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Re: La gente è davvero cattiva?
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Re: La gente è davvero cattiva?
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Re: La gente è davvero cattiva?
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E comunque questi sono casi abbastanza eccezionali. Quote:
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Re: La gente è davvero cattiva?
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L'ignoranza sta nel fatto che il male non è un ausilio valido per il sapere. Tutto qua. Chi fa il male agisce per ignoranza non perché non sa di provocare dolore, ma perché da ciò non ne può ricavare nulla, e lo ripete. Perché il male non è una soluzione, ma chi fa il male lo tratta come soluzione. Qui è l'ignoranza. |
Re: La gente è davvero cattiva?
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Re: La gente è davvero cattiva?
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E anche lì l' "osservazione" era partita dal nulla (non stavamo neanche discutendo). Poi sarei io il polemico :occhiali: Quote:
Mi chiedo solo quali alti lai si sarebbero levati a parti invertite... |
Re: La gente è davvero cattiva?
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Re: La gente è davvero cattiva?
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Comunque a me interessa di più analizzare la banalità del male, quella quotidiana, fatta di meschinità, livore e piccoli soprusi; in un certo senso è la più sconvolgente perché è quella più ingiustificabile, visto che non è compiuta per "fini superiori" così come la commetterebbe un terrorista politico o religioso. Perchè quindi la si commette? Forse, come sostiene Boureé, spesso si agisce male per egoismo e tornaconto personale (ad esempio superare la coda alle poste pensando solo ai propri impegni), ma come me la spiegate ad esempio la cattiveria di un ragazzino che deve dire a un altro che è brutto e assomiglia ad un rospo? Che cosa otterrebbe da questa osservazione per se stesso? Una maggiore autostima? Si, ma comunque a mio avviso questo tipo di cattiveria non rientrerebbe comunque nei casi esposti da Muttley e cioè di malvagità commessa per ignoranza o per adesione a un universo "altro" di valori distorti... |
Re: La gente è davvero cattiva?
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La differenza sta nel fatto che si aderisce a sistemi valoriali differenti (chi vuole il bene dell'umanità nella sua intierezza, chi su basi etnico-religiose). Una volta ho provato a spiegare ad un israeliano che non è che uno si fa saltare in aria perché gli gira così appena alzatosi la mattina, ma lui niente: come parlare ad un muro...infatti ne hanno costruito uno! |
Re: La gente è davvero cattiva?
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Quelli con la vocazione per il martirio riusciranno sempre una causa buona per cui agire. Non sono cattivi ma hanno bisogno di emozioni forti per dare un senso alla loro vita. I bambini appaiono cattivi, loro sì. |
Re: La gente è davvero cattiva?
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Immagina di buttare un foglio di carta nel camino acceso, osservarlo bruciare, il suo deformarsi verso l'inesistenza, pochi secondi di diretto potere annichilatore. Finisce subito. Dunque metti un altro foglio di carta. E poi ancora. E ancora, e ancora. Questo “e ancora” è tutto quel che può il male. Per questo è stupido. Diverso è il caso del bene incapace o limitato a fare il bene: perché produce anche il male. E cosa fa il male? Toglie realtà. Il male è esattamente la realtà tolta. Togliere realtà significa rendervi negabili. Faccio il mio bene, scavalco la coda, vale a dire: voi non esistete, non siete titolati al profitto quanto me. |
Re: La gente è davvero cattiva?
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Re: La gente è davvero cattiva?
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Re: La gente è davvero cattiva?
Chi fa del male per ottenere il proprio bene è egoista. E l'egoismo è male.
Troppo comodo dire che lo si fa per un motivo relativamente buono. Bisogna imparare a rispettare il prossimo se si vuole stare insieme agli altri. |
Re: La gente è davvero cattiva?
Quanta gente ho visto e sentito che attaccava le persone perché convinta (erroneamente, lo specifico onde evitare possibili accuse di fiancheggiamento col "nemico") che fosse giusto attaccarle, perché convinta (sempre erroneamente) che queste avessero fatto loro del male, le avessero sfidate (a volte anche con un semplice sguardo da essi malinterpretato) e provocate. Insomma, un sacco di gente vittima di attacchi di schema che attaccavano altra gente che magari non aveva alcuna mala intenzione verso di loro...
Io fui vittima di una situazione del genere: durante il ginnasio un mio compagno era convinto che lo avessi derubato (basandosi su fatti e prove totalmente inconsistenti) e intentò un "processo" davanti al preside, il quale però, constatata l'inconsistenza delle accuse, mi "assolse" per non aver commesso il fatto. Il tipo poi mi bullò verbalmente per i due anni successivi, dopo i quali finalmente si tolse dalle balle trasferendosi in un'altra città. Non posso sapere esattamente cosa gli passasse per la testa, ma secondo me non ha mai digerito quella specie di "assoluzione". Forse pensava che fossi falso, una persona finto-tranquilla ma in fondo disonesta che fregava le matite agli altri o chissacché...insomma, presumo che lui pensasse che fosse giusto bullarmi, in qualche modo. Sia chiaro che non lo sto giustificando né perdonando, ma solo cerco di capire e interpretare il suo punto di vista. |
Re: La gente è davvero cattiva?
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Non essere l'ultimo ma il penultimo. Quello che mi pare non vogliate vedere è che i comportamenti sono l'effetto di condizioni. Un atteggiamento volontaristico, nel senso di basato sulla supremazia della coscienza individuale per me presenta due problemi: 1) non spiega da dove venga il male e mi lascia con un sapore di soprannaturale in bocca 2) non offre soluzioni al male quindi è di per sè inutile anche fosse corretto |
Re: La gente è davvero cattiva?
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Re: La gente è davvero cattiva?
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Re: La gente è davvero cattiva?
Caltabellotta, frazione di Sciacca, provincia di Agrigento (cit.)
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Re: La gente è davvero cattiva?
si è davvero cattiva senza contegno..
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