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Re: dismorfofobia?...
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Viene a letto con me una donna molto bella ed io dovrei pensare "questa persona si scoperebbe chiunque". La motivazione per cui si scoperebbe qualsiasi tipo di persona quale dovrebbe essere? :interrogativo: Oddio se esistono donne molto belle che si comportano così, presentatecele. Ma anche se esistono uomini molto attraenti che si comportano così presentiamoli a certe donne alle quali non si interessa mai nessuno. |
Re: dismorfofobia?...
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Può funzionare? |
Re: dismorfofobia?...
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Re: dismorfofobia?...
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Stasera sei riuscita a strapparmi un sorriso :). |
Re: dismorfofobia?...
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verso gli uomini. Sei uomo anche tu come zoe666 ? A beneficio degli uomini aggiungo i seguenti: Vi hanno mai fatto spontanemente massaggi alla spalle ? Se vi stendete al mare spiaggia, alcune si piazzano vicino a voi pur essendoci la spiaggia mezza vuota ? In occasione degli scambi di auguri Natale, compleanni ecc... vi cercano senza esistazione per darvi i baci sulle guance ? I parenti/amici/colleghi vi chiedono insistentemente quando vi trovate una fidanzata ? Le donne hanno mai preso le vostre difese quando subite un atto di bullismo/torto a scuola o al lavoro ? Quando vi sedete con gruppo misto per mangiare al ristorante/mensa/rimpatriate varie, vi hanno mai invitato in modo deciso a sedervi al loro fianco ? Le amiche/colleghe si tengono ben aggiornate se avete fidanzata ? Amici e conoscenti maschi sono felici di uscire con voi convinti che calamitate e non respingete donne ? Vi hanno mai scelto per sostenere ruoli d' immagine in punti/ruoli strategici ? Quando siete in mezzo ad un gruppo di donne, subito attenzione per voi con sorrisi e domandine piccanti ? |
Re: dismorfofobia?...
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Questo topic: TLTR.
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Re: dismorfofobia?...
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Ci possono essere gusti particolari, per cui se uno dovesse piacere principalmente per l'aspetto esteriore pur essendo considerabile 'brutto' dalla maggioranza delle persone, significa evidentemente che l'altro valuta secondo criteri abbastanza individuali. Ma è vero che saranno casi poco frequenti. Il punto è che si può piacere per una serie di motivi e grazie a una serie di circostanze. L'aspetto esteriore del partner può essere piò o meno lontano da un 'modello' o più modelli di riferimento personali o più generali, ma questo non significa non piacere o non attrarre. Per dire, a me sono piaciute anche ragazze che si discostavano dalle mie preferenze (vabbè che sono abbastanza confuse). In quel momento, se cercavo di valutare obiettivamente l'aspetto esteriore, potevo dire che 'è meno bella dell'attrice x' o anche 'è molto meno bella dell'attrice x' ma questa cosa non significava che non fosse vero che mi interessasse / attraesse. Insomma si può piacere anche se inizialmente e a freddo, cioè quando ancora non è sorto ancora un interesse per qualche motivo, non si viene visti come esteticamente di un certo livello. Allora: perchè è difficile (anche se non impossibile) trovare 'strafighe' che si mettano con uno brutto e senza i suddetti soldi e status? Secondo me può essere dovuto all'influenza sociale, al clima di competizione e possibile svalutazione altrui tra uomini, in questo caso, per avere una donna, e alla probabilità alta di essere oggetti di determinati giudizi o considerazioni, ad esempio relativi al confronto con altre donne. In pratica è difficile per una persona con una certa appariscenza, che la rende desiderata e invidiata da molti, vedersi a livello sociale con uno che per esempio porta una immagine di sè carente, secondo il giudizio e il sentire generale, in diversi ambiti e in particolare negli ambiti, che spesso secondo una logica superficiale, sono considerati importanti. Insomma condizionamento conscio o meno. Estremizzando una modella abituata a sfilare anche al di fuori dalle passerelle vivrebbe con una certa 'sofferenza' il condividere la presenza e l'interazione con gli altri con uno uomo brutto e povero. Ma questo non significa che non si possa attrarre donne e uomini belli, se non si è molto piacenti esteticamente secondo un'opinione abbastanza generalizzabile e non ricchi o famosi. |
Re: dismorfofobia?...
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Spiegatemi come funziona. Mi dite che certe cose sono possibili, ma io non ho mai visto un barbone accompagnarsi ad una donna attraente. Mentre una coppia che sta messa male che vive per strada la conosco, ma stanno messi male tutti e due. Alla fine si può dire che tutto quel che non è contraddittorio a monte è possibile, ma in fin dei conti qua non si parla di impossibilità ma di estrema improbabilità. Spesso si afferma che le classi sociali sono state abbattute, ma a me non sembra proprio, la possibilità che persone appartenenti a diverse classi di valore (stipulate socialmente) stiano insieme risulta più risicata quanto più le due persone si trovano distanti in questa gerarchia. Comunque in generale penso che anche chi è diventato dismorfofobico e attribuisce un valore sociale alla sua immagine corporea se l'è costruita questa cosa in base ad una serie di esperienze questa idea, confronto tra la propria e modelli diffusi ad esempio, discorsi che le persone fanno e cose del genere. Alla fine anche io mentalmente credo che il fuoco scotti, e inizio ad aver paura prima ancora che la fiamma mi bruci la mano, ma è una cosa che mi son costruito tramite altre esperienze, se inizio a vedere persone che attraversano le fiamme (senza scottarsi e senza lamentar dolore) e cose del genere, a lungo andare può essere che la paura si attenui , prendo coraggio e inizio a pensare che la mia credenza risulta infondata, ma se queste cose non le vedo mai, è difficile che cambi idea. Queste non sono credenze nucleari di base secondo me, si possono smontare se poi si osservano una serie di cose, l'idea che siano solo emotive (come se poi questa emotività sia un qualcosa di completamente sganciato da ogni forma di esperienza) non mi ha mai convinto veramente. Il problema è che con tutte le informazioni che si hanno intorno in molti casi non le smonti, così non si riesce a smontare la mia credenza che il fuoco scotti. Io alla fine son convinto che sia vero in base a quel che so, che poi faccio finta di esser convinto del contrario perché è più razionale credere il contrario (razionale in base a cosa? :nonso:) secondo me non dico la verità e quel che penso e credo davvero. Persuadersi e persuadere qualcuno che qualcosa sia vero secondo me non è qualcosa di emotivo quando si ha a che fare con credenze non nucleari e di base. Fare esperienze correttive secondo me può funzionare, solo che dovrebbe esser possibile farle queste esperienze correttive (indipendentemente dalla loro realtà, che non si sa se esiste, l'esperienza è comunque soggettiva). E' un po' come nelle dimostrazioni, ci sono credenze di base (i cosiddetti assiomi) di cui ci si fida a monte (e queste credenze di base risulta complicato farle cadere, salvo casi di incoerenza relativa, problema sempre aperto) ma il resto lo si costruisce a partire da questi, ed è vero che lo si è costruito e non è basato sull'intuito o una forma di sentire (emotivo o di altra natura). In pratica comunque anche le credenze nucleari e di base potrebbero essere portate a revisione casomai si scoprisse prima o poi che insieme non possono stare, anche se poi non si saprebbe quale escludere. Comunque anche se si scovasse una contraddizione si cercherebbe un errore prima in altri punti e solo alla fine si arriverebbe al nucleo base. Le credenze di base nessuna esperienza può scalfirle. Gli individui sono costruiti in maniera simile secondo me, hanno credenze più nucleari e credenze più periferiche, quelle periferiche si possono smontare, solo che devono esser possibili delle correzioni. Nessuno direbbe che il teorema di Pitagora è vero intuitivamente, infatti poi ci si sorprende quando si scopre che questa cosa qua "si trova" ed è divenuto col tempo qualcosa di acquisito, ma se si dovessero scovare falle nelle usuali dimostrazioni, il nostro sentirlo vero inizierebbe a scricchiolare. Il ragionamento di prima di Muttley relativo al fatto "non possiamo credere veritieramente di essere tutti quanti i più brutti" non smonta comunque la credenza di qualcuno che sia il più brutto. Non è possibile che le credenze di tutte queste persone siano vere, quindi la maggior parte delle persone che afferma questa cosa qua mente, ma risulta possibile poi che la credenza di una persona in questo gruppo sia vera, anzi è necessario che qualcuno dica la verità: ci dovrà pur essere la persona più brutta (qualcuno che non mente nel gruppo ci deve essere) e non si può escludere che siamo proprio noi quella persona soltanto in base alla constatazione di questo fatto. Razionalmente questa constatazione qua non smonta la credenza, non la smonta per nulla, ci vuole altro per convincersi, e secondo me in linea di principio se lo si trova questo altro che risulta molto più resistente alle obiezioni che si attivano, certe cose si smontano. Comunque non credo che siano così estreme le credenze che provocano disagio "sono il più brutto" si crede in genere di trovarsi ai piani inferiori della classifica. Supporre che la credenza "Sono brutto, sono poco piacente" sia nucleare o di base e che quindi nessuna esperienza potrebbe scalfirla dato che è in base a questa che si costruisce tutto il resto mi convince poco. Se le esperienze che possono scalfirla in relazione all'organizzazione di qualcuno le si fanno, la credenza inizia a venir meno. "Sono brutto, sono poco piacente" dovrà pur significare qualcosa per la persona in base ad altro (la persona avrà un'idea del cosa dovrebbe accadere per non esser tale). Forse non significa la stessa cosa per tutti, e ci sta, però in base al significato personale che si dà a questa affermazione risulta possibile, in linea di principio, cambiare idea se si viene a conoscenza di una serie di cose. Se per una persona specifica "non esser brutti" significa "non esser derisi per le dimensioni di un organo" l'"altezza" e cose del genere, è chiaro che se continuano ad esistere queste cose qua intorno alla persona e la persona ne viene a conoscenza, la credenza non la intacca. Può essere poi che una credenza del genere non crei proprio disagio, ma è un altro paio di maniche, qua si parlava di come smontarla o montarla. |
Re: dismorfofobia?...
XL non è (solo) la tua presunta mediocrità estetica a comprometterti la possibilità di piacere, ma il tuo non apprezzarti, il tuo "non volerti bene".
Potrai pure essere mediocre sotto il profilo estetico, ma quello è un ostacolo che si può aggirare se a supportarlo ci sono un carattere e un temperamento egosintonici. |
Re: dismorfofobia?...
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Re: dismorfofobia?...
A 18 anni andai da un chirurgo plastico per chiedere qualche ritocco e lui mi disse che acne a parte non ero un brutto ragazzo.
Non essendo altissimo avrei voluto anche farmi allungare le gambe...grazie a dio sono pensieri ossessivi che sono andati via col tempo e la terapia... Inviato dal mio HUAWEI VNS-L21 utilizzando Tapatalk |
Re: dismorfofobia?...
Ragazzi/e .. voglio capire se sono dismorfofobico , o faccio schifo ...
come si fà.. non riesco ad uscirne , dovrei avere il parere sincero di almeno una ventina di ragazze .. mi aiutate ?? sono sempre a valutare il mio aspetto , a confrontarmi :testata::testata: |
Re: dismorfofobia?...
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Non credo sia possibile sbloccarla ad hoc per un utente :pensando:
60 giorni e 75 post sul forum sono i requisiti. Comunque, puoi pure caricare su un sito esterno o allegarla e poi toglierla :nonso: |
@ archi
Tu i post li hai cancellati in seguito, quando l'hai "sbloccata"' non penso me avesssi 40 e, probabilmente, una volta ottenuto il permesso non lo si perde. |
Re: dismorfofobia?...
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aspetterò gli altri 10 giorni rimanenti x le foto nella sezione apposita |
Re: dismorfofobia?...
Una cosa che mi chiedo è questa: se ad un dismorfofobico più persone fanno i complimenti, dicendogli che ha un bell'aspetto, un bel fisico, un bel viso, questi comincia veramente a credere che sia così?
Personalmente, quando mi sento dire queste cose, ho solo l'impressione di essere presa in giro o che stiano mentendo per qualche tornaconto o robe del genere, quello che vedo allo specchio non cambia, per quanto mi preoccupi costantemente di apparire quantomeno accettabile. L'età che incalza non aiuta di certo, così come la costante competizione con le altre persone. È come se una volta messo piede fuori di casa, sia uno scontro costante tra me e le altre persone, e sono consapevole di non poterlo vincere perchè sono men che mediocre e non meritevole. |
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Comunque il punto cardine è che lui/lei non si piace e si percepisce in quel determinato modo, i complimenti può pure considerarli in modo neutro ma non intaccano l'autopercezione negativa. |
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