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HeartOfDarkness 13-09-2011 15:59

Re: rapporto con la morte
 
Ci penso molto spesso...non ho paura di morire, ma ho il terrore di perdere le persone che amo.

Titus 13-09-2011 16:05

Re: rapporto con la morte
 
Non ho particolarmente paura, se non del dolore quello sì che mi spaventa.
La morte mi mette tristezza. Sento tanti discorsi sul non voler più vivere, ma se fosse per me vorrei vivere in eterno, anche con questi problemi. Il fatto è che vorrei sapere cosa succederà in futuro, come si evolverà il mondo, le nuove scoperte, che fine faranno tutte le persone che conosco, chissà forse prima o poi verranno sul serio gli alieni o forse andremo noi su altri pianeti, ma tutte le mie curiosità alla fine prima o poi verrano stroncate e questo mi rattrista. :(

Andrea_ve 14-09-2011 04:05

Re: rapporto con la morte
 
Quote:

Originariamente inviata da Satiah (Messaggio 597335)
Io sono tanatofobica, quindi inutile dire che la morte mi terrorizza. Ci penso spesso.
Tutto è iniziato quando a 10 anni persi mia nonna cui ero veramente legata e che per me era come una seconda madre. Da allora sono terrorizzata dalla morte; sia dalla paura di morire, che di perdere persone care ( questa paura si manifesta anche nei rapporti affettivi, dove vivo l'allontanamento dell'altro con grande timore e angoscia ).
Sono anche un po' necrofobica visto che i cadaveri mi inquietano e non poco.

Stessa cosa per me, da piccolo tutti gli anni il 2 novembre mi portavano in cimitero, per me era una cosa sconvolgente. Ricordo che disegnavo paesaggi costellati di croci nere, credo per esorcizzare questa paura ed esprimere il disagio. Inoltre tuttociò che contornava queste "gite" ed i vari lutti le ho sempre associate alla morte, come i nomi delle varie fermate del vaporetto per andare al cimitero, o la grande croce che c'era sopra l'ospedale di Mestre, dove è morta mia nonna.

Andrea_ve 14-09-2011 04:06

Re: rapporto con la morte
 
Quote:

Originariamente inviata da nick123 (Messaggio 597339)
questo pianeta è solo per prove ed espiazioni,

Speriamo sia così. Io devo essere stato hitler in una vita passata.

Non registrato 08-10-2011 03:32

Re: rapporto con la morte
 
La morte è un qualcosa di inevitabile ma anche di naturale e quindi non dobbiamo farci troppo spaventare da essa. L'importante è fare tutto ciò che si deve prima di tirare le cuoia in modo da non avere rimpianti. E' proprio questo che bisogna fare, non aver niente nella lista "da fare prima o poi", nella vita bisogna darsi degli obbiettivi e perseguirli per essere felici e affrontare il destino col sorriso.

Invece che pensare a come si morirà bisogna pensare invece a come si sta vivendo l'oggi! Prendete Steve Jobs (cratore di Apple, iPod, iTunes, Mac ecc..) che è morto giusto stamattina di tumore al pancreas; eppure lui non ha avuto una brutta vita, anzi!! Non sono i soldi ciò che l'hanno reso "vivo" ma le soddisfazioni personali raggiunte.

Personalmente non ho paura della morte ma ho paura di non riuscire a fare tutto quello che voglio fare per sentirmi realizzato (costruirmi una famiglia, svolgere un lavoro creativo, scrivere dei libri..). Alla fine il dopo morte significa non esistere e non deve essere tanto diverso dal dormire o dall'essere incoscienti. Ma per essere morti c'è un'eternità, vale la pena stare "da questa parte" il più possibile no? Anche perchè poi non si torna indietro.

Grigor 08-10-2011 03:43

Re: rapporto con la morte
 
La morte è un qualcosa di inevitabile ma anche di naturale e quindi non dobbiamo farci troppo spaventare da essa. L'importante è fare tutto ciò che si deve prima di tirare le cuoia in modo da non avere rimpianti. E' proprio questo che bisogna fare, non aver niente nella lista "da fare prima o poi", nella vita bisogna darsi degli obbiettivi e perseguirli per essere felici e affrontare il destino col sorriso.

Invece che pensare a come si morirà bisogna pensare invece a come si sta vivendo l'oggi! Prendete Steve Jobs (cratore di Apple, iPod, iTunes, Mac ecc..) che è morto giusto stamattina di tumore al pancreas; eppure lui non ha avuto una brutta vita, anzi!! Non sono i soldi ciò che l'hanno reso "vivo" ma le soddisfazioni personali raggiunte.

Personalmente non ho paura della morte ma ho paura di non riuscire a fare tutto quello che voglio fare per sentirmi realizzato (costruirmi una famiglia, svolgere un lavoro creativo, scrivere dei libri..). Alla fine il dopo morte significa non esistere e non deve essere tanto diverso dal dormire o dall'essere incoscienti. Ma per essere morti c'è un'eternità, vale la pena stare "da questa parte" il più possibile no? Anche perchè poi non si torna indietro.

Ora che ci penso però temo sempre che succeda qualcosa al mio gatto infatti se so che va in giro per casa devo sempre aver controllato che le finestre siano chiuse se no mi sento l'ansia (già mia madre lo chiuse fuori dalla finestra per mezzora qualche mese fa e rischiò quindi un volo di parecchi metri!). Credo sia dovuto al fatto che quando ero piccolo mi sono morti diversi animaletti per incidenti: uno è caduto dal balcone quando non ero in casa (coniglietto si liberò dalla gabbia), un piccolo roditore (porcellino d'india) mi entrò in una ciabatta e senza saperlo misi il piede sopra e lo schiacciai poveretto :( quell'esperienza mi ha traumatizzato.

Saluti, Greg

guzzi florio 08-10-2011 09:25

Re: rapporto con la morte
 
La seconda cosa più bella che cè è la morte,ma non dobbiamo essere noi a togliercela. La prima è la nascita.

LatrinLover 08-10-2011 11:08

Re: rapporto con la morte
 
la morte è fantastica ed è la più democratica delle cose in questo schifoso mondo

Alessandro93 08-10-2011 11:37

Re: rapporto con la morte
 
Io provo indifferenza,è una cosa naturale la morte.


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