cancellato17848 |
26-09-2017 19:12 |
Re: sul problema degli approcci
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
(Messaggio 2003904)
Eh, ma allora non è vero che:
non sono certo che un tempo avrebbe avuto meno approcci. Anzi, secondo me ne avrebbe avuti di più e qualitativamente migliori. Un tempo ci si approcciava ragionando su rapporti, matrimonio, figli e quindi l'approccio, l'inizio di una relazione, poggiava su basi serie
come dicevi prima.
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in quell'istante in cui approcci una donna non pensi solo a quello, ma al fatto che è carina, attraente, intelligente. penso che all'epoca fosse lo stesso. ma la cultura era sicuramente improntata alla casa e alla prole.
Quote:
Dici che gli eremiti dei primi secoli dell'era cristiana erano dei precursori della modernità?
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vedi, forse quello che non sono riuscito a spiegare a madame, provo a farlo a te, sperando di essere all'altezza di riuscirci (io).
se una persona sceglie di essere eremita sui monti, è una persona che liberamente, per le sue ragioni più che valide, ha scelto questa strada. se una società , quasi intera, basa il suo atteggiamento su comportamenti dissociati dal resto, alienati ed egoistici, mi sa che c'è qualcosa che non funziona in questo organismo.
se non avessimo una serie di problemi con l'altro, non saremmo in questo forum. ma io non ho la presunzione di dire che il mio comportamento di cacasotto alla mia età, di relazionarmi col prossimo, sia una cosa che mi rende sereno. Sebbene sappia che l'umanità non sia un'aggregazione di persone semplici da gestire e amare.
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