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Re: C'è qualcun'altro che
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Certe volte, mentre vado dal medico, spero che mi dica che non ho un disturbo psicosomatico, perché, quando il problema è fisico, il medico è in grado di garantire una certa percentuale di successo della terapia (che, oltretutto, è una stima per difetto). |
Re: C'è qualcun'altro che
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I sintomi son identici a volte. Questo spiegherebbe tante "guarigioni"d`amble`e tanti decennali insuccessi. |
Re: C'è qualcun'altro che
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Forse puo` esser considerato un leggero DOC allora? Anche quello di precisare puo` esserlo a mio avviso ,cosi`come quello di voler correggere i propri posts finche` non li si ritenga "perfetti" da un punto di vista stilistico. Altre considerazioni ,non mi sovvengono :at the Moment! |
Re: C'è qualcun'altro che
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Re: C'è qualcun'altro che
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Fai bene a specificare,almeno non ti devi dannare l`anima a precisare e ri e riri e ririri precisare ulteriormente concetti gia` espressi. |
Re: C'è qualcun'altro che
@Stone Correggimi se sbaglio....
Ma hai appena corretto il tuo ultimo post ?:D |
Re: C'è qualcun'altro che
Alle donne Piace :D:tongue_smilie:
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Re: C'è qualcun'altro che
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Re: C'è qualcun'altro che
Non lo so esattamente però è successo progressivamente, i primi tempi sono stati difficili, mi accadeva anche in casa coi miei familiari a volte, evitavo le situazioni e mi davo all'alcol per risolvere il problema.
Non sapevo cosa fosse e non avevo un nome da dare a questo particolare disturbo, il forum l'ho scoperto per caso quando iniziavo a stare già meglio. Posso forse dire che è importante avere persone con cui sentirsi a proprio agio all'inizio, fanno da cuscinetto tra te che hai un pò di problemi e il mondo esterno. Anche le mie passioni e i miei hobby mi hanno aiutato uno sproposito se non di più, sono uscito dall'autoisolamento in cui vivevo, mi sono iscritto a cose, frequentato posti, collaborato con persone, partecipato a questo o quello. All'inizio con paura che poi è diventato timore (che resta sempre un pò assieme all'innata timidezza quasi infantile). L'entusiasmo però migliora con continuità, le situazioni fantozziane accadono sempre di tanto in tanto (come a tanti, no?!) e a volte anziché farne una via crucis ci rido sopra considerandole una sorta di anticonformismo o il tratto distintivo di un bizzarro ''disadattato'' agli occhi degli altri, che può sembrare anche figo sotto certe vedute! A volte comunque anch'io resto male per alcune cose che succedono oppure evito le situazioni o l'incontro con compagnie o singole persone, sotto un certo punto di vista resto solitario e tendente all'isolamento, fa parte del mio carattere e non sto provando a cambiarlo. L'importante è esser riuscito a neutralizzare gli aspetti fisici debilitanti al massimo livello quotidiano, poi posso anche perdere il controllo di fronte ad una folla di persone acutamente concentrate ad osservare me che bevo. |
Re: C'è qualcun'altro che
io ho un problema a entrare nei negozi e uffici e a salutare i commessi in modo naturale. molto irritante, rende complicate anche le commissioni di tutti i giorni.
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Re: C'è qualcun'altro che
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qualche secondodi tempo per preparami a farlo... A volte questo tempo non c`e` e mi imbarazzo decisamente nel farlo. O non ci riesco proprio,anche se mi andrebbe. Penso sia abbastanza normale nell`ambito della fobia sociale. |
Re: C'è qualcun'altro che
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Re: C'è qualcun'altro che
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Ad ogni passo in avanti nel ritenere di esser migliorati ,s`incappa magari il giorno successivo nelle stesse identiche difficolta` di qualche giorno prima. E` frustrante come condizione,poiche`non si stabilizza se non in senso negativo... E sopratutto e` stressante e stancante il dover sottoporsi a questo tipo di routine quotidianamente... |
Re: C'è qualcun'altro che
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Re: C'è qualcun'altro che
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Mi son spiegato male in effetti. Anche ionoto dei miglioramenti: cioe`,metto in atto determinati comportamenti inmaniera tale che questa strana condizione ,non sia invalidante da un punto di vista delriuscire di nuovo e successivamente ad entrarci in quei negozi ad esempio. Pero`,devo impormi di comportarmi in una detta maniera ,piuttosto che in un altra... Non mi viene Spontaneo IL metterla in atto. Il punto e` questo : Ok,se mi impegno,riesco piu`omeno ad esprimere un saluto decente diciamo. Ma,qualora ,ad esmpio ,abbassassi la guardia sul metter in atto questo comportamento,Zac ,rientrebbe alla grande quel comportamento istintuale (immagino di autodifesa) del salutare con esplicito disagio le persone.... Cioe` : son costretto a simulare un comportamento ,affinche` gli altri non percepiscano il mio disagio.... Perche` il saluto e`fondamentale sempre... E` un biglietto da visita mica da poco... Chi conosco e mi vede o nota in strada ,ad esempio ,quasi sempre ,oltre a salutarmi ,istintivamente mi sorride. Io rispondo ben volentieri alsaluto... Ma quel sorridere mi vien difficile ,ed e`una cosa non irrilevante ,che l`altro/a nota sempre... Cosa che mi vien del tutto semplice da mettere in atto e senza nemmeno pensarci ,se ,ad esempio ,debba salutare una persona in un ambito protetto come quello delle mura domestiche.... non so se abbia reso l`idea del senso del mio intendere inproposito:) |
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