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Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
Calma gente, non paragoniamo una mente ordinatrice ad una teiera. Una teiera è un oggetto fabbricato dall'uomo, ne conosciamo proprietà fisiche e tutte le altre caratteristiche, sappiamo perchè non ne ruota una attorno al sole.
Tecnicamente un'altra civiltà evoluta potrebbe averne persa una nello spazio durante una qualche missione o cose simili, dunque sulla carta non si può escludere nemmeno la teiera. :D Quote:
Comunque, tanto per argomentare il mio parere, pur non avendo certezze a me la continuità della coscienza e il rapporto tra coscienza e memoria mi fanno propendere per un'esistenza dopo la morte. |
Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Perchè per le divinità non può essere adottato lo stesso criterio? Le divinità hanno un'esistenza probabile e indimostrabile, mentre le bestie sopra scritte no? Per loro può essere dimostrata l'inesistenza? |
Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Mi ritrovo però a far notare che né la possibilità 0 né la possibilità 100 sono ancora conosciute dalla fisica e dalle scienze matematiche d'oggi. Da cui né il "può esistere" né il "non può esistere". Questa è scienza. Detto ciò, la mia personale convinzione sulla non-esistenza di un qualsivoglia Dio religioso è frutto di un'attenta analisi del pensiero dell'eccellente Ludwig Andreas Feuerbach, uno studio sui caratteri politico-sociali dell'espansione di dicerie religiose attraverso i secoli e profonde riflessioni su hyle e psykhe, kósmos e arché. Con il supporto di una scienza terrena, annata 2012, la cui precisione si allontana dalla suddetta probabilità 100 di uno scarto infinitesimale (che ne evita la contraddizione della stessa). Invito coloro che si stanno impegnando nella divulgazione della presunta Parola dell'amico Gesù a portare argomenti più forti di "sta scritto in un vecchio libro" o "me la sento proprio". Di credere al bontempone che camminava sull'acqua e moltiplicava le bevande, annullando così facendo buona parte della coscienza di me stesso e piegandomi ad una volontà divina, sono disposto a farlo in presenza di argomenti validi almeno quanto il Sapere elencato prima. Eviterò invece la perdita di tempo nel leggere le solite parole vuote da predicatore. Buona moltiplicazione di pani e di pesci a tutti quanti. h.c. |
Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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La scienza non se ne interessa, perché giustamente non guarda a ciò che non è verificabile e riproducibile. Ma ciò che non è riproducibile non è detto che non esista. Quote:
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Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Sento parlare spesso di credenti intransigenti e fondamentalisti, ma chi arriva e sfotte, oppure sciolina certezze, sovente proviene anche dal lato opposto. Sarà mica che il fanatismo esiste da ambo le parti, ed è parimenti deprecabile, e dunque la testa non si vede da ciò in cui uno crede, ma dal modo in cui lo espone? Poi oh, c'ho i dubbi anch'io. |
Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Quindi, cari sostenitori dell'unicorno, non demordete, attendete altri mille anni (o più) prima che qualcuno ne veda uno e possa catturarlo per analizzarlo. Quote:
http://i00.i.aliimg.com/img/pb/708/2...236708_752.jpg |
Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Più che altro si contesta ogni possibilità dell'esistenza addirittura di una semplice mente ordinatrice/creatrice. Un po' azzardato, non trovi? Comunque, per la cronaca, i draghi esistono, eccone un esemplare: http://i50.tinypic.com/20s7fbb.jpg Anche se oggi il Dragone è vecchio e spelacchiato. :perfetto: |
Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Bene, due domande: - quali sono, in breve, queste prove certe dell'assenza di un "sovrannaturale"? - ammettiamo che una religione possa presentare dei punti in cui la logica e la fisica come le intendiamo noi sono veramente messe a dura prova, e in cui occorre un vero e proprio salto di fede per accettare questi punti, la religione e/o i fedeli sono meritevoli di sfottò? Tenuto conto anche del luogo comune secondo cui chi è ateo è aperto e illuminato, mentre il credente medio è gretto e indisposto al confronto. |
Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Sai, non mi sembra che la scienza abbia dimostrato la non esistenza di Dio. Eppure, teoremi complicatissimi sono stati dimostrati nella storia. Se invece si parla di una corrente di pensiero, beh essa ha lo stesso valore (rispettabile) delle teorie religiose. |
Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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edit: per quanto riguarda l'intervento che hai quotato, mi riferisco alla non-sintetizzabilità schematica e puntuale di un pensiero così complesso. E, scusami, né ho mai detto che la scienza ha dimostrato la non esistenza di Dio, né di sola scienza sto parlando. |
Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
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Alla fin fine, se mi citi il solo Feuerbach (è due anni che non ho più sue notizie, ahimè), mi fornisci la visione di un solo uomo. Mettiamo che il suo parere valga più di quello di un individuo comune, rimane comunque sullo stesso piano di signori come Kant e Hegel, per dirne due che in un ente ordinatore ci contavano eccome. Io nel pensiero di Feuerbach ho sempre visto, per l'appunto, un pensiero: non mi pare abbia fornito prove certe in grado di soddisfare tutti per sempre, e nel momento in cui tu lo elevi a verità assoluta, compi evidentemente una sorta di salto fideistico. Il suo pensiero è sufficiente a dimostrare l'inesistenza di Dio, solamente secondo quelli che sono i tuoi parametri di giudizio, perchè tu ritieni le sue argomentazioni sufficienti. Ma questo è lo stesso processo che compie anche il più acritico dei credenti, ossia opta per credere in una teoria che soddisfa le sue (minori, chiaramente) pretese intellettuali. Quote:
E' vero che, a livello di istituzioni, la chiesa ha ancora potere. E altrettanto vero che è ormai totalmente fuori luogo e incapace di muoversi efficacemente nel mondo moderno, dove farebbe bene a operare secondo maggiore flessibilità, invece che chiudersi a riccio nella sua intransigenza. Non parliamo poi delle cazzate sparse randomicamente nei secoli. E fin quì, hai ragione. Però, tu non stai sfottendo la chiesa come istituzione, ma un credo che non coincide con essa, ma a cui questa si rifà solamente, essendole sovraordinato. Nel momento in cui tu sfotti il credo (invece delle gerarchie ecclesiastiche con le loro ipocrisie, delle usanze ormai fuori luogo, del capitalismo spirituale) sfotti le persone che sono rimaste colpite dalla parola di quel falegname vissuto 2000 anni fa (e che, per la cronaca, non sono sicure che i pesci si moltiplichino, ma sicuramente ciò non è per loro rilevante quanto il messaggio in sè e per sè [a proposito, nessuno che critica mai quello, chissà com'è]), e non credo siano state queste persone a fare le crociate e tutto il resto. Vedi, io non ha mai capito questo salto: finire per effetto collaterale (almeno me lo auguro, lol) ad insultare le persone, insultando ciò in cui credono, perchè si odia un'istituzione, di cui queste non necessariamente fanno parte. Non è molto diverso da quelli che dicono "Dio non esiste perchè la chiesa fa schifo", e non credo ci sia bisogno di precisare quanto sia un'argomentazione imbarazzante. Ultima precisazione: nella vita reale, a livello di comunità sociale, ad oggi è più facile essere ateo che credente. Però miraccomando, sfottò libero verso chi crede e addirittura verso chi ha dubbi. :mrgreen: |
Re: Sapere una cosa fondamentale prima di morire
Novak, la chiudiamo qui.
Perché è inutile considerare il solo pensiero di Feuerbach in maniera isolata, prima di tutto, non era quello di cui parlavo. In secondo luogo, non vi era alcuno sfottò ma una volontà di dialogo ad un certo livello. E soprattutto, che sia più facile essere atei piuttosto che credenti, te ne prego: evita. |
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