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Originariamente inviata da ~~~
(Messaggio 1950038)
Io invece ho un pensiero del tipo: ora che sono in forze, finché sono in forze, lo faccio
Il fatto è che comunque bisogna in ogni caso sopportare qualcosa, altrimenti non si farebbe niente
Si parte con entusiasmo perché veramente si ha piacere in una cosa ma man mano si esauriscono le energie.
Ho sempre pensato di essere incostante mentre invece probabilmente si tratta tutto di un ciclo di carico e scarico non solo di una incostanza umorale e motivazionale (ci sono pure quelle, forse però accentuate o addirittura provocate da quel saliscendi di energie).
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Quello che noi di solito chiamiamo sopportazione, non è altro che il compromesso che per forza di cose deve esserci quando si ha a che fare con gli altri, per mantenere relazioni, amicizie, etc, la gente è diversa da noi, quindi avere aspettative sui comportamenti altrui, è sbagliato, così come essere intollerante verso tutto, ci sono delle vie di mezzo che andrebbero trovate, più che altro per stare meglio noi. Che attenzione, non vuol dire sopportare tutto e tutti, altrimenti diventa sottomissione e va peggio.
Forse nel momento in cui ti senti propositiva e in forze, fai tutto e troppo per quello che è il tuo carattere, chiaro che se un giorno che ti svegli attiva, ti butti nella socialità e fai tutto a prescindere, tra cui anche cose che non faresti in altre situazioni (boh, ipotizzo), alla fine ti stressi e ne esci distrutta, quanto può durare una full immersion nel sociale, per chi ha problemi a relazionarsi?
Io faccio così, ogni volta che faccio una cosa, poi mi fermo e vedo come sto, senza la smania di dover strafare (del tipo che se mi fermo ora non faccio più niente), no, valuto come sto, mi fermo se è il caso, mi riposo, riparto, tutto coi miei tempi e modi. Senza pressione, nè esterne, nè interne.
Lo so io come sono fatta e ciò che posso sopportare, forzarsi un pochino è ok, violentarsi no.
Le esposizioni vanno fatte in modo controllato, altrimenti diventa una terapia d'urto, che non può funzionare e finisce per esaurirci, e farci chiudere ancora di più, successivamente.