Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Confronti interdisciplinari :D L'ho letto adesso, mi è piaciuto molto! Spero continuerai nel parallelo... è originalissima come idea...

Sulla condanna "necessaria": una cosa quando è necessaria lo è in funzione di qualcos'altro, necessità assolute non ce ne sono. Detto ciò, l'abbattimento del Muro diventa necessario, o opportuno, quando oltre quel muro hai un alternativa positiva che ti attende, quando ciò che sta di la riesce a superare, e a rendere inutile, la protezione del muro, consentendoti così di liberarti anche dall'oppressione. Se trovassi di nuovo un deserto? Ricostruiresti di nuovo un altro muro, più alto del primo.

Ah.. per tornare in tema... ovviamente sono d'accordo con Winston: anche nel mio caso i PinkFloyd, sono un "appigliocazzuto". :thumbup1: E per i momenti tristi in particolare, lo è il Waters-pensiero, The Wall prima di tutto (e mi pare evidente).

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Sono d'accordo :thumbup1:

Io in quei momenti vado anche di The Final Cut (The gunner's dream in particolare) :cool:

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Night after night...
going round and roung my brain...
his dream is turnng me insaaaaane!

Musicalmente siamo identici :thumbup:

Sempre di The Final Cut anche la canzone omonima è un superappiglio:

Thought i oughta bare my naked feelings
thought i oughta tear the curtain down
I held the blade in trembling hands
prepared to make it but...
just then the phone rang...
I have never the nerve to make the final... cut!

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

And hold on to the dream... (cit.) :cool:

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

la volete smettere di inzozzarmi il topic?:D

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

L'appiglio è pensare che il dolore si possono attenuare. A me è successo. Ho pensato al suicidio tante di quelle volte... E questo perché forse non avevo amore.

Ora ho cambiato casa, di amore ne ricevo limitatamente (forse sono io che ne ho un bisogno smodato, infinito), però ora sto bene. Penso che la mia vecchia vita sia un ricordo lontano, anzi, lo sento così.

Mi ha fatto benissimo la psicoanalisi che mi ha fatto aprire gli occhi, impedendomi così di trasformarmi in un vegetale.

Te la consiglio, Net, col cuore. (E' un modo per stare meglio e poter parlare con qualcuno che capisca il tuo dolore).

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

riporto in auge questo topic, al momento l'appiglio mentale cazzuto è la morte per me, che bello pensare alla morte, una liberazione da ogni negatività della vita.

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Quando sono davvero triste e depresso, l'unico appiglio mentale che ho è anche il più terribile: la consapevolezza che in fondo anch'io posso decidere quando far terminare il tutto.

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Ebbene sì quel filosofo tedesco di cui parli mi ha rubato il pensiero e adesso verrà denunciato alla siae

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

la morte m'ingoglia e mi protegge

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Nessun approccio cazzuto, piuttosto tanta paura di farlo e di far soffrire quelle poche persone che mi vogliono bene, ma se mi venisse una malattia incurabile credo che tirerei un sospiro di sollievo e prenoterei il primo volo per la Svizzera... :pregare:

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Preferisco la frase: "la sola felicità è quella di non nascere". :ridacchiare:

Comunque sì, l'appiglio mentale cazzuto: pure io, quando sono arrivata al punto veramente critico di lasciarmi andare e mollare tutto, mi sono cacata in mano. Quindi direi che è la cacca in mano °_°

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

ma non approccio ma appiglio!!!

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

questa estate, mentre vedevo la vita passarmi davanti agli occhi e realizzando da cosa era causato il senso di inadeguatezza che mi porto ditro e, rinunciando ad'ogni contatto con l'altro sesso, corde spezzate a nastro... l'appiglio è stato, delle persone goliardiche di natura, clienti fissi di una torrefazione, altrimenti in una di quelle sere d'estate mi sarei sparato, quell'ora che passavo ridendo, anche solo forzatamente, mi ha aiutato a non farlo, mentre in questo periodo sono scarso ad'appigli, tanti rimpianti ma , è nell'ordine naturale delle cose, se non raccogli d'estate poi la paghi d'inverno... comunque, questi surrogati della vita sono una mezza fregatura, ti traghettano solo da una disperazione all'altra.

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Rifletto su come a rendermi infelice sia il fatto che sto gettando la mia vita nel cesso,e su come morire a 25 anni senza aver fatto nulla non farebbe altro che cristallizzare la cosa in modo piuttosto definitivo.

Quando ci penserò verso i 40 diventerà molto più difficile..

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Cesaaaaaaaarrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!!!!!

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

mi ferma il fatto di avere dei genitori e una sorella che amo , se fossi stato solo già mi sarei fatto esplodere

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Ci sono un sacco di cose che vorrei fare (o ri-fare) e spero di poterle fare in futuro. :pensando:

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

Se c'è qualche speranza che le cose possano migliorare, facendola finita subito sicuro sparisce anche quella...
E poi comunque prima o poi devo morire lo stesso, tanto vale resistere e aspettare quel momento, dopotutto non sto così male da non riuscirci, suppongo
Anche una gran paura, e quelle piccole cose e affetti che mi spiacerebbe abbandonare...

Re: L'appiglio mentale cazzuto che ci salva in coner
 

L'amore verso i miei genitori e il dolore che gli darei se mi togliessi di mezzo...

E la rabbia che provo se penso ai commenti che farebbero tutti gli altri una volte che mi trovassero... L'idea di etichettato come il "maniaco depressivo", sconfitto dalle batoste che mi tira dietro la gente che non sopporto.

E venire presto dimenticato.