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Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
Eppure io riesco (o meglio sono riuscito) anche ad essere molto socievole in vita mia. è per questo che forse non mi sono mai sentito realmente fobico, nonstante abbia una diagnosi, quanto più bipolare in certe situazioni. ho bisogno dell'approvazione degli altri e ciò mi fa rabbia perchè SO con certezza che sono padrone della mia vita. Ma se gli altri non mi amano, io non mi amo. è brutto perchè la tua libertà va a farsi friggere. Mi ci vogliono troppi, eccessivi, buoni premio (come si chiamano in psicodinamica) per sentrimi bene. E non sentendoli mi sono isolato senza reagire. E ora ho un misto di rabbia e rassegnazione per quello che poteva essere e non è stato
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Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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Analisi transazionale: praticamente una via di mezzo tra la psicanalisi freudiana e la tcc, senza gli svantaggi di entrambe (cioè i tempi biblici e il voler dare un senso a tutto della ps an e la cura del sintomo ma non della causa tipica della tcc). E inoltre ti dovrebbe dare una grande capacità di interagire con gli altri, perchè in qualche modo riconduce gli scambi tra persone (o meglio tra le parti della psiche) a schemi ben prevedibili. è strettamente legata, nella sua parte comportamentale, alla Gestalt. Per adesso mi ha dato molta consapevolezza della mia situazione, ma mi mancano forse gli strumenti (e in parte la voglia di rischiare) per ottenere veri risultati. Aprirò un topic nei prossimi giorni per spiegarla meglio, ora c'ho un pò di scazzamento:rolleyes: |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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ho come uno squilibrio incredibile tra rischio, protezione (troppa) quindi ririschio... ma tipo...un discorso tipo in quell'analisi qual è? ed è legato a un discorso di conoscenza oppure di risoluzione? |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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Per quanto riguarda i raduni, tu a quanti hai partecipato? Anche per me sarebbe meglio se tu ci andassi/fossi andata, sarei curioso di vedere se hai il coraggio di dare del “pezzo di m..” a qualcuno che ti sta antipatico anche dal vivo… |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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Ciò non significa che non sono sensibile, anzi lo sento fin troppo, ma è più una sensazione cerebrale che non sentimentale. Per farti un esempio: Sono bravissimo a compiere una cosa secondo uno schema logico, ma se si frappone un qualche impedimento, un ostacolo che devo saper superare, vado in panico. Con un pò di allenamento ora sono riuscito a superare in piccola parte questa sensazione, perchè ho capito che i problemi o sono impossibili da superare e quindi tanto vale non provarci nemmeno, o c'è spesso una soluzione anche evidente, e quindi preoccuparsi troppo è solo deleterio. Ci sto lavorando e mi sembra che a tratti riesca ad ottenere qualche buon risultato, ma proprio perchè la causa di partenza è la mancanza di reazione agli ostacoli, è sicuramente un processo lungo da apprendere. Forse è un po' fumosa come spiegazione, ma al momento non riesco a spiegarmi meglio. Mi ha colpito una cosa di te , introspettivo. Il fatto è che senti di avere una missione nella vita, anche se non capisci quale. è la stessa sensazione che provo spesso, perlomeno nei momenti di disagio sociale. Forse siamo realmente diversi dal resto dell'umanità? Questo è un bell'input per ragionarci sopra |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
ma è bellissimo! io piango a volte anche per la pubblicità dei pan di stelle! XD
Vabbè sono patologica... ma non c'è niente di male... Se però una cosa ti limita...cerca di capire se è per la società che non va bene e quindi ti fai problemi per quello o se non sta bene a te... |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
Sono convinto che il giorno in cui riuscirò a piangere sarà quello in cui avrò risistemato la mia intelligenza emotiva.L'ultima volta risale a 9 anni fa. A parte l'effetto devastante che mi fanno alcuni film e i ricordi perduti, e che mi fanno commuovere, non riesco proprio a buttare fuori lacrime..
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Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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ecco, verso ki prova dolore sono molto solidale, quello si, è una mia peculiarità |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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non vorrei ke la tua terapia sia a scopo normalizzante...boh, dico io. è ke devo dirti ke il tuo discorso mi è sembrato un po' strano...boh! Quote:
Per la considerazione della missione...beh si, so per certo ke non posso racchiudere la mia esistenza in un bit, non posso sapere con certezza cosa faccio domani. ci provo, insomma, per sapere chi sono, cercando anke di uniformarmi così come essere fedele a quello ke sento (ke è la cosa principale e ke ho scoperto essere frutto dell'esperienza oltre ke della natura). tanto, la paura + grande è quella di non riuscire ad essere tot e tot, ma se tra trovare ill tuo ambiente e un po' di certezze personali te la cavi...direi ke va bene così, di + non si può fare sinceramente, fortuna permettendo (niente malattie, incidenti e un ambiente familiare con cui poter dialogare). comunque dio mi sta sul cazzo, non si fa raggiungere (soffro di perfezionismo!). alcuni psicologi si sono dedicati al perfezionismo, per esempio. se qualcuno di voi ne soffre probabilmente è facile ke sia sensibile e intelligente (ci vogliono tutte e due le cose. la sensibilità per captare subito fortissimo le richieste dell'ambiente, l'intelligenza per farlo. l'altra intelligenza è quella critica basata sui gusti personali. essere è veramente un macello *io cantante. comunque come metodo base io per esempio tutte le delusioni tento di redirigerle su qualcosa, se sento ke si può o è consono...) |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
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si. le persone molto sensibili e intelligenti hanno una bella differenza rispetto al resto dell'umanità, ma è un dato di fatto. si può dire di no fino che si vuole o negare, ma secondo me la principale differenza è l'incapacità a staccarsi dal lato vivo della vita, dalla verità, da un sano rapporto di interesse e scambio e di empatia, da una emotività reale e non fasulla, da una conoscenza di sé oltre la socialità. le tattiche dei normali per vivere sono tantissime e normalmente di facciata. non sono ovviamente tutti così, però provate a fissare le persone normali negli occhi. dopo un po' scappano, si sentono inseguite. xke non sanno niente di loro, allora scappano xke li metti di fronte a una verità troppo forte: che c'è qualcuno dentro di loro con cui non sanno di avere a che fare. e non parlo di allenarsi a saper tenere lo sguardo, dico di aspettare ke arrivi la paura di quando succede e sentire ke onta ha. va beh non parlo ovviamente di tutti e poi ci sono di mezzo sempre i valori ke possono farti piacere una persona o no. insomma. "normali si", "normali no", ma solo entro un certo cerchio di verità, per quello ke mi riguarda (ke poi sembra una cazzata ma sfocia anke in ambiti ben diversi dalla compagnia e dal cucco. pensiamo di avere problemi ora, aspettate i 30 o 40! se gli estroversi non fanno una bella coltivazione di quello ke sono qui rischiamo di trovarei i nostri coetanei cretini fino a quando campiamo! xke l'impatto peggiore è la chiusura affettiva e sensibilità (qui sta la prova di quello che dico), problemi al lavoro, disuguaglianze e inattenzioni sociali. di tutto! che loro reggono rimuovendo la loro vocina interna, noi no xke su quello tendenzialmente ci campiamo). sono quasi sicuro ke la risposta, a parte tutto, sia questa. è pieno di prove. io non le ignoro, ci ho provato ho rischiato la vita, mo basta. a costo di farmi sparare non mi tradirò mai + siamo solo un po' sensibili :tongue_smilie: |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
Ti rispondo un pò a spot perchè faccio sempre casino con i multiquote:tongue_smilie:
Capitolo panico: un pò l'una un pò l'altra. Per la mia insicurezza una cosa devo farla in maniera perfetta, altrimenti non so (o meglio non sapevo) come gestirla: ieri mi ha chiamato un mio amico proponendomi un lavoro di 5 giorni. Il problema è che a gennaio inizierò un nuovo lavoro e sto seguendo attualmente un corso in cui ho un numero di ore limitate che posso saltare. Però sto mio amico (nonchè ex datore di lavoro) mi ha aiutato molto a cercare lavoro e quindi mi sentivo terribilmente in colpa a rifiutare il lavoro. gli ho detto in un primo momento di sì. Ma poi ho capito che sarebbe stata una cazzata perdere quanto di buono e l'impegno che ci avevo messo per quel corso, e l'ho richiamato ieri sera rifiutando il lavoro. Una volta ragionando con un altro forumista mi diceva che bisognerebbe imparare a dire di sì alle proposte che ti vengono fatte in ogni ambito. Il mio problema è il contrario, cioè troppe volte mi sento in colpa, e per non deludere una persona le dico di sì anche se vorrei rifiutare. Questione di troppa sensibilità, come ti dicevo. e il bello che la gente se le dici di no ti guarda pure male, perchè da te si aspetterebbe una tua risposta positiva (in analisi transazionale: copione di vita che senti immodificabile). La troppa sensibilità (o meglio emotività) ti uccide. I "normali" (se mi leggesse la mia psi mi ucciderebbe, ma così rendo l'idea) questi problemi non se li pongono o meglio non si lasciano influenzare più di tanto. è per questo che mi sento diverso (disturbo evitante di personalità? Può essere). Migliore? No, non credo. Vorrei farmi meno problemi. Vorrei sentirmi in pace con me stesso e con gli altri , cosa che attualmente non possiedo per quanto riguarda l'analisi transazionale ti apro a breve un topic, così cerco di spiegare di cosa si tratta |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
per la metodologia: non mi interessa, basta ke non sia roba iperlogica e ke lasci spazio al tentativo e va bene tutto
per il resto: io sono in totale accordo, capita precisamente così pure a me. mi sembra di dovermi curare dell'autostima altrui. sono passato anke in compagnie (capita spesso al sud questa cosa dell' OFFENDERSI se non si fa una cosa per l'altro) in cui avevo paura ke se dicevo di no una volta o se tiravo fuori la mia personalità li facevo incazzare. poi dopo la rabbia mia veniva fuori il senso di colpa per non essere stato etc etc. comunque, per quanto possa fare incazzare la tua terapeuta, i normali sembrano mediamente fatti per chiudere i canali del cervello e seguire il culo di quello davanti, e la cosa sta andando peggiorando, almeno qui a milano. con gli affetti discorso diverso xke con gli affetti buttandomici a pieno "cambio identità" quindi non sto li a fare discussioni, vedo quello ke capita. comunque non saprei ke dire...mi sembra ke la situazione spesso sia un gioco a ki rispetta di più il ruolo imposto o la volontà altrui, capita spesso ovunque. anziché parlare si obbliga. non dico "tutti sulle proprie idee" oppure "tutti sull'idea del gruppo". dico ke si potrebbe parlare e trovarsi maggiormente. boh! Nn lo so, comunque quello ke rovina è il darsi troppo quindi: o cambi compagnia, o cambi tu oppure si trova un modo per convivere. non sono molte le cose. io spessissimo mi trovo proprio a dovermi sentire in carico delle cose. credo ke la soluzione sia un po' assecondare il proprio carattere, un po' stare coi propri simili, un po' imparare a essere duri il giusto senza snaturarsi...ba. infatti un grosso difetto delle persone di questo forum è ke continuano a riferirsi a "difetti personali da risolvere". no, è tutto il contrario. il tizio ke abbiamo dentro non si può pittare del colore ke preferiamo, lo si può solo seguire, quinidi è un gioco di interessi e piaceri (ke passano xo dal personale!) |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
Ottima risposta.
Il giusto mix tra le mie esigenze e il savoir faire con gli altri è di vitale importanza. non si può stare sempre isolati, finisci per impazzire, o perlomeno io finirei con l'impazzire, perchè alla fine sono a tratti un individuo socializzante. ma disintegrare la propria personalità perchè gli altri non approverebbero mi rendo conto che è da pazzi. Io ho incominciato ad essere isolato perchè non capivano come una persona potesse recarsi da sola in Irlanda per seguire il sogno della propria esistenza. il bar era ed è tuttora il loro mondo. Voglia di rischiare, di mettersi in gioco, zero. Voglia di criticare le scelte altrui, mille (e pure su questo forum ci sono parecchi esempi). No, ci deve essere qualcosa in più su questo pianeta che Dio, Buddha, Allah o il bosone di Higgs mi hanno dato come scopo. E voglio confrontarmi con gli altri per capire dove può essere la mi strada |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
grande sentence :) vada per il busone di higgs
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Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
secondo me sta per nascere un'altra discussione di carattere sociale di la....di la....
come dove.. la!!! http://www.fobiasociale.com/ipersess...pulsiva-12977/ |
Re: l' estrema sensibilità che abbiamo
Quote:
Ora devo staccare, se mi magari mi lasci qualche contatto in mp.. Per l'altra discussione ci dò un'occhiata quando rientro |
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