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Blur 12-05-2014 11:54

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
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Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1287881)
Si prende la pensione in base a quanto si è versato nel corso degli anni.
Se uno guadagnava molto, ha versato molto e prenderà molto.

in futuro si, nel passato assolutamente no. Quelli che ora hanno pensioni da 1500, 2000, 3000, 5000 euro non hanno versato contributi in egual misura

zoe666 12-05-2014 11:58

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
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Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1287881)
Perché deve usufruire di sanità, strade, assistenza e quant'altro e perché la devo mantenere io e tutti gli altri onesti che paghiamo tasse, imposte?
Qui, come spesso accade, si giustifica il nero senza vergogna.
Riguardo al fatto che coabito con i miei è un discorso stupido: guadagno IN REGOLA a sufficienza per essere in grado di vivere e mantenermi da solo.
Il discorso è ancora più smontabile portando gli esempi di tutte le persone che anziché fare i disonesti, hanno fatto fagotto e sono emigrati pur di lavorare regolarmente.

Quindi un lavoratore in nero è un parassita, chi vive alle spalle dei genitori a 40 anni per accumulare soldi non lo è.
Ok.
Abbiamo un'opinione diversa sulle persone di basso valore, ovviamente:mrgreen:

liuk76 12-05-2014 11:58

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
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Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287885)
in futuro si, nel passato assolutamente no. Quelli che ora hanno pensioni da 1500, 2000, 3000, 5000 euro non hanno versato contributi in egual misura

Certo, prima c'era il sistema retributivo.
Se è per questo ci sono anche le baby pensioni, regalo dei politici degli anni 70.
Non è certo un sistema perfetto, ha le sue sperequazioni ma arrivare a legittimare l'evasione fiscale e previdenziale per me è delinquenziale oltre che poco intelligente.

Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1287891)
Quindi un lavoratore in nero è un parassita, chi vive alle spalle dei genitori a 40 anni per accumulare soldi non lo è.

Continua a sfuggirti il semplice concetto che chi lavora in nero non paga IRPEF, addizionali regionali/comunali e contributi previdenziali (al massimo paga con i consumi IVA e imposte indirette) mentre chi vive con i genitori ma ha un lavoro sì.
Con queste imposte si finanzia sanità, strade e quant'altro.
Inoltre, le prestazioni di sostegno al reddito sono proporziali allo stesso.
Chi è disoccupato guadagno 0, chi lavora in nero guadagna >0 però risulta come se guadagnasse 0.
Infine è una scelta dei genitori mantenere un figlio o meno non una costrizione. Mantenere i servizi per uno che lavora in nero non è una mia scelta.

Blur 12-05-2014 12:03

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
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Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 1287891)
Quindi un lavoratore in nero è un parassita, chi vive alle spalle dei genitori a 40 anni per accumulare soldi non lo è.
Ok.
Abbiamo un'opinione diversa sulle persone di basso valore, ovviamente:mrgreen:

se il primo lavora in nero per 40anni per scelta perche vuole uno stipendio piu alto si è gran un parassita per la società

se uno vive in famiglia con i genitori per 40 anni, lavora e contribuisce alle spese famigliari non è un parassita per la società

zoe666 12-05-2014 12:07

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
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Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287902)
se il primo lavora in nero per 40anni per scelta perche vuole uno stipendio piu alto si è gran un parassita per la società

se uno vive in famiglia con i genitori per 40 anni, lavora e contribuisce alle spese famigliari non è un parassita per la società

parlavo di un diverso tipo di parassitismo, ovviamente.
Ed ovviamente non parlavo di esempi di uno che passa la vita a lavorare a nero. Ma allo stesso tempo trovo comodo e ignorante puntare il dito contro gente che per mantenersi ogni tanto fa lavori in nero dicendo "ambè e io devo pagare?".
Ripeto, discorsi troppo comodi.

tersite 12-05-2014 12:33

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Mirrorpriors (Messaggio 1287832)
Io avrei voluto farlo. Era un'idea che mi era balenata proprio dopo aver deciso di mandare tutto a puttane. Ma senza sapere dove muovermi non faccio nulla.
Quindi è rimasta un'idea.
Magari fosse stata una valida alternativa. Magari...

se vuoi fare trading online studia e tanto...
ci sono libri di AT E siti come finanzaonline, investire oggi etc..
io stesso curo un blog che mi da discrete soddisfazioni
se vuoi contattami in pvt ,ma ricorda nessun pasto è gratis
l'iimaginario del trader che fa migliaia di € col solo clik del mouse
in pochi minuti è una bufala oppure un tizio particolarmente fortunato
la relatà è ben diversa si guadagna quanto un impiegato , con dura
applicazione

Blur 12-05-2014 12:36

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1287932)
se vuoi fare trading online studia e tanto...
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se soffri di ansia fare il trader è l'ultima ipotesi che uno dovrebbe prendere in considerazione comunque.
Poi comunque dicono che solo il 3% dei trader guadagna...tutti gli altri perdono...
Infine se uno vuole fare il trader di professione di sicuro non puo partire con 1000 euro...ma ne dovrebbe avere come minimo 50k penso

liuk76 12-05-2014 13:09

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287937)
se soffri di ansia fare il trader è l'ultima ipotesi che uno dovrebbe prendere in considerazione comunque.

Concordo. E' stato uno dei pochi frangenti in cui avevo un'ansia ai limiti del fisiologico.

Quote:

Infine se uno vuole fare il trader di professione di sicuro non puo partire con 1000 euro...ma ne dovrebbe avere come minimo 50k penso
Dipende dallo strumento finanziario utilizzato per speculare, investire.
Purtroppo molti strumenti si basano sul concetto di leva/marginazione, ovvero, è richiesto a garanzia un capitale ben più basso rispetto a quello nominale.

Es. leva 10x significa che si richiedono 1000 € a garanzia, per speculare su un controvalore di 10000 €.

Il pro è che sono amplificati i profitti, il contro è che sono amplificate le perdite.

In assenza di una politica di money management (che solitamente le persone non hanno), non solo si perde l'intero capitale investito ma si rischia di perdere gran parte del proprio capitale (in teoria non si dovrebbe superare il 10% del proprio capitale da destinare a speculazione).

~~~ 12-05-2014 13:14

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Il problema è anche vedere nel lavoro un sollievo dal senso di colpa.

E credo che non basti cercare lavoro, o trovarlo e lavorare, per smettere di soffrire una mancanza di direzione.

liuk76 12-05-2014 13:20

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1287958)
Il problema è anche vedere nel lavoro un sollievo dal senso di colpa.

E credo che non basti cercare lavoro, o trovarlo e lavorare, per smettere di soffrire una mancanza di direzione.

Assolutamente.
Una direzione bisogna averla a prescindere dal lavoro, tant'è che il lavoro dovrebbe essere la concretizzazione della direzione.

Però il lavoro apporta qualcosa a livello economico e sociale a sé stessi.
Questo non è da trascurare.
Col lavoro si conoscono nuove persone, si smette di vivere per parte della giornata nel proprio mondo potenzialmente distorto e si guadagna qualcosa che permette di aumentare il proprio orizzonte materiale.

Blur 12-05-2014 13:51

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 1287954)
Concordo. E' stato uno dei pochi frangenti in cui avevo un'ansia ai limiti del fisiologico.

io sono andato avanti 3 mesi in cui facevo 5 10 operazioni al giorno (ovviamente i trader professionisti ne fanno di piu) e avevo investito solo 5mila euro (con 5000 euro ci fai poco). Non ti dico che ansia tutto il giorno. Poi basta poco per mandarti nel panico. Non mi pare proprio un lavoro da ansiosi

utopia? 12-05-2014 14:32

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287860)
se hai una famiglia che ti mantiene buon per te....ma se non ce l'avessi che fai? e quando non ci sarà? muori di fame?

quel che "condanno" (tra virgolette eh) è la mentalità
la mentalità del "doversi sottomettere alla situazione"
certo uno da solo non può cambiare la situazione, ma la situazione malata è retta dal fatto che "tutti" vi sottostanno
se quei "tutti" cambiassero mentalità, e cominciassero a dire "qua le cose vanno male, fermiamoci un attimo, forse qualcosa possiamo fare per cambiare la situazione", forse, cambierebbe qualcosa
ma tutti...

tutti gli imprenditori che fanno lavorare a nero e tutti i dipendenti che lavorano a nero
tutti coloro che svolgono un lavoro che non li soddisfa
tutti
la società, per quanto concetto astratto, è pur sempre formata dalle persone che ne fanno parte
quelle persone che ne fanno parte potrebbero fare in modo di riformare la società "concetto astratto"
di comune accordo
è così "insensato" come ragionamento? possibile?
possibile che le persone tendano ad accettare una situazione insostenibile come quella attuale? senza far nulla? sottomettendosi e basta?
possibile?
come dovrei definirla a questo punto? debolezza? rassegnazione?

"belle parole, ma devi proporre fatti concreti"
la prima cosa è mettersi d'accordo, i fatti concreti devono venire dal ragionamento complesso di tutte le persone assieme

"mai le persone riuscirebbero seppur ragionando assieme a mettersi tutti d'accordo"
e che tristezza di conclusione, gente, se continuiamo con questo disfattismo non si farà mai nulla comunque:nonso:

tersite 12-05-2014 15:16

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1287937)
se soffri di ansia fare il trader è l'ultima ipotesi che uno dovrebbe prendere in considerazione comunque.
Poi comunque dicono che solo il 3% dei trader guadagna...tutti gli altri perdono...
Infine se uno vuole fare il trader di professione di sicuro non puo partire con 1000 euro...ma ne dovrebbe avere come minimo 50k penso

non è detto io sono un ansioso solo il principe degli ansiosi, l'ansia l'ho inventata io :mrgreen: eppure nel trading sono tuattaltro che emotivo
ci sono delle tecniche che si imparano
E' vera la percentuale dei traders che guadagnano ed è ovvio che per fare trading serio ci vuole un certo capitale per me la cifra minima è 10k ma ci sta stretti e se fai qualche tradata sbagliata sei fuori
direi ceh 50k possono bastare ma sarebbero meglio 100k
con cifre più basse ci sono le opzioni (call/put ) e la marginazione
svelo un piccolo segreto in borsa è possibile guadagnare a nche a rischio zero ;)

Blur 12-05-2014 15:28

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da tizio (Messaggio 1287994)
tutti coloro che svolgono un lavoro che non li soddisfa

scusa ma è impossibile avere una società dove tutti fanno il lavoro che piace, puoi fermarti pure 100 anni a discuterne ma rimane impossibile, pura utopia. E quindi che facciamo ? lo stato dovrebbe aiutare economicamente chi non riesce a trovare un lavoro che gli piace?

Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1288023)
svelo un piccolo segreto in borsa è possibile guadagnare a nche a rischio zero ;)

con i titoli che seguono l'andamento contrario?

~~~ 12-05-2014 16:19

Re: L'idea di lavorare mi repelle figlio d'Apollo
 
Mi sento attaccabile sotto tutti i punti di vista.

Se lavorassi, mi sentirei attaccabile per via della mia goffaggine/insicurezza (è già successo).

Mi sento come puntato contro il ditone del biasimo che sbuca dal cielo


http://i.imgur.com/eATpc2g.png

utopia? 12-05-2014 16:42

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1288028)
scusa ma è impossibile avere una società dove tutti fanno il lavoro che piace, puoi fermarti pure 100 anni a discuterne ma rimane impossibile, pura utopia. E quindi che facciamo ? lo stato dovrebbe aiutare economicamente chi non riesce a trovare un lavoro che gli piace?

magari A fa un lavoro che non gli piace, B idem
ad A però piace il lavoro di B, e a B piace il lavoro di A
di comune accordo, i due si scambiano il posto di lavoro

riorganizzazione da 0 della distribuzione del lavoro per competenze (competenze acquisite ovviamente per un lavoro che si voleva fare, altrimenti non si sarebbero certo acquisite quelle competenze) e per soddisfazione

utopia, già:male:

muttley 12-05-2014 16:52

Re: L'idea di lavorare mi repelle figlio d'Apollo
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1288059)
Mi sento attaccabile sotto tutti i punti di vista.

Se lavorassi, mi sentirei attaccabile per via della mia goffaggine/insicurezza (è già successo).

Mi sento come puntato contro il ditone del biasimo che sbuca dal cielo


http://i.imgur.com/eATpc2g.png

Occorre terapia immediatamente

Iacopo 12-05-2014 17:00

Re: L'idea di lavorare mi repelle figlio d'Apollo
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1288059)
Mi sento attaccabile sotto tutti i punti di vista.

Se lavorassi, mi sentirei attaccabile per via della mia goffaggine/insicurezza (è già successo).

Mi sento come puntato contro il ditone del biasimo che sbuca dal cielo


http://i.imgur.com/eATpc2g.png

Sei il massimo, muoio male quando ti leggo ;)

tersite 12-05-2014 17:02

Re: L'idea di lavorare mi repelle.
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1288028)

con i titoli che seguono l'andamento contrario?

anche ...cmq quella della strategia del 'guadagni in ogni caso'
non è che da chissà quali risultati , in borsa vige il concetto che più rischi più guadagni ...quasi sempre è così
fine dell'OT :mrgreen:

~~~ 12-05-2014 17:11

Re: L'idea di lavorare mi repelle figlio d'Apollo
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1288071)
Occorre terapia immediatamente

Non ho potuto fare a meno di pensare a:
:ridacchiare:


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 03:37.

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