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Re: Cronaca di un "approccio"
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IT, liuk, il tuo racconto ha per caso una "morale" (della serie, fate come me e avrete successo) o è solo un pour parler? Te lo chiedo perché io leggo queste cose con lo stesso spirito con cui leggo Io, robot di Asimov. Anzi, quest'ultimo lo trovo meno fantascientifico e più vicino alla (mia) realtà. |
Re: Cronaca di un "approccio"
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Re: Cronaca di un "approccio"
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Re: Cronaca di un "approccio"
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Re: Cronaca di un "approccio"
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Re: Cronaca di un "approccio"
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I feedback aggregati possono dare un'idea più oggettiva. Le scarpe di liuk, visto che molti hanno avuto modo di vederle dal vivo a bologna, sono oggettivamente appariscenti, possono piacere o non piacere, e dai feedback aggregati può farsi un'idea del fatto che il singolo feedback negativo non vada letto sul personale. Invece, un feedback negativo continuo ti costringe a farti qualche domanda: tanto per raccontare un'aneddoto personale, alle medie avevo il brutto vizio di pestarmi le scarpe sotto i piedi della sedia, per alleviare lo stress. Avevo degli scarponcini marroni di pelle che dietro questa incessante attività martoriatoria si sono fatti mollicci e inguardabili, al ché un compagno di classe prese a farmi la battuta che c'avevo "gli stracchini" ai piedi (stante la nota consistenza del celebre formaggio lombardo). Beh, non ho ricevuto un feedback positivo per quelle scarpe, è chiaro che quando ho iniziato a farmi domande sullo stile il primo passo fu andare in un calzaturificio. Il problema di dar troppo peso al singolo feedback è che ti preclude, incrementando l'insicurezza, occasioni di mettere alla prova lo stesso cercando di ottenere ulteriori feedback, che possono confermare o smentire la validità del primo. Quindi rivendico l'importanza di dare un peso corretto al giudizio ricevuto, e di non leggerlo come un giudizio sulla persona. |
Re: Cronaca di un "approccio"
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Io non invito nessuno a fare come me ed anzi, lo sconsiglio categoricamente, per il semplice motivo che io sono unico ed inimitabile, come lo è chiunque altro. Non solo: l'"approccio" è un qualcosa fatto anche di letture e percezioni e queste capacità sono dannatamente soggettive. Quello che magari io capisco o fraintendo da una parola, gesto, ecc. può non essere capibile da un altro o semplicemente inattuabile. Non basta eseguire pedissequamente i passi descritti, anche perché ad ogni persona si riserva un approccio differente. Ma sopratutto la morale di queste cronache (che possono assicurare che sono vere tanto quanto è raro che mi capitino) è quello di non avere mai paura di esporsi e di non rincorrere UNA persona solo perché di sesso opposto o potenzialmente appetibile ma per quello che è. |
Re: Cronaca di un "approccio"
Ma come sono queste Adidas di Liuk ché ora son curioso? :ridacchiare:
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Re: Cronaca di un "approccio"
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Re: Cronaca di un "approccio"
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Re: Cronaca di un "approccio"
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Re: Cronaca di un "approccio"
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Intendevo dire di non applicare alla lettera certe dinamiche. Comunque, ragazzi miei, ribadisco il concetto (detto in liukkese) se a qualcuno fosse sfuggito: nel mio presente non ho trovato nulla che non siano le mie mani callose nell'intimità ed il mio morbido cuscino al quale abbandonarmi in romantiche effusioni :) Vi garantisco che né il vagone di una metropolitana, né un filobus mi porterà la "tipa" nel futuro :D |
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