![]() |
Re: Discussione al bar
Quote:
|
Re: Discussione al bar
ok, non ne sai un tubo.
|
Re: Discussione al bar
Quote:
|
Re: Discussione al bar
Io non ne so una cippa, a parte quel che sento da quelle due persone che conosco che lo fanno, ma mi pare di capire che è un mestiere come un'altro, con i suoi pro e i suoi contro. Non certo facile, ma nemmeno più difficile di altri.
Avere a che fare con la gente è così: c'è di tutto. E tenere in ordine il locale ed avere un buon rapporto con la clientela fa parte del mestiere, che o lo sai fare oppure chiudi perché i clienti non vengono più. I clienti a volte sono maleducati e di certo non possono permettersi qualsiasi cosa (parlo di risse o danni materiali, non della carta lasciata sul tavolo), ma è nell'interesse del gestore e dei dipendenti far sentire a casa il cliente. E comunque, al di là di tutto, è una questione ancora più semplice: cortesia tra persone. |
Re: Discussione al bar
Quote:
5) queste cose avvengono a vagonate anche tra italiani 6) che importanza ha l'etnia di orgine? |
Re: Discussione al bar
Quote:
certo che avvengono anche tra italiani, ma spesso vedo che in genere le ragazze dell'est si fanno meno problemi a dire le cose in faccia risultando spesso arroganti anche quando non c'è arroganza di fondo |
Re: Discussione al bar
Quote:
Poi se vogliamo dirla tutta il barista è uno dei mestieri con meno responsabilità che esista. Se sbagli a fare un caffè non viene la fine del mondo. E poi non c'è nulla di difficile che bisogna sapere fare. Appunto l'ingrediente principale è la cordialità e magari scambiare due chiacchiere col cliente, non rimproverargli che ha lasciato due fazzoletti su un tavolo. E che cavolo! |
Re: Discussione al bar
Quote:
|
Re: Discussione al bar
Quote:
Meglio certo che starsene zitti; e dal tuo punto di vista sicuramente un successo, mi rendo conto di quanto ti sia costato dirle quelle parole. Ma le hai detto una palla, all'inizio, dicendole che i fazzoletti non li avevi lasciati te. Inoltre questo genere di reazioni stizzite molto spesso hanno una loro ragione, magari legata a problemi altrui (in questo caso della barista) di cui non sei a conoscenza e di cui lei invece ne legge il sintomo (la classica "goccia che fa traboccare il vaso") nel fazzolettino abbandonato. Ho notato più volte, soprattutto alla guida, come l'acredine e la rabbia tendono ad amplificarsi fra le persone, dietro un fenomeno di retroazione positiva che si propaga grazie al fatto che ognuno, sentendosi attaccato e più o meno dalla parte della ragione (talvolta solo per il fatto che si è sentito attaccato), pensa di doversi in qualche modo rivalere. E' normale, eh, mi è successo più volte e persino su questo stesso forum. Il problema è che questo rancore non ci aiuta, ma lascia un retrogusto amaro per l'interazione sgradevole, sia al nostro interlocutore che a noi, e quindi la mia domanda è se queste schermiglie valgano la pena di essere combattute, vista la misera vittoria di pirro che se ne ricava. Ti faccio un controesempio, invece: barista: "L'hai lasciato te quel fazzoletto sul tavolo?" (con fare aggressivo) tu (offeso) "Sì, l'ho lasciato io. Ora lo tolgo. Non c'è bisogno di puntare il dito, tuttavia." vai a togliere il fazzoletto e a gettarlo, poi torni dalla barista. (con tono comprensivo) "Mi spiace averti fatto arrabbiare, non era mia intenzione essere sgarbato, si è trattato solo di semplice distrazione. Tuttavia mi ha colpito molto il tono che hai usato, e devo essere sincero, all'inizio ci sono rimasto molto male. Sai, parlandosi con gentilezza a volte si ottengono i risultati migliori... anche se non è facile se ci sono delle preoccupazioni, o delle tensioni sul lavoro... immagino che sia stressante il lavoro, qui..." lei si sfogava un po', tu le dicevi "capisco" (salvo ti dicesse cose assurde), e niente, potevi continuare a chiaccherarci oppure congedarti e salutare. In questo caso tuttavia l'interazione avrebbe avuto un retrogusto piacevole, tu l'avresti ricordata come la barista coi casini che ogni tanto sbarella e sbaglia il tono di voce, e non come la stronza maleducata che punta il dito ai clienti paganti. Ovviamente non voglio minimizzare la difficoltà che per un fobico possa rappresentare un'uscita del genere, quindi comunque complimenti per esserti esposto anziché stare zitto, è stato socialmente un successo. Però, a mio parere, cercare di imitare i "normaloni" nella loro rozzeria e tendenza all'aggressività facile è controproducente, bisogna acquisire i lati positivi, non quelli negativi, delle persone "normali". |
Re: Discussione al bar
Quote:
Sono sicuro che la migliore reazione che potevo avere era quella che hai descritto, ma come ho già detto è stato un di quei rari casi in cui ho perso proprio la pazienza e non ho avuto molto tempo per riflettere. L'unico punto con cui non mi trovo d'accordo è quello in cui dici che magari la barista ha avuto quella reazione perché aveva già qualche suo problema personale, quasi a giustificarla. Io ti dico che bene o male i problemi li hanno tutti, dal meno serio a quello più grave, anche chi apparentemente è estroverso, è ricco, è bello o chissà quale altra cosa. Perché se ci comportassimo tutti così, cercando in qualche modo di sfogare sugli altri i nostri problemi, dovremmo uscire con le bombe a mano o con un mitra da casa perlomeno. Qualsiasi sia il problema avere una reazione pessima con un estraneo è semplicemente segno di cattiva educazione e di mancanza di rispetto per gli altri. |
Re: Discussione al bar
Quote:
Sono assolutamente d'accordo, ma è proprio per questo che dobbiamo dare il buon esempio, comprendere non è sinonimo di giustificare. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 11:07. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.