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Winston_Smith 06-11-2013 16:14

Re: Uomini col gilè
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179495)
E perché noi dovremmo prendercela a essere giudicati come permalosi? Se riconosciamo questa nostra caratteristica come vera e non ce ne facciamo un cruccio, che problema dovrebbe crearci?

A parte che uno può pensare di non essere permaloso...
Comunque il mio discorso era indipendente da questo punto. Ad ogni modo, anche qui è una questione di equanimità: se siamo tenuti a non prendercela mai se non per cose inequivocabilmente o gravemente offensive, questo dovrebbe valere anche per gli altri, e viceversa. Quindi, io non me la prendo se mi giudicano permaloso, ma in cambio gli altri non giudicano espressione di malevolenza o supponenza verso di loro le mie difficoltà comunicative.

Winston_Smith 06-11-2013 16:15

Re: Uomini col gilè
 
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Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179497)
Mh, e invece quelle partorite da quale bocca non lo sarebbero? Basta un esempio.

Ma non è una questione di chi parla, eh. Non è che qualunque cosa tu dica sono solo opinioni personali, dipende da cosa dici (e vale anche per me o per chiunque altro).

Daniele89 06-11-2013 16:17

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179499)
Ma non è una questione di chi parla, eh. Non è che qualunque cosa tu dica sono solo opinioni personali, dipende da cosa dici (e vale anche per me o per chiunque altro).

Ah ho capito, "dipende".
Molto chiarificatorio. :)

Winston_Smith 06-11-2013 16:21

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179502)
Ah ho capito, "dipende".
Molto chiarificatorio. :)

Non è che tu ti sia prodigato in esempi chiarificatori di quanto affermi, per la cronaca. Ad ogni modo:

Opinione
D.: "Winston, quello che hai scritto è un pourparler".

Fatto
D.: "Winston, quello che hai scritto è un pourparler perché la frase X non sta né in cielo né in terra e in realtà le cose stanno bla bla".

Daniele89 06-11-2013 16:28

Re: Uomini col gilè
 
No dai, hai perso il filo del discorso, ora stai parlando di tutt'altro, fa nulla.

muttley 06-11-2013 16:32

Re: Uomini col gilè
 
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Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179498)
A parte che uno può pensare di non essere permaloso...
Comunque il mio discorso era indipendente da questo punto. Ad ogni modo, anche qui è una questione di equanimità: se siamo tenuti a non prendercela mai se non per cose inequivocabilmente o gravemente offensive, questo dovrebbe valere anche per gli altri, e viceversa. Quindi, io non me la prendo se mi giudicano permaloso, ma in cambio gli altri non giudicano espressione di malevolenza o supponenza verso di loro le mie difficoltà comunicative.

Io sono dell'idea che la mia serenità interiore non debba essere così strettamente connessa ad un principio di reciprocità. Sono io che non devo prendermela, se poi loro se la prendono o no la cosa mi tange un po' meno.

Winston_Smith 06-11-2013 16:37

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179511)
No dai, hai perso il filo del discorso, ora stai parlando di tutt'altro, fa nulla.

Meno male che ci sei tu a decidere qual è il filo del discorso e chi lo sta tenendo... ti ho solo spiegato in cosa consiste quel "dipende" che avevi trovato poco chiarificatore. A disposizione quando vorrai altre delucidazioni.

Winston_Smith 06-11-2013 16:41

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179514)
Io sono dell'idea che la mia serenità interiore non debba essere così strettamente connessa ad un principio di reciprocità. Sono io che non devo prendermela, se poi loro se la prendono o no la cosa mi tange un po' meno.

Ecco, vedi? Io non devo prendermela, gli altri possono fare un po' come cavolo gli pare. Che razza di rapporto umano è se non è garantita la reciprocità, la pari dignità?

Daniele89 06-11-2013 16:51

Re: Uomini col gilè
 
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Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179520)
Ecco, vedi? Io non devo prendermela, gli altri possono fare un po' come cavolo gli pare. Che razza di rapporto umano è se non è garantita la reciprocità, la pari dignità?

Un rapporto, appunto, umano.
Così come la corrente elettrica non scorre se non tra due punti a potenziale differente, allo stesso modo la vita umana non diviene (ossia non si fa Storia) senza questo automovimento che l'esistenza stessa pone da sè mediante la contrapposizione delle sue particolarità (Lotta).

Certo, poi interviene il giuridico a mitigare questa assoluto esser-l'uno-contro-l'altro, ma è ovvio che esso non può coprire tutti gli aspetti della vita (poiché questa cessererebbe in ciò d'esser veramente umana).
A me questa formalizzazione totale della relazione umana sembra ciò che costituisce la tua utopia (distopia in effetti).

Qui si tratta di accettare, non di capire.

muttley 06-11-2013 16:52

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179520)
Ecco, vedi? Io non devo prendermela, gli altri possono fare un po' come cavolo gli pare. Che razza di rapporto umano è se non è garantita la reciprocità, la pari dignità?

Se gli altri se la prendono, secondo me non vivono tanto bene. A me interessa la qualità della mia vita, ho perso fin troppi anni a farmi il fegato marcio per cose di poco conto (anni che nessuno mi ridarà indietro).
Oltretutto (vado un attimo ot) un'applicazione della regola della reciprocità così rigida, nei rapporti umani e non solo, mi fa pensare ad un Borghezio qualsiasi quando sostiene che non è giusto dare libertà di culto a chi proviene da paesi che questa libertà non la garantiscono (perché non ci sarebbe reciprocità).

Equilibrium 06-11-2013 17:01

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Lost (Messaggio 1178392)
Ma dico io, uno non può vestirsi come cacchio gli pare? Possibile che la gente deve sempre guardare gli altri, ma non hanno mai da farsi i cazzi propri?

Mi assoccio, ma all estero nei paesi piu civilizzati se ne fottono di ste stronzatelle, solo in paesi come il nostro costituito in larga parte di ipocritoni, bigottoni, polemizzatori seriali puo succedere.

Winston_Smith 06-11-2013 17:11

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179526)
Un rapporto, appunto, umano.
Così come la corrente elettrica non scorre se non tra due punti a potenziale differente, allo stesso modo la vita umana non diviene (ossia non si fa Storia) senza questo automovimento che l'esistenza stessa pone da sè mediante la contrapposizione delle sue particolarità (Lotta).

Per le mie povere conoscenze di filosofia, dopo la tesi e l'antitesi viene la sintesi, non è che si rimane un contro l'altro armati per forza in eterno.

Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179526)
Certo, poi interviene il giuridico a mitigare questa assoluto esser-l'uno-contro-l'altro, ma è ovvio che esso non può coprire tutti gli aspetti della vita (poiché questa cessererebbe in ciò d'esser veramente umana).
A me questa formalizzazione totale della relazione umana sembra ciò che costituisce la tua utopia (distopia in effetti).

Veramente a me sembra più distopico il quadro in cui uno si debba masochisticamente forzare a leggere nel pensiero altrui, quando gli altri non si preoccupano minimamente di farlo con lui. Lo trovo paradossale.

Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1179526)
Qui si tratta di accettare, non di capire.

Né l'una né l'altra cosa sono obbligatorie. Soprattutto se sono io (come iscritto a questo forum, tra l'altro, mi par di capire) a dover accettare e gli altri invece a fare quel cavolo che gli pare.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179528)
Se gli altri se la prendono, secondo me non vivono tanto bene. A me interessa la qualità della mia vita, ho perso fin troppi anni a farmi il fegato marcio per cose di poco conto (anni che nessuno mi ridarà indietro).

E che mi dici del fegato marcio che ti fai a cercare di leggere nel pensiero altrui (magari sbagliando: avessi davvero 'sta facoltà...) quando agli altri molto spesso non frega nulla di quello che pensi e prendono per buona la prima interpretazione di quello che dici/fai che gli passa per la mente?

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179528)
Oltretutto (vado un attimo ot) un'applicazione della regola della reciprocità così rigida, nei rapporti umani e non solo, mi fa pensare ad un Borghezio qualsiasi quando sostiene che non è giusto dare libertà di culto a chi proviene da paesi che questa libertà non la garantiscono (perché non ci sarebbe reciprocità).

Paragone del tutto fuori luogo, anzi rafforza la mia tesi. Nello stato di diritto Italia (in teoria :sisi: ) reciprocità e pari opportunità significano garantire a tutti gli stessi diritti fondamentali, indipendentemente dalla provenienza, non certo quello che dice Borghezio (anche perché gli immigrati in quanto tali non hanno colpa di quello che fanno i leader dittatoriali dei loro paesi d'origine).

muttley 06-11-2013 17:25

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1179543)
Paragone del tutto fuori luogo, anzi rafforza la mia tesi. Nello stato di diritto Italia (in teoria :sisi: ) reciprocità e pari opportunità significano garantire a tutti gli stessi diritti fondamentali, indipendentemente dalla provenienza, non certo quello che dice Borghezio (anche perché gli immigrati in quanto tali non hanno colpa di quello che fanno i leader dittatoriali dei loro paesi d'origine).

Chi si fa promotore di certe idee sulla reciprocità non prende a modelli i diritti delle persone, ma le applicazioni delle leggi da parte dei governanti dei singoli paesi.
Ecco perché la reciprocità deve garantire margini di flessibilità, specialmente nei rapporti umani. Un'applicazione così rigida vorrebbe allora che nessuno parlasse ai timidi patologici né si facesse avanti con loro in quanti questi ultimi sono totalmente bloccati nelle relazioni.

dintei166 07-11-2013 17:04

Re: Uomini col gilè
 
A me piace l'uomo col gilé.
Su una camicia e maniche lunghe secondo me sta bene.

reknub 07-11-2013 21:25

Re: Uomini col gilè
 
io giro in camicia :mrgreen:

Pablo's way 07-11-2013 21:34

Re: Uomini col gilè
 
Io ne ho due di gilè, solitamente li metto a lavoro e mi dicono che sto bene. Per non essere troppo seriosi basta mettere pantaloni con taglio sportivo, anche un paio di jeans per dire :)

barclay 08-11-2013 10:10

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da reknub (Messaggio 1180119)
io giro in camicia :mrgreen:

Cosi? :mrgreen:

http://www.totalita.it/immagini/aaq12wsd33.jpg

reknub 08-11-2013 14:32

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1180291)

noooooooooo, io ho le tette anche :applauso:

mr.Nessuno 08-11-2013 18:19

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis (Messaggio 1178553)
io pure con le infradito li metto,
i tedeschi e gli inglesi lo fanno abitualmente,mi sento comodo alla fine..

e tra l'altro è anche più igienico, il sudore non ti appiccica i piedi alla plastica :sisi:

Quote:

Originariamente inviata da Lost (Messaggio 1178392)
Ma dico io, uno non può vestirsi come cacchio gli pare? Possibile che la gente deve sempre guardare gli altri, ma non hanno mai da farsi i cazzi propri?

ovviamente lo puoi fare, però a tuo rischio e pericolo, nel senso che ogni luogo ha i suoi usi e costumi ed è semplicemente buon gusto e decoro. Ora non dico che bisogna essere sempre in tiro, tipo quando vai al mercato o in posta vai un po come vuoi, però se vai in un locale, per certi tipi di lavoro o hai riunioni o appuntamenti importanti vestirsi "a caso" nuoce gravemente a se stessi.

Winston_Smith 11-11-2013 17:02

Re: Uomini col gilè
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179553)
Chi si fa promotore di certe idee sulla reciprocità non prende a modelli i diritti delle persone, ma le applicazioni delle leggi da parte dei governanti dei singoli paesi.

Sbagliando, giacché è un modo come un altro per dire: "Se tu fai del male ai miei, io lo faccio ai tuoi". Sostanzialmente, trattando gli immigrati come ostaggi.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1179553)
Ecco perché la reciprocità deve garantire margini di flessibilità, specialmente nei rapporti umani. Un'applicazione così rigida vorrebbe allora che nessuno parlasse ai timidi patologici né si facesse avanti con loro in quanti questi ultimi sono totalmente bloccati nelle relazioni.

La flessibilità non deve essere univoca, però. Lo scenario dell'assenza totale di approcci verso i timidi patologici è rigido quanto lo è quello in cui le convenzioni sociali ci obbligano spesso a muoverci, pretendendo che si dia per scontato, sempre e a prescindere, che osservazioni ambigue non siano appunto tali e debbano essere sempre interpretate col sorriso sulle labbra e magari ringraziando pure ("com'è umano lei", cit.).
Invece, visto che prima si parlava di rapporti umani, ritengo che l'essere umano abbia come capacità intrinseca quella di mettere in discussione l'esistente o il consueto, reinventandolo se necessario e non di accettarlo passivamente, adattandosi ad esso come fanno gli animali: fatti non foste a viver come bruti, disse una volta un Genio :occhiali:


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