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Meno soldi alla scuola, più chance per i bulletti.
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secondo me ci vorrebbero lezioni più concrete di vita e meno astrazioni culturali 8)
corso di anti bullismo, come difendersi dai cariconi, tecniche di elaborazione del curriculum, analisi della scelta del lavoro altro che leopardi e sfigghè vari, x imparare a leggere si possono usare testi più concreti ed attuali, meglio masini col programma cali si è pronti in 5 anni :D |
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aggiunta: se leggessero solo i testi di Masini o roba tipo 3MSC, che spirito critico si formerebbero i ragazzi di oggi'? Che complessità di significati si abituerebbero a gestire?? Nessuna!! |
ci sono testi di oggi molto più utili ed attuali, e allo stesso tempo complessi
che potrebbero sostituire certe opere che dovrebbero diventare a discrezione dello studente, manzoni per hobby credo si tratti della fallacia della tradizione e tu se sei very liberal dovresti andare controcorrende, far strappare le pagine di scritti di foscolo e leggere agli alunni eminen o la trama di qualche film recente senza contare che volendo rimanere a tema mi pare che la neocultura non venga considerata quindi autori emergenti non vengono manco citati se non sono morti da almeno 50 anni, è un po' come la storia dei santi, o dei veci che non vogliono andare in pensione x lasciare lo spazio ai giovani ma come dicono nei film, non è un paese x vecchi (cit.) lasciatevi andare ai nuovi valori della neocultura, si impara molto di più su youtube ormai 8) |
Cazzarola! Calimero versione anarco-underground-disobbediente! 8O
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Per me il motivo è che con certi appalti è più facile aiutare qualche amichetto in cerca di appalti inutili e costosi per lo stato.. |
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anche perchè la letteratura, poesia è collegata a storia... e sappiamo tutti che per capire la storia e il pensiero del tempo anche la letteratura è molto importante... non si può eliminare certe cose... già i giovani non capiscono una mazza... se puoi vuoi eliminare quel minimo di cultura che c'è in giro... cmq sugli autori contemporanei sn daccordo.. trovo che alcuni di questi dovrebbero essere studiati io credo cmq che al giorno d'oggi un pò tutti si improvvisano scrittori cantanti musicisti ma i veri grandi si posso contare sulle dita di una mano lo studio serve ragazzi sembra non avere uno scopo ma ragazzi serve davvero per accrescere prima di tutto se stessi |
ahahahahah CaliNegro!
geniale Messaggio modificato |
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Il tuo discorso sul valore aprioristico delle humanae litterae mi sembra che abbia funzionato fino al 1700, poi la frammentazione dell'unità del sapere ha preso il sopravvento... E questo discorso è fatto da un umanista honoris causa che si sente la prima vittima della complessità della realtà... :roll: |
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è come dire che l'inno d'ita è una bella canzone perchè lo conoscono tutti clizia mi spiace ma sei out :lol: |
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Perchè ricorda, il sapiente è colui che sa di non sapere(aricit) 8) (non c'incastra molto, ma mi piace troppo 8) ) Certamente per avere più occasioni lavorative nel mondo d'oggi la cosa migliore è saper fare poche cose( o per lo meno in un campo molto ristretto) e bene. Però ciò non vuol dire che bisogna essere monoculturali...una buona base generica e della nostra storia, del nostro passato e della nostra cultura antica va conosciuta...almeno alle superiori...perchè ogni cosa che vedi/leggi/ascolti ha dei riferimenti...qui si tratta del piacere di conoscere, è individuale ma aiuta a vivere con più coscienza nel mondo e perchè no a capire che una manifestazione ogni tanto è utile 8) Tutta la filosofia(sesso, droga &rock 'n'roll) del rock nasce dai poeti maledetti francesi ottocenteschi, e potrei andare avanti all'infinito con esempi simili...per guadagnare va bene l'iperspecializzazione per tutto il resto( rendere la vita degna di essere vissuta) c'è mastercard, ops la cultura. :) |
il mondo è pieno di colti disoccupati, sarebbe ora che la scuola iniziasse a formare lavoratori 8)
e poi la cultura è talmente ampia, la sola cultura informatica ad esempio, è molto più complessa ed articolata della letteratura del 900 (tentacit.) l'ignoranza è come l'intelligenza, è legata al contesto in cui ci si trova 8) |
ehi...i colti disoccupati sono anche scienziati...in ogni caso sono daccordissimo sul fatto che serve una scuola che insegni a lavorare, ma delle basi generali servono, non si può prescindere.
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poi il vostro errore è considerare la cultura solo quella classica partendo dall'assunto che nessuno può sapere tutto di tutto, chi può stabilire quale sia la più meglio (cit.) cultura da seguire? ad esempio x diventare un esperto musicista ci vuole cultura musicale (non solo ascoltare musica vecia, ma saperla suonare, sapere la teoria), ne consegue che avrà spazio x un altro po' di cultura nella gavessa... c'è chi sceglie l'hobby della letteratura e chi hobby che hanno più sbocchi pratici tutto parte dalla teoria... ma in quanti poi si va alla pratica e si esce dall'astratto? poi guarda caso l'unica scuola dove esci e non sai far nulla di nulla è proprio il liceo 8) |
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