Re: Squilibri fra i due sessi. Esperienza.
 

certo :)
ovviamente parlavo in generale ,le possibilità possono essere tante ma sono secondo me condizionamenti culturali la biologia parla un linguaggio differente e non dimentico che siamo sopratutto animali , animali un po' speciali perché con una storia culturale dietro che le altre bestie non hanno

Re: Squilibri fra i due sessi. Esperienza.
 

Se l'esperienza caffé non mi piace, non ci torno più, salvo che abbia bisogno del caffé.

Il problema della prostituzione è che essendo in una borderline di legalità, non ci sono molti siti affidabili di recensioni, sicché ci sono un sacco di esercenti che non hanno la benché minima vocazione, anzi si sentono giustificate a farlo male perché covano rancore represso per una scelta che fondamentalmente è la loro (cit. http://www.fobiasociale.com/utilita-...3/#post1671292 )

Re: Squilibri fra i due sessi. Esperienza.
 

ci sono 'zoccole' (ah non si può dire? lavoratrici della ricreazione maschile allora :mrgreen: ) da 250 € a botta e credo che un certo impegno ce lo mettano , io sono uno dei non avvalenti precisiamo ...però chissà che mi perdo

Se vi piace essere definiti così.

Re: Squilibri fra i due sessi. Esperienza.
 

Benedetto Croce era un uomo di un altro secolo ...
vi invito cmq a fare uno spinoff una discussione potrebbe chiamarsi: case chiuse pro o contro
o qualcosa del genere

Re: Squilibri fra i due sessi. Esperienza.
 

E' stato portato in tribunale, quindi anche se legale rimane pur sempre in una zona di legalità alquanto periferica, sotto continuo schiaffo dei benpensanti.

Che potremmo pensare come dei vecchi barbogi, dei bigottoni. Gente lontana da noi, da cui non abbiamo nulla di cui temere.


Niente di più sbagliato. Il bigotto più infido è quello dentro di noi.

Quello che quando vede le tette delle universitarie su internet pensa "poi si lamentano che le chiamano troie".

Il puritanesimo peloso delle senonoraquandiste, che mascherato da femminismo pretende di "liberare" le donne dettando loro una morale di comportamento.

Vorrei che Ondine ci riflettesse, perché mi pare molto sveglia e intelligente. Ma un conto è difendere la libertà di autodeterminazione delle donne (il vero femminismo, quello che consente a una donna di scegliere se depilarsi o no, se truccarsi o no, se mettere la mini a giropassera o il velo islamico, se darla via come se non ci fosse un domani o conservarsi illibata per il grande amore), un altro è voler difendere le donne da un'oggettificazione verso cui alcune donne (così come alcuni uomini) non si sentono affatto vittime, ma anzi ci sguazzano bene e vorrebbero essere lasciate/i lì in pace dove sono.

In caso contrario si fa solo il gioco dei Maroni.

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