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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
Oggi ho scritto ad entrambi i recruiter della settimana scorsa, per avere un feedback, anche se negativo, magari capire un attimo cos'è che non è andato e niente, ghostato malamente che manco dalle tipe, visualizzato senza risposta.
Poi però se per caso tu non gli rispondi al telefono per qualsiasi motivo fanno gli offesi Che poi a me sarebbe bastata anche una cazzata di mezzo rigo tipo "Abbiamo virato su profili più senior", o anche "L'iter di selezione è ancora in corso" Anche perche una delle prime cose che chiedono i recruiter quando ti chiamano è "E' già in qualche iter di selezione?", e come faccio a rispondere se non lo so... |
Re: Una vita da disoccupati
A me servirebbe uno di quei lavori in cui si fanno sempre le stesse identiche cose tutto il tempo. Uno di quelli in cui nei primi giorni ti spiegano come funziona quello e come si svolge quell'altro (preferibilmente bene e non in modo approssimativo, frettoloso e a cazzо di cane come al solito) e poi basta, il lavoro quello è e quello rimane. So che ci sono molte persone che sanno portare a termine i più svariati compiti (di merdа) assegnati a caso, ma io non lo so fare, non sono in grado, non ho questa capacità, non sono portata, non ci arrivo, la nobile arte di arrangiarsi mi è proprio sconosciuta e non so che farci. Tutti i posti sono uguali. I vari capi sono sempre convinti che ogni persona, non appena sente "devi fare questo per domani" acquisisca automaticamente la capacità di portare a termine l'incarico. Non vengono mai date spiegazioni, se non su richiesta e sempre in modo frettoloso e scocciato. Non si capisce niente ed è sempre tutto URGENTISSIMO. Ogni giorno c'è da dare di matto nel tentativo di capire come cazzо si fa x, come si risolve il problema y e come portare avanti z.
Non so come facciano tutti gli altri. Io so che personalmente non ce la faccio, ormai quasi tutti i lavori sono così, forse sarei dovuta nascere nel passato (o non nascere proprio). |
Re: Una vita da disoccupati
Chamomile potrebbe essere una perfetta collega per lavorare in squadra nel mio lavoro attuale (operaio in produzione) considerate le sue inclinazioni.
Non è una cosa così scontata, perché altre persone potrebbero annoiarsi a morte nel fare un tipo di lavoro come quello che ha descritto. |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Ultimamente non ho più seguito le offerte di lavoro a dire la verità. |
Re: Una vita da disoccupati
ho fatto la catena di produzione per 4 anni poi me me sono andato perchè il dolore ai piedi era fortissimo e l'alienazione era corrosiva.
ma forse oggi riuscirei a farmene una ragione. |
Non chiama nessuno. . .
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Re: Una vita da disoccupati
iscriviti in cerchi interinali tipo synergie, proponiti nei supermercati. sarà uno schifo con una paga da schiavi, ma farà curriculum.
prova anche panifici e pasticcerie, dì che sei disposto a fare lavori notturni festivi e che sei automunito. |
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Fabbriche buone solo per raccomandati. Panifici e pasticcerie cercano gente con esperienza non prendono un 28enne inesperto in quel settore. |
Avrei un contatto di uno che ha una ditta di security, fa contratti di merda a chiamata pagato 5.50€ l’ora come ultima spiaggia proprio…
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Re: Una vita da disoccupati
riprendi la conad se puoi, all'inizio fa schifo, però poi ti blindi nel ruolo
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Re: Una vita da disoccupati
Il mondo del lavoro in questo paese.. lasciamo perdere.
Flessibilità all'americana.. senza però tutta quella dinamicità (almeno prima dell'era Trump) che c'era in america. (ci son pure dei referendum tra poco per cercar di metter qualche - certamente insufficiente - toppa nel sistema, ma li stanno boicottando; e anche la gente che si lamenta di tutto e che non ha lavoro .. non andrà a votare ai referendum che cercano di abrogare quell'abominio "american-style" di Renzi) |
Re: Una vita da disoccupati
Ho paura pure di provarci a cercare qualcosa.
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No no niente Conad, ho lasciato azienda agricola, ho fatto lo schiavo a nero fin troppi anni mo basta. Voglio qualcosa di dignitoso. Non abbasso la testa e mi faccio sottomettere da qualche imprenditore riccone.
Al Conad pagano 5 euro l’ora ma anche 4…vaffanculo |
Re: Una vita da disoccupati
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... E invece no, mai avuta tale fortuna, la postazione fissa manco col binocolo, sempre impiedi a girare come una trottola per l'intero reparto macinando diversi km ogni giorno, imparare e gestire non uno ma 4-5 macchinari diversi, ed eseguirci operazioni a volte complesse e delicate, che se sbagliate posso provocare danni da migliaia di euro... il tutto per risparmiare costi e numero del personale addetto, sempre ridotto all'osso, e come tale devi saper anche prendere il posto di chi eventualmente manca... che tradotto significa imparare a fare praticamente TUTTO o quasi in tutte le fasi del processo produttivo (ma pagato tanto quanto chi fa la metà o un terzo del lavoro). |
Re: Una vita da disoccupati
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Io attualmente sono in un reparto staccato dagli altri, gestisco una macchina che a detta loro è più complicata delle altre perché è mezza meccanica mezza elettronica, e li dentro nessuno ha voluto imparare a usarla (così mi hanno detto). Io mi sono messo lì e dopo qualche mese ho imparato, poi come al solito sono cose che un minimo devono anche piacere. Però anche lì occasionalmente mi devo spostare a usare le altre (ma capita una volta due all'anno) e non ho grossi problemi perché effettivamente sono più semplici ci sono meno cose da impostare. Però ripeto, un minimo deve piacere. Ad esempio io sono passato dal fare il magazziniere per parecchi anni a stare in produzione, magari altri preferirebbero fare il contrario :nonso: |
Re: Una vita da disoccupati
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