Re: Tu che ci fai qui?
 

Io sono qui in quanto evitante e per l'ansia generalizzata. Ho sempre molta ansia ad andare in posti che non conosco soprattutto per l'incognita bagno, non esco di casa se non riesco prima ad andarci. Nel periodo scolastico stavo davvero male, dopo il fallimento universitario stavo peggio, poi con terapie d'urto praticando lavori non adatti a me, son riuscito a risollevare la mia situazione.

Sono stato fidanzato ed è un'esperienza che spero tutti possano vivere ma è, appunto, solo un'esperienza che poco influisce sulla fobia sociale.
Mi piace visitare il forum perché riesce a motivarmi e farmi concetrare più su me stesso e cerco anche di aiutare gli altri.

ps. Ovviamente il motivo reale è broccolare.

Re: Tu che ci fai qui?
 

In che modo questo tipo di lavori ti hanno risollevato? Nel mio caso penso che avrebbero aggravato la mia ansia.

Re: Tu che ci fai qui?
 

Nella sua ingenuità, questo topic offre spunti di riflessione. Qualcuno che ha studiato psicologia clinica, può dire se la distinzione fra fobia sociale generalizzata e fobia sociale specifica è usata nei moderni sistemi nosografici, tipo DSM V? Inoltre, fino a che punto può essere "specifica" la fobia sociale?
Chiedo questo perché, a proposito del topic, ci possono essere persone che magari riescono molto bene in alcuni campi, ad esempio quello lavorativo, ma hanno una fobia sociale in particolari ambiti. Ad esempio, ha senso parlare di fobia sociale ristretta alle figure di autorità? Oppure, ha senso parlare di fobia sociale ristretta ai rapporti sessuali?

Re: Tu che ci fai qui?
 

Ho fatto un lavoro così avverso alla mia condizione che interagire con le persone era l'ultimo dei miei problemi. Quindi mi sono accorto che le persone (almeno non tutte) non sono poi così male e che ci si può anche convivere.

Re: Tu che ci fai qui?
 

O andate sul sito dei brutti.

Re: Tu che ci fai qui?
 

Sto qua per cazzeggiare

Re: Tu che ci fai qui?
 

mah,...cercavo qualche amicizia fraterna..chesso...qualche essere femminile...che non appartenga agli stereotipi di normalità,con cui mi confronto giornalmente e ne esco strano,fobico inferiore,solitario,timido,asociale,antisociale.e se mi ci metto mio malgrado mi ritrovo scemo e insultato a volte...perculato..mah...aggettiviapiacerepatico,a ggettiviapiacerfobico...trovato poco nulla...ma infatti io non ci faccio nulla qui...stasera son passato per caso...in effetti...o forse l'illuminazione...chissa...