passenger |
23-02-2016 18:00 |
Re: Esperto o vergine?
Quote:
Originariamente inviata da y
(Messaggio 1686819)
Guarda, dare del "voi" non si usa più da un po' di tempo ormai. Di chi stai a parlà? Magari se cominci tu a non vedere gli altri utenti come una massa indistinta, poi ti seguo anche col resto del discorso, che a quel punto può anche avere un senso... ma così no, eh? ._.
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Ok, su questo hai ragione, mi piace la tua obiezione. :)
Quello che volevo dire è che quando tu, y, ti relazioni con una donna, ovviamente non sei onnipotente, nel senso che non tutto dipende da te, siccome una relazione è composta di 2 soggetti che interagiscono tra di loro. Ciò implica ad esempio che lei possa rifiutarti, che possa prima uscire con te e poi decidere di non dartela, insomma tutto ciò che accade non potrà mai essere completamente sotto il tuo controllo (ovviamente, vale anche il viceversa: lei non può prevedere tu cosa farai). Questo perché ti stai relazionando con un soggetto e non con un oggetto.
Tutta la storia dell'esperto o vergine a me pare un tentativo (da parte di chi ha aperto il topic e di chi ne sostiene le idee sotterranee; non di tutti, per carità) di sviare da tale assunto (cioè in una relazione ci sono 2 soggetti) per rendere oggetto uno dei due componenti la relazione. Un oggetto in genere ha una funzione e come tale ha delle caratteristiche che lo rendono più o meno funzionale al suo scopo. Quello che voglio dire è che: 1) un soggetto, invece, essendo tale non può essere reso oggetto (e parlo, qui, nel caso in questione, di un uomo); 2) il desiderio di rendere oggetti gli altri o se stessi porta con sé in genere un desiderio di controllo (io sono come tu mi vuoi, quindi ti ho completamente sotto controllo, quindi non puoi più rifiutarmi o in generale avere comportamenti che io possa non aspettarmi), peccato che sia una pura illusione realizzare ciò, in quanto i soggetti restano, per quanto ne vogliano, soggetti, e gli oggetti oggetti.
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