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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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In linea di massima l'idea che mi sono fatto è che è meglio passare per matti che stare zitti ingoiando tutto perché "razionalmente mi rendo conto che un mio sfogo potrebbe essere giudicato eccessivo". Non ha senso scervellarsi per capire se gli altri ci stanno prendendo in giro o se siamo noi ad essere troppo suscettibili, magari colpevolizzandoci perché "siamo noi sbagliati a offenderci per queste menate", perché poi, come dici tu, uno finisce addirittura per subire anche nelle situazioni dove sarebbe bene reagire. La regola è, sempre: ACCETTARSI. E come sono io? Permaloso e suscettibile. Lo sono, quindi è bene che sia evidente. E' un male così grosso? Non necessariamente. Sbaglio a offendermi? Chi se ne frega, il mio lato emotivo mi fa provare questo, non ha senso esprimere un giudizio di "corretto o non corretto" su ciò che si prova, ne possiamo solo prendere atto. La gente accetta chi ha un caratteraccio, mi sono accorto che dopo un po' prende la sua suscettibilità come un dato di fatto, anzi impara a rispettarla. Se reagisci alle prese di giro leggere ti dice "sei pesante però", però alla quarta volte che ti arrabbi o ti molla (e forse è bene così perché con quella gente non ti ci trovi) o la smette. Certo non bisogna esagerare, tipo non ha senso sputare in faccia alla barista che risponde male, ma la frecciatina ci può stare :) E queste cose è bene cominciarle da giovani, anche intorno ai venti anni o poco più può andare bene. Se uno deve tirar fuori la rabbia, prima o poi si calmerà, ma un periodo di esternazione non può che fare bene. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Però, sai, in certi contesti (non sempre) ho l'impressione che la gente mi rispetti "per non infierire sulla croce rossa", cioè: mi pensano come un debole, ma hanno "compassione" e magari mi stimano da altri punti di vista diversi da quello sociale, e quindi non sfoggiano con me le goliardate e le frecciatine che si scambierebbero tra estroversi perché "a scuoterlo troppo forte il vetro delicato si potrebbe rompere". Questa è una accortezza d'animo che c'è nel mondo adulto ma manca ovviamente nell'infanzia: da ragzzini se sei debole ti silurano. Poi nel mondo adulto hanno altri modi di silurarti se sei debole, ma lo fanno magari con un'apparenza ipocrita di buone maniere. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
Mi sta capitando proprio in sti giorni a lavoro... mi trattano come fossi un handicappato... non mi fanno fare alcuni lavori che potrei fare benissimo... non mi cagano... mi hanno preso per il "mongolo" di turno... mi hanno etichettato già dal primo giorno...
è solo una settimana che lavoro li e mi sa che non mi terranno nemmeno scaduti i 12 giorni di prova -.- andiamo beneeeeee Non mi so far rispettare... sono timido, sto sempre zitto e faccio semplicemente quello che mi dicono.... L altro che hanno assunto con me parla si mostra interessato fa domande (per quanto non ce ne sia motivo o bisogno...) è il classico "leccaculo"..... tra l altro mi sfotte bellamente anche e non lo sopporto proprio.. nonostante io con lui mi sia sempre comportato bene e gli dia sempre passaggi e sigarette pure.... |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
esplicitamente del ritardata me l'ha dato solo una persona ...
oltre ai miei genitori naturalmente :D |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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sostanzialmente d'accordo, anche se ormai scelgo le battaglie, col cavolo che mi spreco a farle tutte :) |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Che pezzi di m.... chiedi i danni morali |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Potevi dirle anche: Certo! Scartamelo!(la guardavi con un lieve sorrisino ebete mentre lo scartava:w00t:)....mmm è brava a scartare i gelati eee....GRAZIE e Arrivderciii:tt2: |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
Arrivo un po' in ritardo ma c'è una questione che non mi torna: siamo poi sicuri che gli altri ci trattino come "ritardati", come "handicappati" e che non siamo poi noi a pensarlo di noi stessi sempre e comunque davanti a tutti quelli che ci giudicano?
Ci sono sicuramente persone pessime in giro, ed è innegabile in quanto riflette la società attuale ma non credo che ogni persona scazzata, con tono non troppo accomodante ce l'abbia proprio con noi. In sono del parere che bisogna anche rispondere e ribellarsi. E'vero che non è facile e che a volte le parole vengono dopo ma per migliorarsi bisogna sforzarsi e in più è meglio far venire il mal di fegato agli altri che a se stessi. E' con la pratica che si migliora e prima si inizia a trattare gli arroganti e gli imbecilli con van trattati, prima ci si libera di questo peso. Non bisogna dar retta a questi atteggiamenti, chissenefrega, in fondo a chi interessa conoscere persone così che sono solo un contorno sociale nella maggior parte dei casi senza idee, senza principi, senza opinioni che chinano la testa ed eseguono senza obiettare agli ordini di chi è più potente o "grosso" di loro. Si metterebbero pure le mutande in testa. Da giovani si, pesa, ma poi con gli anni bisogna imparare a farsi strada a nocche dure. Il carattere è pacifico, tranquillo ma la società li calpesta quelli con caratteri così, purtroppo. L'importante è dare il vero peso alle persone che se lo meritano, gli altri possono anche andare..... |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
questo succede anche a me e vi posso dire il motivo.
prima magari entravo in un negozio normalmente e mi succedevano questi eposodi, invece il trucco sta nel entrare nel negozio con fare"nervoso" con i soldi gia preparati, prendi quel che serve,paghi,"Ciao grazie" in questo modo ti vedono convinto di quello che fai e un po nervoso quindi non si azzardano a fare battutine perche nn sanno come potresti reagire. un aneddoto: a scuola guida mi comportavo educatamente...arrivati alla pratica mi bocciarono senza motivo,prendendomi anche per il culo dicendomi che nn ero capace a portare la macchina,quando ero stato il migliore...cmq,torno a casa nervoso sto nun oretta al pc e poi mi decido ad andare alla scuola guida a reclamare. arrivato li quello mi saluta con tono divertito,l ho salutato e gli ho detto di prenotarmi l esame tra un mese,e poi l ho avvisato dicendogli"sta volta mi avete fregato 75 euro dell esame,la prossima volta se mi bocciate di nuovo senza motivo prima alzo le mani al esaminatore e poi a te" e me ne sono andato. indovinate l esito dell esame?PROMOSSO :D riassumendo,se nn ci facciamo vedere aggressivi almeno un po ci metteranno i piedi in testa a vita. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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o meglio, non bisogna mostrare le nostre debolezze, ASSOLUTAMENTE, anche perchè ho visto che comportandosi così le persone colpiscono ancora più duramente dove c'è la ferita... Quote:
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
ogni tanto un vaffanculo ci vuole ..
ogni tanto un cazzotto in bocca ci vuole.. ogni tanto un calcio in culo ci vuole... ogni tanto una bella urlata ci vuole... ..ma ogni tanto anche una bella risata in faccia al coglione di turno, lo fa imbruttire e passare dall'altra parte della barricata... l'offesa è nulla se la persona è zero !! Solo che dobbiamo fargli capire il suo valore "zero" ... |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
Leggo che l'opinione generale sia quella di promuovere una reazione anche forte a chi ci tratta come ritardati.
Però gli esempi che avete fatto, non mi sembrano meritevoli di uno sbrocco. Io credo che dobbiamo avere presente che anche gli altri possono fare errori di valutazione, soprattutto dopo conoscenza minima, come nel caso della barista. Il caso della scuola guida invece è il classico esempio di percezione dell'inoffensività introversa, che non trovo per forza negativo. Come l'handicappato è visto inoffensivo, anche l'introverso è visto inoffensivo, ma ciò non significa che è visto come handicappato (che poi, dal loro punto di vista, possiamo anche essere degli handicappati perché portatori di handicap sociali). La percezione dell'inoffensività è negativa quando abbiamo a che fare con una persona poco sviluppata a livello morale; nella maggior parte dei casi queste persone non è che ci creano dei danni tangibili, ma fanno intravedere la loro bassa considerazione nei nostri confronti. Io a queste persone non le mando a cagare, per un semplice motivo: hanno i loro valori stupidi, penseranno male di me, ma è inutile che mi prodighi a reagire come se dovessi fargli cambiare idea; non posso essere simpatico a tutti, perché sprecare energie per educare ("reagisco così impara a ....") gente non interessante socialmente o sessualmente? Io, essendo introverso, sto spesso sovrappensiero e mi costa un po' alterare il mio stato ideale di riflessione per mettermi a battagliare in acidità con gente del mestiere. Una cosa che mi blocca è la critica che viene spesso fatta ai single, quella per cui ogni comportamento vagamente di nervosismo sia dovuto a mancanza di sesso. Però non accetterei volentieri vostre esortazioni a fregarmene di queste accuse, perché di solito sono io a minimizzare gli sconquassi mentali che porterebbe una carriera inattiva sessualmente; non si può mica predicare malattia e razzolare salute. |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Estremizziamo. Se una persona mi considera cieco, sordo e muto, che problema mi dà? E' solo la preoccupazione di suscitare sensazioni non controllabili che possano crearmi problemi per socializzare. Ma tanto la barista basta che fa quello che deve fare, cioè servirmi e chiedere i soldi corrispondenti all'acquisto. Se pensa che sono ritardato che mi cambia? |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Cambia eccome è una questione di orgoglio |
Re: Quando il timido è preso per ritardato
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Se l'orgoglio serve a farsi il sangue amaro più volte al giorno, allora è meglio non avere orgoglio. |
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