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Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Io temo che mi lascerei morir di fame.... non è che sia così attaccato a sta vita.. anzi mi fa molto schifo. Poi se sei in mezzo a una strada lavoro non lo troverai mai perchè un requisito è avere una dimora da qualche parte... per questo i barboni non lavorano. Detto questo se arrivassi in ste condizioni mi suiciderei di volata. Io poi lo cerco anche abbastanza il lavoro ma se non mi esce non mi esce. |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Ad esempio una volta nel mio paesello girava un barbone che ogni sera entrava in una rosticceria e il banconista gentilmente gli regalava un trancio di focaccia, un panino, una bottiglietta d'acqua, quello che c'era...un giorno il proprietario gli propose di fare il pastore da un suo amico che gli avrebbe offerto vitto e alloggio a tempo indeterminato, bene, questo barbone, per ragioni sconosciute, rifiutò, e piuttosto preferì continuare a fare la vita di stenti che faceva. Ma non bisogna certamente arrivare a fare i barboni per capire il valore della vita e darsi un "mossa"...ok, è difficile anche per me che lo penso, ma sono certo funzioni così. Poi se chiedi di fare il lavapiatti in un ristorante, non ti chiedano la residenza fiscale o garanzie bancarie.. ok, che non è un granché come lavoro, ma pur sempre ti porta degli spiccioli in tasca, e anche abitando in casa dei tuoi, hai un minimo d'indipendenza economica. |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Poi, come credete. |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Dico solo questo, un lavoro è pur sempre un lavoro, per quanto umile sia, l'importante è non farsi calpestare pur di averne uno. |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Ma infatti, almeno per me, il problema non è il lavoro in se... Non mi interessa far fatica o fare lavori umili o chessò io.. tanto per la vita che conduco io con 1000 euro al mese sono + che ricco... Il mio problema sono le PERSONE... non le sopporto.. non sopporto dover avere a che fare con gente che non ho scelto di frequentare ma con cui devo stare per forza come ovviamente succede a lavoro... il 99% delle volte è gente del cazzo (perlomeno in quasi tutti i lavori che ho fatto era così..) e poi proprio sono asociale, mi da fastidio il contatto umano tante volte... Non parlo, sono triste e depresso e demotivato quando lavoro con gente del cazzo (e nella vita in generale)... Il che a lavoro mi crea enormi problemi perchè a nessuno sta simpatico un tipo come me.. Però non ci posso far niente sono fatto così. |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Come la maggior parte di quelli che hanno scritto qui. Inizi da giovane ventenne facendo il cameriere e tutti penseranno a vita che fai il cameriere...ma poi cosa importa, sono i fatti che smentiscono le persone, e se fai il cameriere a 20 anni e a 40 fai ancora il cameriere, non capisco cosa ci sia da vergognarsi. La prossima volta portatelo tu il piatto a tavola :) |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
Non ho mai fatto quel lavoro...ma credo che in fin dei conti, valutando la situazione, la penserei come te...magari ci si potesse divertire lavorando...Ammetto che, essendo "appena nato", ho solo da imparare a riguardo e non posso giudicare, ma almeno lasciatemi pensare in positivo prima della prossima batosta.
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Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
Io lo chiamo "c**o".
Anche se personalmente non mi realizzerebbe come cosa. C'è anche da dire che il lavoro non è poi tutto nella vita, ma ci sono altre cose che possono farti sentire realizzato. Questa è una delle rare perle di saggezze che mi ha impartito mio padre, che pure ha un semplice lavoro da dipendente pubblico a tempo indeterminato che oggi non lo trovi neanche a pagare. |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
Ok, sei competitiva...però sfruttala positivamente questa pulsione :)
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Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
Rose: «io lavo i piatti e i cessi»
A tal proposito mi sono rimasti impressi due episodi che ho vissuto al lavoro. 1) (una quindicina d'anni fa) una collega insegnante esce dai bagni dei professori e fa una piazzata indegna in corridoio, alla presenza dei ragazzi, inveendo contro la bidella, rea di non aver sostituito il rotolo di carta igienica esaurita; tra gli epiteti ricordo a caratteri cubitali «QUESTA LAVACESSI» 2) (nello stesso periodo) un'altra collega insegnante che, discutendo con me che le raccontavo di come facessi quotidianamente le faccende di casa senza sentirne quel gran peso, rimarcando il suo avere a disposizione una donna di servizio mi disse: «Avessi voluto lavare cessi e pavimenti non avrei preso la laurea» In entrambi i casi la mia reazione è stata indignata, perché a mio avviso non esistono lavori umili, ma tutt'al più lavori utili e inutili, se non dannosi. Il LAVACESSI, checchè si dica, è un mestiere utilissimo. Da questo punto di vista è assai più pregevole di mestieri tipo, che so, l'impiegato in un'agenzia di viaggi. Un'altra categoria secondo la quale può essere lecito "catalogare" i mestieri è quella che segue il criterio fatto bene/fatto male. Puoi essere anche un ingegnere, ma se fai progetti coi piedi il tuo lavoro vale meno di quello di un LAVACESSI che renda i water immacolati e profumati come un prato in primavera. Manda direttamente a quel paese chi denigra i "mestieri umili", che se lo merita alla grande e non ha capito niente di come girano le cose. Che poi ci sia chi SFRUTTA chi svolge mansioni cosiddette "di basso profilo" (altro concetto da ridiscutere) è tutta un'altra storia. |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
La mia storia lavorativa è molto simile alla mia vita direi...
Una via crucis... Dopo essere stato bullato e portato vicino al suicidio in età adolescenziale non me la sono sentita di affrontare l'università, ero mentalmente instabile non sarei riuscito a concentrarmi ed ottenere risultati decenti (i miei che mi han sempre fatto cmq la guerra prima e dopo di allora non me l'hanno mai perdonata). Ho incominciato con lavori umili e anche se con difficoltà, non essendo un granchè portato ai lavori manuali ho fatto veramente fatica, sono riuscito ad adeguarmi abbastanza bene.. (tornitore, magazziniere, manovale comune, facchino e uomo delle pulizie tanto per dire che gli italiani non fanno lavori umili...:)).. Dopo, grazie ad un colpo di culo, sono riuscito a trovarmi anche se a termine un lavoro che più si avvicinava al mio percorso di studio e sono rimasto quattro anni e mezzo a fare un qualcosa che mi piaceva..(anche li straordinari non pagati e sfruttamento ma almeno ero in ufficio)... Dopo che sono stato lasciato a casa dall'oggi al domani non per colpa mia anche da li e ho fatto il mio e primo e fino ad oggi unico periodo di disoccupazione (mio padre, nonostante percepissi l'indennità e che avessi lasciato la liquidazione in casa per abbassare il mutuo, mi buttava giù dal letto la mattina presto dandomi del bastardo schifoso ed incitandomi a trovare un lavoro alla svelta altrimenti "ti butto fuori di casa e ti faccio andare a vivere sotto un ponte!!!". Ah e la mia ragazza di allora, una delle due che ho avuto nei miei 34 anni di vita, mi mollò all'istante per il figlio di un avvocato... Le donne non guardano solo la bellezza e i soldi. Noooooooooooooo!!!! :)) Nonostante tutto questo riuscii a trovare i lavoro che faccio tuttora (anche qui culo + ricerca a tappeto) e a sistemarmi.... Conclusioni... Personalmente non riesco a capire come faccia a tirare avanti chi non lavora... Intendiamoci è un dramma che comprendo ma al sottoscritto la mancanza di occupazione costerebbe la vita senza dubbio alcuno... In casa mi tollerano grazie alla quota che mensilmente metto ed andare a vivere da solo con il magro stipendio che percepisco sarebbe impossibile... Non riuscirei a resistere... Sono poi d'accordo in pieno con le analisi di Megliopochi che ritengo abbia c'entrato il punto in entrambi i suoi lunghi interventi precedenti... |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
Rose, più leggo i tuoi post e più mi piaci...la pensiamo propio allo stesso modo.
A me andava benissimo fare il postino, anche perchè almento ti davano i famosi 1000 euro al mese, perchè quando uscivo ero solo con me stesso e non avevo, come li chiami tu, cacacazzi che ti snervavano. Facevo il mio bel giretto per consegnare la posta, facendo fra l'atro sempre più delle 6 ore previste per consegnare tutta la posta. Ero sempre l'ultimo a tornare in ufficio. Peccato che alla posta ti prendano solo 3 mesi e poi chi si è visto si è visto. PS. So che forse non c'entra niente ma a voi non vi fa andare fuori di melone il fatto che lo stato trovi lavoro a carcerati? Cioè mi viene da pensare che debba commettere un reato per trovare uno straccio di lavoro. Li piazzano nelle coperative e tutto fatto. Cioè, fatemi capire, ma ha più diritti un criminale di un ragazzo onesto che non ha mai avuto problemi di nessun genere con la legge? Ma che paese è questo! Basta una parata, qualche corazziere a cavallo e tutto va bene, viva l'Italia? Mah, non so più che pensare. |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
Lowman's il tuo ottimismo è imbarazzante.
Un consiglio? Utilizzalo seriamente per cercarti un lavoro... perchèq aundo sarai demotivato e depresso come noi non ti prenderà più nessuno. |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
http://www.ilciriaco.it/editoriali/n...ws=2806&cat=58
Editoriale interessante intitolato - COME è DIFFICILE AVERE 30 ANNI OGGI: VALLO A DIRE A MAMMA E PAPA'. |
Re: Il dramma di non aver lavoro a 30 anni
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