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Però la maggior parte dei ragazzi non ha facilità nel trovare una compagna. Non fatico a credere che tu sia di bella presenza se davvero sei stato piu volte approcciato, se fossi stato bruttino o anche solo di aspetto medio probabilmente saresti ancora fermo a 0 viste le tue difficoltà (difficoltà che ho anch'io). Non so cos'altro dirti, se non, come ti è già stato suggerito da altri, provare a sentire uno psicologo, se ritieni che la tua situazione lo richieda. Per me, leggendo la tua storia, non c'è assolutamente nulla di preoccupante o anomalo. Ma solo tu sai come ti senti. |
Re: Il mio problema con le ragazze
Beh guarda, questa è la cosa peggiore che potessi sentirmi dire, se non ho nessun problema significa che sono un coglione e non c'è cura per questo.
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Re: Il mio problema con le ragazze
Sì ok, sinceramente vorrei andare da uno psicologo perchè magari non ci sarà niente di preoccupante in me (ed è vero, ci sono molte persone messe peggio), però sono quasi 6 mesi che sono depresso e sta diventando molto pesante.
Quello che mi blocca dal telefonare e prendere un appuntamento è che ho paura di non riuscire a dire niente. Qui è facile scrivere quello che penso, nessuno vede la mia faccia e sto usando nomi falsi, ma quando sarò davanti allo psicologo sarò sicuro di riuscire a dirgli quello che mi passa per la testa, anche se non l'ho mai fatto con nessuno in tutta la mia vita? Sicuramente sarebbe molto più facile parlare con un professionista che non ha niente a che fare con la mia vita, rispetto a parlare con un mio amico, ma non so se ci riuscirei comunque. è proprio per "allenarmi" a tirare fuori quello che ho dentro che ho iniziato a scrivere su questo forum e ho iniziato a tenere un diario, spero che prima o poi mi deciderò a chiamare uno psicologo. Basta prendere il telefono e chiamare, lo so, anche andasse male non morirebbe nessuno, lo so. La stessa cosa di dire a una ragazza che mi piace, non potrebbe succedere nulla di male, ma ci sono cose che non riesco a fare... |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Piuttosto, osservando anche la mia situazione credo che il nostro problema sia più dovuto ad un blocco psicologico che ad altro: non siamo capaci di dimostrare affetto. Potrei quindi suggerirti qualche supporto psicologico ? Noi purtroppo qui non possiamo analizzare il problema andando in profondità ma un testa a testa tra te e uno psicoterapeuta potrebbe dare ottimi risultati :perfetto: |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Grazie per il consiglio dello psicoterapeuta, penso che sia la cosa migliore che potrei fare, ma anche qui ho le mie paranoie (come spiegavo nello scorso post). Tu hai provato ad andare da uno psicologo/psicoterapeuta? |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Un problema simile su cosa dire ad un possibile incontro credo che sia comune. Se accadesse mai in futuro, per evitare dei silenzi troppo lunghi e imbarazzanti credo che mi preparerei un foglio prima in cui radunando tutte le mie forze mentali e scriverei delle possibile domande e argomenti, anche tra le più comuni e stupide eh ? Poi c'è facebook e instagram che potrebbero aiutare. Cosa le piace a sta povera crista ? Disegnare ? Ascoltare la musica ? Ama guardare film ? Se si riuscisse a capire si potrebbe facilmente intavolare una discussione perchè se un argomento ci piace si parla tanto anche noi timidi. Credo che una ragazza estroversa non avrebbe alcun problema di sorta, anzi. Per te potrebbe funzionare alla grande visto che hai fatto tantissime cose !:mrgreen: Si, sono andato da uno psicologo. Le prime volte sono stato restio nel parlare perchè come dici tu era per me una persona totalmente estranea ma dopo qualche volta mi sono sbloccato e ora discorro piacevolmente dei miei problemi facendogli una testa tanto. Io credo che siano degli angeli in terra, il mio poi era pazientissimo, ma in generale forse lo sono per lavoro. Pensa che voglia di vivere dopo un'intera giornata a sentire solo problemi ! Avranno anche loro uno psicologo ? Potrebbe esserti molto utile, io temo che dovrò andare da uno psichiatra ma tu forse hai bisogno solo di una leggera spinta, come il mio pc quando non parte, una botticella e via |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Sinceramente non mi interessa che lo psicologo sia paziente o comprensivo solo perchè lo pago, a me basta che sia disposto ad ascoltare i miei problemi e a capirmi, perchè ne ho davvero bisogno. Io lo psichiatra preferirei evitarlo (ma tu ovviamente se ne hai bisogno, vacci), per ora il mio ansiolitico è la marijuna e fin quando mi basta vado avanti così. |
Re: Il mio problema con le ragazze
Direi che qui scattano alcuni fattori problematici concomitanti. Da una parte l'emozione della paura che probabilmente si coniuga secondo diverse tipologie di paura che si manifestano secondo un ordine gerarchico ma che, comunque, corrispondono e discendono dall'identità personale tacita (e quindi inconscia) che si forma in ciascuno di noi e che può manifestarsi nell'identità esplicita (in sostanza, l'idea cosciente che abbiamo di noi stessi). Chiaramente se l'identità tacita presenta una o più definizioni del sé in chiave negativa, quella esplicita dà vita a idee di sé inappropriate e disfunzionali, che, nei momenti dei pensieri previsionali, alimentano o rafforzano le emozioni di sofferenza.
Da un'altra parte può anche verificarsi il concorso di un mancato, o insufficiente, apprendimento di modalità relazionali. Così alla paura va ad aggiungersi il non sapere cosa o come fare. Certamente la paura di un rifiuto, di sbagliare il modo di porsi o comunicare, di incorrere in un giudizio negativo, contribuisce all'insorgenza dell'inibizione ansiogena e il blocco dell'operatività. Eppure, se non si accetta l'idea della possibilità di un insuccesso considerandolo un incidente di percorso e, quindi, evitando di conferirgli gravità eccessiva, si rimane sempre al palo. Magari ti capita anche di sapere cosa fare ma, sull'onda delle paure, di non considerare quel particolare momento come appropriato, come il momento giusto. In tal caso, se aspetti il momento giusto, quello non arriverà mai. Non esiste il momento giusto, esiste il momento in cui ti manifesti. Questo è il mio pensiero. |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Non penso che il problema sia la paura del rifiuto, perchè sono anche arrivato a un punto dove ero sicuro che se mi fossi esposto, non sarei stato rifiutato. Non penso nemmeno che sia la paura di un insuccesso, anzi sono sempre stato perfettamente consapevole che non facendo nulla e continuando ad aspettare questo fantomatico "momento giusto", avrei fallito al 100%, perchè come dici giustamente anche tu, questo momento non arriverà mai. In realtà credo che aspettare questo "momento giusto" fosse solo una scusa che mi inventavo, dopo il lavoro di introspezione che ho fatto nell'ultimo periodo, penso che il mio problema sia il sentirmi inadeguato. Le ragazze con cui mi sono approcciato e con cui non sono mai riuscito a espormi, sono tutte ragazze decisamente di bell'aspetto, estroverse e che hanno avuto diverse relazioni prima di me. Io, detto sinceramente, non riesco nemmeno ad immaginarmi con una ragazza del genere al mio fianco, anche se sarebbe il mio sogno, non mi sento al loro livello. (Adesso dico un po' di cose che non sono belle da dire, ma è questo quello che penso veramente) L'unica ragazza con cui sono riuscito ad avere una sorta di relazione che è durata un mese, era molto meno bella, intelligente ed esperta in relazioni, in più era quasi senza una vita sociale e, anche se non mi piaceva e ci sono stato insieme esclusivamente perchè mi sentivo solo, almeno con lei sono riuscito a combinare qualcosa. Questa ragazza l'ho baciata la prima sera che siamo usciti insieme e non ho aspettato nessun "momento giusto", l'ho fatto e basta. Non avevo nemmeno la certezza che ci stesse, anzi tutt'altro. Il fatto è che io mi sentivo allo stesso livello di questa ragazza (se non pure un po' sopra) e quindi riuscivo a starci insieme e a comportarmi abbastanza normalmente. In aggiunta c'è il fatto che io non sono assolutamente abituato a mostrare le mie emozioni agli altri, anzi, posso dire di averne proprio paura e non ho ancora capito il vero motivo dietro questa paura. Se io continuo a temporeggiare invece di fare la prima mossa, non è perchè ho paura di un rifiuto, ma perchè ho paura di farmi vedere in grado di provare sentimenti. Mi sembrerebbe davvero STRANO far sapere a una ragazza che mi piace, perchè mi sembrerebbe strano far sapere a qualcuno che provo dei sentimenti. ("strano" non è il termine che descrive al meglio la mia sensazione, ma non trovo nessun altro termine) |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Ma fare qualcosa per propria scelta che piaccia veramente e dire a se stessi: scelgo io di fare questo perchè mi piace e mi da soddisfazione...e sono io che decido...ed è tutto nelle mie mani e su questo sono gli altri ad avere un potere decisionale pari a zero. E' davvero così strano e impossibile come atteggiamento? |
Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
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sulle identità tacita ed esplicita. Quando si parla del sé, si parla di identità. Esistono due livelli di identità, quella detta “tacita” è legata alla corrispondente “conoscenza tacita”, cioè una forma di conoscenza di natura squisitamente biologica che un organismo vivente acquisisce in modo automatico e che non è logica, non è elaborata con la ragione, con processi di valutazione. La conoscenza tacita è inconscia perché la sua natura è di origine biologica, è propria delle attività biologiche neurali. Anche l’identità tacita è legata a questi processi. L’identità esplicita è collegata alla conoscenza esplicita. Ambedue sono il risultato dell’evoluzione del cervello che osserviamo solo nella specie umana e grazie allo sviluppo della neocorteccia. Identità esplicita e conoscenza esplicita sono il risultato della comparsa della coscienza così come la conosciamo (è chiamata coscienza di ordine superiore) e che è stata possibile per via della dimensione sociale della nostra specie e della nascita del linguaggio verbale (la coscienza di ordine superiore si stima sia comparsa tra i 100.000 e i 10.000 anni fa, quindi è recente). La conoscenza esplicita è verbale ed è il risultato di elaborazione “logica” della mente, non è un processo automatico, ma un processo intenzionale. L’identità esplicita è, dunque, l’identità che conferiamo a noi stessi grazie alla nostra attività di pensiero ed è verbale. Così è più chiaro? Quote:
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Allora, considerandoti inadeguato, come pensi vada a finire un tuo tentativo di andare oltre? Direi che se sei inadeguato vai incontro a un insuccesso. Capisci perché citavo il timore dell’insuccesso? Quali possono essere le conseguenze negative se ti spingi oltre con la ragazza e la cosa fallisce? Da questa risposta esce già fuori un’altra paura anche se non ci hai mai fatto caso (paure inconsce). E quali sono le ulteriori conseguenze su te stesso a questa conseguenza? Probabilmente la solitudine. E qual è la conseguenza della solitudine se non la sofferenza? Direi che la paura più profonda è quella di soffrire. Ho ipotizzato questa sequenza per darti l’idea che le paure sono diverse e a cascata. Quote:
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Re: Il mio problema con le ragazze
Io ho sempre avuto problemi quando interessavo, o potenzialmente potevo interessare ad una ragazza/donna. Davanti a me posso avere anche Federica Nargi o Diletta Leotta, non avrei nessun problema a parlare con loro, nessun problema di timidezza, il problema si manifesta quando si mostrano interessate, allora divento un imbranato ed idiota totale, ho sempre finito per essere l'eterno amico, con una paura di tutto, il sesso prima di tutto.
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Re: Il mio problema con le ragazze
Sei riuscito a percepire l'interessamento di questa ragazza verso di te. Ma lei aspetta che sia tu a fare qualcosa, a farle capire che anche a te interessa. Invitala a una cena o altro, dove andare da soli e non in compagnia di altri. Baciala, così, anche all'improvviso. Manifestale i tuoi sentimenti. Dato che sei timido con lei, faresti bene a dirle che sei timido e che non ti riesce facile a esplicitare con lei pensieri ed emozioni, che in queste situazioni vai in difficoltà. Questo modo si chiama "apertura"
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Re: Il mio problema con le ragazze
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Lo so benissimo che lei aspetta che sia io a fare qualcosa, ma già quando avevo l'autostima al massimo non riuscivo a fare niente, poi sono scivolato nella depressione e adesso è ancora più difficile. Lei mi ha visto essere sempre più depresso e non ha mai fatto nulla, cioè vedeva che stavo male, mi cercava e mi stava vicino, ma anche se ci vedavamo spesso non mi ha mai chiesto "Cosa c'è che non va in questo periodo?" o cose simili, faceva finta che tutto fosse normale, come se fosse ancora come quando ridevamo e scherzavamo per tutta la sera, solo che io non ridevo più. Ovviamente non posso fargliene una colpa, risolvere i miei problemi è un mio compito, però anche se non era obbligata ad aiutarmi, le sarei stato molto grato se l'avesse fatto. Comunque tutto questo discorso ormai è inutile, come è ovvio che sia questa ragazza si è trovata un fidanzato e adesso sto facendo di tutto per evitare di incontrarla perchè mi fa male anche solo vederla. Il problema è che questa ragazza esce con il mio gruppo di amici, quindi praticamente mi sto isolando e non sto uscendo nemmeno più con i miei amici perchè non voglio vederla. |
Re: Il mio problema con le ragazze
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