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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
Nel mio caso , nonostante abbia avuto delusioni o io stessa mi sia lasciata controllare troppo dalla mia paura ed abbia quindi rovinato tutto, non riesco a rinunciare ai rapporti umani. E quando non riesco a crearne, devo trovare mille modi per non pensare troppo alla mia solitudine.
Ho bisogno sia di tempo per stare da sola e ricaricarmi, ma anche di uscire e parlare con persone a me affini. |
Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
Io lo sento eccome , sono fobica dall’estate scorsa, si invidio gli altri da quando sono diventata cosí, ma ho intenzione di lottare, di espormi alla situazioni sociali( io ho ansia anche col mio papà addirittura) direi che solo con mia madre non c’è l’ho. Come dicevo voglio espormi il piú possibile anche a costo di stare male. Con mio padre avevo e ancora ho un rapporto meraviglioso ma adesso é fobico da parte mia, mai avrei immaginato una cosa del genere e anche con amiche e cugine.Io non sopporto gli umani della mia zona perché é una zona snob riccona, insopportabile.Non sopporto neanche lo snob e le macchine. Sono un tipo piú agreste, mi piacerebbe stare in campagna in mezzo ai villici, e in effetti la zona dove andró a vivere dopo la quarantena é cosí.
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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
Ho un minimo indispensabile bisogno di rapporti con proprio zero non riesco a stare.
Non invidio le cose belle degli altri tranne se non sono persone che reputo dei pari e di pari a me ce ne sono pochi quindi non capita praticamente mai, è invidia ma mista a felicità per loro. Mi fan pensare proprio ah che bello potrei proprio essere io ma non sono io. |
Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
Sono da sempre combattuto tra il voler stare da solo e il voler stare in compagnia di gente che apprezzo. Ultimamente ho un bisogno assurdo di amore, di qualcuno che si prenda cura di me (e viceversa) ma la vita ha detto tipo "eh, no, lol". Alla fine si ha sempre modo di stare un po' da soli anche quando si frequenta gente, ma sento che è tardi, si vive una volta sola e non ho concluso un cazzo.
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Onestamente non sento più il bisogno di avere rapporti umani stretti, sarà l’abitudine alla solitudine e che conosco solo questo modo di vivere
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Mi prende rabbia a vedere su Facebook gente che fa le vacanze, che va ai compleanni alle lauree, a me non mi invita nessuno da anni, che tristezza mi sembra di buttare via gli anni non so se mi spiego
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Anche a me sinceramente mi sembra di buttare la vita perché non succede proprio niente di speciale, peró quando poi succede qualcosa non riesco a godermelo perché guardo gli altri che hanno di più, io partirei da apprezzare le piccole cose. Ovvio che magari, a 40/50 anni è più difficile godersi le piccole cose, quando i tuoi coetanei hanno soldi, case, famiglie, persone che le amano. Ma in realtà uno si deve godere i propri traguardi sia pure una cosa semplice come essere riuscito a mantenere la dieta. |
Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
Dipende, certi rapporti sono nocivi per il mio stato mentale e ne esco più a pezzi che risollevato. Ormai ho solo rapporti saltuari, poche persone con cui ogni tanto mi frequento perché c'è amicizia e affinità d'anima quindi piacere nella conversazione e anche divertimento, ma fa piacere incontrare queste persone di tanto in tanto. Per il resto non sento il bisogno di rapporti sociali ampi e variegati, ne di allargare a tutti i costi la mia cerchia di conoscenza. Il motivo è presto detto, nella stragrande maggioranza dei casi il tutto si riduce a voler far vedere chi ce l'ha più lungo, un continuo vantarsi della propria vita per prevalere sugli argomenti altrui. E questo per me è il male assoluto.
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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
Ne sento sempre meno il bisogno. Lo sento solo quando sono particolarmente triste, ma più a livello astratto. Di concreto non faccio proprio nulla per creare dei legami, perché fondamentalmente non ne ho più voglia. Le delusioni sono state troppe, e ho altro a cui dedicare la mia vita piuttosto che rincorrere le persone. Tra l'altro, mi sembrano tutti uguali, non provo assolutamente nulla quando interagisco con qualcuno. Sono molto più interessanti le conversazioni con me stessa. Le persone mi privano della poca energia che ho, e in generale penso che socializzare e tentare di stabilire legami sia solo una perdita di tempo investito in qualcosa che molto probabilmente si rivelerà un'altra delusione e che potrebbe essere utilizzato per cose molto più utili, come la crescita personale, l'accumulo di denaro, eccetera. Ora che ci penso, anche in passato, quando ero più disperata, in fondo ho sempre messo in secondo piano il cercare di socializzare. Per me sono sempre venute prima altre cose, in primis il mio benessere e poi lo studio e il lavoro. Quelle sono cose fondamentali per me e che non possono venir meno. Degli "amici" se ne può pure fare a meno, e senza si vive lo stesso (forse anche meglio, visto che si hanno meno seccature).
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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
A me con certe persone capita di sentirmi manipolato, come se volessero "tirarmi dalla loro parte" più o meno velatamente, quando avverto questa sensazione comincio a sentirmi in gabbia e voglio andarmene.
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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
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Re: Non sentire il bisogno di rapporti umani ma invidiare i normie
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Ho notato che sempre più spesso mi sento più o meno come te (e come altri qui dentro, ovvio). Prendo te in particolare perchè ho letto altrove che hai un fidanzato, con cui tra l'altro hai un legame di forte affetto reciproco (diciamo il mio ideale, ormai ne ho abbastanza di amori o pseudo tali drammatici ed emotivamente distruttivi per persone fragili come me). Ultimamente ho notato che tendo a impormi di avere contatti con gli altri, coltivare amicizie e conoscenze, seppur con difficoltà e non voglia spesso, inconsciamente per non dover poi rimpiangere il fatto di essermi chiusa e poi lamentarmi di essere rimasta sola. Questo vale sia a livello amichevole che sentimentale. E' come se mi forzassi. Tu come hai fatto nonostante questa tua chiusura a incontrare, conoscere e soprattutto farti conoscere e farvi trovare, da una personalità affine come quello che poi è diventato il tuo fidanzato? (scusa se la domanda è personale, puoi rispondere ovviamente in modo generico) |
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