Re: In casi estremi la violenza è giustificata?
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
(Messaggio 1769730)
Sempre che uno si ricordi l'insegnamento di Miaghi che il Karate "forse" non esiste, uno deve saper capire cosa è in grado di applicare, altrimenti è meglio menare a caso.
Suppongo che spesso, per ragioni di marketing e sincera presunzione degli istruttori, nei corsi di difesa personale si tenda a sopravvalutare l'effettiva applicabilità pratica.
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Le tecniche non esistono, senza la pratica. Hai mai visto un laureando in ingegneria passare analisi 1 semplicemente studiando le tecniche di integrazione?
Come ci insegna Pat Morita, è la pratica a fare la differenza, cosa che effettivamente a volte non viene effettivamente enfatizzata in alcuni corsi di arti marziali.
Oltretutto la difesa personale va sempre correlata al contesto in cui si presume di utilizzarla. Il krav maga è una discreta operazione di marketing, perché a pensarci con un po' d'attenzione il contesto tipo in cui un soldato si potrebbe trovare a dover affrontare un avversario a mani nude (una lotta corpo a corpo mortale con un nemico dove per qualche motivo le armi non sono disponibili, ad esempio un evasione da un interrogatorio) è probilmente differente dal contesto tipo di un ragazzo che va a ballare in discoteca e non vuole che il primo tabbozzo lo utilizzi come punchball per puro sfogo.
Questo non dimostra che il krav maga civile sia inefficace, ma non si può parlare di efficacia esimendoci dal parlare di scopo.
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