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Halastor 18-03-2013 17:58

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da passenger (Messaggio 1025799)
visto che ci tieni a seguire in modo ferreo le regole della grammatica, inizia magari col sostituire ogniuno con ognuno, che dici? :)

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1026204)
Chi di spada ferisce, di spada perisce (cit.) :occhiali:

Ehm... evidentemente vi siete persi l'intervento di borderline. E' lei che ha tirato fuori il discorso della grammatica (a sproposito) non io. :bene:



Quote:

Originariamente inviata da borderline1985 (Messaggio 1024873)
Giusto perché sono precisina e bacchettona, specialmente quando si parla di rispetto nei confronti delle persone transessuali, se parli di una donna mtf ( quindi che ha transizionato da maschio verso femmina ) devi parlare al femminile perché è una donna a tutti gli effetti, quindi semmai non "UN trans brasilianO" ma UNA trans brasilianA. I gusti non si discutono ma la grammatica si.


nihil_ 18-03-2013 17:59

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da LeonardKraditor (Messaggio 1024586)
Ho preso ispirazione da un post letto poco fa, ma anche da un ricordo personale.
Durante i miei anni di Università - trascorsi in una delle città più gay-friendly d'Italia (Bologna) - ho conosciuto parecchi ragazzi del mio studentato universitario che amavano frequentare locali gay (soprattutto il noto Cassero) pur essendo, loro, eterosessuali.
Il motivo? La musica, le serate culturali, le compagnie di amicizie e altro ancora.

Ero molto stupito da questa cosa, addirittura alcuni ragazzi chiedevano a me di prestargli la tessera Arcigay per poter entrare in questi posti (in alcuni locali era obbligatoria).
Io avevo questa tessera, ma non frequentavo molto questi locali, per cui la prestavo senza alcun problema.

E voi - mi rivolgo all'utenza etero del forum - lo fareste?
Andreste mai in un locale gay attratti da una serata musicale particolare (magari un concerto o una serata con un Dj famoso, non so) oppure invitati da altre persone con cui avete stretto amicizia?
Pensate anche a qualcosa come un Festival del cinema gaylesbico, per esempio il noto "Da Sodoma a Hollywood" di Torino.

A voi :)

Certo che sì!! :)

Winston_Smith 18-03-2013 18:06

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 1026227)
Ehm... evidentemente vi siete persi l'intervento di borderline. E' lei che ha tirato fuori il discorso della grammatica (a sproposito) non io. :bene:

Mi pare che l'abbia scritto tu questo:

Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 1024924)
La grammatica non segue certo le fantasìe del singolo individuo. Un trans è un uomo.

e io a questo mi riferivo.

Halastor 18-03-2013 18:17

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1026245)
Mi pare che l'abbia scritto tu questo:

e io a questo mi riferivo.

Quindi dovevi scrivere: "chi di spada si difende, di spada perisce" Si, a volte capita anche :D

manuel76. 18-03-2013 18:19

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da LeonardKraditor (Messaggio 1024586)
Ho preso ispirazione da un post letto poco fa, ma anche da un ricordo personale.
Durante i miei anni di Università - trascorsi in una delle città più gay-friendly d'Italia (Bologna) - ho conosciuto parecchi ragazzi del mio studentato universitario che amavano frequentare locali gay (soprattutto il noto Cassero) pur essendo, loro, eterosessuali.
Il motivo? La musica, le serate culturali, le compagnie di amicizie e altro ancora.

Ero molto stupito da questa cosa, addirittura alcuni ragazzi chiedevano a me di prestargli la tessera Arcigay per poter entrare in questi posti (in alcuni locali era obbligatoria).
Io avevo questa tessera, ma non frequentavo molto questi locali, per cui la prestavo senza alcun problema.

E voi - mi rivolgo all'utenza etero del forum - lo fareste?
Andreste mai in un locale gay attratti da una serata musicale particolare (magari un concerto o una serata con un Dj famoso, non so) oppure invitati da altre persone con cui avete stretto amicizia?
Pensate anche a qualcosa come un Festival del cinema gaylesbico, per esempio il noto "Da Sodoma a Hollywood" di Torino.

A voi :)

Se ci fosse l'occasione sicuramente si, però non so se dalle mie parti ci sono
locali di questo tipo :pensando:

Winston_Smith 18-03-2013 18:22

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 1026260)
Quindi dovevi scrivere: "chi di spada si difende, di spada perisce" Si, a volte capita anche :D

Nessuno ti aveva attaccato, a mio modo di vedere.

Halastor 18-03-2013 18:24

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1026268)
Nessuno ti aveva attaccato, a mio modo di vedere.

Alorra a mio modo di vedere nn o mai comeso erori di grammaticca. :bene:

passenger 18-03-2013 18:27

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Winston durante la tua assenza un sacco di capelli sono rimasti integri e non sono stati spaccati in cinquanta parti come di consueto in tua presenza. :D

passenger 18-03-2013 18:28

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 1026272)
Alorra a mio modo di vedere nn o mai comeso erori di grammaticca. :bene:

Attenzione, così inizi a sembrare un grillino, soprattutto se ci aggiungi il "Ciao Sic <3" finale. :mrgreen:

Fine OT.

Winston_Smith 18-03-2013 18:33

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da passenger (Messaggio 1026277)
Winston durante la tua assenza un sacco di capelli sono rimasti integri e non sono stati spaccati in cinquanta parti come di consueto in tua presenza. :D

Malissimo, meno male che sono tornato a dare il giusto peso alle cose :sisi:

borderline1985 18-03-2013 18:35

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 1024924)
La grammatica non segue certo le fantasìe del singolo individuo. Un trans è un uomo. Cosa lui pensa di essere o "avrebbe voluto essere"..è abbastanza irrilevante. Perchè ,secondo me, non si può decidere cosa essere. Un uomo che si sente di essere una tortorella o una casa o una piscina... lo identifico ugualmente sempre come uomo. Quindi lo chiamerò sempre al maschile.
Ciò che si è non è in nessun modo determinato da "ciò che ci si sente di essere". E non può essere deciso dall'individuo. Io non posso decidere arbitrariamente di essere un fungo ed arrabbiarmi se un essere umano mi mostra una padella con dell'olio che frigge i miei amici funghi..
O ,almeno, questo è il mio modesto parere. Di conseguenza io uso il maschile.. poi se qualcuno vuole usare il femminile liberissimo di farlo. Quello che non rientra nelle sue libertà, è venire a dire a me cosa devo fare.

Scorretto, mi dispiace.. non può considerarsi libera scelta usare il maschile o il femminile con una trans mtf, semmai si può considerare una scelta di ignoranza o meno, non certo una scelta grammaticale accettabile. Le persone transessuali sono riconosciute dal DSM IV come affette da "disturbo di identità sessuale" non riferito certo ad una patologia mentale vera e propria ma ad uno scoordinamento tra il sesso biologico ( ovvero ciò che si è fisicamente ) e l'identità di genere a cui si sente di appartenere. La cura per il disturbo d'identità NON è lo psicofarmaco ma la riattribuzione del genere, attraverso la somministrazione di ormoni del sesso biologico opposto e le operazioni di riassegnazione di genere.

Quindi liberissimo di ignorare la realtà dei fatti e quindi di usare un genere ERRATO E OFFENSIVO riferendoti ad una transessuale, ma sii almeno cosciente di sbagliare.

Se non ti fidi delle mie parole fai pure una ricerca, avrai solo delle conferme.

Per quanto riguarda ciò che si è e quello che si sente di essere non vedo perché una persona non possa DICHIARARE a quale sesso sente di appartenere ma tu ti senta in diritto di dire a qualcun altro cosa è o non è.

Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 1024903)
Non si può mai dire del tutto, perché dipende da come vuole essere chiamata la persona; per esempio esistono quelli che intendono mantenere il proprio genere nonostante tutto. Sono sottigliezze per le quali secondo me uno/una non si dovrebbe offendere a morte.
Secondo quella grammatica, anche io sarei stata un ragazzo dal momento che mi vestivo da maschio, mi facevo scambiare per un maschio e ci provavo con le ragazzine, e volevo pure cambiare sesso (ora non più. ù.ù). Invece mi beccavo le prese per il culo, non il rispetto. Perché il voler cambiare sesso è umano, ma paradossalmente anche prendere per il culo lo è.

Quelli a cui ti riferisci tu non sono transessuali ma semmai transgender, ovvero persone che si sentono appartenenti ad entrambi i sessi, oppure ad uno solo, ma non hanno alcuna intenzione di fare l'iter di riassegnazione di genere ( quindi da maschio a femmina o viceversa. )
Il vestire "da maschio" o "da femmina" non determina in alcun modo l'identità di genere di una persona, il fatto che io indossi i pantaloni non fa di me automaticamente un uomo, come gli uomini che indossano il kilt non diventano automaticamente delle donne. Questi sono solamente stereotipi a cui non dò assolutamente ascolto. Non è ciò che indossi e che fai che ti fa essere uomo o donna ma ciò che tu DENTRO LA TUA TESTA senti di essere.


Mi dispiace ragazzi, ma su questo argomento non posso assolutamente tirarmi indietro, è un argomento sul quale sono molto preparata e sul quale ho studiato moltissimo. Mi chiedo se voi avete fatto altrettanto oppure parlate solo per sentito dire.

nihil_ 18-03-2013 18:36

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da borderline1985 (Messaggio 1024873)
Giusto perché sono precisina e bacchettona, specialmente quando si parla di rispetto nei confronti delle persone transessuali, se parli di una donna mtf ( quindi che ha transizionato da maschio verso femmina ) devi parlare al femminile perché è una donna a tutti gli effetti, quindi semmai non "UN trans brasilianO" ma UNA trans brasilianA. I gusti non si discutono ma la grammatica si.

Intervento impeccabile. :perfetto:

Halastor 18-03-2013 18:37

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Dite quello che volete ma il IL trans lo chiamo sempre al maschile perchè per me è un uomo. Tutto il resto del discorso che ne fate... non ha alcun senso..

Winston_Smith 18-03-2013 18:40

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 1026293)
Dite quello che volete ma il IL trans lo chiamo sempre al maschile perchè per me è un uomo. Tutto il resto del discorso che ne fate... non ha alcun senso..

Ah, quindi io posso chiamarlo anche LO trans, visto che facciamo ognuno come cacchio gli pare :sisi:
Ma non avevi detto che la grammatica non segue le fantasie del singolo? ^^

borderline1985 18-03-2013 18:42

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1025679)
Mentre invece nei locali gay questo non succede? Chiedo per curiosità, non è una domanda retorica.

Uhm.. no non direi, per assurdo nei locali gay vengo importunata quasi sempre dall'unico etero che c'è in giro.

E' molto più probabile che una ragazza lesbica venga importunata da un uomo che la considera una pu** che non il contrario.

Quote:

Originariamente inviata da Blue_Moon (Messaggio 1024938)
Secondo me sono corrette entrambe le forme: alla fine il trans è "colui che sta attraversando, mutando da un genere sessuale all'altro" e quindi non è ancora ne una donna ne uomo, da cui appunto il prefisso "trans".
Ma non ne sono per niente sicura. ò.ò


Uhm.. No, la persona transessuale può essere in transizione tra un sesso e l'altro ma ha già deciso da che parte stare, ovvero se si sente uomo o donna e quindi vuole che si usi il maschile se si sente maschio e il femminile se si sente femmina, è offensivo per una persona transessuale parlare con lei con il genere biologico, peggio di un calcio nello stomaco.
Come ho già risposto agli altri due utenti, le persone che accettano entrambi i generi o preferiscono che non si usi nessuno dei due, sono i transgender, non i transessuali.

Halastor 18-03-2013 18:43

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1026296)
Ah, quindi io posso chiamarlo anche LO trans, visto che facciamo ognuno come cacchio gli pare :sisi:
Ma non avevi detto che la grammatica non segue le fantasie del singolo? ^^

Allora spiegami una cosetta sulla logica della tua grammatica.. ... come mai i transessuali.. li chiami I transessuali.. invece di LE transessuali? Se dici che il trans si dovrebbe chiamare LA trans? Come te lo spieghi?

L'osservazione di borderline è una cazzata... io me lo spiego così^^

nihil_ 18-03-2013 18:44

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 1026293)
Dite quello che volete ma il IL trans lo chiamo sempre al maschile perchè per me è un uomo. Tutto il resto del discorso che ne fate... non ha alcun senso..

Secondo me quella che si deve considerare è l'identità di genere, anche a transizione non avvenuta. Se un uomo ha identità di genere femminile allora uso il femminile , questo per il semplice fatto che l'identità di genere è + 'profonda' dell'identità sessuale con cui si nasce (sottolineando che una volta effettuato l'intervento sono donne anche fisicamente, il viceversa per le donne che diventano uomini). E' una forma di rispetto non negare come o chi una persona si senta/ vuole essere.
(certo se non consideriamo i funghi, questa è per pochi..)

Winston_Smith 18-03-2013 18:45

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da borderline1985 (Messaggio 1026299)
Uhm.. no non dire, per assurdo nei locali gay vengo importunata quasi sempre dall'unico etero che c'è in giro.

E' molto più probabile che una ragazza lesbica venga importunata da un uomo che la considera una pu** che non il contrario.

Quindi le donne lesbiche o bisessuali che ti hanno approcciato lo hanno fatto sempre in modo educato, gli unici volgari sono stati degli uomini. E ne hai dedotto che nei locali non-gay c'è il pericolo di essere molestate ogni due per tre, se ho capito bene.
Domanda: come mai tante donne continuano ad andarci, allora?

Winston_Smith 18-03-2013 18:47

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 1026301)
Allora spiegami una cosetta sulla logica della tua grammatica.. ... come mai i transessuali.. li chiami I transessuali.. invece di LE transessuali? Se dici che il trans si dovrebbe chiamare LA trans? Come te lo spieghi?

L'osservazione di borderline è una cazzata... io me lo spiego così^^

La grammatica, a rigore, prevederebbe l'uso di entrambi gli articoli. Transessuale è una parola che può essere declinata sia al maschile che al femminile.
Non ci trovo nulla di sbagliato nell'adottare il criterio proposto da borderline.

Halastor 18-03-2013 18:48

Re: Ci andreste mai in un locale gay?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1026310)
La grammatica, a rigore, prevederebbe l'uso di entrambi gli articoli. Transessuale è una parola che può essere declinata sia al maschile che al femminile.
Non ci trovo nulla di sbagliato nell'adottare il criterio proposto da borderline.

o_0...ma allora di cosa stiamo parlando? Se la grammatica prevede l'uso di entrambi gli articoli.. io dico IL trans ed è corretto -.- :mannaggia:^^ 3 pagine di critiche e poi avevo ragione..


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