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Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
non ho mai messo piede dentro un'università... sono riuscito a malapena a prendere il diploma... ho sempre odiato studiare...
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Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
Sono diplomato e quindi non laureato, ma sono fobico evitante
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Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
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forse per questo mi sono fermato ad un passo dalla laurea magistrale e non sono mai riuscito a terminarla, mi sarà piovuta addosso la consapevolezza ad un certo punto :( |
Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
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Pesante Stressante 40+ Non è solo il livello di interazione con gli altri a rendere un lavoro più o meno sociofobic friendly (poi i problemi che uno può avere sono vari), che poi è un lavoro d'ufficio come gli altri almenoché non pensi che lavori da casa chiuso senza vedere nessuno, tranquillo e beato senza che nessuno ti rompa i coglioni. |
Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
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Invece i miei coinquilini si divertivano, e si sono pure laureati. |
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Ci ho provato ed ho fallito.
2 volte, con corsi anche molto differenti. Vuoi per gli stati d'animo depressivi che avoja poi a concentrarsi, vuoi per il non riuscire a provare reale interesse e passione, vuoi per il non avere nessuno con cui darsi una mano (nel secondo corso ero totalmente solo), è finita in ambo i casi con me che mi impianto - presto o tardi che sia - dopo esser partito benone ed aver macinato esami con voti alti. Per la serie : tradire ogni aspettativa. E quindi mo al posto della laurea, dopo 7 anni, mi sono preso qualcos'altro in un altro posto. PS : non soffro di sociofobia. |
Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
Nel mio caso, se mi iscrivessi, sarebbe l'ennesimo tentativo inconscio, qnzi conscio perché lo so, di ritardare il momento del lavoro, del quale ho più paura, ma si sa che, vivere nella paura, porta alla morte
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Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
Iscritto perché avevo il terrore di lavorare. Ho preso una laurea tranquilla vicino casa, con sempre la poca voglia di studiare che mi ha accompagnato. Triennale presa abbastanza "bene" (come tempi, non come voto), primi anni magistrale disastrosi, poi la ripresa e la laurea a quasi 28 anni. In seguito ho fortunatamente trovato lavoro, ma è stata una botta di culo, non certo fantomatiche capacità o conoscenze che non ho; molti miei ex colleghi laureati meglio e più giovani sono a spasso o con lavori decisamente peggiori del mio.
Francamente non saprei cosa consigliare ad uno che voglia andare all'uni, senza fare lauree più spendibili come quelle del Poli (ma anche lì ci sarebbe da fare un discorso); da un lato non trovi manco col diploma oramai, quindi l'uni ti permette comunque di mantenere la mente attiva e non di ritrovarsi a 25 anni col CV vuoto (anche perché in alcuni ambiti richiederanno in futuro la laurea anche per lavare cessi), dall'altra rischi di ritrovarti a fare un lavoro che potevi fare da diplomato, con molti meno anni però di servizio e con una posizione inferiore, con diplomati coetanei che magari ti comandano. Poi comunque parliamoci chiaro; oramai in Idallia si va avanti a calci in culo, come confermato dal nostro ex (per fortuna) ministro del lavoro, o con botte di culo come la mia. Se non vi laureate in materie "serie" (ma anche lì sulle opportunità ci sarebbe da aprire una parentesi) sarete sempre dipendenti da conoscenze, calci nel sedere, il papi con l'azienda o le amicizie giuste ecc... |
Io. Ho girato due facoltà, scienze politiche e storia, poi ho deciso di troncare senza rimpianto la mia carriera universitaria. Le ragioni sono:
1) non sapevo cosa farmene della laurea; 2) sono sociofobico e ritirato sociale: per me frequentare un ateneo è un lavoro durissimo, anche solo per la presenza fisica in aula; 3) sono curioso, non ambizioso: non voglio tituli, ma solo scoprire cose nuove; nei libri io cerco, e a volte trovo, delle risposte; per tale ragione considero un'invadenza intollerabile il fatto che il prof scelga quale libro io debba leggere; insomma, dubbi miei, scelte mie; 4) non sopportavo di essere circondato da ipocriti (parlo per esperienza personale non generalizzabile); cioè, io ho visto persone dare un esame di filosofia morale, per il quale era necessario studiare i saggi di critica letteraria di Walter Benjamin dedicati a Goethe e a Kafka, e passarlo con un bel 25, senza aver mai letto nemmeno una riga scritta da Goethe o da Kafka; un'assurdità pari a quella di chi vorrebbe studiare il fenomeno dell'elettrolisi senza avere la più pallida idea di che cosa sia uno ione, e l'università certifica pure questa idiozia. |
Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
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Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
Aspettate un attimo che vado ad impiccarmi con i peli delle ascelle.
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Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
:testata::testata:
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Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
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Comunque mi hai fatto venire un'ideona ma non la dico perché è troppo trash xD Lo dico giusto per spezzare un po' :ridacchiare: |
Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
No per fortuna (anche se mi ero iscritto, ho frequentato per un anno e ho dato qualche esame).
Dicevo per fortuna perchè non ho perso troppo tempo per cercare lavoro, considerando poi che per quelli della mia generazione avere una laurea non è stata garanzia di successo e carriera: tanti hanno iniziato a lavorare tardi (e con la crisi di mezzo tutto si ulteriormente complicato), fanno lavori da diplomato o lavori con paghe da fame... |
Re: Esistono sociofobici che non hanno la laurea?
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