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aoh makkè state a dì,parliamo della ficca;mhà deto mio cuggino ke a 'na tipa 'na volta... :P
p.s. scusate sono sbroccato,troppa estroversione quest'estate(ho pure vinto Estro-Mania).....annamo bene(cit.) :lol: |
Oddio, non è detto che chi ha il progetto di sposarsi e di mettere su famiglia sia per forza di cose più responsabile o più “serio” di chi invece non lo fa o decide di vivere in maniera diversa i suoi legami col mondo…
La linea di confine che separa le persone responsabili da quelle che non lo sono è quella che divide le persone consapevoli delle loro scelte da quelli che non lo sono fino in fondo…. E’ giusto avere un sogno e lottare per la sua realizzazione, ma è anche vero – come ha detto già Bardamu – che spesso, per comprendere a fondo i propri stessi sogni, è necessario metterli alla prova nella realtà per vagliarne la resistenza, per valutare se questi sono realmente tali o se sono semplicemente derivanti da idee preconcette , figli di paure o doveri sociali più che di reali scelte, che al contrario derivano da una ricerca consapevole di sé e della propria identità… Ho una cara amica che si è sposata giovanissima, spinta dall’educazione familiare. Pochi anni dopo ha divorziato (ora ha anche un bimbo) e questo perchè solo successivamente si è accorta di avere inseguito un sogno “ipostatizzato”, fisso nella sua mente, preconcetto, che non era mai stato messo al vaglio dalla sua esperienza umana e concreta….solo dopo sposata, ha scoperto parti di se stessa e desideri che non sapeva di possedere, e questo semplicemente perchè non si era veramente mai conosciuta prima in profondità; una volta sposata e libera dalle costrizioni della famiglia di origine, ha rivelato quel suo lato oscuro che aveva fatto finta sino ad allora di non ascoltare, e questo solo per conformarsi caparbiamente alla rigidità di un sogno che non aveva mai messo in discussione, rifiutando di conoscere quelle altre alternative che la vita le aveva offerto…. Per me fare scelte mature è sapere ascoltare in profondità i propri desideri interiori, non confonderli con le proprie paure , per scegliere sulla base di ciò che si è veramente e che potrebbe realizzarci. Vedo tanti giovani che si sposano e fanno figli per una sorta di “dover essere”, senza farsi troppe domande; ma il fatto che tanti matrimoni entrino in crisi subito, dimostra il fatto che pochi di loro hanno veramente ascoltato se stessi e le lor reali esigenze, agendo quindi a rimorchio di un dovere sociale anzichè di una scelta profondamente sentita. Allora trovo più responsabile e mature quelle donne che giunte a 30 anni affermano lucidamente di non sentirsi ancora in grado di avere un figlio perchè non si sentono psicologicamente pronte, piuttosto che quelle persone che si impongono certe tappe sociali senza essersi conosciute veramente nel profondo, generando così contraddizioni e innescando situazioni problematiche coinvolgendo famiglia e figli… E te lo dice una che viene da una famiglia divisa, attraversata costantemente da conflitti irrisolti… Essere responsabili non coincide necessariamente con lo sposarsi o col mettere su famiglia, bensì con la capacità di stare al passo con se stessi dopo aver ascoltato in profondità i propri intimi bisogni, senza farsi schiavizzare da regole sentite come assolute o dalla paura di non agire secondo un certo modo… imporsi delle regole può anche portarti a compiere scelte sbagliate e in “malafede”, legate ad un’accettazione passiva e scontata di certi ruoli percepiti come naturali ma che invece non lo sono… |
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Per esempio: Желим да разговарам с адвокатом, Calimero. Quote:
Se non concediamo agli altri un po' di fiducia, mettendo in discussione le nostre idee, rimaniamo rigidi ed emotivamente immobilizzati dalla paura di venire feriti. Così come abbiamo paura spesso di buttarci nella mischia, temiamo anche che le nostre idee ci si sbriciolino in mano, che la terra sotto i nostri piedi che esse rappresentano, scompaia. Abbiamo paura di mettere in discussione noi stessi in tutto e per tutto, compresi i nostri valori, per la paura di scoprire cose di noi che non ci piacciono e che ci appartengono tanto quanto le parti migliori. Mettere in discussione le nostre idee però, fa la differenza. Le rende più forti e a prova di auto-illusione, ci fa capire se esse ci appartengono davvero o sono magari il frutto bacato delle nostre paure. |
Figli non se ne parla,nè ora nè(credo)mai.
Sposarsi si può fare,purchè si riduca al massimo l'estroversissima cerimonia con ambaradan annesso. In ogni caso non è per me una priorità,per adesso,quando si comincerà a convivere ci si penserà. |
"per comprendere a fondo i propri stessi sogni, è necessario metterli alla prova nella realtà per vagliarne la resistenza, per valutare se questi sono realmente tali o se sono semplicemente derivanti da idee preconcette , figli di paure o doveri sociali più che di reali scelte"
e come fai a metterli alla prova? comportandoti nel modo opposto? non mi sembra una soluzione, ma solo uno svago e anche questa "Abbiamo paura di mettere in discussione noi stessi" nel mio caso è falso posso dire di aver vissuto in un sacco di modi diversi non in tutti i modi possibili, ma la scelta ora l'ho fatta, come dicevo all'inizio, mi sono rotto del resto |
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Se la mia amica avesse ascoltato più a fondo se stessa e le sue inquietuidini, se si fosse data l’occasione anche di sbagliare anziché rincorrere astrattamente un sogno perfetto, forse non avrebbe sbagliato così tanto una volta sposata..….lei ha creduto ciecamente nei suoi sogni infantili ( i suoi lo erano), reputandoli reali senza prima averli maturati negli anni a contatto con la vita reale, rifiutando di vivere su se stessa quel dubbio che invece le sarebbe servito per crescere e conoscere se stessa… Un altro rischio in cui si incorre è scegliere qualcosa solo sulla spinta emotiva della paura verso ciò che non conosciamo e per il timore del mondo esterno…. Ti sei mai chiesto se il desiderio spasmodico per il matrimonio non celi al contrario il bisogno di difenderti dalle minaccie del mondo esterno? Sapere che un sogno è frutto di una paura non lo rende meno puro e credibile ai tuoi stessi occhi?? Insomma, conoscersi ed interrogarsi, mettersi in discussione nelle proprie idee…è questo il reale cammino per far sì che i propri sogni siano veramente frutto di una sentita e solida scelta… E' tutto ciò che rende una persona seria e responsabile, almeno per me... |
voglio sapere una cosa mr crea argomento perchè non hai messo anche fascist??? :? discrimini!!!
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anzi, mi sto aprendo un sacco cercando moglie :lol: semmai voi, non è che vi lanciate al libertinaggio/brigantaggio solo per cercare di vincere le vostre paure di fondo? non vi sembra di stare buttando voi stessi? (cit.) :lol: l'altra sera ho visto un film dove una ragazza era iscritta ad un gruppo dove volevano rimanere vergini fino al matrimonio la gente al cinema rideva quando questi spiegavano le loro ragioni, erano tutti quindicenni, ecco 20 anni fa questo film non sarebbe stato manco prodotto perchè nun c'era nulla da ridere :D ps trip, il titolo del topic non lasciava inserire niente altro |
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Se vuoi difenderti dalle minacce te ne stai solo? hmmm...io invece, non sono nè psicolo nè altro, ma dai numerosi post che ho letto in questi mesi oltre ad una dosata carica di maschilismo e infarcito con un pizzico di troppo di egosimo, mi sembra di aver intuito anche che tu abbia parecchia paura della concorrenza, parecchia paura di un no, parecchia paura che una donna si stufi di te. In modo più o meno diretto sei stato anche tu stesso a dire che vedi una relazione non "certificata" (già ad usare questo termine mi viene da star male) come qualcosa di instabile, con la paura che ti svegli una mattina e la donna che fino alla sera prima condividev ail letto con te non c'è più. Appunto questa è una grossa fobia: è paura innanzitutto di non sentirsi capaci di farsi amare per quello che si è e di non essere abbastanza interessanti (perchè se una persona preferisce altri a noi significa che ha trovato un interesse maggiore in altri che in noi) - e questo lo si nota anche abbastanza facilmente dai tuoi rifiuti di socializzar eanche con donne che mostrano più o meno velatamente un loro interesse, paura di un giudizio loro e di chi sta intorno e paura ancora maggiore di un rifiuto prima, durante e dopo la conoscenza (questo sempre per il fatto di non sentirsi all'altezza). Da qui vedi il "non matrimoio" come qualcosa che ti può togliere da u ngiorno all'altro la persona che ami, ma a casa mia (e a casa della maggioranza della popolazione mondiale direi) hanno insegnato che è il viversi giorni per giorno che fa accrescere l'amore ed una persona non ti rimane legata sicuramente per un pezzo di carta, ma perchè tu gli interessi, perchè con te sta bene e perchè ama te più di tutti. Quindi oltre alla paura celata dietro al desiderio (anzi la ferma volontà) di sposarsi c'è anche un ragionamento sbagliato che ti porta a far pensare che il matrimonio sia qualcosa di eterno e di "Protetto". Come ben detto da Clizia con un esempio, ma come si può constatare semplicemetne guardandosi intorno una coppia sposata se non va daccordo prima o poi scoppia e si va a "discutere" in tribunale---> non 'è niente di garantito e protetto. (oserei dire grazie a Dio, in quanto l'amore ce lo si guadagna e non si può pensare di rimanere con le pantofole a vita e sperare che qualcuno ci possa amare follemente perchè stiamo in ciabatte...l'amore è "provocato" dagli interessi in comune, dalle emozioni, da ideologie affini, da modi di pensare affini, da sentimenti affini) |
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Se vuoi difenderti dalle minacce te ne stai solo? hmmm...io invece, non sono nè psicolo nè altro, ma dai numerosi post che ho letto in questi mesi oltre ad una dosata carica di maschilismo e infarcito con un pizzico di troppo di egosimo, mi sembra di aver intuito anche che tu abbia parecchia paura della concorrenza, parecchia paura di un no, parecchia paura che una donna si stufi di te. In modo più o meno diretto sei stato anche tu stesso a dire che vedi una relazione non "certificata" (già ad usare questo termine mi viene da star male) come qualcosa di instabile, con la paura che ti svegli una mattina e la donna che fino alla sera prima condividev ail letto con te non c'è più. Appunto questa è una grossa fobia: è paura innanzitutto di non sentirsi capaci di farsi amare per quello che si è e di non essere abbastanza interessanti (perchè se una persona preferisce altri a noi significa che ha trovato un interesse maggiore in altri che in noi) - e questo lo si nota anche abbastanza facilmente dai tuoi rifiuti di socializzar eanche con donne che mostrano più o meno velatamente un loro interesse, paura di un giudizio loro e di chi sta intorno e paura ancora maggiore di un rifiuto prima, durante e dopo la conoscenza (questo sempre per il fatto di non sentirsi all'altezza). Da qui vedi il "non matrimoio" come qualcosa che ti può togliere da u ngiorno all'altro la persona che ami, ma a casa mia (e a casa della maggioranza della popolazione mondiale direi) hanno insegnato che è il viversi giorni per giorno che fa accrescere l'amore ed una persona non ti rimane legata sicuramente per un pezzo di carta, ma perchè tu gli interessi, perchè con te sta bene e perchè ama te più di tutti. Quindi oltre alla paura celata dietro al desiderio (anzi la ferma volontà) di sposarsi c'è anche un ragionamento sbagliato che ti porta a far pensare che il matrimonio sia qualcosa di eterno e di "Protetto". Come ben detto da Clizia con un esempio, ma come si può constatare semplicemetne guardandosi intorno una coppia sposata se non va daccordo prima o poi scoppia e si va a "discutere" in tribunale---> non 'è niente di garantito e protetto. (oserei dire grazie a Dio, in quanto l'amore ce lo si guadagna e non si può pensare di rimanere con le pantofole a vita e sperare che qualcuno ci possa amare follemente perchè stiamo in ciabatte...l'amore è "provocato" dagli interessi in comune, dalle emozioni, da ideologie affini, da modi di pensare affini, da sentimenti affini) |
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Diciamo che sono entrambe paure molto ragionevoli... Quote:
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ribadisco: ci sono coppie (anche di miei amici) che sono insieme da quando avevano 12-13-14 anni...ora a 20 sono ancora lì.
Direi proprio che non si sono sposati a 14 anni :roll: Non so se hanno intenzione di farlo, ma stai sicuro che ormai sono destinati a vivere per il resto della loro vita insieme. Il matrimonio ormai è più che una foralità --> e questo ancora non l'avete capito. |
Embè, ci sono persone che a 26 anni non sono mai uscite con una ragazza.
Quindi uscire con le ragazze non serve a niente :) ? |
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Calimero,prova a farti registrare qualche puntata di Forum,un modo di aprire gli occhi senza dover fare esperienza diretta 8)
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però è da quando hanno 13 anni che stanno insieme...hanno superato potenzialmente il periodo più critico (appunto l'adolescenza dove al 90% il ragazzo va in cerca di avventure facili e la ragazza cerca di ripiegare). 7-8 anni in cui lei dal primo giorno (mi ricordo che eravamo poco più che bimbi) che diceva che l'avrebbe amato a vita, lui corrispondeva di buon grado. Lui dalla terza media poi fa il muratore, lei liceo ed ora fa l'uni (quindi a parte i 3 anni delle medie non hanno nemmeno potuto stare a contatto sempre e hanno vissuto la vita a 360°). Dico solo che un amore dall'esterno (ma anche dall'interno se uno sa essere abbastanza freddo da osservare) si vede se può essere duraturo o meno. Lo vedi nei gesti, nel modo in cui due interagiscono ecc...ecc... ci sono fior di coppie che io tra me e me ho detto "dureranno poco" e così è stato...altrettante (tra cui questi 2 miei ex comapgni) che ho detto "andranno lontano" e finora è stato così (e 8 anni insieme nella fase dell'adolescenza che forse è una delle più critiche per i tradimenti causa potenziale scarsa maturità è una bella "vittoria" indipendentemente da come vada nei prossimi anni). Semplicemente sto testimoniando il fatto che se si ama del matrimonio te ne freghi altamente, ti interessa solo avere la tua lei/il tuo lui ogni giorni da amare. |
devo ancora fare l'uni, mio padre l'ho sempre considerato alla stregua di un animale e sono contento che 2 anni fa è andato via, mia madre ha visioni per me troppo "ottuse" e non le ho più chiesto soldi da un pezzo...
ripeto non tutti a 18-20-15 anni hanno la stessa maturità, stessa esperienza e stesse prospettive e idee di vita. C'è chi a 15 anni ha iniziato a far el'operaio e mantenersi da vivere da solo (vedi il mio amico), c'è chi pur rimanendo in famiglia ha fatto una vita piuttosto solitaria e cercando di uscirne con le sole proprie mani. Spensierata? per diversi punti di vista lo studio è più impegnativo del mondo lavorativo (sicurament epiù impegnativo di vari settori del mondo lavorativo). Dire che non è l'adolescenza il periodo più critico per un rapporto di coppia è quasi blasfemia. Se non è l'adolescenza e lo è la fase adulta è per un semplice fatto: mancanza di maturità, sicurezza e limpidità dei sentimenti dei membri della coppia (non è un caso raro, ma sicuramente non è gravoso quanti nell'adolescenza in qui gli imprevisti sono ben maggiori). E' nell'adolescenza che pur avendo il ragazzo al sabato sera esci con le amiche, è nell'adolescenza in cui si è molto più estroversi e facilmente propensi a tradire. Se una coppia si rompe dai 25 anni di età in su dal mio punto di vista è per un semplice motivo: ipocrisia (son ovoluti rimanere insieme pur avendo molti aspetti su cui non conciliavano già in precedenza), insicurezze/disinteresse/"noiosità" dell'uno o dell'altro membro. Per il resto? le uscite con amici/e sono statisticamente molto minori...si inizia a convivere e il tempo da dedicare al di fuori della coppia è molto minore e se l'altra persona perde interesse nei tuoi confronti, dal mio punto di vista, è per una tua incapacità di creare interesse...perchè diversamente l'amore non sparisce da un giorno all'altro EDIT: detto questo, mi dispiace dirlo, ma in questo forum si parla più per luoghi comuni e sensazioni proprie erronee piuttosto che sul proprio vissuto (per quanto possa essere minimo per un un qualche utente di questo forum fobico). Leggo un concetto della società spesse volte statico e irreale... |
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il matrimonio è il bene la coppia aperta è il vizio ed il peccato |
Questo thread era cmq x chi ci crede, e come lo vive.
Tutte le altre discussioni sono OT perchè tanto la si pensa diversamente e noi nobli responsabiloni la pensiamo in un modo e voi anime libere in un altro, quindi potremmo andare avanti all'infinito. Quindi amici del matrimonio e dei sogni all'antica, fatevi avanti. I sogni son desideri (cit.) basta con le menate psicologiche inconsce, i sogni non si discutono :D Chi si sente irrealizzato per il fatto che molti conoscenti sono sposati con figli e noi non si ha manco uno straccio di fidansata partime? (di questo si discute qui!) Chi si sente una cacchina che non vale niente per questo motivo? Chi non da valore a tutto quello che ha perchè tanto non vede un futuro? |
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Tendo però a inseguire più la realizzazione che il matrimonio in se. Il matrimonio è un sugello, per dire, l'assunzione finale al grado di persona per bene inserita nella società. Mi sento una cacchina più perchè non sono ancora indipendente, lavorativo ect. ect., il matrimonio penso debba venire dopo (poi vabbè se incontrassi la donna del destino e non ne avessi veramente dubbi e saremmo destinati a stare insieme per sempre, potrebbe anche venire prima...ma figurati^ ^). Quanto al valore...io un futuro lo vedrei pure e cose a cui dare valore ce ne sarebbero, però non riesco a costruirci sopra e a ingranare, una volta per tutte, la giusta marcia. Tu, Cali, accenni spesso (ti vanti :) ) a come ti sei fatto strada. Che ne pensi? |
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