Hazel non vedo una via, ho perso completamente il senso. Prima lo trovavo almeno in quel poco di condivisione che avevo con i miei. Ora è tutto finito. Loro stanno andando via, per questo mi sono dovuta allontanare, fa troppo male. Sono sola con tutti i problemi che ho sempre avuto, legata alla mia infanzia che non tornerà più. Tutto quell'amore che avevo dentro, i miei sogni e fantasie che caricavo di tutta l'energia di cui è capace una bambina, è ora malattia e disagio per la società che non ti è madre e non ti è padre. Mi confronto con il dolore e con un vuoto agghiacchiante ogni minuto. Con tutti ho problemi relazionali, vado in sofferenza subito. Sembro una bambina che va in cerca ancora della madre, non riesco a farmi una vita mia, non la cerco. Mi sposto da un limbo all'altro per quanto è possibile, illusa cerco di proteggermi da un'onda anomala che sta arrivando. Purtroppo credo che cerco ciò che non posso più avere. Ognuno poi intraprende un percorso naturale nella sua vita, il mio per effetto di traumi e trascuratezze gravi subite, va sempre in direzione di una ricerca delle origini che non tornano. Vivo qualcosa di veramente tragico, stroncherebbe chiunque. Sono appena maturata come adulta (ho 36 anni eh...), ma il mondo non lo cerco. Al solo pensiero di uscire e aprirla "quella porta" mi viene un attacco di angoscia da farmi alzare la pressione a 2000. Mi difendo, ma ormai è finita. I miei non ci sono più da anni, con la testa, con le emozioni.... . Le mie sorelle sono ormai fuori dalla mia vita (ma non ci sono mai entrate in definitiva). Mi appoggio da zii generosi, ma anziani. Non possono "tenermi" e io comunque non so dove voglio andare nella mia vita, cosa fare, mi domando a volte se cerco un uomo, non lo cerco, cosa voglio e chi voglio, se lo voglio. Non so nulla di me e mi dò fastidio da sola. Cerco sempre il ricordo per compensare alla pena. Ma come faccio... Chi mi circonda poi non sa che dirmi, se non "certo sola così...come farai".
Eccomi:
https://www.youtube.com/watch?v=-ZyaiaAhxBo
Unica differenza il talento, l'intraprendenza, la relazione con un uomo. Per il resto sono uguale a lei. E non posso dire altro. Molte cose simili, troppe, da sempre.
Ho sempre sofferto per la sua morte in una maniera non certamente normale. Ho provato per lei un'empatia profonda, quando era in vita. La ricordo. E poi quanto ho sofferto. Volete sapere come sto? L'ascolto e piango, sperando che possa esserci un'altra vita. La vorrei abbracciare fino alle lacrime perchè so quello che si è passata questa donna. Lo so molto bene. Maledetta morte, maledetta, sofferenza, maledetto questo mondo che non cambia! Se potesse anche solo l'energia che provo nel dolore in questo momento fare qualcosa, se potesse valicare certi confini, ma perchè deve essere tutto pazzia alla fine. Sono nel pieno della disperazione, ma cerco una risposta e la cerco con tutta la forza che ho. Certo il pensiero non basta. Divento solo pazza.