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Re: Dall'altra parte...
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Re: Dall'altra parte...
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Re: Dall'altra parte...
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Re: Dall'altra parte...
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Concordo con Allocco. |
Re: Dall'altra parte...
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Re: Dall'altra parte...
Darò un'occhiata sia al film che al libro, grazie :)
Per il resto, se qualcuno vuole sfogarsi in qualsiasi modo è liberissimo di farlo, davvero. Mi aiuta anche a prepararmi nell'affrontare il risentimento degli altri. |
Re: Dall'altra parte...
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Re: Dall'altra parte...
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Re: Dall'altra parte...
Allora, capisco che questo thread tocchi un tasto dolente per tanti di noi (me compresa), ma questo non vi giustifica dall'usare un linguaggio offensivo e volgare per esprimervi.
Cercate di esprimere ciò che provate senza cadere nelle offese. Ed invito gli utenti che abbiano già fatto ciò ad editare. Offendere Elentari su un forum non vi servirà a niente. Per il momento non prendo provvedimenti dato l'argomento molto particolare su questo forum, ma se dovessi rileggere ancora delle offese scatteranno le sanzioni. |
Re: Dall'altra parte...
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Re: Dall'altra parte...
Perché l'hai fatto? Hai detto di essere una ragazza carina, che cosa ti avevano fatto quelle povere persone che tormentavi? Sai anche io ho subito bullismo e altri maltrattamenti pesanti, tremo al solo ricordo, ma non mi sono mai sognato di fare ad altri le cose orribili che mi sono state fatte. Non capisco perché se proprio dovevi sfogare la rabbia non ti sei vendicata sulle persone che ti avevano fatto del male. Io non ti odio, non fraintendermi, però non capisco che cosa ti ha spinto al male invece che al bene. Sei pentita, questo l'ho capito, secondo me però devi scavare dentro te stessa è capire quello che hai fatto. Non credo che possa servire a niente scusarti con quelle persone, se uno dei miei bulli storici venisse da me non lo perdonerei mai, la mia vita è rovinata, la mia gioventù andata in fumo, non c'è niente che loro possano fare per consolarmi. Ti auguro di ritrovare te stessa, non sei obbligata a rispondere alle mie domande. Ciao.
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Re: Dall'altra parte...
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Non mi fa stare bene essere insultata, anzi, per me è una pugnalata al cuore vedere quanto rancore può vomitarmi addosso la gente, che sia io la diretta responsabile o solo un bersaglio di sfogo indiretto, come in questo caso. Ma mi aiuta ad accettarlo con più serenità, ad abituarmi... |
Re: Dall'altra parte...
Va bene, niente offese. Il bullismo mi ha rovinato la vita, che cosa vuole Elentari? Sa bene che ha segnato l'esistenza delle sue vittime. Non può riparare. Non solo non può riparare, e questo è giá grave, ma non deve neanche pagare, per quello che ha fatto.
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Re: Dall'altra parte...
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Sai, un pò ho cercato di spiegare il perchè del mio comportamento anche nei vari messaggi di questo topic, ma la verità è che è difficile comprendere il proprio subconscio, io per riuscire a capirci qualcosa ho speso tanto tempo in psicoterapia. Come ho detto, non ho passato proprio una bellissima infanzia. Mio padre mi picchiava molto spesso, a scuola ero presa di mira da tutti. Questo mi ha portata ad accumulare moltissima rabbia nel corso degli anni. Ero molto infelice, e vedere ragazze o ragazzi della mia età o più piccoli che stavano messi meglio di me mi suscitava odio. Tormentarli e picchiarli mi appagava...la verità è che volevo che gli altri fossero infelici come me, volevo soffrissero come soffrivo io, specie se nel loro modo di essere mi ricordavano me. Non era una cosa razionale. Con questo non voglio far passare il messaggio che tutti i bulli siano in realtà dei poverini per cui provare pena, anzi, spesso agiscono solo competizione scimmiesca. Non pretendo neanche di essere giustificata, sto solo cercando di aprirmi e sfogarmi... |
Re: Dall'altra parte...
Anche se la tua è stata un'azione molto brutta ,già che ti scusi e vuoi migliorare è importante.
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Re: Dall'altra parte...
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Quindi il sentirsi dire che invece non se lo meritava e che chi lo ha fatto si scusa potrebbe essere anzi un grosso sollievo. |
Re: Dall'altra parte...
NON QUOTARE GRAZIE. ___________________ Vi racconto anche io una storia. 3° o 4° elementare. Mi prendevano sempre in giro, specialmente durante la mensa. Sia perché ero "strano", sempre assorto nei miei pensieri, sia per il già citato ritardo motorio. Alle elementari eravamo divisi in gruppetti sociali di 4 persone, in base a come ci si disponeva nei tavoli a mensa. C'era L*, il leader, D*, il vice, e M*, il gregario. E poi io, il capro espiatorio. Quello che se reagiva agli sfottò, si prendeva pure i sensi di colpa per aver alzato le mani, e quindi non poteva far niente (tranne quando esplodeva e ne stendeva uno, ma capitava di rado). Iniziai a maturare la capacità di estranearmi da loro, e di ignorarli perdendomi nei miei pensieri (probabilmente fu lì che nacque il mio senso di alienazione nei contesti che sento sfavorevoli). Ma un giorno accadde una cosa strana. M*, il gregario, rifiutò un cambio di figurine per lui sfavorevole. Così L* e D* decisero di punirlo con gli sfottò. E chiesero anche a me di partecipare. "Dai, sfottiamo tutti M*" "Diciamogli tutti che è una merdaccia!" Ero felice. Finalmente avrei respirato un giorno! Gliel'avrei fatta pagare, a M*, per avermi preso per il culo assieme agli altri. Mi sarei goduto quel pranzo in mensa, senza essere, per una volta, il capro espiatorio. Iniziò L*. "M*, ma lo sai che oggi sento puzza di merda?" D*: "Non ti sei lavato, merdaccia?" Inutile che vi prosegua il dialogo, e inutile dirvi che io infierii in maniera calcata. Nell'arco di 5 minuti, M* scoppiò in lacrime. Io mi incazzai. Pensai "cazzo, io resisto per tutta la durata della pausa mensa, senza fiatare, e lui per solo 5 minuti di insulti si mette a piangere? Che donnicciola. Io sono più forte di lui". Non è vero, ero solo più arido. Iniziai a non rendermi conto che gli altri due bambini si stavano muovendo a compassione della vittima: "Dai, abbiamo esagerato" E io "Sì, abbiamo chiamato la merdaccia troppo tempo col suo nome". Non c'è voluto molto perché a uno dei due venisse lo spunto per colpevolizzarmi: "Ma perché lo chiami merdaccia? Cosa ti ha fatto?" E l'altro "Facciamo che adesso è Marco Russo la merdaccia". E il primo "Sì, dai, abbiamo esagerato con M*, adesso la merdaccia è Marco Russo! :sarcastico: " E ovviamente M* non s'è tirato indietro, per vendicarsi. "MARCO RUSSO SEI UNA MERDACCIA!". Come capitava di solito quando mi prendevano di mira, ad un certo punto mi alzai e mi diressi verso un tavolo senza bambini, e mi misi a mangiare da solo. Non piangevo. A casa poi riflettendo ho pensato che ho sprecato un'occasione. Potevo invece allearmi con M* per contrastare D* e L*. Ma non ci sono arrivato subito. Mi sarebbe tanto piaciuto rintracciare M* e scusarmi. Ma non ho potuto. Perché il suo nome e cognome è Marco Ferrari. Vallo a trovare. ___________________ NON QUOTARE GRAZIE. Sinceramente non ho alcun risentimento con D* ed L* (quest'ultimo relativamente di recente l'ho ribeccato attraverso Facebook e ci sono uscito a berci una birra, ne parlai nel thread di Rasko). Ho molto più risentimento nei confronti delle maestre che vedevano in continuazione un bambino che si alzava dal tavolo dei suoi "amici" e se ne andava a mangiare da solo. E non si domandavano niente. |
Re: Dall'altra parte...
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Mi sembra che sia un gran bel modo di scusarsi, un modo fattivo. Se anche solo un ragazzino in più verrà salvato dai danni del bullismo, ciò sarà un successo. |
Re: Dall'altra parte...
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Non credere che rimanendo pestata tu possa migliorare la tua situazione. Potresti toglierti un peso dalla coscienza per tutte le volte in cui hai massacrato di botte qualcuno/a, ma così corri il rischio di entrare in un circolo vizioso di autolesionismo. Il passato è passato, quel che è fatto è fatto. Più che chiedere scusa e pentirti per ciò che hai fatto non puoi fare. Per il resto, sei giovane e hai tutta la vita davanti. Sono esperienze che segnano una vita intera, ma spetta a te scegliere se compromettere il resto dei tuoi anni per il passato tenebroso alle tue spalle o provare a trovare redenzione Quote:
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Re: Dall'altra parte...
Io credo che la confessione della ragazza sia comunque utile non solo per lei che in questo modo si sfoga e toglie un po quell peso dalle spalle ma anche sopratutto per quelli che sono state vittime di bullismo perche fa capire che ce sofferenza anche dall altra parte . Non sara molto consolatorio ma e qualcosa.
Poi anche i bulli avrano dei brutti ricordi da portar sempre con se. |
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