re: Forum Politica
Quote:
Originariamente inviata da Roberto97
(Messaggio 1710981)
In parte è vero. Pensiamo alla Rivoluzione d'Ottobre, un grande momento storico, ma poi cos'è successo? Finito il moto rivoluzionario la popolazione è tornata passiva sotto un regime folle quanto il precedente. La gente è troppo abituata a rivoluzioni comandate, quando ne fanno una non capiscono che l'obiettivo finale dev'essere dare il potere al popolo nella sua interezza, vengono nuovamente allontanati dallo stato dove rimangono fide figure autoritarie e ricondotti al loro ruolo di sfruttati. L'essere umano è davvero strano, lottano e sputano sangue per poi arrendersi all'ultimo.
|
Il testo è tratto dalle Izvestija (notiziari cittadini) di Kronstadt, la Comune di marinai, operai e contadini che applicò davvero la parola d'ordine "Tutto il potere ai Soviet" prima di essere additata come reazionaria da Lenin e poi massacrata da Trotsky e dalla sua Armata Rossa. Un esempio di comunismo libertario, un affascinante scorcio di vita senza padroni ne burocrati. Un invito a mantenere viva la memoria e a riflettere sulla profonda verità che si nasconde dietro le parole che l'arrabbiato Jean Varlet scrisse alla fine del 700: "Governo e rivoluzione sono due potenze antitetiche". Nelle esperienze di autorganizzazione, nelle pratiche di mutuo soccorso, nella barricate della rivolta che verrà, Kronstadt vive.
"Facendo la rivoluzione di ottobre, la classe operaia aveva sperato di ottenere la sua emancipazione. Ne risultò invece, una maggiore schiavitù per l'individuo. Il potere passò nelle mani dalla monarchia poliziesca in quelle degli usurpatori comunisti, i quali, invece di lasciare la libertà al popolo, gli riservarono la paura delle prigionie della Cheka. Ma la cosa più criminale è la paura instaurata dai comunisti: essi hanno messo la mano anche sul pensiero, sulla vita morale dei lavoratori, obbligando ciascuno a pensare unicamente secondo le loro formule. Ma il martirio è alla fine. L'incendio della ribellione illumina qua e là il paese in lotta contro l'oppressione e la violenza. Gli sbirri sovietici non dormono più e prendono tutte le misure per prevenire e soffocare l'inevitabile terza rivoluzione. No, non è possibile nessun compromesso. Bisogna vincere o morire!
È la parola d'ordine di Kronstadt rossa, terrore dei controrivoluzionari di destra e di sinistra."
Morte a Lenin!
Morte a Trotsky!
Kronstadt vive!
https://en.wikipedia.org/wiki/Kronstadt_rebellion
|