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Re: Cosa ne pensate del perfezionismo?
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C'è qualcuno qua dentro che si trova qualche gradino indietro al massimo delle capacità e dei risultati sociali, professionali ecc. ecc. che è possibile raggiungere... E si preoccupa per questo? :nonso: C'è chi è disoccupato, chi non ha avuto esperienze sessuali, e così via... Le persone si lamentano di queste cose qua. Non è che qua ci sono persone ambiziose che puntano in alto per arrivare chissà dove in termini di performance: queste persone qua le definirei perfezioniste. Qua si ha a che fare con problemi relativi al superamento dell'esame di scuola guida! E chi in genere riporta difficoltà e problemi non è mica perché non riesce a guidare come un pilota di formula uno e viene qua a lamentarsi per questo! Oppure in ambito sessuale mica si trova qualcuno che si lamenta del fatto che non riesce ad avere rapporti anali e cose del genere... Già è molto se ha una donna con cui far sesso o al minimo per uscirci insieme... Ci fossero persone così direi che il perfezionismo rappresenta un problema, ma qua abbiamo a che fare con difficoltà che si trovano molto più in basso e di base. Ci si trova già in difficoltà a raggiungere un livello che permetta di ottenere questi risultati qua (che non sono l'eccellenza, ma qualcosa di medio-alto), per questo penso che il perfezionismo non c'entri molto. Un perfezionista dovrebbe già avere quasi tutto (visto che le sue performance sociali, professionali e così via dovrebbero trovarsi già al di sopra della media e se è vero che non c'è bisogno di far le cose perfettamente per ottenere certi risultati sociali e professionali, dovrebbe avere già una vita "ricca" in tal senso, ma tutto questo non dovrebbe bastargli) e punta a qualcosa di più che poi lo potrebbe far star male in caso di fallimento. Questo è un perfezionista per me. Qua in questo forum non vedo persone con una vita "ricca" che si lamentano del fatto che non ce l'hanno "straricca" ma persone con esistenze "povere" che le vorrebbero "più ricche". Insomma le persone perfezioniste vere e proprie sono persone ambiziose, puntano all'eccellenza, non al valore medio-alto: non sono quelle che si preoccupano di arrivare ultime, ultime non lo sono già di sicuro, anzi, la loro vera preoccupazione è quella di non poter eccellere ed arrivare al primo posto. A parte qualche caso isolato, di persone ambiziose qua dentro non credo ce ne siano molte, già non riescono ad ottenere risultati buoni e di questo spesso si lamentano, figuriamoci se puntano a risultati eccellenti. |
Re: Cosa ne pensate del perfezionismo?
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Per questo secondo me è abbastanza correlato con evitanza e fobia. |
Re: Cosa ne pensate del perfezionismo?
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Per dirti: conosco una ragazza che fa opere molto buone, molto più della ragazza che interessa a me. Eppure la prima non mi può interessare, nel modo più assoluto, mentre per la seconda provo una fortissima attrazione. E sono entrambe fisicamente attraenti. Il principio di partire dall'altra persona e dal suo benessere è completamente diverso da quello del partire dai parametri e poi arrivare alla persona. Chiunque tu abbia di fronte, non ti domandi "ma lui è giusto?", "ma a lui interesso?", "sono abbastanza per questa persona?" ma ti domandi "cosa posso fare per far stare questa persona bene, anche con piccole cose?". Poi certo, alla fine succederanno fenomeni statistici, però non credo sia molto utile studiarli per sviluppare dei rapporti sociali autentici. Anche lo studio di questi fenomeni è sintomo di un desiderio di controllo che va ad intaccare il nucleo del rapporto sociale in sé, cioè la sua orizzontalità. Quindi da parte mia prendo sempre con le pinze un ragionamento fatto con le statistiche, può rivelarsi facilmente nocivo. In passato non lo facevo e in effetti, stavo male. |
Re: Cosa ne pensate del perfezionismo?
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Si crede erroneamente che la propria preparazione sia scarsa in relazione alla prova. Ma se è vero che la preparazione funziona già così com'è però l'esame poi lo si dovrebbe passare senza dover esercitarsi, studiare ancora e così via, bisognerebbe avere relazioni appaganti senza dover modificare proprio nulla relativamente alle proprie performance sociali e tutto il resto (abbigliamento, aspetto, igiene, capacità di conversazione, conoscenza di posti in cui andare, stato economico-sociale e così via). Siamo praticamente abbastanza perfetti per gli altri, appetibili per molte donne, geniali e capaci di superare qualsiasi prova senza studiare perché la nostra preparazione è già a posto così e non dobbiamo cambiar nulla se non questa credenza qua? L'unico vero problema è questo: che non lo sappiamo di essere così bravi e a posto così come siamo adesso? :nonso: Io in generale in base a quel che vedo, quasi nessuno qua nel forum si trova davvero in questa situazione qua: e cioé che risulta vero che è già abbastanza perfetto e appetibile così com'è per gli altri e l'unico problema consiste nel fatto che non lo sa solo lui questo. Se è vero quel che dici si dovrebbe essere già a posto in relazione agli obiettivi che si hanno in mente e il solo e unico problema consisterebbe nel fatto che questo non lo si crede vero. Più che convincere allora la persona a non esser perfezionista, bisognerebbe convincerla ad affrontare l'esame e che può ottenere lo stesso il risultato positivo che spera non facendo alcunché di più. Con me si sfonderebbe una porta aperta :mrgreen:, visto che spesso di più non ho affatto intenzione di farlo ma credo che per ottenere certe cose dovrei farlo per forza, in base a quel che conosco, per questo sono diventato nevrotico. Certo che se una persona sull'auto gratta col cambio, fa spegnere l'auto e così via, può credere mai, secondo te, che il problema consiste nel fatto che è preparata a sufficienza per affrontare l'esame pratico di guida ma ha una convinzione sbagliata relativa alla sua scarsa preparazione che non poggia su nulla e che risulta tutto completamente immaginario? Una persona che osservasse queste cose non dovrebbe provare ad esercitarsi di più ma abbandonare l'idea di perfezionare la sua preparazione e andare a fare direttamente l'esame in queste condizioni qua perché l'esame in queste condizioni qua lo si passerà comunque sicuramente? |
Re: Cosa ne pensate del perfezionismo?
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Re: Cosa ne pensate del perfezionismo?
@XL
forse bisogna mettersi d'accordo sul significato di perfezionista. Riprendendo l'esempio del ragazzo che studia tantissimo per avere risultati eccellenti e che però ha scarsa vita sociale e vive male la sua situazione, non potrebbe forse trovarsi in questo forum? E' un perfezionismo riservato a una sfera limitata (che poi come ha detto ila82 potrebbe non esserlo se per esempio il ragazzo studia molto solo perchè gli piace farlo), ma può essere qualcosa che fa definire il soggetto in questione perfezionista oppure non basta? Tra l'altro questo tipo di preoccupazione per raggiungere determinati livelli (a scuola come a lavoro) può essere legato a una componente di mancanza o difficoltà a livello relazionale, affettiva, famigliare, con lui che cerca di rimediare, compensare o ne è comunque influenzato da ciò (ad es. genitori con grandi aspettative e/o molto controllanti/giudicanti) nel voler arrivare a standard elevati in quel campo, magari come a cercare un riconoscimento del proprio valore o paura di deludere. Se vogliamo portare il discorso nel campo relazionale/sentimentale, anche lì ci può essere uno che impiega tutte le proprie forze per rendere perfetti i propri comportamenti e/o per richiederli agli altri, ma non è detto che questo serva a trovare amici con cui si trova o partner. Da questo punto di vista è come se in tal caso il perfezionismo non è sufficiente, è non è neanche necessario visto che molti che hanno una vita relazionale piena non sono certo perfetti nè cercano di esserlo. Ma anche se un perfezionista 'sociale' avesse la sua compagnia e una capacità di avere relazioni sentimentali/sessuali, potrebbe vivere comunque un disagio tale che in queste cose non riesce a trovare serenità e sta male, e penso che qualcuno nel forum con questi problemi ci sia (perfezionista o meno). Poi anch'io riesco più a empatizzare con chi vive in solitudine che con chi ha più occasioni, possibilità di amicizie, ecc., ma questo è un discorso soggettivo. |
Re: Cosa ne pensate del perfezionismo?
Io sono perfezionista al limite del patologico ma solo in determinati ambiti: per esempio quando lavo i piatti, che devono poi esser posizionati nel mobiletto seguendo un ordine di grandezza ben preciso, oppure nel disegnare (cancello la stessa parte anche 5 o 6 volte per ridisegnarla quasi identica), oppure nello scrivere. Viceversa in molti altri ambiti non me ne frega nulla e faccio le cose abbastanza a caso (oppure non le faccio proprio, così evito di essere indaeguato rispetto alle mie aspettative).
Credo che il mio perfezionismo derivi dalle scenate di rabbia che mia madre mi faceva da bambino quando non ero ordinato con i compiti: lei è sempre stata molto precisa nelle poche cose che non ha evitato di fare. |
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