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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Io ho "amiche" che su facebook e nella vita non perdono occasione per lamentarsi di quant'è dura la vita, o di quanto soffrono per i loro casini amorisi Spesso mi ci arrabbiavo pensando fossero egocentriche..che esagerassero la portata dei problemi per attirare l'attenzione.. Però esternare i propri problemi a voce alta è un modo per affrontarli e superarli meglio..se uno se li tiene dentro è molto più difficile affrontarli..spesso rimangono lì, latenti, non ne parliamo e non li esterniamo anche perché così non li sentiamo.. Quello che tu chiami "non vivere" secondo me più che altro un atteggiamento di fronte ai problemi: quello del non mettersi in gioco, del rinchiudersi in se stessi...quindi è una situazione negativa perché il "rimanere spettatori" significherebbe non sfruttare le potenzialità che la vita ci offre per il semplice fatto che non abbiamo il coraggio di abbattere i muri che ci bloccano. Tutta la riflessione che hai postato, più che riferirsi alla vita in generale, andrebbero riferiti alle persone che soffrono per qualche problema. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
c'è una bella differenza tra parlare dei propri problemi e a lamentarsi di continuo.
non scherziamo. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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— Non lo frequenti più quel tuo compagno d'università? — Quale? — Ma dai che hai capito, quello che sta sempre a casa a studiare — Ah… lasciamo perdere… quella è gente triste [con tono lievemente incazzato] |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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quanto cinismo ragazzi... |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
A me invece sembra i due comportamenti siano paragonabili..è ovvio che una ragazzina che si lamenta di cavolate non è paragonabile a chi soffre di dap, ma io ci vedo una comune matrice comportamentale, ovvero quella dell'esternare, "rendere pubbliche" le proprie sofferenze. Che a volte (dipende di quali problemi si parla, dipende con chi, ecc.) porta a ingigantirle, quasi a cullarsi in esse..perché porta ad attirare l'attenzione degli altri su di se, quindi da dei vantaggi, i quali incentivano a perpetuare la situazione di "sofferente". Magari è un comportamento inconscio, non dico che sia dettato dal cinismo.
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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non penso che le sofferenze si possino misurare. Lei sta davveto male tanto che a soli 16 anni è costretta a prende psicofarmaci. Se dovesse anche tenersi tutto dentro impazzirebbe. Lei ci è riuscita! ha avuto coraggio di tirare fuori tutte le sue fragilità trandonde tantissimi vantaggi, è riuscita a circondarsi di persone che le vogliono un gran bene. Dalla sua sofferenza è riuscita a diventare una persona profonda, scrive poesie bellissime. Lei vive il suo dolore. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Ho scritto "a volte" porta a ingigantire i problemi, il mio infatti era un ragionamento in generale sul comportamento dell'esternare i problemi. Non tutti fanno così, anzi tanti il proprio problema (che sia dap o altro) lo sminuiscono agli occhi del mondo, isolandosi, tenendo dentro le proprie sofferenze..perdendo le conoscenze e le amicizie..mi pare ci sia pieno di utenti così nel sito, no? |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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gli intro tengono tutto dentro (sia le cazzate che le cose serie)..e "marciscono"..così questo sito è piena di persone con piccole insicurezze che se fossero estroverse le avrebbero superate agilmente un estroverso invece tendenzialmente "butta tutto fuori": se sono cavolate è petulante, se sono cose serie e "un eroe" che affronta i propri problemi...a differenza di tanti "eroi silenziosi" che sono per di più ritenuti sfigati dalla società (come si dice, "cornuti e mazziati").. |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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Forse il punto è che abbiamo due modi diversi di percepire l'introversione. Io la associo da sempre ad una forte chiusura con l'esterno, per quanto mi riguarda "butto fuori" molto poco, non solo i malesseri, ma qualsiasi sentimento. Più che essere un blocco è proprio il mio modo di fare..sono intervenuto nel topic appunto perché nella mia vita ho sempre avvertito il dualismo estroverso/aperto introverso/chiuso, e l'ho osservato molto spesso nelle persone. L'introverso/timido freddo esternamente ma dalle nascoste passioni impetuose..hai presente il luogo comune no? |
Re: Spesso la gente soffre perchè gli piace soffrire?
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il bisogno di sfogarmi in me è istintivamente impellente, questo non significa che lo faccia di continuo ma neanche che stia zitto. Quote:
apparire in un certo modo allo stesso modo degli intro. gli estro certe tematiche profonde non le affrontano mai. in media la loro esposizione è basata su problematiche superficiali. poi bisogna contare che molte ragazze hanno le amiche-confindenti. insomma in generale non vedo le cose come collegate. il fatto di avere delle rielaborazioni maggiori non implica affatto che gli intro non le espongano con amici stretti, anzi, proprio per il fatto che rielaborano di più hanno spesso bisogno di condividere certi pensieri per avere un riscontro da chi "pippe mentali" se ne fa di meno. le lamentele vengono fatte di solito quando si cerca di attirare l'attenzione, ma su certe problematiche più intime si tende a tenere tutto dentro per paura del giudizio altrui. bisogna vedere per COSA ci si lamenta, per cercare di capire il movente alle spalle.... Quote:
io butto fuori poco con persone estranee o con cui ho poca confidenza, ma con altri butto fuori eccome.... i miei amici mi chiamano "koala". ho detto tutto. e poi spesso basta qualcuno che ti stia ad ascoltare per metterti in condizione di esternare, altrimenti gli psicologi sarebbero tutti disoccupati. l'introversione cmq è un tratto che si manifesta differentemente da persona a persona, ma penso sia più significativa la parte di riflessione interiore che il misurare quanto viene esternato della stessa. secondo me si potrebbe ribaltare anche con il fatto che l'estroverso ha bisogno di relazionarsi a prescindere, mentre l'introverso ha più un problema con la solitudine come condizione di sofferenza ma che non può essere "curata" attraverso la socializzazione generica ma "attenuata" da selezionate relazioni sociali. |
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