque ne abbia interesse, per comprendere qual è lo stato di salute delle stesse, quindi solo persone sconsiderate rischiano di vedersi azzerati i conti bancari, punto. -Anche sulla questione dei dividendi stai facendo confusione, io ti parlo di dividendi, tu invece tiri in ballo il tasso dei conti di deposito o ciarpame vario che poco c'entra. Il dividendo è la parte di utile che spetta all'azionista per il solo fatto di essere azionista. Per semplificare, tu partecipi al rischio d'impresa, la società remunera il tuo capitale investito con una parte dell'utile generato nell'esercizio. E i dividendi degli istituti bancari italiani si attestano tra l'8-10% fino ad arrivare anche al 12%. Basta cercare su google, eh. -Non voglio mancare di rispetto a nessuno, però le opinioni altrui vanno anche pesate. Tu pensi io non dia peso alle opinioni altrui, mi sta bene. Il punto però è un altro: dovrei dare peso alle tue opinioni? Forse, dico io. Però comprendimi, come faccio a dare peso a chi afferma qualcosa in netto contrasto sia con quanto studiato all'università, sia con il frutto di studio che al primo ho integrato(e che tra l'altro non continua a mancare)? Io ho letto sia i tuoi commenti, sia quelli di Varano e Stasüdedòs con attenzione, però in nessuno di essi ho trovato qualcosa che potesse giustificare le vostre affermazioni. Niente riferimenti a tassi d'interessi, al valore del dollaro, alla redditività del capitale investito dell'azienda X o dell'azienda Y. Niente sulla mancanza di vantaggi competitivi dell'azienda Z o dell'azienda W. Nulla di nulla. Semplici frasi fatte che si leggono sui social, e onestamente mi sta bene così, io non voglio convincere nessuno di niente. Tra i titoli indicati ieri(e lo stesso vale per quelli che acquisterò in futuro) non ce n'è nessuno che ho acquistato senza preoccuparmi prima di leggere le previsioni dagli analisti delle migliori società finanziarie americane, proprio perché riconosco e do tanto peso alle competenze altrui. Il discorso di buon senso, per carità, posso anche comprenderlo, ma a mio avviso manca di logica. Di persone che hanno visto crescere il proprio patrimonio a ritmi ben più alti del 30% ce ne sono decine di migliaia. Voglio dire, la sola Amazon negli ultimi 10 anni ha tenuti ritmi di quel tipo e rispetto a un investitore deve sostenere enormi vincoli che ne limitano le possibilità. E ripeto, parliamo di Amazon, una società che nel 2011 non era di certo una Start Up. -Di persone che destinano una parte del proprio patrimonio a investimenti con obiettivi di crescita ben maggiori di un 30% annuo ce ne sono milioni, e di certo non hanno bisogno del sottoscritto. Secondo te, quando Bezos decide di investire parte del proprio patrimonio in Blue origin punta a rendimenti del 7%? O l'investimento di Musk e dei finanziatori che hanno avuto fiducia in Space X secondo te era volto a ottenere rendimenti del 30%? Sai quante società sono quotate nel solo Nasdaq e i cui amministratori/azionisti hanno obiettivi di crescita ben maggiori del 30%? La sola BioNano Genomics, che è uno dei titoli del mio portafoglio, è cresciuta in un anno del quasi 1000%, secondo te perché è cresciuta così tanto? Perché ci ha investito gente con la speranza che rendesse il 5% annuo? -I ricchi investitori hanno a disposizione le stesse esatte informazioni che hanno i comuni mortali, visto che, sia in Italia che negli States vige l'obbligo di totale trasparenza e chiarezza d'informazione per chiunque emetta strumenti destinati al pubblico dei risparmiatori. Se qualcuno violasse tale obbligo commetterebbe il reato di insider trading e in America non ci vanno certi leggeri con i reati finanziari. Detto ciò, che questa gente batta raramente l'indice del mercato è falso, cioè, è matematicamente impossibile che "raramente venga battuto l'indice di mercato". Se la maggioranza dei ricchi investitori raramente batte l'indice di mercato allora ciò vuol dire che la quasi totalità degli investitori che possono contare su piccoli patrimoni lo batte alla grande. |
Re: 100K che ci fareste?
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Quindi non mi dilungo a controbattere i punti sui quali secondo me stai commenttendo gravi errori di valutazione, ma troverai tutto (o quasi) nel libro che ti ho consigliato, se ti va di approfondire. Mi permetto di suggerirti solo un altro ragionamento di buon senso: diciamo che io sono Ferrero, posso pagarmi i migliori analisti finanziari al mondo, quindi certamente posso pagarmi la consulenza Antares. Quindi, se ciò che dici fosse vero, cosa converrebbe che facessi? Invece di continuare a prendermi tutti i miei rischi di impresa per guadagnare pochi "spiccioli", dovrei liquidare tutto, bussare alla tua porta, e investire i miei 35 miliardi nel tuo portafoglio. Con un guadagnano del 30% annuo di media, con questa mossa senza muovere un dito e senza rischi, in 15 anni otterrei 2 trilioni di dollari, vale a dire più o meno il PIL di tutta l'italia. Nessuno però è ancora venuto a bussare alla tua porta. Magari accadrà tra 20 anni, quando sarai riuscito a dimostrare la tua tesi... Ma temo che molto prima di tale orizzonte capirai dove stai sbagliando. NB. investitori che hanno fatto il 20% annuo di media sul lungo periodo esistono, ad esempio Warren Buffet. Sono una manciata, su milioni di investitori qualificati che ci provano. Non sono al corrente invece che esista chi abbia fatto il 30% sul lungo periodo (in modo legale :D) |
Re: 100K che ci fareste?
Mi comprerei una bella casa sull'acqua a bali
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Re: 100K che ci fareste?
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noto che la maggior parte vorrebbe investire in qualche modo questi 100mila euro. Cioè quindi vuol dire che sti soldi non vi bastano e li usereste per farci ancora più soldi. A che scopo? non ha alcun senso! Oltrettutto avendo anche un lavoro a tempo inderteminato. Sono giunto alla conclusione che è meglio spenderli tutti in qualcosa che vi piace: viaggi, auto, gioielli, vestiti, prostitute, risotranti, rifarvi le tette, alcolici, droghe, ecc..ecc. |
Re: 100K che ci fareste?
Con 100k ormai non ti fai neanche più una pizza e coca cola per colpa dell'euro signora mia, ricordo quando con la stessa cifra ci compravi pizza, coca e facevi il pieno al motorino.
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Re: 100K che ci fareste?
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Re: 100K che ci fareste?
le userei per scrivere il mio nickname cinquanta volte.
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Re: 100K che ci fareste?
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Fortunatamente odio il consumismo scriteriato, e le cose che più mi piacciono sono spesso a costo zero, quindi non mi serve sputtanare denaro su cose che non voglio o non mi interessano neanche per sbaglio. |
Re: 100K che ci fareste?
Comprerei 100k di Ethereum
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Re: 100K che ci fareste?
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Re: 100K che ci fareste?
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Ne ho preso uno a dicembre 2020 a 600 $ e l’ho rivenduto a 3000 $ dopo qualche mese. Comunque credo che sul lungo periodo possa salire ancora molto, nel breve periodo nessuno può saperlo. Comunque la cifra di 100k concordo che non ti porta da nessuna parte se non ti arrischi in qualche investimento . A me contando una spesa di 1000€ al mese ci vorrebbero circa 600k per campare di rendita fino a 90 anni ( ad arrivarci) |
Re: 100K che ci fareste?
Mi aprirei un tabacchino vicino una casa di riposo:pensando:
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Re: 100K che ci fareste?
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Re: 100K che ci fareste?
Mi cambierebbero un sacco le cose.
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Re: 100K che ci fareste?
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