Re: A proposito di discoteche
 

Comunque inutile andare avanti. Fai una cosa, non rispondere più a miei post e messaggi. Inutile continuare

Io evito chi è depresso, a meno che non sia già un mio amico intimo o familiare stretto, l’ho già scritto altre volte

I timidi mi sono sempre piaciuti e cerco sempre un contatto. Poi non sempre è facile perché alcuni si infastidiscono quasi

Tu continui ad associare fobici e depressi ma non è lo stesso problema

Non vedo perché, se scrivi in pubblico non sto rispondendo a te, “parlo” con tutti e tutti possono contestare quello che scrivo. Non è una conversazione privata

Re: A proposito di discoteche
 

Io sono fobico e depresso e i due problemi interagiscono, parli con gli altri ma quoti me e rispondi a me. E ti da fastidio quello che dico perché sono cose vere

Tu sei fobico e depresso, ma non tutti i fobici son depressi.

E agli occhi degli altri la depressione e la timidezza/fobia non provocano lo stesso effetto

Cmq tranquillo che non mi da fastidio quello che dici, non vedo perché dovrebbe, semplicemente non sono d’accordo e adesso ho tempo di commentare quello che scrivi tu, come quello che scrivono altri

Re: A proposito di discoteche
 

Stile inconfondibile :sisi:

Re: A proposito di discoteche
 

E quale stile sarebbe?

Piacerebbe saperlo anche a me, ogni tanto rispunta qualcuno con questa storia

Re: A proposito di discoteche
 

Maca potrebbe essere una delle commesse maleducate che cacciano via i clienti depressi perché li vorrebbe evitare.
Tra il non voler stringere amicizia con qualcuno e il comportarsi civilmente con qualcuno senza evitare di avere con questo ogni forma di contatto umano, secondo me c'è differenza.

Se pagano no...

Re: A proposito di discoteche
 

L'importante è che poi non si lamenti "Ma il maglione taglia xy com'è che non lo trovo?".
A volte per cercare la taglia giusta bisogna andare a prendere le cose in magazzino...

Re: A proposito di discoteche
 

Se li cacci via o li tratti male, di sicuro non pagheranno né oggi né domani visto che poi magari nel tuo negozio (o quello in cui lavori) non ci tornano.

O tenersi il maglione vecchio e i soldi

Comunque dove ho scritto che li caccio o li tratto male? Manco faccio la commessa, e generalmente mi comporto in modo educato

Sul fatto di non voler frequentare chi è depresso ho già scritto in passato e andiamo fuori tema, ma non credo sia un obbligo o un dovere. La depressione non è una malattia contagiosa, ma sicuramente crea disagio psicologico anche in chi ci deve interagire. Va curata dai medici

Re: A proposito di discoteche
 

Domanda rivolta a tutti. Sono l'unico a cui è capitato più di una volta di sentire parlare delle persone depresse con sprezzo e quasi disgusto?più di una volta ho sentito frasi del tipo :quello si che è una persona divertente, non come quelli tristi e depressi. Oppure meglio uscire con chi ride e scherza piuttosto che con gente musona e depressa. E altre frasi. Non c'è niente di male se una persona preferisce uscire con uno che ride, quello che stona è lo sprezzo con il quale si parla di chi è depresso. Senza a volte sapere che dietro a una depressione ci sono problemi gravi, grossi. Non che una persona si sveglia al mattino e dice toh, voglio diventare depresso così per sport.
Non è facile ridere sempre se i problemi sono grossi, visto che una frase che sento spesso è :"io voglio che chi frequenta me deve ridere sempre e comunque"
Sempre e comunque dipende dalla portata dei problemi. Tutti hanno problemi, non tutti li hanno uguali.

Sprezzo e disgusto non sono le parole giuste, ma di sicuro non si parla bene di quelli sempre tristi, negativi e concentrati solo sui loro problemi.

Come se ne dovrebbe parlare secondo te?

Ma non mi è mai capitato di sentirlo dire di chi era ufficialmente depresso. In quel caso si dice che dovrebbe farsi curare

Re: A proposito di discoteche
 

a me invece è capitato, al lavoro, in mensa, da una conoscente di 32 anni, e in altri ambiti. Io non ne parlo con sprezzo di una persona triste. Dietro a una persona triste ci sono sicuramente motivazioni.

Re: A proposito di discoteche
 

Checché ne dicano alcuni, quella odierna è una società di pisciaculo basata per la stragrande maggioranza sull'apparire, sul materialismo, sui soldi. Società ben diversa dagli anni 70 dove ci si accontentava di poco, e non veniamo a dire che i pisciaculo c'erano anche allora.

Tranquillo che anche negli anni 70 alla gente piaceva divertirsi

Re: A proposito di discoteche
 

Non puoi venire a dire che le persone negli anni 70 ragionavano e avevano criteri di scelta come adesso. Ed era un divertirsi più sano, più genuino.