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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Lo invidiavo perché il mio sogno è sempre stato trovare la ragazza a 18 anni, fidanzarmi e sposarmi vita natural durante :mrgreen:. Ma sospetto che dietro questo mio desiderio ci sia qualcosa di un tantino disfunzionale. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Però quindi non ho capito, sei dell'idea che crescano bene o no? |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Deriva dalla paura di rischiare. Ho paura di non trovare mai nella vita una compagna (non ho mai avuto relazioni). Inconsciamente non ho fiducia nelle mie capacità di farcela, perché ho una concezione di me come inadeguato, e questo mi porta a provare il desiderio di ottenere subito un risultato sicuro piuttosto che rischiare di non avere in mano nulla. E cosa c'è di più sicuro e tranquillo che trovare una fidanzata al primo vero tentativo, stare subito bene e rimanere con lei senza l'ulteriore sbattimento di doversi rimettere alla ricerca. Come facevano le generazioni precedenti tra l'altro. Ho sempre invidiato i miei parenti che si sono sposati giovanissimi. Troppo facile. E' lo stesso motivo per cui mi piacerebbe un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Calcisticamente è il motivo per cui la squadra piccola contro la grande difende il pareggio. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Non si riferiva nè a me (mi ha nominata solo perchè è un trollone :ridacchiare:), nè a barclay, era un discorso generale il suo, per quanto riguarda vari pensieri disfunzionali e le conseguenti dinamiche. Quote:
Per me, la combo di "lavoro a tempo indeterminato" + "ti amerò per sempre" è devastante. :D |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
Allora parliamo delle mode, non di chi le segue. Anche una persona che ripudia il lavoro potrebbe definire tutti coloro che non si ribellano al sistema produttivo come vulgata, o no? Ma poi mi chiedo: ha davvero senso domandarsi quello che fanno gli altri e perché? A meno che non metta a repentaglio la nostra incolumità o libertà, se noi siamo diversi e lo siamo con convinzione e cognizione di causa, non ce ne dovrebbe fregare di meno.
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Capisco di non essere totalmente dipendenti dal pensiero altrui,ma per instaurare qualsiasi relazione è ovvio domandarsi cosa pensa di me l'altro\a(le piaccio?è interessata?e così via).Com'è ovvio che spesso non ci si azzecca. Ma non mi convince l'idea che concentrarsi solo su sé stessi ed essere indipendenti dal pensiero altrui(cosa,peraltro,difficile) migliorerebbe la capacità di relazionarsi e di essere interessanti. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Stiamo parlando di interazioni con una o più persone, ad esempio donne per fidanzamenti , storie ecc Te ne fregh di quello che pensano( che poi come hai detto spesso lo pensano lo dicono lo manifestano), resti solo.....quindi? che si è risolto? |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Per il resto è ben noto che il problema delle persone timide sia quello di essere eccessivamente ossessionate dal giudizio altrui su di loro. |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
Il problema è che molti sono letteralmente incazzati per il fatto che la loro buona condotta non sia stata premiata dal possedere una patata ...
Piacere, Ilredeicactus |
Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
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Re: La sindrome del "bravo ragazzo"
cosa gli fai...niente...semplicemente la menopausa da loro la possibilità di usare il cervello.
scusate,ma penso questo anche dei uomini sia chiaro. |
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