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Hazel Grace 05-10-2016 12:52

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da sparkles (Messaggio 1803021)
Io invece mi sto chiedendo come si fa a lavorare senza vivere :pensando:

si ma non puoi nemmeno vivere senza lavorare.. anche solo andare fuori a mangiare una pizza o comprare una maglietta è impossibile.

Centauro 05-10-2016 12:54

Quote:

Originariamente inviata da sparkles (Messaggio 1803021)
Io invece mi sto chiedendo come si fa a lavorare senza vivere :pensando:

Questa andrebbe scritta a caratteri cubitali.

muttley 05-10-2016 12:56

Re: Una vita da disoccupati
 
E' normale che quando si é in uno stato di vulnerabilità psicologica e sociale, si tenda a spostare il locus of control al di fuori di sé, e anziché cercare spiegazioni ad un fenomeno, si si passa subito alla ricerca dei colpevoli (veri o presunti). Quando l'ego é ferito, si aggrappa all'ultimo barlume di autoprotezione e autoassoluzione, ovvero crea presupposti di superiorità morale che sovente sfociano nel vittimismo e nella persuasione di essere soli a combattere contro un mostro oppressore dalle sette teste. Tanto più si dipinge come forte questo mostro, tanto più si spiana la strada alla lamentazione perpetua.
E ora passiamo all'intrattenimento:

https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...29&oe=58AC2253

Sn0w 05-10-2016 12:58

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 1803018)
Jawohl, mein Fuhrer!



Questo sì che è il massimo del no-sense. In un paese dove basta sparare cazzate sull'IMU e proporre del voto di scambio più o meno palese per guadagnare qualche voto. E aiutare gli immigrati mi pare li faccia perdere, i voti.
Essì, senza immigrati sparirebbe la disoccupazione, credici credici, il potere vuol così colà ecc.

Quello che contesta l'italiota, avendo ragione ma passando al torto per come espone il problema e con le accuse che muove, è che l'Italia è sempre stato uno stato immobilista verso i bidogni degli italiani e poi si fa' in quattro per lo straniero. Ma bisogna considerare che i profughi stanno dando lavoro e soldi a tante associazioni e cooperative di italiani. Se prima c'erano i settori di lavoro come il metalmeccanico, farmaceutica ecc..con gli stranieri si è creato un nuovo settore di assistenza (vedi anche badanti) ed accoglienza

Zenfone2 05-10-2016 13:04

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 1803004)
ma come fate a vivere senza lavorare?


Genitori

Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 1803011)
Si pure io in un certo senso sono per metà mantenuta da mia madre, ma mi da fastidio questa cosa e penso al futuro, non potrò a 40 anni farmi mantenere da lei, cioè lei non vorrebbe e per me sarebbe una umiliazione. E poi si a livello esistenziale io ho bisogno di un inquadramento sociale, sto impazzendo perché mi sento inutile e senza personalità

Non capisco perché ti svaluti così, tu sei tu, non il tuo lavoro.

~~~ 05-10-2016 13:04

Re: Una vita da disoccupati
 
Più la qualità delle condizioni di lavoro si abbassa più chi già farebbe fatica pure in condizioni favorevoli si trova a sentirsi completamente tagliato fuori, come vedete è tutto rimesso all'individuo e alla sua capacità di adattarsi, il mantra è: questa è la situazione, devi essere bravo ad adattarti tu.
È chiaramente una puttanata e una maniera per incular(ci) meglio, ma è comunque la legge di questi giorni, la legge che la maggioranza di chi abbiamo intorno porta avanti e non essere in grado di "adattarsi" o non essere disposti a farlo pesa e diventa come uno stigma sociale.

Solitamente credo che chi disprezza così tanto i non disposti e i non adatti sia chi: ha già smesso di lavorare da un pezzo e lavorava nel periodo del boom economico; ha già smesso di lavorare da un pezzo e si è fatto il culo tutta la vita ed è convinto che farsi il culo come bestie sia l'unica maniera di vivere una vita dignitosa; sta lavorando ora facendosi il culo come una bestia ed è convinto che tutti gli altri dovrebbero farsi il culo come se lo sta facendo lui ché nessuno ti regala niente parassiti di merda etc.; sta lavorando in una posizione di rilievo e con un buono stipendio ma si trova comunque a passare in ufficio o in azienda dalle 10 alle 12 ore e trova che sia giusto così ed è concentrato solo sull'accumulare denaro e ad avanzare in carriera, mentre la sua vita se ne va a puttane.


Quelli che criticano la situazione attuale e vorrebbero che fossero garantiti maggiori diritti ai lavoratori (stipendio dignitoso, contratti non criminali, orario lavorativo non disumano) vengono visti come degli utopisti fuori dal mondo, pigri, incapaci di essere competitivi, lamentosi, che si meritano di essere poveri.

Winston_Smith 05-10-2016 13:05

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1803031)
E' normale che quando si é in uno stato di vulnerabilità psicologica e sociale, si tenda a spostare il locus of control al di fuori di sé, e anziché cercare spiegazioni ad un fenomeno, si si passa subito alla ricerca dei colpevoli (veri o presunti).

Direi di vulnerabilità sociale, non necessariamente psicologica.
Non restringerei l'analisi a questo forum.

Winston_Smith 05-10-2016 13:07

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Sn0w (Messaggio 1803033)
Quello che contesta l'italiota, avendo ragione ma passando al torto per come espone il problema e con le accuse che muove, è che l'Italia è sempre stato uno stato immobilista verso i bidogni degli italiani e poi si fa' in quattro per lo straniero.

Eh, come no

Sn0w 05-10-2016 13:07

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1803031)
E' normale che quando si é in uno stato di vulnerabilità psicologica e sociale, si tenda a spostare il locus of control al di fuori di sé, e anziché cercare spiegazioni ad un fenomeno, si si passa subito alla ricerca dei colpevoli (veri o presunti). Quando l'ego é ferito, si aggrappa all'ultimo barlume di autoprotezione e autoassoluzione, ovvero crea presupposti di superiorità morale che sovente sfociano nel vittimismo e nella persuasione di essere soli a combattere contro un mostro oppressore dalle sette teste. Tanto più si dipinge come forte questo mostro, tanto più si spiana la strada alla lamentazione perpetua.
E ora passiamo all'intrattenimento:

https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...29&oe=58AC2253

L'essere imbrigliato in mezzo a tasse, truffatori e gente che ha studiato appositamente come fottere il prossimo, la poca civiltà e senso civico nazionale, la vigliaccheria con i forti e la prepotenza con i disgraziati, la frustrazione di non poter realizzare il proprio futuro se non si è figli di..., l'ignoranza media del nostro paese, l'evoluzione delle donne italiche in profumiere, il sottobosco culturale creato dalla nostra tv zarra...ecco, questo è il contesto in cui vive l'italiano.

Krieg 05-10-2016 13:08

Re: Una vita da disoccupati
 
Ma voi ci siete mai stati dai servizi sociali a chiedere un aiuto? A chiedere il buono per le utenze domestiche? A farvi attivare e disattivare dopo due mesi perchè non ci sono risorse "e non ha figli a carico" i pacchi aiuto della caritas? Vi siete mai sentiti rispondere che non gli interessa e che non vi possono aiutare in alcun modo?

Ma voi ci siete mai stati sotto sfratto a 25 anni e sentirvi rispondere che un posto letto non c'è e che gli dispiace ma posso andare sotto un ponte perchè le cose vanno così? E vi sembra giusto questo trattamento a chi ha sempre pagato le tasse nel proprio paese? Vi sembra giusto andare a prendere e dare assistenza a persone non Italiane quando ci sono italiani ridotti così? No?

Ma voi ci siete mai stati sotto sfratto e senza una famiglia che vi para il culo? No? E che parlate a fare allora? Voi giocate a livello super easy. :ridacchiare:

muttley 05-10-2016 13:12

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Sn0w (Messaggio 1803043)
L'essere imbrigliato in mezzo a tasse, truffatori e gente che ha studiato appositamente come fottere il prossimo, la poca civiltà e senso civico nazionale, la vigliaccheria con i forti e la prepotenza con i disgraziati, la frustrazione di non poter realizzare il proprio futuro se non si è figli di..., l'ignoranza media del nostro paese, l'evoluzione delle donne italiche in profumiere, il sottobosco culturale creato dalla nostra tv zarra...ecco, questo è il contesto in cui vive l'italiano.

Giusto, ma capisci che è un complesso sistema di interdipendenze in cui non é semplice identificare colpevoli assoluti e innocenti assoluti. Direi che si fa prima a mettersi tutti su un piano di assunzione di responsabilità, invece di cercare sempre di sgravarsi la coscienza creando ad hoc un sistema di carnefici che si accaniscono su vittime del tutto incolpevoli. Un po' come il commerciante che dice di non voler pagare le tasse sostenendo che sono tutti ladri, che tanto il ricavato del suo lavoro andrà in pasto a corruzione, illegalità, finti privilegi e altro...così facendo entra parimenti dalla parte del torto.

~~~ 05-10-2016 13:14

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1803031)
E' normale che quando si é in uno stato di vulnerabilità psicologica e sociale, si tenda a spostare il locus of control al di fuori di sé, e anziché cercare spiegazioni ad un fenomeno, si si passa subito alla ricerca dei colpevoli (veri o presunti). Quando l'ego é ferito, si aggrappa all'ultimo barlume di autoprotezione e autoassoluzione, ovvero crea presupposti di superiorità morale che sovente sfociano nel vittimismo e nella persuasione di essere soli a combattere contro un mostro oppressore dalle sette teste. Tanto più si dipinge come forte questo mostro, tanto più si spiana la strada alla lamentazione perpetua.
E ora passiamo all'intrattenimento:

Ma questa è la sanità mentale, il dramma è quando incolpiamo solo noi stessi ché siamo brutti e cattivi


A meno che tu con spiegazioni ad un fenomeno intenda il capitalismo

muttley 05-10-2016 13:56

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1803044)
Ma voi ci siete mai stati dai servizi sociali a chiedere un aiuto? A chiedere il buono per le utenze domestiche? A farvi attivare e disattivare dopo due mesi perchè non ci sono risorse "e non ha figli a carico" i pacchi aiuto della caritas? Vi siete mai sentiti rispondere che non gli interessa e che non vi possono aiutare in alcun modo?

Ma voi ci siete mai stati sotto sfratto a 25 anni e sentirvi rispondere che un posto letto non c'è e che gli dispiace ma posso andare sotto un ponte perchè le cose vanno così? E vi sembra giusto questo trattamento a chi ha sempre pagato le tasse nel proprio paese? Vi sembra giusto andare a prendere e dare assistenza a persone non Italiane quando ci sono italiani ridotti così? No?

Ma voi ci siete mai stati sotto sfratto e senza una famiglia che vi para il culo? No? E che parlate a fare allora? Voi giocate a livello super easy. :ridacchiare:

No, anche se per via della mia ergofobia non so se ho passato più tempo da occupato che da inoccupato.
Però il senso del tutto é che, al di là delle proprie esperienze di vita, bisognerebbe cercare di rendere il proprio pensiero il più indipendente possibile dalle suddette esperienze, specialmente se negative.
Cosa che ben poca gente fa, qui o fuori dal forum ha poca importanza. Anzi, da un certo punto di vista, mi aspetterei una maggiore consapevolezza in questo senso su un forum dedicato ad un disturbo del carattere/ansia e dove quindi l'approfondimento psicologico dovrebbe farla da padrone.

Krieg 05-10-2016 14:09

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1803069)
No, anche se per via della mia ergofobia non so se ho passato più tempo da occupato che da inoccupato.
Però il senso del tutto é che, al di là delle proprie esperienze di vita, bisognerebbe cercare di rendere il proprio pensiero il più indipendente possibile dalle suddette esperienze, specialmente se negative.
Cosa che ben poca gente fa, qui o fuori dal forum ha poca importanza. Anzi, da un certo punto di vista, mi aspetterei una maggiore consapevolezza in questo senso su un forum dedicato ad un disturbo del carattere/ansia e dove quindi l'approfondimento psicologico dovrebbe farla da padrone.

Cosa c'entra l'essere occupato o inoccupato? Io non sono fobico, al massimo faccio fatica a farmi degli amici ma non è per questo che non trovo lavoro.

Il mio pensiero al momento è che loro godono di un walfare che io non ho e ti faccio una provocazione, per quale motivo dovrei pagare le tasse se un domani trovo lavoro conscio che se lo riperderò per qualsiasi motivo avrò un aiuto pari a zero da parte dello stato?

dotrue 05-10-2016 14:24

Re: Una vita da disoccupati
 
Ancora a parlare di immigrati? ma nn avete capito che c'è chi ci guadagna con i soldi di tutti? e sta roba, scommetto, succede specialmente qua in Italia dove la corruzione dilaga...infatti gli altri paesi si stanno parzialmente svegliando, noi invece continuiamo ad andare a prenderli per alimentare il business di pochi a discapito di tutti

Krieg 05-10-2016 14:27

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1803085)
Ancora a parlare di immigrati? ma nn avete capito che c'è chi ci guadagna con i soldi di tutti? e sta roba, scommetto, succede specialmente qua in Italia dove la corruzione dilaga...infatti gli altri paesi si stanno parzialmente svegliando, noi invece continuiamo ad andare a prenderli per alimentare il business di pochi a discapito di tutti


"I comunisti d'Ungheria hanno analizzato l'esito del referendum che chiedeva: "Vuoi permettere all’Unione Europea di imporre l’arrivo di cittadini non ungheresi senza l’approvazione del Parlamento?" (in base alla disposizione del Consiglio Europeo dell'anno scorso, che trasferirebbe 120mila rifiugiati per l'Europa, la quota prevista per l'Ungheria si aggirerebbe intorno ai 1294persone. Al referendum ha votato il 43,9%, e quindi per poco il quorum non è stato raggiunto. Ma a votare No è stato il 98% degli elettori, circa 3,3 milioni di persone hanno detto No all'ingresso forzato nel territorio ungherese di migranti.

I comunisti d'Ungheria non sono daccordo con chi vuole ignorare il significato politico di questo voto solo perchè il quorum non è stato raggiunto. Il voto del referendum riflette la crisi del capitalismo europeo e dell'Unione Europea."


E questo lo dicono i comunisti ungheresi, ed invece i lefty italiani? "Dobbiamo aiutarli perchè poverini soffrono, quel barbone italiano sotto casa? Che schifo, dovrebbero toglierlo di lì, fà degrado!"

dotrue 05-10-2016 14:39

Re: Una vita da disoccupati
 
Il bello è che ho sentito che in Europa siamo gli unici (assieme alla Grecia che è fallita 2 volte in 5 anni) a nn aver un reddito di cittadinanza x disoccupati...è questa la cosa che mi fa incazzare di più, e credo faccia arrabbiare anche chi nn sarebbe in alcun modo razzista. Per altre cose i soldi si trovano, soprattutto se c'è qualche lobby che spinge. Io credo sempre che i cittadini dovrebbero avere una priorità, soprattutto in un momento dove le risorse scarseggiano, altrimenti a che serve uno stato?

Krieg 05-10-2016 14:43

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da dotrue (Messaggio 1803096)
Io credo sempre che i cittadini dovrebbero avere una priorità, soprattutto in un momento dove le risorse scarseggiano, altrimenti a che serve uno stato?

Non sò per il reddito di cittadinanza ma io ho una ex ragazza tedesca che prende 850€ al mese dallo stato perchè disoccupata, con cui si mantiene visto che non ha famiglia, ovviamente ha l'obbligo di fare i colloqui che lo stesso stato gli procura, cioe proprio che la chiamano loro per invitarla a fare un colloquio di lavoro, assurdo eh? Io quando vado al centro per l'impiego sono anche scocciati perchè "eh ma tanto è inutile che vieni qua, se guardi su internet trovi le stesse cose".
E' stato abbastanza difficile farle capire la mia situazione infatti, non credeva fosse possibile che uno stato abbandonasse così un proprio cittadino.


E sì i cittadini devono avere la priorità, sennò a cosa serve pagare le tasse?

DownwardSpiral2 05-10-2016 14:53

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1803069)
al di là delle proprie esperienze di vita, bisognerebbe cercare di rendere il proprio pensiero il più indipendente possibile dalle suddette esperienze, specialmente se negative.

Ahahah...come imparare a sorridere in attesa della prossima bastonata sui denti! :bene:
No, non ci tengo proprio.

Hazel Grace 05-10-2016 14:59

Re: Una vita da disoccupati
 
Ma come si fa a svincolarsi dalle esperienze negative? se io passo più tempo a mandare cv che a lavorare come faccio ad avere un pensiero positivo??


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