Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
 

Lo sfigato. Per i familiari sono il malato di mente.

Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
 

io stranamente a scuola andavo bene nei temi, in matematica.. Ora sono diventata un'idiota assurda.. l'intelligenza è andata a quel paese e anche la cultura, la grammatica italiana. Non ricordo un cavolo. A volte rileggo il mio vecchio diario segreto e rimango così :o io che scrivevo in quel modo.. ma non sono io :pensando: nelle interrogazioni avevo una grande fifa.. diventavo tutta rossa cavolo..

Re: Cosa siete stati o siete ancora per gli altri?
 

Proprio oggi pensavo ai vecchi "amici" mentre uscivo dal lavoro. Ho avuto una giornata di merda, da voglia di licenziarsi, e ho pensato ai miei vecchi conoscenti.....a quel periodo spensierato dell'adolescenza, ma poi mi sono chiesto ma perche penso a loro quando per loro non sono stato niente ......ero la persona meno integrata del gruppo, ma nonostante questo in questo triste momento ho pensato a quegli anni......questo perche loro, nonostante i torti, sono le uniche persone a cui mi sono legato, anche se x loro ero uno zero.

Asilo: nn ricordo bene ma so che ho accusato l'allontanamento da casa
Elementari: il periodo piu bello nn ero il capobanda ma ero uno dei 3-4 capetti della classe (eravamo circa 10 m e 10 f)
Medie: ero ESCLUSIVAMENTE quello da prendere in giro,x altre cose nn ero proprio considerato
Superiori: prima metà...bullismo pesante Seconda metà......la mia serietà mi ha portato ad essere considerato un tipo "strano" che viveva la vita per fatti suoi.
Università: nessuna possibilità di legare, tutti avevano i loro giri, ragazze TUTTE fidanzate
Lavoro:non ne parliamo nemmeno.....gente con visione della vita COMPLETAMENTE diversa dalla mia incompatibili proprio